mercoledì 25 settembre 2013

Zagor Collezione Storica a Colori: Un gioco pericoloso (ZCSC85)




               L'ottantacinquesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell’avventura di Zagor contro Skull il mutante, nonché la prima parte della storia “Il ritorno di Satko”.


L’AGGUATO DEL MUTANTE

  A Trout Falls, Zagor e Cico incontrano il professor Donald Blaine, che intende catturare un criminale di nome Colin Randall, soprannominato Skull. Questi è un mutante, dotato di un secondo cervello che gli conferisce il potere di leggere le menti altrui e, all’occasione, di sconvolgerle.
          Ad affiancare Blaine c’è il bounty killer Mc Ginley, che utilizza metodi non proprio ortodossi per raggiungere i suoi scopi. Zagor si scontra con lo stesso Skull che, grazie ai suoi poteri, riesce a prevalere, riducendo Mc Ginley ad un vegetale ma risparmiando lo Spirito con la Scure per avergli salvato la vita impedendo a Mc Ginley di sparargli a tradimento.
Allora Zagor e Blaine architettano un nuovo piano per catturare Skull: fingendosi dei criminali, assoldano due delinquenti di mezza tacca e rapinano la banca dove il mutante ha depositato il frutto delle sue rapine, lasciando una traccia che consenta a Skull di scovarli nel loro improvvisato rifugio.
La trappola funziona. Zagor affronta di nuovo il mutante e con la sua forza di volontà lo mette fuori combattimento. Poiché il professor Blaine ha scoperto che il legno rende i poteri di Skull inefficaci, al mutante viene messo un elmetto di quel materiale che gli impedisce così di nuocere.

Con il personaggio di Skull, Toninelli ha creato a mio parere il suo migliore avversario zagoriano; avversario dalla personalità complessa: non un “cattivo” a tutto tondo ma un essere tormentato, leale nei confronti dei propri alleati e dotato di un proprio senso dell’onore. Anche gli altri personaggi di contorno sono ben delineati: il professor Blaine, Mc Ginley, Harpo e Spencer (i due delinquentelli).
La trama è ben strutturata, anche se a tratti discontinua, nella quale a momenti di grande tensione fanno da contraltare altri più leggeri ed esilaranti, orchestrando anche una bella gag di Cico con l’amico di sempre Trampy.
I disegni di Bignotti sono molto belli e riescono a rendere in maniera graficamente eccellente soprattutto il personaggio del mutante.

giovedì 19 settembre 2013

Zagor Collezione Storica a Colori: La mente che uccide (ZCSC84)

          
            L'ottantaquattresimo numero in edicola oggi contiene la conclusione dell’avventura di Zagor contro il misterioso assassino di Darkwood, nonché la prima parte della storia “L'agguato del mutante”. 

Nonostante il titolo e la cover di questo volume si riferiscono alla seconda storia, noi qui parleremo della prima...
   

 

L’ASSASSINO DI DARKWOOD

 Tawar, il vecchio stregone dei Tunican che aveva affiancato il nostro eroe in alcune passate avventure, invia presso Zagor una delegazione di indiani della sua tribù per invitarlo ad un grande raduno di tutti gli uomini della medicina di Darkwood.
Durante il viaggio, uno dei pellerossa viene misteriosamente assassinato e l’unica persona a trovarsi sul luogo del delitto è proprio Zagor; la stessa cosa succede quando il gruppo si trova a poca distanza dal villaggio dei Tunican; quindi anche lo stregone degli Honiasont muore in circostanze misteriose davanti dalla tenda di Zagor.
Tutti gli indiani, compreso il buon Tawar, si convincono allora che Zagor sia posseduto da uno spirito malvagio e lo costringono alla fuga. Tawar si ritira a meditare presso il villaggio sommerso già luogo degli avvenimenti narrati nell’albo gigante La furia di Zagor e lì scopre una traccia dei veri assassini; purtroppo, non appena riesce a comunicare la cosa a Zagor, una pallottola misteriosa lo uccide!
Lo Spirito con la Scure, allora, si reca a sua volta presso il villaggio sommerso e lì viene catturato da quattro killer senza nome (il Capo, il Grosso, il Nano e l’Indiano) che  hanno commesso i loro assassini servendosi di speciali coperte che li mimetizzano perfettamente col terreno circostante. I loro mandanti, degli affaristi senza scrupoli, li hanno inviati per mettere Zagor in cattiva luce, farlo uccidere dai Tunican, far scoppiare una guerra e allontanare i bianchi da quelle terre per poi impadronirsene. Zagor, tuttavia, sbaraglia i suoi nemici e fornisce ai pellerossa la prova della sua innocenza.

         Dopo Bignotti e Ferri, in questa sua terza storia Toninelli viene affiancato dal terzo grande disegnatore zagoriano dell’epoca: Donatelli.
L’avventura è veramente intrigante e ben architettata. Parte con una trama gialla ed inquietante, per poi svilupparsi in un crescendo di colpi di scena: il lettore, per alcuni momenti, è portato a credere che il colpevole degli omicidi possa essere davvero Zagor (magari sotto qualche strano influsso ipnotico). Anche qui, come nell’avventura precedente, Zagor è mostrato come un personaggio “eccezionale”, capace di combattere e vincere “solo contro tutti”. Inoltre, la morte di un comprimario storico come Tawar, per quanto possa dispiacere, è un vero atto di coraggio da parte dello sceneggiatore, che non teme di dare delle forti “scosse” ai suoi lettori.
Un ultimo appunto: chissà se l'idea delle coperte mimetiche è stata ispirata dai “mantelli elfici” che la regina Galadriel dona ai membri della Compagnia dell’Anello nel romanzo Il Signore degli Anelli...

venerdì 13 settembre 2013

Il Segno di Zagor - Volume 1




Avevo già dato notizia (qui) di questa iniziativa della redazione di SCLS Magazine intesa a concludere in modo adeguato la celebrazione dei 50 anni di storia editoriale di Zagor.

Trattasi di un portfolio diviso in due volumi cronologici che intende dare lustro a tutti coloro che hanno disegnato le avventure di Zagor nei suoi primi 50 anni di vita, e contiene le riproduzioni di tavole in formato originale. L'insieme dei due volumi consentirà, quindi, di disporre di una fantastica raccolta di tutti i disegnatori zagoriani.

Per motivi puramente redazionali, a giugno era stato pubblicato il volume 2; nel prossimo mese di ottobre sarà disponibile il volume 1, che tratterà i disegnatori dello Spirito con la Scure dagli esordi fino al 1995. Vedremo così il lavoro di Ferri, Chiomenti, Cubbino, Bignotti, Donatelli e via di seguito fino all'esordio di Raffaele Della Monica.

La pubblicazione si avvale di una copertina inedita, disegnata appositamente dal maestro Gallieno Ferri, che in questo primo volume beneficia di una diversa colorazione, più "classica", a sottolineare come si faccia riferimento alle fasi iniziali del fumetto. A corredo del tutto vi è anche un numero speciale della rivista SCLS Magazine, specificamente dedicato al volume, con schede dedicate a ciascun disegnatore e alla storia da cui è tratta la tavola originale utilizzata, nonché un'introduzione di Moreno Burattini e un articolo di Mauro Boselli.

Il prezzo di ciascun volume - contenente 17 stampe di tavole e lo speciale della rivista, composto da un numero di pagine decisamente maggiore rispetto al solito - è di 70 euro a copia.

I promotori dell'iniziativa cercheranno di essere presenti al maggior numero di eventi fumettistici della nostra penisola per poter consegnare a mano il materiale ed evitare il più possibile spedizioni postali che ne potrebbero compromettere l’integrità e risultare altresì dispendiose.

I primi appuntamenti dovrebbero essere Bologna Comics (12 ottobre), il raduno del decennale del Forum SCLS a Palermo (18-19 ottobre), la fiera di Reggio Emilia (14-15 dicembre), per poi organizzare anche un appuntamento a Roma (durante il mese di novembre), e forse successivamente anche a Milano, in cui presentare l'opera con la partecipazione di qualche autore.

Per ulteriori informazioni:
sclsmagazine@gmail.com
tel. Francesco Pasquali 0864-72324 (Raiano - AQ)
tel. Stefano Bidetti 348-7681641 (Roma)

P.S.
Se può essere di incentivo per l'acquisto, i lettori del mio blog sappiano che alcune delle schede a commento di questo portfolio sono state realizzate dal sottoscritto... ;-)

mercoledì 11 settembre 2013

Zagor Collezione Storica a Colori: Zagor all'attacco (ZCSC83)



L'ottantatreesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell’avventura di Zagor contro il redivivo One Eyed Jack, nonché le prime pagine della storia “L'assassino di Darkwood”.


LA MINIERA INSANGUINATA

I fraticelli Serafino e Gelsomino (vedi l’episodio Zagor attacca) si fanno condurre a Darkwood da Icaro La Plume per chiedere nuovamente l’aiuto di Zagor, col risultato che la macchina volante del barone, il “coleottero meccanico”, si schianta sulla capanna nella palude!
I due frati informano lo Spirito con la Scure che una banda di criminali ha sequestrato le donne, gli anziani e i bambini di una tribù di indiani Abenaki, per costringere i guerrieri a lavorare per loro in una miniera d’oro.
I nostri eroi si mettono allora in viaggio ma, giunti sul posto, Zagor viene catturato e scopre che il responsabile di tutto è il suo vecchio nemico One Eyed Jack, affiancato dal bandito Slick e da un pellerossa chiamato il Pequot.
Con un abile colpo di mano, Zagor riesce a fuggire e, supportato da un gruppo di indiani Passamaquoddy guidati dal prode Otter Tail, riesce a liberare gli Abenaki e a distruggere la banda degli avversari.
One Eyed Jack, Slick e il Pequot cercano di fuggire ma vengono affrontati e uccisi (almeno apparentemente, visto che almeno il Pequot avrà occasione di ritornare!) da Zagor e da Otter Tail. L’oro estratto dalla miniera, il cui filone si è ormai esaurito, servirà per sfamare i pellerossa della zona.


          Seconda sceneggiatura di Toninelli, questa volta coadiuvato dai disegni di Ferri.
L’avventura è piacevole a leggersi e il recupero di personaggi nolittiani di vecchia data, quali Icaro La Plume, OEJ e i due fraticelli, risulta pienamente azzeccato. La figura di Zagor è ben definita, con quell’aura di invincibilità e “immortalità” che tanto era cara a Nolitta; anche Cico, e la componente umoristica in genere, sono ben sfruttati. Molto interessante il nuovo personaggio del Pequot (che, non a caso, verrà riutilizzato in futuro) nonché il comprimario Otter Tail.
Peccato solo per la morte (ma sarà vero?) di un villain minore ma ottimamente tratteggiato quale One Eyed Jack.

mercoledì 4 settembre 2013

Zagor Collezione Storica a Colori: Un mondo perduto (ZCSC82)



         L'ottantaduesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell’avventura di Zagor con il popolo delle caverne, nonché l'inizio della storia “Un'impresa disperata”.

 

IL POPOLO DELLE CAVERNE

 Nella parte più remota di Darkwood, l’Inaccesible Point, un terremoto causa l’apertura di una voragine dalla quale scaturiscono mostruosi animali e repellenti ominidi, che rapiscono gli indiani della foresta.
Zagor e Cico si calano nella spaccatura per cercarli e scoprono uno strano, affascinante, terribile e crudele mondo sotterraneo popolato da mostri giganteschi e da due razze di violenti ominidi: i Wachos e i Sikkim, loro schiavi.
Degli indiani rapiti soltanto il giovane Kainaka si è salvato: gli altri sono stati tutti uccisi da un mostro a tre teste, o divorati dall’enorme ragno Hito. E Zagor si trova a dover affrontare entrambe le orripilanti creature! Riuscito a fuggire dal mondo sotterraneo insieme a Cico e a Kainaka, Zagor riesce a richiudere la voragine con l’aiuto dei fulmini di un temporale e tutto il mondo sotterraneo viene distrutto da un nuovo terremoto.


Ultima storia sceneggiata da Decio Canzio, probabilmente scritta già tempo addietro e recuperata per l’occasione. D’ora in avanti il braccio destro di Sergio Bonelli si dedicherà “solamente” all’attività di supervisore della saga zagoriana.
Per questa avventura Canzio si è probabilmente ispirato al romanzo di Jules Verne “Viaggio al centro della Terra”, ma vi sono anche echi del ciclo di “Pellucidar” di Edgar Rice Burroughs.
         V’è da dire che la storia non è delle più memorabili, anzi! Se devo essere sincero, all’epoca dell’acquisto dell’albo gigante, per qualche momento ho anche accarezzato l’idea di abbandonare la serie... ma solo per qualche momento…