Il trentasettesimo
numero, che troverete in edicola domani, contiene la maggior parte della storia del ritorno di Manetola.
Gli Stati Uniti d’America stanno sterminando
un intero popolo: i Seminoles. Gli ultimi irriducibili ribelli, guidati da
Manetola, riescono ad accordarsi con il capitano Seabrook che promette di
portarli in un’isoletta delle Bahamas, Britannia, dove potranno vivere in pace.
Ma i paradisi su questa terra sono spesso illusori...
In realtà, Seabrook ha venduto come schiavi i
Seminoles alle autorità inglesi. Ancora una volta, sembra che per i pellerossa
non ci sia speranza. Zagor, però, riesce a fuggire dai soldati britannici,
punisce Seabrook per suo tradimento ed escogita un incredibile piano per
liberare gli indiani: rapisce il governatore dell’isola e lo usa come ostaggio
per impedire agli inglesi di attaccare i Seminoles asserragliati in un fortino.
Ma alcuni cospiratori uccidono il
governatore. E allora un diluvio di fuoco si abbatte sul fortino. Zagor, Cico,
Manetola e tutti i Seminoles sono spacciati. La morte sta per ghermirli! Ma per
Zagor e Cico la salvezza arriva, inaspettata, dal mare...
Una battaglia senza
speranza, un popolo fiero perseguitato, la morte di un amico... Il tutto in una
vicenda di estrema maturità, intensa, immortale, arricchita dagli ottini
disegni di Donatelli e da alcune tra le migliori copertine di Ferri.
Una storia
straordinaria, con personaggi molto ben caratterizzati (Manetola, Liberty Sam,
il perfido Seabrook, Bosambo) e Zagor che, ancora una volta, si erge a
protettore dei Seminoles, contro i soprusi dell’uomo bianco e contro chi sfrutta
i sogni di libertà e di giustizia di un popolo promettendo “paradisi in terra”
che in realtà nascondono solo una sconfinata avidità.
Ricordo ancora l’emozione che
provai nel vedere il valoroso Manetola morire, sotto i miei occhi di bambino
quasi decenne, dilaniato dalle
baionette dei soldati britannici...
All’epoca, ogni cosa che Nolitta scriveva su
Zagor era un capolavoro...
Beh, ma questa non é una storia! Questo é un inno generazionale.
RispondiEliminaOh yeah!
RispondiEliminaStoria stupenda ed indimenticabile: uno Zagor ai massimi livelli, come pure lo è Cico, che riesce incredibilmente a non stonare, col suo umorismo, la terribile drammaticità della storia. Non ho mai più dimenticato Manetola, nè Liberty Sam: è incredibile come qui, nella sconfitta, Zagor sia stato grande!
RispondiEliminaUn 10 pieno.
PS: Sto leggendo la Zagortenayde ora, ed è molto interessante l'analisi delle uscite di Zagor in concomitanza con gli anni di piombo. Mi fa capire meglio il contesto in cui sono nate le storie. Ottimo lavoro! ^^
Al tuo P.S. potrà rispondere personalmente Francesco L. P. che della disamina di quel periodo ne è l'autore...;-)
EliminaIndegno, per altro! :-I
EliminaMa come si fa a non scegliere una "cover manifesto" come Zagor il ribelle"? 0_o
Mah... la cover di "All'ultimo sangue" è sicuramente spettacolerrima (come direbbe il nostro amico Roberto/Mister No), ma certo che uno Zagor determinato come quello sulla cover che citi tu è splendido e non lo si vede molto spesso!!!
EliminaDella terna "Zagor Il Ribelle", "Libertà o Morte" e "All'Ultimo Sangue" sicuramente la cover adottata è in complesso la migliore e migliore è la resa in questa esizione con il cielo drammaticamente cupo.
EliminaIl biancaccio dell'originale rendeva quella scena piuttosto anonima.
Ciao a tutti.
RispondiEliminaVisto che la storia non finisce con questo volume, ho deciso di spararmela tutta di un botto giovedi prossimo.
Sbaglio, o è una delle più lunghe pubblicate finora sulla ZCSC?
Saluti da Quirino
Hai ragione, Quirino, questa è la più lunga storia pubblicata finora (originariamente erano 308 tavole) e verrà superata tra pochissimo da quella di Capitan Serpente (389 tavole), che a sua volta verrà superata dalla Marcia della disperazione con 402 tavole.
EliminaE per ora fermiamoci qui, per scaramanzia...
Sono passati oltre 20 anni dalla prima volta che lessi quest'avventura e, nelle mie memorie di appassionato di Zagor, ho sempre ritenuto questa storia come in assoluto tra le più mature, intense e drammatiche della saga. Confesso che in tutto questo tempo diversi particolari li avevo dimenticati, per cui devo dire che rileggendola recentemente nel volume n. 37 della Collezione storica a colori, sono rimasto impressionato dai drammatici risvolti finali del racconto. Insomma non sempre il grande Zagor riesce a portare in salvo coloro che intende difendere e questo è un segno di grande maturità narrativa. Un finale, dunque, ricco di malinconia determinato dallo sterminio di un popolo causato dall'arroganza e della crudeltà da parte di chi detiene il potere. Senza dubbio uno straordinario plauso al grande Nolitta grazie alla sua impeccabile capacità di stupire ed affascinare
RispondiEliminaConcordo su tutto quello che hai scritto, Nino.
EliminaTranne che per me sono passati, ahimé, non 20 ma oltre 30 anni dalla prima lettura di questa storia!:-D
Riguardo la sorte di Manetola mi ero già spoilerato leggendo l' albo "Tenebre" se non erro.
RispondiEliminaHo riletto anch' io questa storia finendo qualche minuto fa che ricordavo tra le più toccanti, amare e drammatiche. Finale tra i più pessimisti della serie, con un pochino spazio per l' ottimismo, almeno per le nuove generazioni. Certo, l' inizio è veramente straniante:
SPOILER I Seminoles che assieme a Liberty Sam che, anche se per salvarsi, si sono dati alle rapine e ai furti con Manetola che, sconvolto per la presunta morte di Zagor, non esita a far fuoco su un uomo disarmato (!) che chiede pietà! La cosa curiosa è che per lo spirito con la scure sembra andare bene tutto questo comportamento losco. Ecco, se c' è una cosa un po stonata nella storia è proprio questa. Poi l' assalto al paese è stato un po troppo pesante. Trovo che il mitico e compianto Guido Nolitta abbia esagerato in questi due frangenti. FINE SPOILER
A parte questo difetto (?), la storia è tra le più belle e amare con quel finale che racchiude tutto l' orgoglio dei Seminoles e di Liberty Sam e del
SPOILER fiero Manetola che combatte stoicamente e viene vergognosamente colpito a tradimento con le truppe nemiche che si accaniscono ignominiosamente su di lui ormai a terra. FINE SPOILER
Avventura che da ragazzino mi colpì molto e che comunque mi colpisce tutt' ora. Un sacco di personaggi negativi con addirittura il caso
SPOILER degli ufficiali di Britannia che per bramosia non esitano ad uccidersi tra di loro! FINE SPOILER
La folla inferocita, "Hunter" Kubrick e i suoi soldati (l' unico che si salva sembra essere l' ufficiale medico!), il capitano Seabrook, il governatore, gli ufficiali e i soldati di Britannia... mamma mia!
A questi fanno da controaltare gli abitanti ridotti in schiavitù di Britannia che SPOILER aiutano Zagor anche a costo della vita!FINE SPOILER
Storia insomma piuttosto pessimista e tragica, ma comunque in generale tra le più belle!
Purtroppo le figure negative sopra elencate sono verosimili e reali!
RispondiEliminaMeno male che nella prima parte c' è la simpatica famiglia Muller SPOILER (troppo forte la gag sullo scambio dei figli e sull' età della promessa sposa di uno di loro! :lol: ^^) con la sua umanità!
RispondiEliminaSarà che è anche il creatore ed ha scritto ottime storie, ma trovo che in generale si passi sopra più volentieri alle ingenuità nolittiane mentre si è più severi con gli autori successivi.
RispondiEliminaUno Zagor che non dice neanche una parola sul comportamento dei seminole anche se per un nobile scopo ad un altro autore sarebbe stato decisamente rimarcato dai lettori.
Eh, sì, Francesco. Oggigiorno i lettori sono più smaliziati e meno accondiscendenti con gli sceneggiatori...
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