Il
centotrentaquattresimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell'avventura di Zagor e i pirati del drago, nonché la prima
parte della storia "Bandidos!".
I PIRATI DEL DRAGO
La North
Star, la nave del capitano Honest Joe sulla quale si sono imbarcati Zagor e
Cico, viene attaccata dai pirati cinesi guidati dal terribile Drago Giallo. I
nostri sono catturati e portati nell’inaccessibile covo segreto dei pirati,
sulle coste del Canada meridionale. Zagor, però, riesce a liberarsi e, per la
salvezza dei suoi amici, fa un patto con il Drago: dovrà rintracciare ed
uccidere l’ex timoniere del Drago Giallo, Lao Chou, che ha abbandonato il suo
capo ed è divenuto pericoloso perché conosce l’ubicazione del covo dei pirati.
Zagor si reca, allora, a Leper Island, un
isolotto su cui vengono confinati i malati di lebbra. Un mondo a parte,
dominato da bande di spietati predoni. È qui che si trova Lao Chou, colpito
dalla terribile malattia. Ma invece di ucciderlo, Zagor si allea con lui per
guidare nel covo del Drago Giallo i cacciatori di pellicce della compagnia di
Vancouver.
In tal modo la banda viene annientata e il Drago
Giallo giustiziato.
Questa storia è molto
divertente, con un’azione è serrata ed ambientazioni ricche di fascino.
La presenza dei pirati
cinesi aggiunge un tocco esotico, ed anche i lebbrosi, organizzati all’interno
della loro comunità in fazioni, sono personaggi a loro modo ricchi di
“fascino”. Il Drago Giallo è un grandissimo avversario, un vero cattivo tout
court: malvagio, traditore senza scrupoli, incapace di mantenere la parola
data.
Molto bella è anche la
battaglia fra le giunche e la nave di Honest Joe, che con la decapitazione del
capitano della nave appena soccorsa tocca il punto più drammatico della storia.
Una storia cruda e crudele, con episodi di ferocia pura (i massacri delle
giunche, i marinai fatti affondare con le navi, il supplizio della lava, il
destino dei lebbrosi), ma mai fine a sé stessa.
Moreno Burattini, in un suo post del
gennaio 2004 sul Forum SCLS, sollecitato da un utente sul perché non amasse
tanto questa sua storia, così rispondeva:
“Non è che non la
amo! Anzi, mi piace. È che quando la scrivevo non ero così certo che sarebbe
riuscita bene. C’erano un sacco di incognite. Innanzitutto i lebbrosi: sono
malati, come farne personaggi di una storia senza offendere chi soffre? Come
raffigurarli senza creare o/e senza giocare sull’orrore della malattia? Poi, lo
spazio: per sviluppare il mio soggetto avrei avuto bisogno di più pagine, che
non potevo avere. Insomma, ero pieno di dubbi. Mi chiedevo anche se, nonostante
un certo fondamento storico sulla presenza dei cinesi sulla costa occidentale e
anche sull’esistenza di isole-lebbrosari nel Pacifico (ne parla anche Jack
London in alcuni bellissimi racconti), se non sarebbero sembrati forzati, in
ambito zagoriano, questi elementi. Tutte queste perplessità non erano solo mie
ma anche di Queirolo (che per primo iniziò a leggere la sceneggiatura), di
Boselli e di Bonelli. Insomma, arrivammo con l’albo in edicola e io ero
convinto che i lettori non me lo avrebbero mai perdonato. Fortunatamente non è
andata così”.
Effettivamente,
nell’Index zagoriano 301-400 a
cura di Giampiero Belardinelli e Angelo Palumbo, si legge che la storia,
originariamente, era programmata per superare le 300 tavole; poi, in corso
d’opera, Queirolo (che di lì a poco avrebbe lasciato il testimone di
curatore della testata a Boselli) aveva chiesto a Burattini di
ridurre la sceneggiatura. Ecco il motivo del perché nella prima parte
l’avventura ha un ritmo lento, con circa quaranta tavole dedicate
all’arrembaggio, mentre in seguito il ritmo diventa frenetico e molti passaggi
hanno una soluzione rapidissima.
L’avventura rimane
comunque piacevolissima.
* * *
BANDIDOS!
La California (all’epoca ancora provincia
messicana) è sconvolta dalle incursioni di feroci banditi. Zagor e Cico
incontrano i Rurales del sergente Ramirez e insieme a loro raggiungono una
missione di frati. Al posto dei religiosi, però, ci sono i bandidos, che
massacrano i Rurales. E il capo dei criminali è una vecchia conoscenza di
Zagor: Nat Murdo!
I bandidos di Nat Murdo penetrano nel ranch
di don Lope de la Sierra, l’hidalgo spagnolo che ha dato ospitalità a Zagor e
Cico. Rapiscono il messicano e Inés, la figlia di don Lope, con l’intenzione di
usarli come esca per catturare Zagor. Lo Spirito con la Scure lo sa, ma non
esita ad andare a Los Angeles, dove ci sarà la sfida finale fra lui e Murdo!
L’odissea continua e si
sposta ancora più a sud.
Altra bella avventura
di Boselli, con Zagor e Cico che si accomiatano da Honest Joe e sbarcano
sulle coste della California. Il loro ritorno sulla terraferma non è dei più
tranquilli, dato che vengono subito coinvolti nel furto di un carico di armi e
denaro destinati alla guarnigione di Los Angeles. E, guarda caso, dietro a
tutto questo ci sono i bandidos capeggiata da Nat Murdo!
La figura di questo personaggio si arricchisce ancora: siamo già a
conoscenza del terrificante cinismo che lo contraddistingue, ma in questa
storia ci appare vieppiù come un nemico fuori dal comune, non un cattivo
stereotipato dal quale puoi aspettarti solo nefandezze… Lo scozzese, infatti, appare
a tratti quasi “umano”, ed è forse per questo che le sue inqualificabili gesta
risultano ancora più odiose. Nell’incendio finale sembra lasciarci
definitivamente la pelle, ma...
Una menzione
particolare meritano i due ragazzini che giocano ad imitare Zagor, uno dei
quali alla fine saluta i nostri eroi urlando come il Re di Darkwood!
I disegni sono
opera del salernitano Raffaele Della Monica, qui al suo debutto sulla
serie, che riesce ad interpretare bene i personaggi senza tradire
l’imprescindibile modello di Ferri.
Un ultimo appunto: da
questo numero, in seconda di copertina compare per la prima volta il tamburino
con i credits degli autori.
Ancora una volta non posso che quotare l' articolo! ^^
RispondiEliminaProsegue su buoni livelli la seconda odissea e l' esordio di Burattini ci regala questa bella avventura all' inizio misteriosa, poi ricca di drammaticità e azione con un Ferri che ci dona le affascinanti e nebbiose isole dove si nasconde la ciurma del drago giallo. La parte migliore secondo me è quella sull' isola dei lebbrosi, molto coinvolgente. Ma non che il resto della storia non lo sia eh!
Interessante anche il fatto di narrarci il passato del drago giallo, cattivo ben caratterizzato, così come Lao Chou, seppur personaggio che non si vede molto, anche se ricorre spesso. L' autore poi ben approfondisce la figura di Honest Joe. Peccato che la storia sia stata ridotta, ma va bene anche così. Un delle avventure che più mi hanno affascinato della SO quando la lessi! ^^ Ancora oggi ha il suo fascino e il suo coinvolgimento.
Con "Bandidos" si passa al western classico e ci troviamo negli assolati paesaggi californiani con un Nat Murdo cattivissmo (forse un po troppo rispetto alle avventure precedenti) e una storia godibile e coinvolgente ricca d' azione. La scena di Cico imprigionato che dice a Murdo che se non lo libera Zagor lo farà a pezzi è quella che mi è rimasta più impressa! Ho notato su spiritoconlascure forum che non sono molto amati in generale ragazzini che ogni tanto Boselli inserisce. Effettivamente Ines e Rolando sono un po impertinenti, però non li ho trovati irritanti.
La forza di questa nuova odissea, un po come la prima, è la varietà di avventure che continuerà anche con le successive. La prossima in particolare penso sia una delle più pazzesche in cui Zagor si è trovato!
Tornando a Burattini, ne approfitto per lasciare la mia top-ten, al momento, delle sue storie:
1) La terra dei Cherokee;
2) Il diabolico Mortimer;
3) L' uomo con il fucile;
4) Pericolo mortale;
5) L' abazia del mistero;
6) I cavalieri del graal;
7) La vendetta di Mortimer;
8) Il mistero dell' unicorno;
9) La palude dei forzati;
10) I pirati del drago.
Grazie mille, Francesco, per la tua bella recensione e per la tua (provvisoria) top ten!!!
EliminaDe nada! ^^
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