martedì 22 febbraio 2022

A DOMANDA… MORENO RISPONDE (45)

Eccoci giunti alla quarantacinquesima puntata

della rubrica

A domanda… Moreno risponde”!


Grazie alla grandissima disponibilità di

Moreno Burattini

e alla vostra collaborazione nel porre sempre domande interessanti

siamo arrivati a quota 900!!!


Un traguardo davvero significativo,

che sta ad indicare quanto sia sempre vivo

l’interesse dei lettori

per un personaggio come Zagor

che ormai ha ampiamente superato

i 60 anni di presenza

ininterrotta nelle edicole italiane.


Vi aggiorno inoltre sull’ “andamento”

del flusso delle vostre domande:

ad oggi è già completa la serie n. 46

(che provvederò quanto prima a far avere

a Moreno per la redazione delle risposte)

mentre la n. 47 è arrivata a quota 12 (su 20).

Vi invito quindi ad inviare sempre nuovi quesiti,

chiedendovi tuttavia di pazientare sui tempi

“tecnici” di pubblicazione delle risposte.

1 – Leggendo il fumetto “Feticcio di fuoco”, ho notato che i primi tre fotogrammi a pagina 96 sono esattamente gli stessi dei primi tre fotogrammi a pagina 15 del primo fumetto di Zagor, “La foresta degli agguati”. Non sto dicendo che solo le scene siano le stesse: Zagor sta guardando dall’albero i nemici  che guidano Cico catturato, ma mi sembra che il luogo sia lo stesso. Rami su un albero, cespugli, sentieri, quasi ogni dettaglio è esattamente lo stesso. Queste due scene si svolgono nello stesso luogo?

No. Nelle grandi foreste ci sono molti scenari che si assomigliano. Semplicemente ho chiesto agli Esposito di “citare” le vignette di Ferri, per recuperare (o cercare di farlo) vecchie atmosfere. Chiedo spesso ai disegnatori di ispirarsi agli scenari, alle inquadrature, al dinamismo del grande Gallieno. A volte fornisco proprio le vignette da ricreare: mi interessa, ovviamente, soltanto la suggestione, ma talora gli illustratori scelgono di essere aderenti anche nei dettagli.

2 – Caro Moreno, non volendo entrare nelle situazioni interne della Casa Editrice con cui collabora, ho intenzione di chiederle se il lavoro del letterista, pur di non farlo rimanere a disposizione di una sola storia, possa venire dirottato su altre, in particolar modo sulla serie mensile. Un esempio lampante è aver trovato ben tre letteristi diversi per tre albi mensili, come quelli della trasferta nei Carpazi di Zagor contro il Vampiro. Le chiedo quindi se il lavoro computerizzato del lettering al giorno d’oggi possa non far differire troppo lo stile, se fosse stato utilizzato, dei vari letteristi tanto da assegnare loro tre parti di una stessa storia, contando sul fatto che non vengano riconosciuti cambiamenti?

Abbiamo uno staff di letteristi attivi su più serie e di solito interscambiabili, ma ovviamente, anche per facilitare il loro lavoro (devono “entrare” nella storia, riconoscere i personaggi), cerchiamo di far letterare ogni avventura da un letterista solo. In caso di necessità, di particolare urgenza, può anche verificarsi l’eventualità di dover dividere un albo tra più letteristi, ma è meglio se ne occupa solo uno. Ad ogni modo, i letteristi usano tutti lo stesso font per cui, anche nel caso di un lavoro a più mani, non ci sarebbero stacchi percepibili agli occhi dei lettori. I più attenti però, chissà, potrebbero notare lievi differenze nel modo di posizionare i baloon.

3 – Gentile Moreno, io sono anche un forte sostenitore di Tex. E per questo voglio congratularmi con lei per l’iniziativa delle strisce di Tex da lei sceneggiate. A proposito, le chiedo quanto abbia influito in positivo aver già sperimentato tale formula con il personaggio Zagor e poi traslata in su Tex? Inoltre, aggiungo una curiosità che vorrei soddisfare: tale storia, che non rimarrà negli annali, non nei miei almeno, in quanto ha a mio parere un buon inizio ma uno svolgimento fin troppo scontato e con un finale attivo, credibile, ma banale e che sa di “già visto”, è stata sceneggiata e disegnata appositamente per la serie a strisce oppure è stata dirottata sulle stesse, essendo stata precedentemente immaginata come appartenente ad un Magazine o ad un Color Tex di storie brevi o di qualche altra pubblicazione texiana?

Sicuramente uno dei motivi per cui Mauro Boselli ha pensato a me nell’affidarmi la breve avventura pubblicata nel formato a striscia è stata l’esperienza fatta dal sottoscritto con le strisce inedite di Zagor. Un secondo motivo è che serviva qualcuno che potesse realizzare una storia in tempi piuttosto stretti, e io ero a portata di mano, disponibile al tour de force. Non so se il racconto “Il ponte minato” verrà ristampato (andrebbe chiesto a Boselli). La storia è stata concepita come evento promozionale per il lancio delle strisce anastatiche mandate in edicola da RCS e avendo a disposizione solo 64 tavole (divise su sei albetti da 32 strisce ciascuno) sarebbe stato difficile realizzare qualcosa che restasse negli annali (del resto, la saga di Tex è sterminata e negli annali non c’è posto per tutti gli episodi). E sul “già visto” mi lasci dire che il western texiano si basa molto sul deja vu che il lettore trova rassicurate ritrovare. A me basterebbe aver fatto un lavoro quantomeno dignitoso. Ma su questo giudicheranno i lettori.

4Gentile Moreno, dato che hai un’esperienza trentennale come sceneggiatore, immagino ti sia più facile (per modo di dire, immagino che non sia facile per niente) revisionare e correggere le sceneggiature e i soggetti dei vari collaboratori. Come funziona invece con i disegni? Che tipo di intervento viene fatto, ad esempio, sulle inquadrature, sulla continuità narrativa e così via? Grazie.

Se ho, come dici, un’esperienza trentennale come sceneggiatore, ne ho una almeno cinquantennale come lettore. Perciò, valutando i disegni, mi metto soprattutto nei panni di chi, una volta pubblicati, li troverà in edicola. Quindi mi chiedo se ciò che si vede sia chiaro e comprensibile, se dalla sequenza delle vignette scaturisca una narrazione fluida ed efficace. Ma controllo anche le espressioni di Zagor e Cico, perché so che gli appassionati amano riconoscere i nostri eroi anche da quelle, oltre che dai lineamenti dei volti. Il controllo dei disegni avviene in due fasi. La grande maggioranza dei disegnatori invia in anteprima le matite: io le guardo e suggerisco delle correzioni (di solito si tratta di piccoli interventi su un numero limitato di vignette). Poi un mese o due prima della stampa, leggo tutta la storia, completa di testi e di disegni, e segnalo puntigliosamente tutte le magagne che riscontro. In alcuni casi le rimedia il disegnatore stesso, in altri provvedono i nostri grafici.

5 – Caro Moreno, potrebbe essere pubblicata una carta geografica di Darkwood? Naturalmente non dettagliata, poiché la foresta di Zagor è un luogo “inesauribile” di sorprese che ha bisogno di indeterminatezza, credo; ma con l’indicazione di dove sono collocati tutti i luoghi che abbiamo conosciuto.

Sarebbe bello ma mi sembra un’impresa irrealizzabile. Quanto meno ciclopica. Servirebbe un cartografo che si armasse di tanta pazienza, rileggesse tutta la serie (extra compresi) e si impegnasse in un lavoro lunghissimo. Se qualche super appassionato si vuol cimentare…

6 – Caro Moreno, a chi si è prevalentemente ispirato per le fattezze fisiche, e dunque facciali, del personaggio Mortimer?

Ho dato carta bianca a Ferri. Farina del suo sacco, dunque. Marco Verni, giunto dopo due storie ferriane, ha modificato un po’ la fisionomia dando al personaggio quella definitiva.

7 – Moreno, sono un tuo grande estimatore e secondo me sei stato l’unico ad unire lo stile di scrittura nolittiano ad uno più moderno. La mia domanda è la seguente: non sono un grande fan dei team-up o crossover, tranne due, “I tre Bill” e il recentissimo “Bandera!”. Due storie scritte da un autore che conosce bene entrambi i personaggi (I tre Bill perché cresciuto con Bonelli). Io vorrei un incontro tra il Comandante Mark e Zagor. Ma non un incontro fatto con il misurino, un tot di pagine a Mark ed un tot a Zagor. Piuttosto, come nei due casi citati poco sopra, una storia di Zagor in cui c’è Mark. Tu sei l’unico in grado di poter sceneggiare un incontro del genere. Quindi, c’è qualche possibilità di vederlo? Ai tempi del Boston Tea Party, Mark ha 18 anni circa, negli anni ‘30 dell’ 800 ne avrebbe una settantina.

Partendo dal presupposto che Zagor ha visitato le rovine di Forte Ontario nello Speciale “Soldati fantasma” (2002), sicuramente mi piacerebbe scrivere un incontro fra lui e un vetusto Mark. Ci sarebbe il problema che il Comandante non potrebbe combattere al pari dello Spirito con la Scure, per evidenti motivi anagrafici, e dunque sarebbe un ottuagenario da proteggere più che un alleato su cui contare in battaglia. Però, ammesso che la Casa editrice sia interessata a produrre un team up del genere, resta il fatto che i diritti del Comandante Mark, che io sappia, non sono di proprietà della Bonelli. Ci sarebbero perciò un po’ di accordi da stringere e contratti da firmare con chi li detiene. Una faccenda complicata, a mio avviso.

8 – Abbiamo rivisto il geniale fumettista Michele Rubini nel racconto “Attacco notturno”. C’è la possibilità per lui di tornare nella collana Zenith?

Non si può escludere, ma per il momento non c’è niente del genere in programma.

9 – Quando rivedremo Trampy? Non lo vediamo dal racconto “Mistero sul Monte Naatani”.

Fosse per me ci sarebbe Trampy in ogni storia. Poi non tutti gli sceneggiatori sono così tanto attratti dal personaggio, come in generale non tutti sono ugualmente a loro agio con Cico. Prima o poi tornerà (me lo segno). Nell’attesa, ci sono decine e decine di suoi sketches da rileggere!

10 – Negli episodi “Discesa nel Maelstrom” e “I fuorilegge della Valle Nascosta” in Islanda, Zagor sperimenta un naufragio in una barca. È assistito da un monaco irlandese, che lo chiama “Patrick” in onore di San Patrick. Prima di svenire, Zagor sognò suo padre al posto del monaco. Inoltre, il monaco dice che ci sono molti angeli in cielo che custodiscono Zagor. Qual è la vera natura di questo misterioso uomo? È un normale monaco irlandese o il suo personaggio ha un significato più profondo?

Suggerisco di indagare presso Mauro Boselli, sceneggiatore di quel racconto e grande esperto di mitologie nordiche.

11 – L’aspetto grafico di Zagor verso la fine degli anni 60 è cambiato, sia nei tratti di Ferri che di Donatelli, consolidando l’immagine classica degli anni 70 che perdura ancora adesso. Tu sai come è andata? È stata una decisione presa a tavolino anche con Nolitta? Oppure è stato un processo naturale dei due disegnatori? Ferri e Donatelli si confrontavano su queste scelte per avere, pur nelle differenze, una linea comune?

L’evoluzione del tratto dei disegnatori nel corso degli anni è cosa naturale e inevitabile. Sicuramente non c’è stata nessuna pianificazione a tavolino, anche se magari Nolitta avrà consigliato al primo Ferri di alleggerire un po’ il nero ereditato dalle precedenti esperienze francesi del disegnatore. Secondo me, Ferri e Donatelli non hanno studiato nessuna linea evolutiva comune ma, da grandi professionisti qual erano, si sono guardati a vicenda prendendo ciascuno atto dell’evoluzione del tratto dell’altro.

12 – Caro Moreno, rileggendo i vecchi albi mi soffermo sempre sulla Posta di Nolitta. Trovo che alcune di queste pagine abbiano un grande valore di testimonianza storica che aumenta sempre più con il passare del tempo. Alcune poi sono particolarmente toccanti, come quando viene citato un compagno che è venuto a mancare (Pratt e Donatelli ad esempio). Esiste una raccolta di questi scritti? O potrebbe essere un progetto realizzabile in futuro anche per omaggiare la figura di Guido Nolitta?

Esiste un volume realizzato nel 2018 dal forum Zagor-Te-Nay che raccoglie le rubriche di Nolitta su Zagor e TuttoZagor. Si intitola “Quando i social non esistevano”. Temo sia difficile da reperire. Concordo sul valore della testimonianza rappresentata dalle “Poste” di Sergio Bonelli.

13 – Adesso che si è creato un ponte tra l’universo di Zagor e quello di Tex perché non farlo attraversare anche da altri personaggi? Ad esempio nella saga standard di Zagor introdurre un giovane Kit Carson (me lo immagino già a mangiare bistecche e patatine e bere boccali di birra con Cico), o un giovane Mefisto (chissà ... magari discepolo e alleato di  Hellingen), per citare due tra i personaggi “anziani” più importanti di Tex…

Tutto molto divertente da immaginare, più difficile da realizzare, con il rischio di inflazionare i contatti fra i due microcosmi, sminuendo il valore dell’incontro avvenuto in “Bandera!” (e disturbando i tradizionalisti che vedono questi contatti come il fumo negli occhi).

14 – Come qualsiasi Zagoriano DOC che si rispetti ha fatto almeno una volta nella vita, anche io mi sto cimentando nell’arduo compito di creare una catalogazione che mi permetta di scorrere velocemente i titoli e... ricordare. Zagor infatti ha ormai superato i 500 racconti e la vecchiaia, mia non di Zagor, incombe! In attesa dell’enciclopedia zagoriana, puoi spendere qualche parola sul sistema di archiviazione e catalogazione che utilizzate in Bonelli e che immagino vi consenta di recuperare in modo agevole tutte le informazioni e relazioni contenute nelle vecchie storie che serviranno per realizzarne di nuove? Ovviamente per quanto concerne Zagor immagino che tu non ne abbia bisogno, ma i tuoi collaboratori sicuramente sì!

Mi chiedi qualcosa che è al di là delle mie competenze e delle mie forze. Esiste un ufficio in cui tre validi archivisti lavorano tutto il giorno a catalogare, ricercare, archiviare ogni pagina (scritta e disegnata) in 80 anni di attività della Casa editrice. Hanno a disposizione computer potentissimi e programmi appositi su cui nulla ti so dire. Io consulto e scartabello ancora gli albi su carta.

15 – Caro Moreno, immagino che siano già in programma storie con la ciurma della “Golden Baby”, ma le piacerebbe utilizzare la stessa ciurma come protagonista della storia raccoglitrice di uno dei prossimi “Racconti di Darkwood”, dove potrebbero essere loro a narrare le gesta dello Spirito con la Scure attraverso brevi racconti?

È un buon consiglio, lo terrò presente. La “Golden Baby” in effetti tornerà entro un paio di anni.

16 – Caro Moreno, nel 6° numero delle “Darkwood Novels” apprendiamo che Zagor, insieme a Cico, ha visitato spesso la fattoria di Fiore della Notte, Brezza di Luna e Terence Foster. Rivedremo questi tre personaggi nella serie Zenith o in qualche altra?

Per il momento non è previsto il loro ritorno, ma può accadere.

17 – Quanti anni ha il giornalista Roger Hodgson di “Darkwood Novels”? È più giovane o più vecchio di Zagor? E poi: Roger Hodgson troverà mai Zagor?

Roger Hodgson sembra un po’ più vecchio di Zagor. Sul fatto che lo ritrovi, chissà.

18 – Caro Moreno, prendendo spunto dall’intervista del Signor Baltorr sulla saga di Hellingen, qual è la sua storia preferita del Mad Doctor e quale quella meno bella? E perché? Ovviamente, tralasciando quelle sceneggiate da Lei.

La mia storia preferita di Hellingen è “Ora Zero”. Lì Hellingen è finalmente “maturo” (le prime due storie lo avevano presentato e inquadrato, ma in “Ora Zero” è lui). La meno bella è quella di Boselli, ma solo perché sono più belle le altre (come richiesto, ho escluso le mie).

19 – Gentile Moreno, mi è sorto un dubbio che spero tu possa riuscire a placare. Nelle storie brevi de “I Racconti di Darkwood” esse vengono create apposta per far combaciare il racconto-cornice, o è proprio il racconto-cornice ad essere sceneggiato e disegnato in virtù delle scelte delle storie brevi che vi vengono proposte?

Stabilito che c’è un magazzino di storie brevi da cui attingere, con racconti nati indipendentemente fra di loro, io penso a una possibile cornice che sia convincente come “contenitore”, poi scelgo gli episodi da inserire che meglio si adattano.

20 – Caro Moreno, la citazione della morte di Samuelson dell’equipaggio della “Golden Baby”, avvenuta nel Maxi “La nave fantasma”, è stata voluta dallo sceneggiatore Antonio Zamberletti o è stata un’aggiunta dell’ultimo minuto da parte di Lei curatore?

Opera di Zamberletti, che ha tenuto conto delle storie pregresse.

 

domenica 20 febbraio 2022

Programma di massima delle uscite zagoriane 2022

Come ormai noto, negli ultimi anni la Sergio Bonelli Editore ha stretto sempre più le “maglie” in merito alla possibilità di ottenere dagli autori delle anticipazioni al di fuori dei canali ufficiali o comunque senza autorizzazione.

Tale presa di posizione per certi versi è comprensibile, pur penalizzando un poco la “voglia di conoscenza” degli appassionati, dato che: 1) i programmi redazionali sono tutti provvisori e possono essere modificati in qualunque momento; 2) troppe anticipazioni rischiano comunque di togliere il gusto della sorpresa; 3) anticipando, si dà la stura a interpretazioni sbagliate che possono portare a critiche preventive senza fondamento, come purtroppo già successo in passato.

Tuttavia, per quanto mi riguarda, a grande richiesta dei lettori del blog voglio anche quest’anno cercare di fare il punto sulla prossima programmazione zagoriana, in virtù sia della comunicazione ufficiale della Casa Editrice messa in rete il 3 febbraio scorso, sia di varie notizie e anticipazioni apprese qua e là su internet.

 Per prima cosa occorre sottolineare che, come scritto sul sito della SBE, “…nel 2021 Zagor ha festeggiato i sessant’anni di vita editoriale, ma non per questo il 2022 sarà avaro di novità e sorprese per lo Spirito con la Scure e i suoi lettori. Anche perché i festeggiamenti per il sessantennale non sono ancora finiti... il 2022 lancerà lo Spirito con la Scure verso nuovi successi… In ogni caso, i festeggiamenti per l'anniversario iniziati la scorsa primavera sono tutt’altro che terminati, perché fino al giugno del 2022 non scatterà il sessantunesimo compleanno del nostro eroe e dunque ci saranno altre occasioni di celebrazione...”. Devo dire che questa dichiarazioni ci fanno davvero sperare per il meglio!!!

Ma passiamo ora ad esaminare le pubblicazioni da edicola.

Per quanto riguarda la serie regolare, vediamo che cosa si conosce ad oggi in merito:

COLLANA ZENITH

Come tutti sicuramente sapete, l’annata della serie regolare si è aperta con l’uscita a gennaio e febbraio dei due albi conclusivi della storia iniziata a dicembre 2021 e che ha visto il nuovo ritorno di Mortimer, narratoci da Moreno Burattini ed Esposito Bros.

Zenith 729 - Gennaio 2022Mortimer colpisce ancora (Burattini – Esposito Bros)

Zenith 730 - Febbraio 2022L’ultimo duello (Burattini – Esposito Bros)

A marzo inizierà una storia che si dipanerà per due albi e che costituisce il seguito de “L’orrore sepolto”, avventura horror/fantascientifica uscita nell’autunno 2010 ad opera del duo Rauch/Laurenti. Lo sceneggiatore di questo seguito sarà sempre Jacopo Rauch mentre ai disegni troveremo Raffaele Della Monica. Entrambi ci porteranno a vedere finalmente conclusa quell’antica vicenda rimasta in sospeso.

Zenith 731 - Marzo 2022Da un antico passato (Rauch – Della Monica)

Zenith 732 - Aprile 2022La porta dei mondi (Rauch – Della Monica)

Nei mesi di maggio/luglio prepariamoci a fare ritorno a Golnor (la terra fantastica ideata da Tiziano Sclavi nel lontano 1981 e rivista brevemente nel celebrativo Zenith 666 scritto da Luigi Mignacco) con una storyline dal titolo Ombre su Golnor (i singoli albi avranno naturalmente tre titoli diversi), in cui presumibilmente rivedremo tutti i personaggi coinvolti nelle avventure precedenti: Galad il Riol, Elchin il mago, Panko il Parvol e, naturalmente, il Signore Nero. La sceneggiatura sarà sempre di Luigi Mignacco e i disegni di Giuliano Piccininno.

Zenith 733 - Maggio 2022Ombre su Golnor (Mignacco – Piccininno)

Zenith 734 - Giugno 2022Ombre su Golnor (Mignacco – Piccininno)

Zenith 735 - Luglio 2022Ombre su Golnor (Mignacco – Piccininno)

Sull’albo del mese di agosto dovrebbe iniziare la tanto attesa storia che avrà come protagonista Jenny, una delle tre ragazze di Pleasant Point segretamente innamorata di Zagor; storia che dovrebbe poi concludersi (non so se interamente o parzialmente) nel numero successivo. Come scritto sul sito della SBE, Zagor “…con il passare del tempo sembra mostrare a sua volta interesse nei confronti di Jenny: c’è un’insolita sottotrama rosa che sta dipanandosi da qualche tempo. Ne vedremo gli sviluppi in un’avventura destinata, secondo noi, a lasciare il segno…”. La storia sarà scritta, naturalmente, da Moreno Burattini e i disegni saranno ad opera di Anna Lazzarini.


Zenith 736 - Agosto 2022Una ragazza chiamata Jenny (Burattini – Lazzarini)

Zenith 737 - Settembre 2022Una ragazza chiamata Jenny (Burattini – Lazzarini)

A conclusione dell’annata della serie regolare, sempre stando a quanto riportato dal sito della SBE, dovrebbe vedere la luce una storia in tre albi con protagonista il trapper Pablo Rochas: “Ci sarà, però, un’altra storia che, nelle nostre intenzioni, dovrebbe colpire il cuore dei lettori: quella, prevista per la fine dell’anno, in cui sarà rivelato il drammatico passato di Pablo Rochas, uno dei più cari amici dello Spirito con la Scure”. Sovvenendomi in tal senso una risposta data da Moreno Burattini nella seconda puntata della rubrica “A domanda… Moreno risponde” del marzo 2018, posso ragionevolmente pensare che si tratti della storia “I berretti neri” disegnata da Oliviero Gramaccioni.

Zenith 738 - Ottobre 2022I berretti neri (Burattini – Gramaccioni)

Zenith 739 - Novembre 2022I berretti neri (Burattini – Gramaccioni)

Zenith 740 - Dicembre 2022I berretti neri (Burattini – Gramaccioni)

Vediamo ora cosa sappiamo degli

ALBI FUORI COLLANA

Per quanto concerne gli albi pubblicati al di fuori della collana regolare, il 2022 è iniziato con il quarto Zagor Più (in edicola proprio questi giorni) che contiene un’unica lunga storia di stampo western raccontataci da Luca Barbieri ed Emanuele Barison.

Zagor Più 4 - Febbraio 2022 – L’acqua che urla (Barbieri – Barison)

            Dalla quarta di copertina del suddetto volume, si evince che a maggio uscirà poi il quinto numero dello Zagor Più, dedicato ai Racconti di Darkwood che ci verranno narrati niente di meno che da “Guitar” Jim! “Il biondo menestrello sarà protagonista di due avventurose vicende e ci racconterà di un bandito in fuga e di sua figlia, di un inseguimento a rotta di collo nella prateria, di una rivolta indiana e di un vecchio debito da saldare…”. Il racconto cornice sarà opera di Moreno Burattini e Stefano Voltolini; fra i numerosi altri autori coinvolti, dovrebbero esserci anche Mirko Perniola, Riccardo Secchi, Mauro Laurenti e Alessandro Chiarolla.


Zagor Più 5 - Maggio 2022 – Le storie di “Guitar” Jim (Autori Vari)

Per quanto riguarda gli altri Maxi, possiamo immaginare che quello in uscita ad agosto conterrà ancora un’unica storia lunga mentre quello di novembre dovrebbe essere di carattere antologico. In base a quanto scritto sul sito della SBE (“…come non solleticarvi annunciando l’arrivo a Darkwood di viaggiatori del tempo giunti dal futuro…”) è alquanto probabile che – dato l’argomento – si possa trattare di una nuova serie dei Racconti da Altrove… Gli autori delle storie saranno, naturalmente, diversi, ma si vocifera che la storyline principale sia opera di Antonio Serra

In merito allo Special annuale di marzo non è ancora pervenuta alcuna notizia… non ci resta che attendere… ormai è questione di poco…

P.S.: Quando avevo già pubblicato l'articolo, sia l'amico Mirko Ciapponi che l'amico Paolo Molinari mi hanno segnalato che su Prewiew Anteprima SBE il titolo e gli autori dello Speciale sono già indicati, per cui ne riporto i dati qui sotto. Grazie mille per la segnalazione!

Zagor Speciale 34 - Marzo 2022 – Volture Peak (Zamberletti – Di Vitto)

            Per quanto concerne i due volumi della collana Color Zagor, del primo non si sa ancora nulla, mentre il secondo dovrebbe prevedere il ritorno di Guedè Danseur. Ai testi Stefano Fantelli (già autore di una breve storia apparsa sul Maxi Zagor 39) e ai disegni Marcello Mangiantini.

Zagor Color 15 - Agosto 2022 - …titolo sconosciuto… (………….. – …………..)

Zagor Color 16 - Dicembre 2022 - Guedè Danseur (titolo provvisorio) (Fantelli - Mangiantini)

            Per chiudere la carrellata sugli albi fuori collana che compariranno in edicola, si vocifera che – data la buona accoglienza ricevuta l’anno passato – anche nel 2022 verrà pubblicato uno Zagor Bis (probabilmente sempre nel periodo estivo). Come riportato nell’anteprima della SBE “…ci sarà anche la comparsa sulle scene di un nuovo personaggio femminile, che si fa chiamare la Cacciatrice (vedrete in estate di chi si tratta)…”; l’indicazione temporale dell’estate ci lascia supporre che questo nuovo personaggio sarà protagonista proprio dello Zagor Bis. Gli autori potrebbero essere Moreno Burattini e Massimo Pesce

Zagor Bis - Luglio 2022 – La Cacciatrice (titolo provvisorio) (Burattini – Pesce)

E a proposito di numeri “speciali”, il 10 Marzo 2022 uscirà nel circuito librario e nelle fumetterie il volume di 160 pagine Zagor Flash: La scure e il fulmine per la sceneggiatura di Mauro Uzzeo/Giovanni Masi e con i disegni di Davide Gianfelice. Il volume beneficerà anche di una versione con variant cover di Gabriele Dell’Otto. Come riportato sul sito della SBE “La prima iniziativa della lista è la pubblicazione dell’atteso team-up che vedrà Zagor combattere fianco a fianco (contro nemici comuni, e che ne nemici!) con Flash, il velocista della DC, la celebre Casa editrice statunitense con cui è stata inaugurata una proficua collaborazione… Zagor e Flash saranno protagonisti di una avventura di 120 pagine realizzata da autori italiani ma destinata a venire pubblicata anche in molti paesi del mondo: l’appuntamento è in libreria con un volume cartonato che vi sorprenderà, perfettamente inserito sia nell'universo bonelliano sia in quello della DC”.

Da ultimo, segnalo che anche nel 2022 proseguirà le sue uscite in edicola la collana di ristampe a colori Zagor Classic e che, dopo essere stata annunciata per l’anno scorso ma poi rinviata, vedrà finalmente la luce la storia in formato “a striscia” dal titolo Gli spiriti della foresta. In merito, vi riporto quanto scritto nell’anteprima zagoriana sul sito della SBE: “Dopo il successo della Collana Darkwod (2018) e della Collana Scure (2019), arriva la Collana Aquila, che proporrà, a partire dalla prossima primavera, un’avventura in otto puntate nel formato allungato e tascabile che fu quello delle origini del nostro eroe. Le nuove strisce inedite, come già quelle degli anni precedenti, usciranno in distribuzione libraria, quindi in libreria e in fumetteria, ma le troverete, naturalmente, anche nel nostro sito”. Gli autori saranno Giovanni Eccher (testi) e Gaspare e Gaetano Cassaro (disegni).

Insomma, come avete potuto leggere anche per quest’anno c’è “tanta carne al fuoco” per gli appassionati zagoriani…

Per il resto non possiamo che tenere d’occhio i canali social della Sergio Bonelli Editore in attesa di notizie più precise, che di volta in volta verranno rilasciate sulla programmazione del 2022.

 

venerdì 11 febbraio 2022

Mortimer colpisce ancora (Zagor Gigante 677-679)

Il diabolico Mortimer è tornato sulla scena, deciso a vendicarsi contro Zagor ma anche a ricavare del denaro dalla sua vendetta, grazie a un piano che sta mettendo in atto. Il complotto ruota attorno a Pleasant Point, dove il criminale ha attirato un ricco uomo d’affari, Humbert (scortato dal suo assistente Ludwig e dalle sue guardie del corpo agli ordini di un certo Tyrone), e il capitano Simpson, giunto all’appuntamento con un drappello di soldati. Mortimer è presente in incognito, sotto il falso nome di Mirror, travestito da trapper. Il suo scopo è creare tensioni fra Humbert e Zagor, informato da una lettera di come l’imprenditore intenda scatenare una guerra con gli indiani per impadronirsi della foresta di Darkwood. Dopo un primo scontro fra lo Spirito con la Scure e il business-man, uno dei soldati viene trovato ucciso e Humbert scompare nel nulla. Di entrambi i crimini è responsabile Mortimer, ma i sospetti cadono inevitabilmente sul nostro eroe, che viene braccato dai soldati e dagli uomini di Humbert.

Catturato, lo Spirito con la Scure viene imprigionato a Pleasant Point sotto la custodia degli uomini del capitano Simpson, deciso a impiccarlo nel più breve tempo possibile. Mortimer, sotto il suo travestimento da trapper, ha seguito le fasi della cattura del re di Darkwood, e, giudicando ormai riuscito il suo piano, si allontana in canoa dal trading post. Ma Cico, rimasto gravemente ferito durante una sparatoria, lo riconosce e mette in allarme Jenny, Sara ed Ellie May. La prima segue il criminale lungo il fiume, le altre fanno fuggire Zagor.

Quest’ultimo si mette sulle tracce dello spietato criminale, cercando di raggiungerlo prima che questi possa fare del male a Jenny, che h scoperto e catturato. Scopre così un ulteriore tassello del diabolico complotto ordito ai suoi danni: Mortimer si è alleato con alcuni affaristi di Kingston, promettendo loro, in cambio di diecimila dollari, di riuscire a far impiccare Zagor. In tal modo, gli indiani di Darkwood non avranno più il loro difensore e potranno essere cacciati dalla foresta, lasciando liberi i terreni per nuovi insediamenti, piantagioni, commerci e attività economiche.

Ma Zagor riuscirà a fermare Mortimer nel corso di un ultimo duello e a rivelare il complotto alle autorità. Il diabolico avversario, dal canto suo, riuscirà ancora una volta a sfuggire alla giustizia… definitivamente e in un modo del tutto inaspettato!!!

Due osservazioni iniziali:

1) la storia, pur essendomi piaciuta, non è a mio parere la migliore della lunga serie che vede scontrasi il nostro Zagor con Mortimer. Sicuramente l’avventura ad Haiti e quella della “morte” nella cascata le sono superiori. Ma è comprensibile: Moreno stesso ha dichiarato più volte che questo ultimo ritorno nasce per soddisfare le pressanti richieste dei fans e che, altrimenti,  per lui la vicenda si era definitivamente conclusa in “Mortimer: Ultimo Atto”;

2) una volta tanto, sin dal primo albo, mi ero immaginato come potesse andare a finire la vicenda. Quando Mortimer ricorda il colloquio con la persona che gli ha fornito la pillola della morte apparente viene posto l’accento sul fatto che fosse di colore nero, mentre nel portapillole che viene mostrato nella terza vignetta di pag. 15 del primo albo ve ne’è un’altra di colore chiaro… Mi è subito venuto spontaneo pensare: “Che quest’altra sia una pillola veramente mortale che Mortimer userà per sfuggire al giusto castigo di Zagor?”. Beh, a quanto pare la mia intuizione si è rivelata giusta! 

Ciò premesso, ribadisco comunque che questa storia in tre albi mi è piaciuta: la diabolica trappola architettata da Mortimer (nell’attuazione della quale non si fa scrupolo di sacrificare i suoi stessi alleati pur di vendicarsi di Zagor, screditandolo pubblicamente, e di distruggere la “sua” Darkwood) riesce ancora una volta a mettere in serie difficoltà il nostro eroe. La trama si sviluppa con la giusta tensione narrativa: bellissima l’introduzione con la “resurrezione” di Mortimer, da “manuale nolittiano” lo scontro con Humbert e i suoi sgherri, dinamicissimo lo scontro con i militari nel secondo albo, molto belli (checché altri ne dicano, a me piacciono sempre) i vari flashback delle avventure passate.


Degne di particolare menzione sono le due vignette che rimandano al primo incontro tra Zagor e Cico e alle figure oniriche minacciose che incombono sul messicano (che richiamano quelle che turbavano i sogni di Zagor nell’avventura “Iron-Man”).

Interessantissime, poi, le cinque pagine del primo albo che mostrano Zagor e Cico in Italia, in viaggio tra Venezia e Genova passando per Milano. Questo ci fa ben sperare di poter vedere in futuro delle storie retrospettive che racconteranno più compiutamente queste “storie mai narrate”…

Bello l’approccio romantico di Zagor con Jenny. Al di là di tutti i coinvolgimenti sentimentali passati (Frida, Virginia, Gambit, Marie Laveau…) mi sembra proprio che se, in futuro, una ragazza potrebbe “accasarsi” con lo Spirito con la Scure questa è proprio Jenny: semplice ma coraggiosa, timida ma già abituata alla vita nella foresta, personaggio apparentemente banale ma che acquista sempre più spessore di avventura in avventura… vedremo cosa uscirà prossimamente dalla penna di Moreno (già quest’anno sembra ci saranno degli sviluppi in merito)!

Un ultimo appunto sulla storia: ancora una volta viene riconfermato lo spessore morale di Zagor nella frase che pronuncia nella terza vignetta di pag. 94 del terzo albo, parlando della bellezza e importanza di avere degli amici, contrariamente a Mortimer che, con la sua violenza e cattiveria, è fondamentalmente solo!


Per concludere, per quanto concerne i disegni, osservo che quelli degli Esposito Bros sono davvero ottimi: sempre riusciti i primi piani dei personaggi (in particolare Zagor e Mortimer) e molto dinamiche e spettacolari le scene d’azione e le acrobazie zagoriane.

Ma ora mi sorge un dubbio… Mortimer sarà davvero definitivamente morto???