Il centotrentatreesimo
numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell'avventura di Zagor in Alaska, nonché la prima
parte della storia "La nave del mistero".
I GUERRIERI DEL TUONO
Nat Murdo
ha rapito Anya, la moglie di Akutan, un inuit amico di Zagor e Cico. I nostri e
l’eschimese seguono lo scozzese sino all’isola di Sitka, in Alaska, dove incontrano
il simpatico principe russo Rezanov. Con lui partecipano a un “potlatch”,
ovvero una ”grande festa di pace” offerta dal capo tlingit Koyak, che però
approfitta della cerimonia per tendere una trappola al russo e ai suoi uomini!
Ecco quindi che la colonia russa di Nuova
Arcangelo è assediata dai feroci Tlingit di Koyak. Zagor organizza la
resistenza aiutato dall’amico Henry Ladro di Ombre (che era stato reso schiavo
dai Tlingit), e persino da Nat Murdo: i due nemici lottano insieme per la vita!
Poi gli eventi precipitano: Nat Murdo fugge e Zagor si precipita a rintracciare
la nave del capitano Honest Joe per chiedere aiuto. Grazie ai cannoni della
nave, i Tlingit vengono messi in fuga e Zagor uccide in duello Koyak.
La pace tra i russi e i Tlingit viene
ristabilita e Zagor e Cico si imbarcano sulla North Star, la nave di Honest
Joe, diretti a sud...
Si tratta senza dubbio
di un’ottima storia, anche se meno affascinante rispetto a L’esploratore
scomparso, poiché i suoi punti di forza sono piuttosto l’azione e
l’interazione tra i vari personaggi.
Abbiamo tanta
avventura, belle atmosfere, molti comprimari (forse è lasciato un po’ troppo in
disparte Ladro di Ombre), ambiente non usuale nelle storie di Zagor. La
ricostruzione, quasi a livello antropologico, degli usi e dei costumi dei
Tlingit, popolazione violenta e selvaggia che tuttavia è depositaria di una
cultura ricca e sorprendente, non annoia ma è invece l’ottima cornice delle
azioni dei personaggi.
Per quanto riguarda la
parte grafica, Mauro Laurenti
propone come suo solito uno stile personale (anche se ancora un po’
“acerbo”), non pedissequamente ricalcato su quello di Ferri, diventando
così uno tra i migliori interpreti del personaggio (tuttavia, nelle opere
odierne devo ammettere che il suo tratto è diventato a mio parere troppo
sintetico ed essenziale).
Si, un po meno affascinante de "L' esploratore scomparso", però sempre un' avventura proprio bella e godibile dove nella prima parte hanno molta importanza i dialoghi e, come scritto, l' interazione tra i personaggi, mentre nella seconda più l' azione che culmina con l' avvincente e drammatico assedio a "Nuova Arcangelo".. Boselli approfondisce il tema della schiavitù tra gli indiani dopo che già ne aveva parlato Toninelli ne "L' invulnerabile" e "Viaggio nella paura". A proposito di quest' ultima, Koyak trovo che assomigli al capo che si vede li verso la fine.
RispondiEliminaDagli spazi ghiacciati si passa alle foreste dell' Alaska e Laurenti, come già fatto vedere in "Ladro di ombre", è proprio bravo e abile a disegnare questo tipo di paesaggi anch' essi affascinanti. Trovo che oltre al seguito diretto de L'ES, quest' avventura che non annoia mai con dei personaggi ben caratterizzati sia, vuoi pure per la presenza di Henry, anche un po il sequel di LDO.
Insomma, la nuova odissea continua a gonfie vele e lo dimostra anche la successiva "I pirati del drago" che segna l' esordio di Burattini e Ferri nella NOA.
Ah,
RispondiEliminaSPOILER se non ricordo male grande Cico, proprio determinante! XD FINE SPOILER