Il trentaseiesimo
numero in edicola oggi contiene la storia completa “Una impresa disperata” e la prima parte della storia “Assalto
alla banca”.
UNA IMPRESA DISPERATA
Homerus Jr. Bannington è un ricco strampalato
che vuole percorrere il corso inesplorato del fiume Tallapoosa e arrivare fino
al lago Cherokee. Bannington vuole realizzare una nuova “Odissea”, che poi
narrerà in versi. In effetti, il viaggio sulla nave Athena si rivela irto di
difficoltà: piante carnivore, mostruose scimmie intelligenti, misteriosi
pinnacoli di roccia che sembrano dotati di volontà propria, una spettrale nebbia
violacea che si leva dalle acque e dalla quale emergono strane, inquietanti
figure...
Ennesimo caposaldo della saga zagoriana,
quella che forse costituisce (foss’anche solo per il titolo di uno degli albi
che la compongono, Odissea Americana) la dimostrazione per eccellenza di
quella che è l’Avventura con la A maiuscola nel mondo dello Spirito con la
Scure: la gag iniziale di Cico e Trampy, il tema del lungo viaggio in
territorio inesplorato, i pericoli di una natura “nemica” che è sempre
difficile sconfiggere, le piante assassine, gli scimmioni bellicosi, le rapide
pericolose, le rocce che crescono e crollano, il canyon infuocato, la nebbia
infernale (commovente la capitolazione di Zagor di fronte alle ombre dei suoi
amati genitori...), il sacrificio e l’abnegazione dei membri dell’equipaggio
(tutti ben caratterizzati, dal primo all’ultimo).
Ed infine, la riflessione morale a cui giunge
Homerus Jr. Bannington e che chiude degnamente la storia: “Quattro morti,
quattro giovani vite sacrificate sull’altare della mia folle ambizione. Il
prezzo sarebbe stato troppo alto anche per un’autentica opera d’arte”.
Dico solo questo.
RispondiEliminaPer chi ha un po' di cultura generale in grado di lambire anche la Nona Arte, "Odissea Americana" è un'espressione come "Abbey Road", "Arancia Meccanica", "I Robot", "Il Capitale" oppure "Via Col Vento".
Un Classico al quale ci si riferisce solo col titolo senza specificare di che si tratta.
Infatti!;-)
EliminaE quindi perchè cambiare il titolo in "Viaggio allucinante"?
EliminaNon era il titolo di un film dei '60? Quello che narra di un sottomarino miniaturizzato che gironzola nel corpo di un tale?
Dove c'è l'evoluzionista cattivo e il comandante creazionista buono?
Ovviamente.
Per lo stesso motivo per cui hanno cercato di sfruttare il "già sentito" de "Il giustiziere della notte"....
Elimina"Odissea Americana": un vero e proprio capolavoro, sin dal titolo, veramente azzeccato (l'avevano scritto con caratteri greci nell'originale: ma queste sono finezze che purtroppo si perdono nelle varie ristampe...brutta cosa trascurare i titoli: sono complementari alle copertine). La storia di Zagor e Cico insieme con Bannington in un viaggio infernale in mezzo alle scimmie intelligenti (stupenda l'apparizione "alla Tarzan" di Zagor!), alle piante VERAMENTE carnivore, a vapori, a pietre mobili e altro, è per me indimenticabile. Un Ferri e Nolitta in stato di grazia. Senza dimenticare la scena iniziale di Cico e Trampy...insomma, un capolavoro!!! ^^
RispondiEliminaBello il tuo riferimento ai caratteri greci della cover originale!;-)
Elimina"E infine voglio menzionare la scena attualissima, dove Frisco Kid chiede a Tattoo Lopez di girarsi come una pagina per poter proseguire la lettura dei suoi tatuaggi. Sfido tutti voi a dimenticarla, quando la prossima estate ve ne starete sdraiati a prendere il sole vicino a uno dei tanti tatuati che affollano le nostre spiagge."
Elimina:lol: ^^
In effetti è una delle rare "gag" che non coinvolge Cico ed è davvero simpatica e indimenticabile! ;-)
EliminaStavolta mi piace anche la colorazione di Repubblica! Ennesima pagina leggendaria di Zagor, molti continuano a seguire il personaggio ancora oggi per deferenza verso questi splendidi affreschi d'avventura.
RispondiEliminaGrazie a storie come questa Zagor vive ancora, in fondo.
Strano effetto vedere questi capolavori raccolti in un unico volume; da ragazzino mi sembrava di leggere la Divina Commedia mettendo uno di fianco all'altro gli albi che formavano una storia! :-)
Certo che è molto bello poter leggere d'un fiato storie come questa (e come quella del vampiro)!;-)
EliminaCari amici.
RispondiEliminaNon ci sono parole. Odissea americana è un capolavoro sia della saga zagoriana che del fumetto italiano. Trascende il tempo e lo spazio! Un pilastro portante della saga e punto di riferimento per tutti quelli che amano i nostri eroi. Trovo magistrale la capacità degli autori di passare con destrezza da una storia soprannaturale come quella del vampiro ad un avventura fanta-ecologica dal gusto darwiniano. Belle le situazioni, i scenari e soprattutto i testi: colti, profondi e eleganti, considerando l’epoca di pubblicazione e il target adolescenziale dei lettori. Una storia che, malgrado con gli anni ricordavo abbastanza bene, mi ha dato nuove emozioni.
Una scena che mi a colpito e che non ricordavo affatto è stata quella del canyon “bianco”, dove gli autori per sottolineare la sofferenza dei protagonisti arrivano addirittura a sfiorare la blasfemia: Cico che perde l’appetito e Zagor che si concede una ludica canzoncina!.
Profondo e inquietante è il commento del Capitano Moreland a chiarimento del dubbio se i scimmioni fossero umani o animali (pag. 120) “una certa luce crudele che brilla nel loro sguardo, fanno pensare che siano dotati di una intelligenza superiore a quella delle altre scimmie.” Una frase che non sfigurerebbe in un testo di alta filosofia.
E infine voglio menzionare la scena attualissima, dove Frisco Kid chiede a Tattoo Lopez di girarsi come una pagina per poter proseguire la lettura dei suoi tatuaggi. Sfido tutti voi a dimenticarla, quando la prossima estate ve ne starete sdraiati a prendere il sole vicino a uno dei tanti tatuati che affollano le nostre spiagge.
Saluti da Quirino
Carissimo Quirino, sono senza parole...
EliminaQuando leggo commenti entusiasti e articolati come il tuo sono orgoglioso di essere zagoriano... e onorato di avere persone come te che frequentano il mio blog! Grazie!
Grazie sopratutto a te Baltorr.
EliminaChe ci dai l'occasione di esprimerci in modo libero e appassionato.
Quirino
Molto bella la storia "Viaggio allucinante" nella quale i nostri protagonisti intraprendono un viaggio ricco di insidie atipiche e ove restano coinvolti dai misteri della natura. In questo racconto però vi ho trovato una situazione troppo inverosimile: la moltiplicazione di massi su un'isola a seguito di un liquido incandescente fuoriuscito dal vulcano della zona. Unico neo, almeno personalmente, per una storia ricca di inventiva e suspence
RispondiEliminaSituazione inverosimile... ma, a mio parere, estremamente affascinante... soprattutto se si considera che, inizialmente, la gag di Cico sulla roccia non farebbe pensare al pericolo che ne seguirà...
EliminaLeggo zagor da quando avevo 8 anni (ora ne ho 46)e possiedo sia originali che ristampe. Tra i volumi che conservo c'è anche l'Odissea Americana ristampata a colori per i Classici del Fumetto di Repubblica (la serie Oro, se non erro). Per curiosità, ho confrontato le due versioni: la colorazione della serie storica è molto più bella, non c'è che dire, ma sfogliando le pagine mi sono accorto che ad un certo punto la sequenza delle tavole della Serie Storica è diversa. In pratica sono state tolte vignette per un totale di due tavole e, di conseguenza, modificati i dialoghi.
RispondiEliminaSuppongo che sia dovuto alla necessità di fare rientrare l'intera vicenda in un volume intero, ma mi chiedo: era proprio necessario? Se è solo questa la motivazione, perchè allora non intervenire anche altrove, dove vi sono evidenti errori ed incongruenze che meritano certamente più attenzione?
Caro "anonimo" (a proposito, come ti chiami?), questo è uno dei tanti misteri di questa pur bellissima e curatissima edizione di Zagor... Ti assicuro che prima della pubblicazione tutte le storie vengono rilette, corrette e modificate... Poi, si sa, nessuno è perfetto!
EliminaUna delle avventure più famose di Zagor dove se ne vendono un pò di tutti i colori! Mi pare sia anche la storia più ristampata a colori! Nel volume Mondadori "I viaggi di Zagor", nella "Collezione oro" di repubblica e ora qui nella "collezione storia a colori"! E non solo aggiungendoci poi anche Zagor serie rossa e il tutto! Anche a me è piaciuta molto!
RispondiEliminaMa in effetti perché non lasciare il titolo "Odissea americana" e inserire quella del film di Fleischer e del romanzo di Zagor?!? Boh!
Beh, il cambio dei titoli è una delle cose che caratterizzano la Collezione Storica a Colori... Che poi siano o meno azzeccati, su questo si può discutere all'infinito... ;-)
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