giovedì 30 luglio 2015

Da Gavinana a Darkwood, la vita a fumetti di Moreno Burattini (25.07.2015) – I video della conferenza



Ecco i 10 brevi video della conferenza tenuta da Moreno Burattini
il giorno dell’inaugurazione della mostra dedicata ai suoi
25 anni di professione nel fumetto.

Mi scuso subito per la non eccelsa qualità dei video stessi
(alcuni li ha addirittura girati la mia piccola)
ma, come diceva il grande G. K. Chesterton,
“se vale la pena fare una cosa, vale la pena farla male!”.

L’introduzione degli amministratori locali

L’introduzione di Moreno Burattini

Il mio intervento sul prossimo raduno del Forum SCLS a Gavinana

Moreno Burattini parla del poeta Geri di Gavinana e delle sue Poesie Ritrovate

Moreno Burattini parla dei suoi “utili sputi di riflessione”
e introduce il disegnatore Marcello Manginatini

L’intervento di Marcello Mangiantini

L’intervento di Jacopo Rauch

L’intervento dello storico Alessandro Monti

La conclusione della conferenza

Il taglio del nastro

Aperta al pubblico l’esposizione, Marcello Mangiantini ha autografato
i suoi albi e disegnato per gli appassionati
 
 
 
E per concludere, ecco le bellissime
Beatrice, Marta e Alessia
con i Biscotti di Darkwood!!!
 

mercoledì 29 luglio 2015

Zagor Collezione Storica a Colori: Il marchio di Loki (ZCSC181)



Il centoottantunesimo numero in edicola oggi contiene la conclusione dell’avventura di Zagor contro Richter, nonché la prima parte della storia “Un lord a Darkwood.


UN LORD A DARKWOOD

Zagor e Cico, dopo aver girovagato per mesi, fanno finalmente ritorno in America. Prima ancora di arrivare alla loro capanna nella palude, però, transitando dal trading-post di Pleasant Point, punto di accesso via fiume per ogni viaggiatore diretto a Darkwood, incontrano un viandante piuttosto insolito: un lord inglese, sir Albert Lancaster, duca di Greenshire.
Il figlio di questi, Adam, era partito tempo prima per la Frontiera americana, desideroso di costruirsi il proprio destino. Trascorsi tre anni senza sue notizie, il padre ha lasciato l’Inghilterra per cercarlo a Darkwood, dove conducono le ultime tracce dello scomparso.
 Zagor decide di fare da guida a sir Lancester ed al suo maggiordomo fra i pericoli celati dal folto della foresta, dove c’è chi, nell’ombra, si è già posto in agguato lungo la pista, ad attendere il loro passaggio con il fucile in pugno...
Superate numerose difficoltà, il figlio perduto verrà alfine ritrovato perfettamente integrato nella sua nuova vita... tra i pellerossa!


Strategicamente perfetta la scelta di posizionare questa storia al ritorno da una trasferta. Ma questa volta nessun nemico storico attende il nostro Zagor ma una bella sequela di topoi darkwoodiani (passatemi questa espressione).
Il soggetto presenta la più classica delle trame avventurose (la ricerca del figlio peduto), la sceneggiatura, però, rivela che Luigi Mignacco conosce bene il personaggio di Zagor e l’ambiente consueto in cui si muove, tant’è vero che la storia è piacevolmente scorrevole ed il ritrovare paesaggi e personaggi cari al lettore zagoriano è veramente bello!
Un’avventura nel segno della classicità, quindi, con un’immersione nel magico mondo degli uomini della frontiera e dei mountain-man. Viene dato molto spazio alla descrizione dell’ambiente, a ottimi dialoghi e conversazioni brillanti che contribuiscono a rendere la storia più reale. Ritroviamo i trappers di Darkwood, gli indiani, le canoe sul fiume, i gaglioffi della locanda, i battellieri, i cercatori d’oro, i banditi, le scazzottate, i rendez-vous e dei nuovi, interessanti comprimari.
Insomma, in questa avventura si torna a respirare un po’ di sana aria di Darkwood!
Ponendo Zagor sulle tracce di un cadetto di nobile famiglia britannica alla ricerca della propria dimensione esistenziale, Mignacco riesce a creare la giusta suspense sulla sorte del giovane ed a mascherare adeguatamente la possibile scontatezza dell’epilogo (in effetti il lettore non intuisce subito che Adam/Pioggia Silente si trova tra i pellerossa). Così come lo sceneggiatore è abile nel nascondere fino all’ultimo che dietro alla scomparsa dei cercatori d’oro ci siano dei bianchi travestiti da indiani.
Ben caratterizzati sono anche i personaggi principali: Zagor (tanto all’altezza nella situazioni di pericolo quanto attento e sensibile verso coloro con cui si rapporta), Sir Albert (tipico lord inglese ma mai altezzoso) e il suo domestico O’Rourke (simpatico e particolarmente in sintonia con gli abitanti di Darkwood); unica nota negativa la caratterizzazione di Cico, che nel suo ambiente abituale avrebbe potuto offrire dei bei siparietti comici ma che lo sceneggiatore lascai un po’ in disparte.
Alessandro Chiarolla ai disegni se la cava egregiamente: i suoi paesaggi sono davvero evocativi e le sue vignette in stile pittorico sono affascinanti, le scene d’azione sono dinamiche e i primi piani di Zagor sono davvero belli. Solo la realizzazione del volto di Cico lascia ancora qualche perplessità.

A chi, sul Forum SCLS, chiedeva qualche curiosità su questa storia che sarebbe stata pubblicata di lì a qualche mese (ad es. se fosse già stata programmata per la serie regolare, o se fosse “un fondo di magazzino”), nel luglio 2005 Moreno Burattini rispondeva così:
Per "fondo di magazzino" di solito si intende qualcosa di giacente da lungo tempo in attesa di utilizzo, tirato fuori in mancanza di meglio o prima che sia davvero impossibile utilizzarlo per deterioramento.
Ora, Un lord a Darkwood è l’ultima storia realizzata da Chiarolla prima di iniziare quella che sta facendo adesso. Non vorrei sbagliare i conti, ma grossomodo l’ultima tavola è stata consegnata quattro o cinque mesi fa. Dunque, non solo la storia non giaceva sul fondo di nessun magazzino, ma c’è stato anzi appena il tempo di letterarla.
Il motivo per cui non è stata messa subito nel programma 2005 era perché pensavamo di pubblicare in ottobre-novembre-dicembre la storia di Pesce L’uomo venuto dall’oriente. Solo che Massimo Pesce non si è smentito come l’autore zagoriano più lento (Piere e gli Esposito sono più lenti solo perché lavorano a Zagor part-time) e abbiamo verificato in primavera che non avrebbe mai fatto in tempo a finire il suo racconto. Servivano due mesi in più. C’era la storia di Chiarolla pronta, è bastato inserirla fra Della Monica e Pesce. Perché proprio Chiarolla e non, per esempio, Mangiantini o Cassaro, già pronti con altre storie? Semplice: perché Un lord a Darkwood permette di collegarsi perfettamente sia con la trasferta che finisce con Il trono degli dei sia con la successiva avventura con il ronin venuto dal Giappone. Infatti vedrete che inizia a Pleasant Point, punto di accesso per chiunque arrivi a Darkwood, come sappiamo fin dal numero uno della serie. Zagor e Cico sono di ritorno dall’isola di ghiaccio e fuoco e dunque passano di lì per tornare alla capanna, dove giungeranno proprio all’inizio della storia di Pesce (che mostra appunto il ritorno sull’isolotto nella palude)”.

lunedì 27 luglio 2015

Da Gavinana a Darkwood, la vita a fumetti di Moreno Burattini (25-26.07.2015)



 
Da Gavinana a Darkwood, la vita a fumetti di Moreno Burattini” è il titolo dell’esposizione che è stata inaugurata il 25 luglio nelle sale dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese di Palazzo Achilli, a Gavinana (in provincia di Pistoia) e che rimarrà in cartellone fino al 29 novembre.
La mostra ripercorre i venticinque anni di attività professionale di Moreno Burattini (curatore e sceneggiatore di Zagor) e un quarto di secolo di storia del fumetto in Italia. In esposizione, infatti, i visitatori possono trovare tavole originali di molti importanti disegnatori italiani e stranieri con cui Burattini ha collaborato, oltre ad albi, riviste, saggi e oggettistica in grado di far rivivere anni di iniziative culturali ed editoriali, del nostro Paese e non solo, e di incuriosire anche chi poco o nulla sappia degli eroi di carta. Del resto, Burattini è un autore multiforme e, nel corso del tempo, si è occupato anche di teatro e di letteratura, facendosi promotore di manifestazioni di vario genere, tra cui spiccano quelle dedicate al poeta pistoiese Giuseppe Geri.

Al taglio del nastro erano presenti Moreno Burattini, il disegnatore zagoriano Marcello Mangiantini ed il sottoscritto, che ha cercato di documentare l’evento per voi con fotografie e brevi filmati.

Gavinana è un antico borgo medievale, frazione del comune di San Marcello Pistoiese
in provicia di Pistoia.
Il paese si trova a circa 820 m. sul livello del mare, adagiato sulle pendici del monte Crocicchio
ed è meta di turismo e villeggiatura estiva.

 
 
 

 
 
 
  
Casa natale di Moreno Burattini

Per le vie del paese: Moreno, mia moglie Antonella, mia figlia Beatrice e Alessandra

Moreno all'acquisto di fumetti

Alessandra, Beatrice e Antonella
 Del borgo antico rimane la struttura del centro, con la bella piazza dedicata a Francesco Ferucci, dove nel 1920 fu posta una statua equestre a ricordare l’avvenuta battaglia.

 

 Di rilievo anche l’antica pieve di Santa Maria Assunta del XIII secolo, (all’interno della quale si trova un grande organo a canne molto antico).

  
  
  
 

La stretta scala a chiocchiola per accedere all'organo
 

Moreno aziona l'antico mantice dell'organo

Il fonte dove Moreno è stato battezzato
 La sede del museo ferrucciano, dove sono raccolte armi e documenti sulla storia del Ferrucci.

 
 
 

 Nei pressi di Gavinana si svolse il 3 agosto 1530 la famosa e strenua battaglia di Gavinana, che vide scontrarsi le truppe della Repubblica fiorentina guidate da Francesco Ferrucci e quelle imperiali di Carlo V. Nello stesso luogo il condottiero fiorentino fu ferito a morte per mano di Fabrizio Maramaldo, pronunciando la famosa frase “Vile, tu uccidi un uomo morto”.

Ecco le fotografie della conferenza iniziale

 
 
Il sottoscritto

Moreno con il suo libro dedicato alle poesie ritrovate di Geri di Gavinana

 
 
 
Marcello Mangiantini

Jacopo Rauch

Lo storico Alessandro Monti

 

 Queste sono le fotografie della mostra

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Marta e Alessia Mangiantini con mia figlie Beatrice

 
 
 
 
 
 
Da Gavinana a Darkwood

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Vignetta "censurata" da una storia di Zagr contro Mortimer

 
 
 
 
 
 
 
 Cena in compagnia

 
 
 
 
Alessandro Monti, Moreno Burattini, io, Marcello Mangiantini, Jacopo Rauch
 In un prossimo articolo del blog metterò alcuni filmati della conferenza.
A presto!