venerdì 27 aprile 2018

A DOMANDA… MORENO RISPONDE (3)


Eccoci alla terza tornata di altre 20 domande
al nostro caro Moreno Burattini.
Il quale ha, gentilmente, fornito le sue risposte!


1 - Potresti fare una storia per spiegare Za-Te-Nay (di Castelli) e il suo eventuale collegamento con Zagor?

Potere, potrei. O meglio, potrei avendone prima parlato con Castelli. Però non ci ho mai pensato, scoraggiato forse dalle evidenti difficoltà che non mi rendono entusiasta di fronte all’eventuale prospettiva. Va detto che in Bonelli sono sempre più frequenti i team up (due eroi alleati di fronte a un pericolo comune), molti se ne sono visti e altri se ne vedranno. Zagor ha incontrato Dragonero e sta per incontrare Brad Barron, potrebbe essere Za-Te-Nay la chiave per fargli incontrare Martin Mystére (anche se la chiave più facile, ma anche più scontata, sarebbe la base di Altrove). Lo terrò presente, senza promettere nulla.


2 - C’è la possibilità di un ritorno di Tiziano Sclavi a scrivere una storia di Zagor o un suo soggetto?

Dipende soltanto da lui. Non lo vedo probabile ma non posso neppure escluderlo. Magari domattina Tiziano si sveglia con un’idea e la scrive.


3 - Non vedendo l’ora di leggere le nuove tavole degli Esposito, a mio avviso al momento tra i migliori interpreti dello Spirito con la Scure, puoi confermare che i due sono al lavoro su un nuovo episodio di Zagor?

Confermo. La loro nuova storia, su testi miei, si intitola “Un segreto nel passato” (titolo di lavorazione).


4 - A cosa sta lavorando Torricelli, il decano dei disegnatori zagoriani?

Dopo aver completato una storia breve di quelle del format “I racconti di Darkwood” è al lavoro sul ritorno di Kandrax. Non avrei voluto rivelarlo ma lo stesso autore, su Facebook ha pubblicato delle tavole in anteprima.


5 - Da appassionato di gialli classici, mi piacerebbe leggere una nuova storia costruita sui cliché del genere (delitti "impossibili", stanze chiuse, caccia al "whodunit"), come ad esempio "Il libro del demonio"... Ne esiste la possibilità?

Se sei un attento lettore dello Spirito con la Scure, come certamente sei, e leggi ogni tanto anche qualche mia intervista pubblicata qua e là, sai che il giallo classico è una mia passione e ho spesso sceneggiato storie basate sul “whodunit” e sui “delitti impossibili”, naturalmente in chiave zagoriana. Del resto le avventure del Re di Darkwood sono un crocevia di generi diversi, tutti con piena cittadinanza, giallo compreso, come ha indicato quel Guido Nolitta che già nel primo numero inserì la sottotrama della bambola indiana rivelatrice dell’identità di un assassino. Hai citato “Il libro del demonio”, ma sono dei veri e propri gialli anche storie come “La morte sospesa” o “La palude dei forzati”, per non parlare de “Il mostro di Philadelphia” dove co-protagonista è il primo giallista della storia, Edgar Allan Poe. Dunque, è molto probabile che prima o poi scriverò di nuovo qualcosa del genere.


6 - Poiché hai detto che la trasferta in Europa è appena entrata in lavorazione, e quindi per il ritorno di Rakosi dovremo attendere un bel po', è possibile che la storia "forte" del 2019 sia la resa dei conti con il Professor Hellingen?

In realtà nel 2019 avremo più di una storia “forte”, se tutto va come deve, considerando non solo la serie regolare ma anche gli extra. Sia il ritorno di Rakosi (in Europa) sia la resa dei conti con Hellingen sono nei programmi, dipende dalla velocità di realizzazione dei disegnatori (chi prima finisce, prima va in edicola). Sedioli & Verni sono delle macchine da guerra ma il progetto della miniserie a strisce, approvato all’improvviso, li ha distratti dal buon proposito di dedicarsi al ritorno del “mad doctor”. Ci sarà da aspettare un pochino di più, ma nel frattempo non ci annoieremo.


7 - L’organizzazione degli uomini coi teli mimetici (“L’assassino di Darkwood”) come mai se ne sta inattiva?

Si sono mimetizzati bene. In realtà grazie per l’imput, la storia di Toninelli con la morte di Tawar aveva un finale aperto che prima o poi, in effetti, bisognerà chiudere.


8 - Il Tessitore: torna o non torna?

Torna.


9 - Che ne è stato della carovana di disperati della Sierra Blanca, attaccata da pellegrini resi antropofagi, della sua brava guida e delle simpatiche figliole?

Se non ricordo male, Beecham e i suoi accoliti si erano offerti di aiutare i superstiti della carovana Mc Donnell, divenuti cannibale per disperazione, a tornare alla civiltà. Immagino che l’avranno fatto.


10 - Iron man: è proprio morto nella radura con gli smeraldi tra le mani?

Nei fumetti tutti possono venire resuscitati. Però, non bisogna abusare della possibilità.


11 - A quando nuovi moti irredentisti inglesi sul confine americano stile “Fucilazione” ed il “Tiranno del Lago”?

C’è stata anche un’altra avventura più recente sullo stesso tema: “Le Aquile del Nord” (scritta da Ade Capone). E’ un tema ricorrente, ma certo bisogna trovare delle variazioni interessanti. Per il momento non ci sono soggetti in lavorazione sull’argomento.


12 - Nella trasferta (vedrei bene in Asia) ci sarà una capatina in uno spazio-tempo fuori dal tempo-spazio (con creature fantasiose stile mondo perduto o palude degli orrori)?

Le trasferte tendono a essere collocate nel tempo e nello spazio. Cioè, andando in Sud America lo Spirito con la Scure ha visitato regioni realmente esistenti così com’erano nel suo periodo storico (almeno quello che per convenzione gli si attribuisce). Ciò non esclude aspetti fantastici (tant’è vero che Boselli ha ricreato in Mato Grosso il “mondo perduto” di Arthur Conan Doyle), però le creature fantasiose devono essere collegate alla realtà antropologica e folkloristica dei luoghi visitati. Andando in Transilvania Zagor avrà a che fare con i vampiri e altri elementi leggendari caratteristici di quella terra. Uscire dallo spazio-tempo o dal tempo-spazio lo si può fare anche a Darkwood (che di per sé è già, direi, abbastanza “fuori”). La capatina in Asia ci sarà ma sarà brevissima e senza mostri fantastici.


13 - A quando un nuovo Uomo-Lupo?

Se Zagor ne incontrasse un altro, qualcuno si lamenterebbe dei troppi licantropi. In realtà, dipende dal fatto che ci si imbatta in un soggetto valido (che non ricalchi troppo i precedenti e porti elementi sorprendenti e innovativi). Soggetto che per ora non c’è, ma non disperiamo.


14 - Mi piacerebbe rivedere sia lo Yeti sia Wordel l’immortale: si è mai pensato a un loro ritorno ?

Allo Yeti ho pensato, e sul mio bloc notes c’è un appunto che lo riguarda. Wordel mi pare sia finito molto male, per il momento lasciamolo riposare in pace.



15 - Per quanto riguarda le nuove avventure in formato a striscia, in futuro verranno pubblicate anche nel classico formato bonelliano?

Il direttore dice che tutto verrà valutato sulla base del riscontro che avrà la miniserie.


16 - Vorrei sapere perché Marco Torricelli, che talvolta adoro, ha modi di disegnare così diversi da storia a storia. È una cosa voluta?

Voluta, assolutamente sì: da lui. Fa parte del suo carattere artisticamente irrequieto (poi, come persona, Marco è tranquillissimo). Il suo stile si lascia modellare dai suoi stati d’animo o dalle suggestioni che gli vengono dalla storia che sta illustrando. Poi è anche uno sperimentatore sempre alla ricerca di qualcosa che non trova mai.


17 - Avremo il ritorno di questi personaggi: Dexter Green, Butcher il macellaio, Ben Stevens e Nat Murdo?

Nessuno dei quattro è in programma ma due di questi nomi sono assolutamente da far tornare (me lo segno come buon proposito), due mi parrebbe di conservarne il buon ricordo di così com’erano.


18 - Sono rimasto molto incuriosito dalla storia “L’Araldo di Cromm” e dal suo finale aperto: a quando le rivelazioni velatamente promesse nell’epilogo della medesima?

Accadrà nella storia “Un segreto nel passato” a cui ho accennato poche risposte fa.


19 - Fra alcuni dei “villain” che il nostro Zagor ha affrontato nel corso del tempo, v’è n’è uno di “sclaviana” memoria: Basileo. Pur consapevole del fatto che il comprimario in parola è da tempo dato per morto, sappiamo bene che nella finzione fumettistica tutto è possibile, in particolare nel mondo dello SCLS. E’ previsto un suo possibile ritorno?

Non è previsto. Mi è stato proposto un ritorno in un soggetto giunto sulla mia scrivania ma per il momento ho scosso la testa. Se arriverà una più che ottima idea che ne giustifichi la ricomparsa, bene; se no, ne facciamo anche a meno.


20 - Negli albi di Dampyr “La corona di ferro” e seguenti compare un maestro della notte dal nome molto simile a quello di un arcivampiro che noi Zagoriani conosciamo bene; palese omaggio del creatore della serie al nostro eroe. Vi è speranza di un cross-over tra l’eroe di Darkwood e “sangue stregato”?

Sia io che Boselli siamo favorevoli. Chi vivrà, vedrà.

mercoledì 18 aprile 2018

Terre fredde (Maxi Zagor 32)




Uno spietato predone che si fa chiamare “Carcajou”, come un demone temuto dalle tribù del nord, semina la morte tra gli insediamenti di cacciatori della costa settentrionale del Pacifico.
Quando anche il capitano Honest Joe e l’equipaggio della Dragoon finiscono tra le vittime delle sue scorrerie, Zagor accorre nonostante la distanza da Darkwood delle fredde foreste del Nord Ovest.
Giunto fin là, lo Spirito Con La Scure scopre che dietro l’identità di quel misterioso fuorilegge, si cela uno dei suoi più vecchi avversari, tornato in scena per pareggiare i conti proprio con lui: Eskimo!

Allora… Lo scrivo subito così mi tolgo il pensiero… Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più da questo ritorno di Eskimo!
La storia è ben costruita, non c’è dubbio; Jacopo Rauch è bravo nel gestire questo villain nolittiano, ponendo delle basi plausibili al suo ritorno e dando così il via a una nuova trasferta zagoriana che ci accompagnerà per tutto l’anno all’interno dei tre Maxi; pregevole anche il fatto che lo sceneggiatore abbia deciso di tornare alle origini realistiche di Eskimo non presentandolo più come un essere immortale.
Tuttavia… Tuttavia non tutto gira alla perfezione, a mio parere.
Intanto devo dire che la prima parte della storia non è riuscita a coinvolgermi più di tanto, mi è sembrata “lenta” nel suo svolgimento; e non ha giovato alla trama il susseguirsi dei vari rapimenti (prima Cico, poi Zagor), che mi hanno dato l’impressione che la vicenda non giungesse al dunque. Nella seconda parte, invece, quando Zagor si libera e comincia a dare la caccia a Eskimo, la narrazione si risolleva e finalmente appassiona fino alla conclusione, anche se la serie di agguati e contro-agguati, mosse e contro-mosse, dei “buoni” e dei “cattivi” rischiano alla lunga di lasciare il lettore disorientato.
Da ultimo, mi aspettavo qualcosa di più epico e coinvolgente dallo scontro risolutivo tra Zagor e Eskimo. In buona sostanza il cattivo fa la stessa fine che aveva fatto nella storia degli anni ’70: in fuga solitaria dopo avere vigliaccamente abbandonato i suoi uomini, finisce presumibilmente morto e trascinato via dalla corrente di un gelido fiume.
Invece ho apprezzato l’inserimento sia di comprimari già noti (Honest Joe, Felix, il principe Rezanov), tutti ben delineati e funzionali alla trama, le cui vicende del passato sono richiamate da diversi ottimi flashback, sia del nuovo personaggio del mountain-man Sam Dougal, eroe “positivo” molto ben caratterizzato.
Piacevole anche il racconto fatto da Zagor di un episodio della sua giovinezza in compagnia del mentore Wandering Fitzy, che lo ha visto scontrarsi con il terribile orso ghiottone (wolverine).
L’ambientazione scelta per l’avventura, poi, costituita dalla natura incontaminata delle montagne, i fiumi e le foreste del grande nord, è davvero affascinante e molto ben rappresentata dai fratelli Di Vitto, qui a mio parere al loro miglior lavoro su Zagor, che impreziosiscono l’episodio con i loro disegni di stampo classico, perfettamente adatti ad un’avventura come questa.



venerdì 6 aprile 2018

Joevito Nuccio e Lola Airaghi disegnano Zagor


A chiusura del fotoréportage da Lucca Collezionando
(che ho pubblicato qui)
godetevi questi due brevi filmati nei quali
Joevito Nuccio e Lola Airaghi
disegnano Zagor per i loro fans