È uscito in edicola il quinto volume del nuovo corso della collana Zagor Classic: periodicità trimestrale, un’unica storia completa in perfetta sequenza cronologica, senza più numero progressivo riportato sul dorso (ma solo in seconda di copertina).
Questa volta le pagine sono complessivamente 160, tutte dedicate alla storia. L’introduzione di Moreno Burattini è presente in seconda di copertina.
L’avventura contenuta nell’albo è quella originariamente apparsa sui nn. 56/61 della Collana Lampo – IV Serie da aprile a giugno 1969 e poi riproposta per la prima volta nel cosiddetto “formato bonelliano” nei nn. 102/104 della Collana Zenith Gigante (corrispondenti ai nn. 51, 52 e 53 della Collana Zagor Gigante) dei mesi di settembre/novembre 1969.
Il soggetto e la sceneggiatura sono di Guido Nolitta (Sergio Bonelli) e i disegni di Gallieno Ferri.
L’incipit della storia presenta il ritorno alla capanna nella palude di Darkwood da parte di Zagor e Cico al termine del loro primo, lungo viaggio di Zagor e Cico che li ha visti affrontare il mostro della laguna in una non ben precisata isoletta dell’Oceano Atlantico, allearsi con i Seminoles di Manetola in Florida, affiancare il cherokee Satko in Tennesse, sconfiggere il Fante di Picche in Kentucky, incontrare l’uomo lupo e - successivamente - la città nascosta di Nuova Uxmal in Virginia.
Dopo una lunga assenza, quindi, i nostri due eroi sono finalmente a casa. Ma nella loro capanna li attende una brutta sorpresa: il loro vecchio nemico Iron Man! Sam Fletcher è fuggito dal carcere con quattro loschi compari e intende vendicarsi dello Spirito con la Scure. Per questo, lo cattura e lo consegna a Na-Pawa, il corrotto capo dei Cayuga, affinché lo torturi, infliggendogli sofferenze indicibili…
Liberato da Cico (protagonista, tra l’altro, di un divertentissimo siparietto con lo stregone dei Cayuga, che potete trovare alle pagine 49/54 di questa edizione), Zagor evita che Na-Pawa e i suoi guerrieri massacrino i Mohawk di Tonka. Ed è proprio il capo dei Mohawk a uccidere il malvagio sakem dei Cayuga. Ma, intanto, Sam Fletcher e i suoi sono riusciti a penetrare nel cimitero dei Mohawk. E si impadroniscono delle enormi ricchezze che vi si trovano...
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Una delle storie più belle del “primo” periodo, con una trama serrata e scorrevolissima, e con ciascuno dei personaggi degli evasi ottimamente caratterizzato: Sam Fletcher in cerca di vendetta, il nero Tommy “Palla di Neve” condannato a morte per aver ucciso cinque persone, “Mozart” Kelly suonatore di flauto e uccisore di vecchiette, lo svizzero Eric Gessner con la passione degli orologi e il mohawk Lupo Bianco traditore della sua tribù.
Due appunti di carattere personale:
1) lo Zenith n. 103, “Morte sul fiume”, è stato letteralmente il primo albo gigante di Zagor che mi sono ritrovato tra le mani. Avevo 7 anni... Era il febbraio del 1970 e mi trovavo a casa di uno zio per il suo compleanno. Abbandonato su una sedia, vidi un fumetto che aveva in copertina un personaggio dallo strano costume rosso che, inseguito da alcune persone che stravano guadando un fiume, trovava rifugio nel fogliame lussureggiante di una foresta... Lo presi tra le mani e cominciai a sfogliarlo... Il personaggio mi affascinava ma, per il momento, la cosa finì lì... Dovetti lasciare l’albo in casa dello zio e per più di un anno mi dimenticai di Zagor... la mia vera collezione la iniziai solo con “Lo Strano Mister Smith” del luglio 1971;
2) oltre alla storia in sé, ho sempre considerato bellissime le vignette di Ferri che rappresentano Darkwood come una mappa disegnata, con il corso del fiume, le rapide, gli accampamenti indiani, etc...
Appuntamento, ora, all’11 ottobre con ben due storie complete (data la loro brevità) di complessive 176 pagine dedicate a “La dea nera” e “Natale calibro ’45”!