Il
centotrentacinquesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell'avventura di Zagor in California, nonché la prima
parte della storia "Conquistadores!".
LE SETTE CITTÀ DI CIBOLA
Partiti
dalla California, Zagor e Cico vagano sotto il sole accecante del deserto dell’Arizona.
Sono soccorsi dagli indiani Hopi e fanno conoscenza con lo sciamano Masewi e
con sua figlia, la bella Shumavi. Masewi parla loro di Pahana, il fratello
bianco degli Hopi, colui che ha insegnato agli Anasazi (gli antenati degli
Hopi) la strada della pace. E racconta delle leggendarie Sette Città di Cibola,
che fanno gola ad alcuni spietati uomini bianchi…
Il villaggio Hopi viene attaccato dai predoni
Navajos capeggiati dal fiero Nakai, ma l’intervento di Zagor riesce a
scongiurare la minaccia. Pochi giorni dopo i Navajos di Nakai, alleatisi con il
governatore dell’Arizona don Emiliano Sombra e con don Diego de Coronado,
rapiscono Shumavi e Masewi per costringere quest’ultimo a portarli alle
leggendarie Città di Cibola: lì i Navajos vogliono recuperare le loro Tavole
Sacre, mentre i due bianchi vogliono scoprire l’ubicazione delle Sette Città
per saccheggiarne le favolose ricchezze.
Zagor, Cico e un manipolo di guerrieri Hopi
si gettano sulle tracce dei rapitori, ma il viaggio verso le Sette Città è
arduo e faticoso e terribili guardiani le proteggono!
Alla fine giungono tutti alla città dai tetti
d’oro, l’ultima e la più importante delle Sette Città di Cibola, dove avviene
la resa dei conti: la cupidigia di don Emiliano e don Diego viene punita dalla
sofisticata tecnologia degli Anasazi, mentre Nakai, che si è innamorato della
bella Shumavi, comprende i suoi errori e passa dalla parte di Zagor. Nakai
viene perdonato dal consiglio degli anziani Hopi, riceve le Tavole Sacre e
sposa Shumavi.
La storia è bella e
appassionante, con elementi “alla Indiana Jones” (trabocchetti, meccanismi
nascosti, etc.) che la rendono ancora più epica. I tranelli da superare nelle
varie città sono originali, subdoli, spettacolari e suggestivi. Bellissimo
anche l’inseguimento attraverso le sette città abbandonate.
L’avventura, poi,
unisce l’accuratezza antropologica (la tribù degli Hopi) con un sottofondo di
fanta-archeologia misteriosa. Il tutto con un Zagor carismatico e un Cico
diverte ma non pasticcione, attorniati da un nugolo di personaggi ottimamente
caratterizzati (lo stregone Masewi, la bella Shumavi, il predone navajo -poi
redento- Nakai carico di onore e di coraggio, l’uomo di scienza don Diego,
ossessionato dalla conoscenza e dal potere supremi, il corrotto governatore don
Emiliano). I dialoghi di Boselli, inoltre, sono fantasiosi ed evocativi.
La citazione finale del
futuro capo bianco dei Navajos è la classica ciliegina sulla torta di
una storia fantastica!
I disegni sono
di Alessandro Chiarolla, esordiente sulla serie ma professionista del
fumetto sin dal 1960, il cui stile classico e sapientemente dinamico trova
nelle atmosfere di Zagor la sua dimensione migliore. Qui realizza delle tavole stupende, con un serie
di inquadrature mozzafiato.
Ho appreso sul numero di Zagor attualmente in edicola che c'è la possibilità di leggere in uno dei prossimi "color" una storia con Metrevelic protagonista. La notizia non puo' che farmi piacere, augurando mi che sia all'altezza delle aspettative di noi zagoriani. A proposito, tu cosa ne sai a riguardo? E il "color" con Guthrum come sta andando? Si hanno notizie sulla storia sui vampiri della quale abbiamo apprezzato alcune tavole sul tuo Blog? Caro Baltorr indaga per noi....
RispondiEliminaPer ora non ho notizie più precise, ma prometto che indagherò...
EliminaAncora una volta non posso che quotare l' articolo! ^^
RispondiEliminaUna delle avventure più pazzesche di Zagor che gioca su più generi: si parte con il western, si continua con l' avventura archeologica con tanto di citazione di Indiana Jones per poi andare sulla fantascienza con addirittura Zagor contro un robottone che sembra quasi usciti dai cartoni giapponesi! XD
Suggestiva, affascinante, misteriosa, movimentata... molto belle e affascinanti le città, soprattutto la grande rossa del sud pare presa da "Esteban e le sette città d' oro"! ^^ Chissà se Boselli si è anche ispirato a questa serie purtroppo al momento sparita qui da noi!
La parte finale de "La fortezza perduta" di Mister No di Castelli uscita negli anni 80 mi ha ricordato un pochino LSCDC. Comunque proprio una bella avventura che getta le basi per l' inizio di un ciclo conclusosi solo quest' anno!
Veramente stupenda quest avventura che la posiziono attualmente al secondo posto della mia temporanea classifica. Non avevo mai letto i fumetti in bianco e nero ma ora, a colori, ho scoperto che molte storie di Zagor mi affascinano. Al primo posto? La prima odissea! Ciao. Dén
RispondiEliminaGrazie per il tuo intervento, Dén! ;-)
Elimina13/03/2016 Cartoomics 2016 Stringere la mano a Baltor non ha eguali! 😊 Ciao. Daniele
EliminaAhaha! Esagerato Daniele!!! In ogni caso, grazie di cuore! Dopo che mi avevi salutato, mia figlia mi ha detto: "Papà, sei famoso!" Ahahahah!
EliminaCiao!