SOLDATI BLU
Lunga Coda,
un indiano Susquehanna, ha una disperata richiesta d’aiuto per lo Spirito con
la Scure. Il maggiore Bolt di Fort Hope vuole far trasferire la sua tribù
nell’orribile Piana dei Serpenti, dove la vita sarebbe impossibile. Zagor parla
con Bolt, cercando di convincerlo ad attuare l’originario piano previsto dal
maggiore Stevens che consisteva nel trasferire la tribù in terre ricche di
selvaggina. Bolt però non vuole intendere ragioni.
C’è, allora,
un’unica soluzione: far fuggire i Susquehanna!
Il piano di
Zagor incontra, però, una variabile imprevista: Lince Nera divorato dalla
gelosia, perché pensa che la sua ragazza, Luna D’Argento, sia innamorata di
Zagor, mette fuori combattimento lo Spirito con la Scure e lo accusa di aver
tradito i Susquehanna!
Zagor, ritrovato privo di sensi, viene condotto
al campo militare e imprigionato. Tuttavia, Lice Nera, resosi conto di avere
sospettato senza motivo della lealtà di Zagor, si reca al campo e aiuta Cico a
liberarlo.
Si
riuniscono alla tribù ed insieme continuano la lunga marcia, incalzati dai
soldati. Zagor cerca in tutti i modi di rallentare l’inseguimento ma, alla
fine, lo scontro sembra inevitabile.
Tuttavia,
il maggiore Stevens rientra da Washington appena in tempo e informa i
Susquehanna che potranno vivere nei territori originariamente loro assegnati.
La tragedia è scongiurata!
Un’altra buona prova di
Toninelli, che nel narrare la vicenda si ispira ad un fatto realmente accaduto,
ovvero la marcia dei Nez Percès di Capo Giuseppe che, nel 1877, percorsero 3200 km dall’Oregon fino ai
confini del Canada.
I comprimari sono molto
bene caratterizzati: Lince Nera (che cambia di atteggiamento verso Zagor nel
corso della storia in maniera assolutamente credibile), Luna
D’Argento (che ammira
Zagor senza per questo innamorarsene), il maggiore Stevens (esempio di militare
ragionevole e dalla mentalità elastica) e il maggiore Bolt (ottuso e tutto d’un
pezzo, che sembra incarnare
la fredda burocrazia dei funzionari che non si sforzano di capire i problemi
importanti del prossimo).
Zagor si rivela un
eccellente stratega militare e sono ammirevoli i suoi tentativi per evitare lo
scontro e le conseguenti vittime innocenti.
Cico si dimostra
coraggioso e umano, eroico e pasticcione allo stesso tempo, come raramente
Toninelli è riuscito a tratteggiarlo.
Molto belli i disegni
di Michele Pepe (qui al suo esordio sulla serie). Il suo è uno Zagor vigoroso,
grintoso e granitico, e tutte le sue tavole sono molto curate nei dettagli.
* * *
LA VENDETTA DI KANDRAX
* * *
LA VENDETTA DI KANDRAX
A Hoosik,
Zagor e Cico incontrano Bat Batterton, in viaggio per proteggere una serie di
reperti archeologici trovati dal professor Mac Leod in un bastione celtico poco
lontano dal dolmen di Stone-Hill. Ma misteriosi individui vestiti in maniera
inusitata terrorizzano la regione, e gli stessi uomini di Bat attaccano i
nostri: essi agiscono sotto l’influsso di Kandrax, il potente druido, che,
sopravvissuto allo scontro con Zagor, ha mutato decine di uomini in suoi
schiavi. Il Re di Darkwood non può più fidarsi di nessuno!
Dopo essere
scampati a un agguato degli uomini di Kandrax, Zagor e Cico incontrano
Musky-Han, il capo dei Wampanoag, che rivela loro che molti uomini della sua
tribù sono stati costretti a lavorare alla costruzione del castello celtico
rinvenuto grazie agli scavi di Mac Leod.
Zagor
riesce a penetrare nel cupo castello celtico di Kandrax, ma il druido lo fa
assalire da tutti i suoi vecchi amici (Cico, Bat, Mac Leod, persino la bella
Margie), ormai ridotti in suo potere. Zagor riesce a metterli in condizioni di
non nuocere e consente ai Wampanoag a penetrare nel castello.
Kandrax e
Zagor si affrontano ancora una volta e il druido viene abbattuto da un preciso
colpo di scure: il suo spirito si dissolve nell’aria e il suo corpo si riduce
in polvere.
Nel complesso la storia
è più che dignitosa, gradevole anche se non esaltante. La prima parte
dell’avventura è ben sviluppata e riesce a coinvolgere il lettore
nell’atmosfera di paura e terrore che attanaglia il villaggio. La seconda parte
svela il lato più crudele e oscuro di Kandrax: le sue parole sono veramente
cariche di rancore verso lo Spirito con la Scure. La parte finale è molto
drammatica, con gli amici che si rivoltano contro Zagor e l’assalto al castello
(la parte migliore di tutta la storia). La sfida finale con i pellerossa che
assalgono la fortezza e gli schiavi liberati dallo stesso Zagor, si rivela
molto bella e cruenta.
La pecca maggiore,
forse, è il non avere sfruttato appieno i personaggi della storia nolittiana:
Musky Han, Margie e Jim Coleman, Mac Leod. Una cosa che, invece, mi è sempre
parsa molto forzata è l’aver fatto ricostruire da Kandrax più un castello
medioevale che una fortezza celtica…
Ufficialmente
questa è la seconda storia sceneggiata da Daniele Nicolai.
In realtà,
pare che nel 1980 Giorgio Pezzin avesse scritto una sceneggiatura di 221 pagine
intitolata Il ritorno di Kandrax (prova ne è la fattura di pagamento
mostrata dall’autore a Gisello Puddu (che per primo ne ha parlato nei suoi
volumi sui 40 anni di Zagor), poi ampiamente rimaneggiata e “allungata” di una
trentina di tavole dall’allora
supervisore della testata Tiziano Sclavi, e definitivamente pubblicata nel 1986. In questo caso,
l’attribuzione di questa storia a Nicolai sarebbe un errore della redazione.
Un’altra ipotesi
(altrettanto plausibile, anche se meno probabile) potrebbe essere quella che
Pezzin abbia effettivamente scritto una storia che narrava il ritorno di
Kandrax che, però, non venne mai pubblicata, anche se pagata (succede spesso).
Quindi Nicolai potrebbe aver scritto ex novo la sua storia, sulla quale,
comunque, Sclavi intervenne in fase di revisione (come ben evidenziato da
Giampiero Belardinelli nella sua scheda contenuta nel volume Zagor Index
201-300).
Gradevolissimi i disegni di Pepe, con uno Zagor azzeccatissimo! Forse il finale della vicenda da lui illustrata viene un pò tirato via. Sul ritorno di Kandrax dirò la mia quanto prima.
RispondiEliminaE' solo una mia impressione o, nel caso dei disegni di Pepe, il colore non li esalta particolarmente?
EliminaAbbastanza deluso da questa avventura "La vendetta di Kandrak", soprattutto se confrontata con la ricchezza creativa a livello di sceneggiatura e di caratterizzazione psicologica dei personaggi che ha contraddistinto la prima storia di Zagor contro questo diabolico nemico. Ho trovato davvero poca cosa l'aver letto per tutto questo volume 96 una trama in cui Zagor e i suoi compagni d'avventura non fanno altro che scappare e lottare contro gli indemoniati di Kandrak per poi giungere infine al famigerato castello in cui sono prigionieri gli altri suoi preziosissimi amici, Cico compreso. Senza dubbio la vera bellezza di questo sequel la potremo leggere proprio nel prossimo volume 97 in cui la vicenda, spostandosi all'interno del castello, acquisirà finalmente corposità e spessore. Ma scusatemi la sincerità, al momento non posso far altro che andarmi a rileggere, con grande rammarico e nostalgia, la storia originaria. Penso che sia la cosa migliore da fare.
RispondiEliminaE' abbastanza inevitabile che i sequel deludano rispetto all'avventura originale. Finora l'unico che mi abbia pienamente soddsfatto è quello del vampiro...
EliminaAltro sequel azzeccato e' il ritorno del mutante: su questo non temo smentite. Questo ritorno di Kandrax non e' poi cosi' male,malgrado alcune incongruenze gia' accennate da te. Ora sono in attesa di leggere sulla CSAC il Kandrax di Boselli che sicuramente non pecca in quanto ad originalita'. A presto dunque...
RispondiEliminaCiao, Frank!
EliminaTi informo che Moreno ha in mente un possibile ritorno di Poe, non tanto come agente di Altrove ma come scrittore/poeta coinvolto in una serie di assassini che si ispirano alle sue opere... Ma tutto ciò per ora è solo un "progetto"...
Mi hai ricorato che devo leggere "Soldai blu" completa! A me i disegni di Pepe comunque piacciono molto! ^^
RispondiEliminaSi, ho letto del fatto che ci sarebbe anche una storia di Pezzin su Kadrax se non è proprio quella pubblicata sui volumi 248-251! A me era piaciuta. Piuttosto cupa come diverse del periodo (quasi tutte disegnate da Ferri! XD) . Certo, dovrei rileggerla.
Vabbè che ne abbiamo viste un po' di tutte: due disegnatori nella stessa storia, storie lasciate nel cassetto per qualche anno (vedi lo speciale mi pare 14,"La setta cinese"), però... addirittura il ritrono di Kandrax lasciato nel cassetto e pubblicato solo 5 anni dopo!?! Pazzesco! Ho letto queste infromazioni su forum spiritoconlascure e penso che possa essere valida anche la teoria di chi dice che la storia di Kandrax di Pezzin sia poi diventata "La valle degli spiriti"! C' è da dire poi come già scritto che verso metà anni 80 Nicolai era uno degli sceneggiatori di Zagor e dopo questa venne pubblicata "Il genio del crimine", sempre sua. Vabbè che era incerta anche la paternità di "Thuderman" con il mitico Sergio Bonelli che nella posta del 276 "Il demone della follia" la dava proprio di Pezzin! Mentre LVDK già a Nicolai se non erro! Boh!
A me "La vendetta di Kandrax" era piaciuta, anche se dovrei rileggerla. Di quest' attribruzione dubbia ho letto su spiritoconlascure. forum e rimango stupito nel caso sia effettivamente di Pezzin, che sia rimasto nel cassetto per 5-6 anni un ritorno così importante °_O! Sempre lì s' ipotizzava sul fatto che magari la storia di Pezzin fosse poi diventata "La valle degli spiriti". Nel n. 276 "Il demone della follia" è attribuita a Nicolai. Lì tra l' altro il mitico e compianto Sergio Bonelli scrisse che "Thuderman" era dello stesso Pezzin quando in realtà poi con la ristampa nel tutto si è scoperto essere di Sclavi! Però LVDK anche sul sito è data a Nicolai. Boh!
RispondiEliminaRiguardo "Soldati blu", si una storia più che discreta. Un peccato che duri poco. Lince nera è ben caratterizzato così come Fiore di luna. Molto bella tra l' altro *______* ! Mi piacque fin da ragazzino! XD Anche Cico ha il suo spazio.
Pardon se nel secondo commento ho ripetuto dei concetti, ma pensavo che il commento precedente non fosse andato!
RispondiEliminaComunque rileggendo "La vendetta di Kandrax" l' ho trovata una buona storia, anche se... non me la ricordavo così horror"! Forse si poteva calcare meno la mano! Mi stupisco che la redazione non l' abbia fatto presente all' autore. Così come abbia permesso qualche altra cosa. La prima è più misteriosa ed esoterica, la seconda alquanto horror mentre il ciclo del 2001 varia tra gli ingredienti della prima apparizione ed il fantasy. A tratti quest' ultimo forse un po indigesto. Poi tre storie di fila così sono state un' interessante esperimento, ma non del tutto riuscito secondo me. Tornando a LVDDK c' è la giusta atmosfera, Kandrax che prima agisce nell' ombra e poi man mano viene fuori, bei momenti come
SPOILER la lotta di Zagor con i suoi amici FINE SPOILER.
Certo, come già scritto, ha una forte componente horror. Penso sia la più horror di Zagor!
Nessun problema, Francesco! Effettivamente tutti i tuoi inteventi li ho trovati sempre postati due volte. Se non vedi il tuo commento subito sul blog è solo perché, prima di essere pubblicati, i post preferisco leggerli e poi pubblicarli. Anche perché c'è sempre qualche intelligentone che scrive cose che con Zagor non c'entrano proprio nulla!!! Quindi non preoccuparti! Ciao e continua a scrivere!!! ;-)
EliminaRileggendo "Soldai blu", e altre storie come "Acqua di fuoco", "I sette poteri", "La vittima designata", "La maledizione di Tonka", "Le creature delle acque morte"... mi chiedo come mai sullo spiritoconlascure forum per alcuni utenti Cico nelle storie di Toninelli abbia fama di personaggio "inutile" e non abbia spazio con le gag. Boh!
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