mercoledì 26 gennaio 2011

Altri ricordi...

Qui non voglio parlare dei ricordi legati gli albi di Zagor, ma di quelli più propriamente legati al mio rapporto col personaggio.

Ho già detto che in quegli anni frequentavo quotidianamente l'oratorio del mio paese e lì ero diventato famoso per la mia passione zagoriana, tanto che ero stato soprannominato, appunto, "Zagor": molti ragazzi si rivolgevano a me chiamandomi proprio così!!!
Una volta capitò che, alla presenza del prete dell'oratorio, uno dei miei amici disse che mi "scherzavano" chiamandomi Zagor (lo fece sbagliando verbo ed intendendo invece dire che mi avevano "soprannominato" così): il prete lo ammonì che non bisognava mai scherzare nessuno!
Quando gli venne spiegato che io ero contentissimo di quel soprannome, allora qualche volta, per chiamarmi, lo usò anche lui... scherzosamente, appunto!

Tuttavia, alcuni altri ragazzi erano invidiosi di questo mio appellativo e allora sì che essi mi schernivano: approfittando del fatto che all'epoca ero molto magro (chi mi conosce ora non lo direbbe!), mi chiamavano "Zagor-senza-muscoli"... Ma, con un atteggiamento tra la superiorità intellettuale ed il compatimento, io li lasciavo fare... Il nome di Zagor veniva comunque usato per identificarmi, nel bene o nel male!!!

Naturalmente, mi ero anche fabbricato la "mia" scure!
In questa fotografia dell'agosto 1971 (l'estate in cui cominicai a collezionare Zagor) mi vedete in perfetta (si fa per dire) "tenuta zagoriana": in canottiera senza maniche, blue jeans e scure affronto il perfido nemico di turno (mio padre) nel cuore di un'immaginaria foresta di Darkwood!!!


Certo, la canottiera a righe bianche e blu non era il massimo della zagorianità, ma io ero contento lo stesso... Una volta provai anche a farmi una casacca che potesse assomigliare a quella di Zagor: avevo tagliato le maniche a un vecchio maglioncino rosso e vi avevo applicato sopra un cerchio giallo con l'aquila disegnati su carta, ma non funzionò a lungo poiché lo stemma si strappava con i movimenti... pazienza!
Con o senza casacca ufficiale, i miei Aahyakkk! continuai a lanciarli dovunque mi ritrovassi a giocare, da solo o con gli amici, senza badare alle persone che mi guardavano in modo strano...

(In ricordo del mio caro papà, 1920 - 1997)

martedì 25 gennaio 2011

Il Magazzino

Mi permetto una piccola digressione rispetto alla narrazione degli avvenimenti che sto facendo del mio "crescere" con Zagor, per invitarvi a leggere questo recente post sul bellissimo blog di Moreno Burattini (attuale curatore e sceneggiatore principe dello Spirito con la Scure) che mi ha visto coinvolto in una visita ad un luogo davvero "particolare"...

http://morenoburattini.blogspot.com/2011/01/il-magazzino.html

venerdì 21 gennaio 2011

Zagor e gli extraterrestri

      No, non intendo parlare degli Akkroniani, i malvagi alieni affrontati da Zagor nella classica, ultima avventura scritta dal suo creatore Guido Nolitta/Sergio Bonelli.
     Gli extraterrestri di cui voglio parlare sono quelli, altrettanto malvagi, affrontati dalla S.H.A.D.O. del Comandante Straker in un famoso telefilm degli anni '70, che sicuramente tutti ricorderete.
     Ma che c'entra Zagor con la S.H.A.D.O., direte voi? Nulla, naturalmente...
     Ma si dà il caso che negli anni in cui cominciò la mia passione per lo Spirito con la Scure, altre "passioni" albergavano nel mio cuore. Una di queste era, appunto, quella per la serie televisiva inglese U.F.O.
     In quel periodo, tra gli altri gadget, uscirono anche una serie di quaderni scolastici con le copertine dedicate a quel telefilm, e i miei genitori me ne acquistarono alcuni (qui sotto potete vederne una copertina).


     Uno di questi quaderni è collegato anche alla mia passione per Zagor.
     All'epoca, gli episodi della saga zagoriana che più mi appassionavano erano quelli con risvolti fantastici / horror ed allora decisi di compilare un quaderno sul quale riportai, parola per parola e con alcune mie "licenze letterarie" (con addirittura una contaminazione ispirata a Mister No!), quelle vicende.
     Il quaderno che avevo scelto era, appunto, uno di quelli della serie di U.F.O.
     Come potete vedere da alcune pagine riportate qui sotto, i racconti sono tratti dalle avventure "L'uomo lupo", "Molok", "Zagor contro il vampiro" e "Acque misteriose".
     La scrittura è la mia di quell'epoca, con alcune aggiunte da parte di mia sorella, che mi aiutò a completare l'ultimo episodio.








     Ricordo che usai questo quaderno soprattutto per leggerne il contenuto ai miei cugini più piccoli, facendo credere loro che fosse stato scritto direttamente da coloro che avevano vissuto quelle avventure (il Dott. Stubb, il Prof. Talbot, il Dott. Metrevelic e il Prof. Weiser) e che io lo avessi rinvenuto per caso in una vecchia soffitta...
     A quel tempo bastava davvero poco per rendere affascinanti i nostri momenti di gioco...

giovedì 20 gennaio 2011

Memoria...

     Sul forum www.spiritoconlascure.it, l'amico Giuseppe/One Eyed Jack mi ha domandato come faccio ad avere così grande memoria per le mie "vicende" zagoriane. Scherzosamente gli ho risposto che più divento vecchio e più la mia memoria "storica" si rafforza, a scapito di quella "breve"...

     Ma è proprio vero che i miei ricordi zagoriani, soprattutto quelli dell’infanzia, sono molto vividi!
     Ad esempio, ricordo ancora che, frequentando l'oratorio feriale nella mia parrocchia, mi sentivo particolarmente importante ed al centro dell’attenzione quando i ragazzi più grandi rimanevano allibiti ad ascoltare la mia elencazione a memoria dei titoli della collana... Ancora oggi li ricordo tutti, almeno fino agli albi usciti nel 1977...
     Per ogni albo, inoltre, potrei ricordare una particolarità ricollegata al come lo acquistai o con chi lo scambiai, o cosa stava succedendo nella mia vita in quel momento...
     Voglio fare un po’ di esempi (oltre a quelli già citati nei post precedenti), alcuni dei quali penso vi faranno sorridere...

L’albo "La vendetta di Zagor" ricordo lo scambiai con un texiano dandogli come contropartita l’albo di Tex "Incubo" (del quale mi liberai senza troppi problemi in quanto – nonostante il titolo e la copertina a lui dedicati –Mefisto in quel fumetto non compariva nemmeno…).
L'albo "Sulle orme di Titan" lo scambiai con uno dei primi Fantastici Quattro dell'Editoriale Corno.
L'albo "La lunga notte" me lo acquistò mio papà un giorno che ero a letto con la rosolia.
L'albo "L'uomo lupo" della collana Zenith lo trovai fortunosamente abbandonato in mezzo alla strada durante un giro in bicicletta (peccato avesse la copertina rovinata e mancasse delle prime dieci pagine; lo eliminai in seguito quando acquistai la ristampa Scritta rossa).
L'albo "Natale calibro 45" me lo regalò un amico, mancante della prima pagina (questo, invece, l'ho conservato).
L'albo "Zagor racconta..." e i seguenti (anni prima di acquistarli come ristampa) mi vennero prestati per la lettura dal mio dirimpettaio di condominio che, a sua volta, li aveva avuti in prestito da un collega di lavoro.
L'albo "Mohican Jack", appena acquistato, lo misi in valigia e lo portai con me ad una settimana bianca della scuola.
L'albo "Molok" ricordo che lo lessi la prima volta assordato dal frastuono proveniente dal luna park fuori casa mia in occasione della festa del paese.
Una volta letto l'albo "I falchi delle nevi", un mio amico mi prese per matto vendendomi imitare Zagor sugli sci percorrendo avanti e indietro il cortile del condominio dove abitavo.
L'albo "Angoscia" dovetti ricomprarlo perché, dopo averlo portato a scuola e lasciato incautamente sotto il banco, non lo trovai più. 
L'albo "Zagor contro il vampiro" lo consumai letteralmente passando i pomeriggi dell'estate del '72 a leggerlo e rileggerlo sulle panchine appena installate lungo un viale alberato vicino a casa mia.
La copertina de "La notte dei maghi", riportata nel "prossimamente" dell'albo precedente, ricordo che diede il via a una discussione con un mio amico sul fatto che mentre lui insisteva nel dire che Zagor sarebbe sicuramente morto, trafitto dal pugnale del sacerdote vudù, io sostenevo che non era assolutamente possibile.
Nell'estate del '73 rammento che incontrai nella piazza del paese un altro ragazzo che collezionava Zagor ed aveva già acquistato l'albo "Bandiera nera": mi diede in anteprima la notizia che il prezzo era aumentato a Lire 250.
In un tardo pomeriggio di Dicembre, sempre nel '73, stavo per cominciare i compiti e intravidi appoggiato sulla libreria di casa l'albo "Tragico carnevale", evidentemente comprato da mia madre poche ore prima: lo afferrai immediatamente, ma mia mamma intervenne e mi permise di leggerlo solo dopo aver fatto tutti i compiti.
 A proposito dell’avventura de “La marcia della disperazione”, ricordo un’altra discussione con un altro amico che aveva iniziato a collezionare i primi numeri di Mister No nell’estate del 1975, il quale sosteneva che Mister No era meglio di Zagor perché, oltre che forte e coraggioso, era anche un “donnaiolo”… Anche se in realtà non me ne importava nulla che Zagor non fosse un donnaiolo, non potevo sopportare di vedere minimizzato così il mio eroe, e replicai seccato al mio amico che anche Zagor non si tirava indietro con le donne e gli mostrai le vignette del bacio con Frida… Quello non poté dire più nulla… Meno male che quell’avventura era uscita qualche mese prima della serie di Mister No!
            Dopo aver visto la copertina dell’albo “Zagor contro Supermike”, con il nemico che aveva una cintura con lo stemma della “M” sulla fibbia, presi io stesso una vecchia cintura, vi attaccai un’etichetta adesiva bianca e ci scrissi dentro la lettera M e per qualche giorno giocai ad essere… SuperMark!!! E qui già immagino le risate che si faranno i miei amici del forum www.spiritoconlascure.it… in particolare l’utente Supermark!

     E qui mi fermo…
     A questo punto, per concludere e tornare alla domanda iniziale dell’amico Giuseppe, posso rispondere un po’ più seriamente dicendo che, in realtà, le vicende che sino ad ora ho raccontato in questo blog fanno parte (insieme, naturalmente, a molti altri che nulla hanno a che fare con Zagor) dei ricordi più belli della mia infanzia e, come tali, non potranno mai essere cancellati dalla mia memoria…

martedì 18 gennaio 2011

L'inchiesta

     Dopo aver gioito per la notizia dell’uscita, di lì a pochi mesi, del primo albo di Zagor interamente a colori, un’altra sorpresa mi aspettava all’interno de “La rivolta dei trappers”...
     In seconda di copertina era riportato un avviso con l’intestazione “AMICI, ATTENZIONE!” nel quale veniva annunciato che gli autori di Zagor avevano deciso di promuovere un’inchiesta (proprio così veniva chiamata) che permettesse loro di conoscere le preferenze ed i desideri dei lettori.
     Seguiva l’invito a collaborare a questa importante iniziativa rispondendo ad una serie di domande.
     Ma, come dice il proverbio latino, dulcis in fundo... la vera sorpresa stava in fondo: l’avviso assicurava che a TUTTI coloro che avessero scritto entro il 15 maggio sarebbe stato inviato, GRATUITAMENTE, il numero speciale a colori intitolato “Indian Circus”!!!
     Felicissimo per questa ulteriore bella notizia, con un piccolo aiuto da parte di mia sorella (non avevo mai scritto, imbustato e imbucato una lettera, prima d’allora!) compilai il questionario e lo spedii, attendendo con trepidazione l’esito di questa mia novella impresa.
     Qui sotto potete vedere la seconda di copertina dell’albo, con l’avviso, il questionario ed anche le risposte che diedi, scritte a fianco in matita da mia sorella (Da quanto tempo leggi Zagor? Dal Febbraio 1970; Quali avventure ti sono particolarmente piaciute? Sulle orme di "Titan" - L'uomo lupo - Iron-Man; Oltre a Zagor e Cico, quali altri personaggi incontrati leggendo la nostra serie vorresti rivedere in un altro episodio? Titan - Iron-Man - L'Avvoltoio; Leggi altri fumetti? Quali? Sì. Tex e Topolino)...
     I mesi passarono, in un continuo tenermi in contatto con gli amici che avevano come me inviato le risposte all’inchiesta: eravamo curiosi di sapere chi sarebbe stato il primo a ricevere l’albo… Infine, l’albo in questione comparve nelle edicole e nelle rivendite… e pochi giorni dopo venne anche recapitato ai miei amici, uno dopo l’altro… ad esclusione del sottoscritto!!!
     Allora, impossibilitato a sopportare una situazione di quel genere (gli altri avevano l’albo e io no!), e disperando ormai di riceverlo anch’io, ottenni dai miei genitori il permesso di acquistarlo in edicola. Cosa che feci immediatamente.
     Ma una grande beffa mi attendeva: avevo acquistato la mia copia di “Indian Circus” in una rivendita di giornali di un paese vicino al mio, nel quale ero di passaggio con mia mamma e mia sorella. Una volta allontanatomi senza nemmeno guardare bene l’albo al suo interno (cosa che da allora in poi ho imparato a fare!) scoprii che la stampa del colore era “fuori schema”, col risultato che guardando il fumetto si aveva come l’effetto di un continuo tremolio…
     Il giorno dopo tornai dal giornalaio che, probabilmente perché non ero suo cliente abituale, si rifiutò di sostituirmi la copia difettata (si giustificò dicendo che prima di tutto non era sicuro che lo avessi comprato da lui e che, poi, non ne aveva altri da sostituire).
     Ma la Provvidenza esiste anche nelle piccole cose… E così, dopo alcuni giorni il postino consegnò anche a me l’albo speditomi dalla Casa Editrice: bellissimo, coloratissimo e perfetto sotto ogni aspetto! Semplicemente le Poste avevano ritardato un po’ la consegna rispetto a quelle dei miei amici.
     Da quella volta, tuttavia, una lezione l’ho imparata: non bisogna mai essere troppo impulsivi nelle decisioni e bisogna saper aspettare…


venerdì 14 gennaio 2011

Zagor Color Fest!

     Nei primi anni '70 esistevano due grandi partiti i cui appartenenti snobbavano vicendevolmente quelli dell'altro... Eh? Come dite? Democrazia Cristiana e Partito Comunista Italiano? Noooo!!!
     Sto parlando del partito dei texiani e di quello degli zagoriani!!!
     A quell'epoca, almeno dove abitavo io, era difficile che un ragazzo facesse più di una collezione di fumetti e allora (dal punto di vista degli eroi che in futuro sarebbero stati chiamati "bonelliani") o collezionavi Tex o collezionavi Zagor. Punto e basta! O eri un fan di Tex o lo eri di Zagor! Quei pochissimi che collezionavano Il Piccolo Ranger o il Comandante Mark non erano nessuno!
     Naturalmente si trattava solo di una "sana" rivalià tra ragazzi (un po' come tra interisti e milanisti) ed inoltre consentiva più agevolmente quegli scambi di fumetti di cui ho già parlato. Ognuno dei due "partiti" riteneva che il proprio eroe fosse il migliore, ma chiaramente era solo una questione di gusti.
     Tuttavia c'era effettivamente qualcosa di cui i texiani potevano andar, giustamente, fieri... Qualcosa che Tex aveva e Zagor no... Qualcosa che i texiani rinfacciavano goliardicamente agli zagoriani... Questo "qualcosa" era il n. 100 a colori!!! Nella collana di Tex era uscito nel febbraio del 1969 l'albo "Supertex", che all'epoca era davvero un unicum. E nel giugno del 1972 ne sarebbe uscita addirittura la ristampa nella collana "Tre Stelle". Invece, i lettori zagoriani avrebbero dovuto attendere fino all'ottobre del 1973 per poter avere tra le mani il n. 100 (presumibilmente anch'esso a colori) del proprio beniamino a fumetti!!! E questo segnava un imprescindibile punto a favore della squadra dei texiani!
     Sennonché, nel marzo del 1972, mia sorella mi acquistò l'albo intitolato "La rivolta dei trappers"...
     Nella quarta di copertina c'era una "strana" pubblicità: Cico, vestito da pittore e imbrattato di colore da capo a piedi, mostrava ai lettori il quadro che aveva appena terminato di dipingere e che se ne stava appoggiato ad un cavalletto di legno. Questo "quadro" rappresentava la copertina dell'albo di Zagor che sarebbe uscito nel prossimo mese di giugno e che in un grande tondo rosso riportava scritte queste parole: "ALBO SPECIALE A COLORI"!!! Cico, dal canto suo, annunciava festoso l'avvenimento ed invitava i lettori a prenotarne sin da allora una copia in edicola.

     Cos'era successo? A quell'epoca, in cui non si avevano assolutamente notizie relative alle decisioni editoriali della casa editrice, noi zagoriani non riuscimmo a capire il perché di questa bellissima sorpresa... Anni dopo, fu lo stesso Sergio Bonelli che dichiarò di aver voluto in tal modo premiare i lettori dell'epoca per il  successo di vendite che stavano tributando a Zagor.
E da allora, nessun texiano potè più fregiarsi del fatto che la "sua" collana fosse la sola ad avere un prezioso numero a colori...

giovedì 13 gennaio 2011

Pezzi difficili...

     Ho accennato al fatto che, quand'ero piccolo, le collezioni di fumetti venivano "costruite" mediante il sistema commerciale più antico: il baratto con gli amici e i conoscenti. Questo sistema abbastanza "chiuso", va da sé, non consentiva un particolare ricambio ed approvvigionamento di "materiale"...
     Infatti a metà degli anni '70, oltre al già citato n. 1, vi erano altri “pezzi” particolarmente (ed inspiegabilmente, aggiungo io) difficili da reperire, sia nell’edizione Zenith che in quella Scritta Rossa: il n. 6 (“La lancia spezzata”), il n. 33 (“La casa del terrore”) e il n. 67 (“Il re delle aquile”) sembravano essere scomparsi dalla circolazione...

  
     Il recupero di questi pezzi fu, da parte mia, generalmente fortuito: il primo lo recuperai durante le scuole medie, tramite il fratello di una mia compagna di classe, il secondo tramite  l’anziana zia di un amico, il terzo dal mio barbiere di fiducia… Altri pezzi inspiegabilmente difficili da trovare furono i nn. 4 e 10 (“Corvo Giallo” e “La danza della scure”): essi furono quelli che mi fecero finalmente completare la collezione, ma che riuscii a trovare grazie ad un conoscente di famiglia solamente nel 1977!!!


mercoledì 12 gennaio 2011

Un anno dopo...

     Un pomeriggio del 1972...
     Collezionavo Zagor ormai da quasi un anno. In quel periodo i soldi che giravano in casa non erano molti e mia mamma mi passava giusto quelle 400 lirette che servivano per acquistare lo Zenith mensile e la ristampa Scritta Rossa.
     I numeri mancanti alla mia collezione me li procuravo con il sistema degli scambi: la maggior parte dei miei amici collezionava Tex, il Comandante Mark o i Super-Eroi dell’Editoriale Corno per cui, quando qualcuno di loro aveva qualche Zagor che non gli interessava, me lo passava in cambio di altri albi che non interessavano a me. Richiedere gli arretrati alla Casa Editrice era, per noi ragazzi, una cosa “fuori dal mondo”, a quell’epoca...
     Ebbene, quel pomeriggio avevo nelle mie saccocce 200 lire per comprare lo Zagor di quel mese e mi ero recato in un’edicola di un paese vicino (dove conservavano i fumetti tenendoli in “buono stato” – come ho già detto, nel mio paese il rivenditore di giornali era anche e soprattutto un negozio di frutta e verdura!!!) per l’acquisto.
     Lì giunto, prima ancora di chiedere il nuovo numero di Zagor mi cadde l’occhio sul n. 1 della ristampa Scritta Rossa!!! Lì, in bella vista, tra tanti altri fumetti!!! Il mitico n. 1 che nessuno dei miei amici possedeva e che mai prima d’ora avevo avuto tra le mani!!!


     Nonostante sapessi che, acquistandolo, correvo il rischio di non poter più comperare l’inedito, dopo un attimo di indecisione lo afferrai e lo pagai con le due monete che avevo in tasca.
     Giunto a casa, dissi a mia mamma che avevo acquistato il n. 1 della serie anziché quello “nuovo” perché era un’occasione più unica che rara per poterlo avere nella mia collezione e che se poi non avessi più potuto acquistare l’inedito, pazienza...
     Probabilmente le mie argomentazioni furono davvero convincenti perché, nonostante mia madre in un primo tempo si fosse limitata a prendere atto di questa mia decisione, qualche giorno dopo fu proprio lei stessa (santa donna!) che mi comprò lo Zenith di quel mese!

     (Alla memoria della mia cara mamma: 1926 – 2004)

Una collezione in "società"

     Il mese successivo acquistai l'albo intitolato "La stella di latta", nel quale si concludeva la storia disegnata da Donatelli e comperai anche il n. 15 della ristampa Scritta Rossa "Iron-Man".

 
     Poi, per puro caso, venni a sapere che un ragazzo mio vicino di casa aveva molti albi di Zagor (l'intera sequenza dal n. 2 al n. 43) acquistati da suo fratello maggiore che non era più interessato alla collezione. Per cui ci accordammo che l'avremmo continuata noi due, con quello che oggi definirei uno "strano patto": ognuno di noi avrebbe comprato un numero a mesi alternati!
     Ora, poiché io avevo già i numeri 73 e 74, lui acquistò il 75. Io presi il 76... ma la passione era tanta che acquistai anche il 77 (nonostante non fosse il mio "turno")... e feci bene! Perché proprio nell'autunno di quel lontano 1971 il mio amico traslocò con tutta la collezione del fratello e con il n. 75, e non lo vidi più!!!
 
     Io rimasi con i miei quattro numeri della serie inedita (la collana denominata Zenith Gigante) e con un solo numero della ristampa (le successive uscite non le avevo prese perché già le avevamo in originale nella collezione comune). Da allora proseguii da solo la collezione degli inediti e ricominciai ad acquistare le ristampe dal n. 20 ("L'inferno dei vivi")...

martedì 11 gennaio 2011

Il primo albo

     Poco più di un anno dopo il mio primo "contatto" con Zagor, in un caldo pomeriggio d'estate, mi recai insieme a mia mamma dal fruttivendolo del mio paese che aveva anche la licenza di edicolante (ah, i bei tempi andati...) e lì chiesi di poter acquisitare un fumetto.
     Mia mamma chiese alla signora del negozio che fumetti ci fossero che potessero essere adatti a un bambino di otto anni come me... La signora prelevò dallo scaffale alle sue spalle un albo del Comandante Mark e un albo di Zagor e me li fece vedere... Forse ricordando il mio primo "incontro" di un anno prima o forse semplicemente perché affascinato dallo strano nome del personaggio, io non ebbi dubbi... e scelsi Zagor!!!
     Si trattava dell'albo intitolato "Lo strano Mister Smith", all'interno del quale terminava un'avventura disegnata da Gallieno Ferri (quella che dava titolo all'albo) e ne iniziava una nuova disegnata da Franco Donatelli ("Paradise Gate"). Entrambe le storie erano sceneggiate da Guido Nolitta (avrei scoperto solo tanti anni dopo che era il nom de plume di Sergio Bonelli) e la fortuna aveva voluto che potessi ammirare in un unico fumetto i due principali disegnatori della serie...

lunedì 10 gennaio 2011

Il "primo contatto"

    In merito al personaggio di Zagor, ho un preciso ricordo del mio "primo contatto" con lui...
    Avevo 7 anni... Era il febbraio del 1970 e mi trovavo a casa di uno zio per il suo compleanno. Abbandonato su una sedia, vidi un albo che aveva in copertina un personaggio dallo strano costume rosso che, inseguito da alcune persone che stravano guadando un fiume, trovava rifugio nel fogliame lussureggiante di una foresta...
    Si trattava del n. 52 della serie, intitolato "Morte sul fiume". Presi in mano l'albo e cominciai a sfogliarlo... Il personaggio mi affascinava ma, per il momento, la cosa finì lì... Dovetti lasciare l'albo in casa dello zio e per più di un anno mi dimenticai di Zagor...

venerdì 7 gennaio 2011

Per cominciare...

     Ciao a tutti!
     Per cominciare mi presento...
     Sono un appassionato e collezionista del fumetto ZAGOR edito dalla Sergio Bonelli Editore.
     La nascita della mia passione per questo personaggio risale al lontano luglio 1971, quando acquistai il primo numero della mia collezione.
     Da allora, con il passare degli anni, non ho più mancato l'appuntamento in edicola con Zagor (e, quando è capitato, provvedevo al più presto a recuperare i numeri mancanti della mia collezione).
     Da alcuni anni, inoltre, frequento il Forum http://www.spiritoconlascure.it/ dove ho trovato tantissimi amici con i quali condividere questa passione.
     In questo blog, una volta che avrò imparato ad usarlo appieno, potrete trovare i "frutti" di questo mio hobby fumettistico: fotografie, tavole originali, articoli...
     Volete iniziare questo viaggio con me?