giovedì 29 novembre 2018

Qualche foto delle tavole di alcune storie in lavorazione (21.11.2018)


Ecco un po’ di foto di tavore delle storie zagoriane
in lavorazione, direttamente dalla mia ultima
visita alla S.B.E.

Francesco Testi / Marco Torricelli
Le ali nere

Luigi Mignacco / Giuliano Piccininno
Tenebre su Golnor





Claudio Chiaverotti / Marco Torricelli
Kandrax!



Bartoli-Uzzeo-Collalto / Chiarolla
Morte dal passato

Moreno Burattini / Bane Kerac
Il mistero del pueblo

Moreno Burattini / Stefano Voltolini
I racconti di Altrove

E per chiudere, ecco una foto del sottoscritto
con il prototipo dello Zagor-Lego
creato dal bravissimo Mauro Zampolini!

venerdì 23 novembre 2018

Zagor e Tex –Confronto tra due miti


Sabato 10 novembre 2018 si è tenuto a Milano il raduno autunnale del Forum SCLS.

Dopo la visita alla mostra per i 70 anni di Tex (di cui ho parlato qui), ha avuto luogo presso il Bonelli Point di Via Marghera un’interessante conferenza da titolo “Zagor e Tex – Confronto tra due miti”.




Ha introdotto l’incontro Ivano Carzaniga (uno degli Amministratori del Forum) che ha parlato dei 15 anni di vita del Forum; poi ha preso la parola Stefano Bidetti (co-direttore di SCLS MAGAZINE) che ha illustrato le ultime novità ed iniziative della rivista; infine è iniziata la conferenza vera e propria tenuta da Raul Calovini (anch’egli Amministratore del Forum).




Calovini ha introdotto il suo discorso parlando della sua esperienza personale su come ha iniziato a leggere le storie dei due personaggi e delle differenze emerse in ogni singolo personaggio con la gestione di vari sceneggiatori. Quindi è passato ad illustrare analogie e differenze del carattere e del comportamento di Zagor e di Tex.

In particolare, per quanto riguarda le analogie, il relatore ha evidenziato: la giustizia, l’empatia verso i deboli e le persone in pericolo, lo sprezzo del pericolo, l’altruismo, il coraggio, l’abilità nel corpo a corpo, la resistenza fisica, la tenacia, il rispetto e l’amicizia per le tribù indiane di cui sono difensori e paladini (nel caso di Tex, anche capo dei Navajos) ed entrambi con un fratello di sangue tra i pellerossa (Tonka e Cochise).

Sulle differenze caratteriali la disamina è stata più articolata e approfondita e, tra le molte cose, è emerso, ad esempio, che Zagor è più istintivo nel pericolo mentre Tex più rapido nell’esaminare la situazione e capire come intervenire nel modo migliore; Zagor, quando è chiamato a collaborare con nuove persone, tende a dare consigli senza prevaricare; Tex prende sempre il comando delle operazioni, sia mentali che pratiche, non ammettendo interferenze: sa che la sua decisione è quella giusta.
Zagor ha più “umanità” verso i nemici, cercando spesso di non ucciderli; Tex è più deciso e con molto meno scrupoli, specialmente con il responsabile ultimo dell’azione criminale: gli scagnozzi o li liquida o gli servono vivi per avere nuove informazioni per poi eventualmente lasciarli liberi “di andare a farsi impiccare altrove”.
Nei duelli classici contro un pellerossa, entrambi mirano a sconfiggere l’avversario, spesso senza ucciderlo ma solo ridicolizzarlo e screditarlo. L’approccio di Tex è più “spaccone” (sicurezza infinita), in linea con il carattere del suo personaggio. Zagor ha anche lo scopo di “salvaguardare” la sua fama di immortalità, Tex il prestigio e la fama di Aquila della Notte. Rammento un’occasione (con il colonnello Kraus nella storia “Guerra!”) in cui Zagor insegue un uomo per “ucciderlo con le proprie mani”, lasciando che le emozioni di furia e vendetta lascino il sopravvento: ma sempre di emozioni si parla.
Zagor (nel primo periodo Nolittiano) aveva alcuni scoppi d’ira anche con Cico, molto emozionali; emozioni umane che lascia trasparire (vedi Manetola, la morte di Capitan Serpente, il violinista Klein, etc.). Tex è sempre freddo come un cobra, in qualunque circostanza (El Muerto, Ruby Scott); uniche eccezioni, la scena sulla tomba di Lilith, la scomparsa del figlio Kit (“L’uomo senza passato”) e la presunta morte di Carson e Kit nel primo ritorno di Mefisto (“La gola della morte” e “Il ponte tragico”).
Zagor è più sensibile al fascino femminile e ha alcune storie; Tex sono Lilith e qualche amicizia (Tesah, Lupe).
Zagor, anche per le avventure in cui è stato coinvolto, ha più conoscenza di forze “sovrannaturali” e le tiene in debita considerazione anche per una sorta di sesto senso che gli permette di “sentirle” e che lo coinvolgono emotivamente. In Tex, solo Mefisto e Yama introducono “il lato oscuro” presente nelle arti magiche, ma il ranger non fa mai neanche una piega, reagendo in modo strafottente e lanciando la sua sfida. Lo stesso Mefisto, lo descrive come “un uomo che non conosce la paura”. Lo Spirito con la Scure, dal canto suo, ha fatto propria la spiritualità indiana e i suoi segreti (vedasi “Tenebre”, Kiki Manito, le armi di Rakum, etc.) , mentre il Ranger, pur avendo molto rispetto per le visioni e i poteri di alcuni stregoni, è più “terreno” e pratico.
Infine, da notare come Patrick Wilding diventa Zagor dopo aver consumato la sua vendetta su Solomon Kinsky e i suoi Abenaki, aver appreso una sconvolgente verità sul padre e, successivamente, vivendo una mistica esperienza con Shyer; da qui, ne deriva il rimorso, combinato col desiderio di redenzione. Tex, diventa un fuorilegge in seguito all’uccisione degli uomini che avevano tolto la vita al padre, ma rimane fedele alla sua sete di giustizia e di rispetto per la legge, tanto da diventare poi un Ranger.

Al termine della conferenza, è stata data parola agli autori presenti (Moreno Burattini, Mirko Perniola, Roberto Piere, Lola Airaghi e Stefano Voltolini) che si sono di buon grado prestati sia a rispondere a varie domande sia (per i disegnatori) a eseguire alcuni sketches per gli appassionati.














Giunti ormai a sera, il raduno è volto al termine con la rituale, ed immancabile, cena in compagnia.

E anche per questa volta è tutto dal vostro fotoreporter zagoriano!!!



mercoledì 21 novembre 2018

Tex - 70 anni di un mito: réportage fotografico


Il 30 settembre 1948 nelle edicole italiane debuttava il primo albo a striscia di Tex, il personaggio creato da Gianluigi Bonelli e realizzato graficamente da Aurelio Galleppini destinato a diventare il più amato eroe del fumetto italiano e uno dei più longevi del fumetto mondiale. 

Settant’anni dopo, Sergio Bonelli Editore ha deciso di celebrare il Ranger con una grande mostra dal titolo TEX. 70 ANNI DI UN MITO, aperta dal 2 ottobre 2018 al 27 gennaio 2019 al Museo della Permanente di Milano e patrocinata dal Comune di Milano.

Curata da Gianni Bono, storico e studioso del fumetto italiano, in collaborazione con la redazione di Sergio Bonelli Editore, la mostra racconta come Tex sia riuscito, anno dopo anno, non solo a entrare a far parte delle abitudini di lettura degli italiani, conquistando generazioni diverse, dal 1948 a oggi, grazie al suo profondo senso di giustizia e alla sua innata generosità, ma anche a diventare un eroe e un vero e proprio fenomeno di costume.

Nei 70 anni della sua storia, Tex ha vissuto storie epiche e memorabili, ha affrontato banditi e malfattori e salvato tribù indiane ingiustamente perseguitate, ha cavalcato sui sentieri polverosi del vecchio West, come nei deserti infuocati del Messico e nelle fredde regioni del Grande Nord. E indimenticabili, naturalmente sono le sfide con il suo nemico di sempre: Mefisto, l’incarnazione del male. Ora, grazie a disegni, fotografie, materiali rari e talvolta mai visti prima e attraverso installazioni a tema create appositamente per questo evento, la mostra ripercorre l’epopea di Tex Willer, che è anche quella della Frontiera americana, dalla sua creazione ai giorni nostri, attraversando gli eventi e i personaggi della serie e gli straordinari artisti della matita e del pennello che hanno reso Tex il mito che noi tutti conosciamo.

In occasione del raduno Autunnale del Forum SCLS, un nutrito gruppo di forumisti – tra i quali anche il sottoscritto – si è recato in visita alla mostra. Ecco alcune delle fotografie che ho scattato nell’occasione.