Già nella metà degli anni '80 la comunità internazionale iniziò ad interessarsi al problema del cosiddetto Millennium bug, conosciuto anche come Y2K bug, vale a dire un potenziale difetto informatico che avrebbe potuto manifestarsi al cambio di data dalla mezzanotte del 31.12.1999 al 01.01.2000, sia nei personal computer sia nei grandi elaboratori.
Principalmente, il rischio avrebbe potuto derivare dalla possibilità che fossero ancora in uso rappresentazioni della data con le sole ultime due cifre per indicare l'anno. In queste condizioni, un sistema affetto dal bug avrebbe frainteso "2000" con "1900", con conseguenze difficili da immaginare (blocco delle centrali elettriche o nucleari, degli istituti bancari o delle reti di telecomunicazione)...
Fortunatamente, allo scadere della data critica non fu registrato nessun evento significativo, e l'umanità riuscì ancora una volta a sopravvivere...
Secondo qualcuno, Gesù avrebbe una volta detto: "Mille e non più mille!", e così - sempre secondo qualcuno -, allo scoccare dell'anno 2000 avrebbe avuto luogo la fine del mondo...
In realtà questa frase non fu mai pronunciata da Gesù (o, per lo meno, nessun Vangelo la riporta)... Piuttosto, Gesù aveva invece detto (Mc. 13, 33): "Riguardo a quel giorno o a quell'ora, nessuno sa niente, neppure gli angeli del cielo, né il Figlio, ma solo il Padre. State attenti e vigilate, perché non sapete quando verrà il momento"...
"Mille e non più mille!"... Nemmeno questa fosca profezia si avverò e anche in questo caso l'umanità riuscì a sopravvivere...
...e l'Anno del Signore 2000 ebbe così inizio!
Fumettisticamente parlando (sia “zagorianamente” che personalmente), al contrario degli anni precedenti, questo 2000 che - non foss’altro per la sua cifra tonda – in teoria avrebbe potuto avere tutte le carte in regola per essere in anno particolarmente significativo, presentò solamente due particolari novità...
La prima...
L’anno si aprì con una rubrica della posta di Zagor in cui un evidentemente soddisfatto Sergio Bonelli annunciava che il personaggio era, come dire, “in ottima forma”.
“La serie non perde un colpo dalla primavera 1994”, scriveva Bonelli “cioè da quando abbiamo varato, con l’albo L’esploratore scomparso, l’operazione che da molti è stata definita il nuovo corso zagoriano”. Precisava, tuttavia che non c’era stato nessun aumento spropositato nelle vendite, bensì – da un lato - un rinnovato interesse per Zagor, testimoniato da iniziative editoriali, libri, articoli, fanzine specializzate, - dall’altro una sostanziale “tenuta” nelle vendite.
Un risultato più unico che raro per un personaggio sulla breccia da quasi quarant’anni e che Bonelli stesso, una decina di anni prima (in quella famosa intervista nello Speciale Zagor della fanzine Collezionare – di cui ho già parlato), aveva pessimisticamente e prematuramente dichiarato ormai “finito”...
Dopo un elogio a scrittori e disegnatori della serie, Sergio Bonelli annunciava una nuova trasferta per lo Spirito con la Scure “in una terra nuova e misteriosa”: l’Africa!
Per il sottoscritto, invece, il 2000 fumettistico iniziò con la consueta partecipazione a Cartoomics, la Fiera del Fumetto di Milano per antonomasia.
Ecco qui sotto l’elenco degli incontri e delle conferenze degli autori e disegnatori bonelliani:
Così come già accaduto tre anni prima, purtroppo Gallieno Ferri firmava le sue stampe il giorno di domenica, ma riuscii comunque a fare incetta di quelle di Lola Airaghi e Anna Lazzarini (Legs Weaver), Bruno Brindisi e Giuseppe Montanari (Dylan Dog), Giacomo Pueroni (Jonathan Steele), Maurizio Dotti e Mario Rossi (Dampyr).
Nella rubrica della posta del mese di luglio (albo nel quale aveva inizio la trasferta africana – trasferta, tuttavia, più breve delle precedenti: solo 8 numeri), Sergio Bonelli segnalava l’uscita in contemporanea del primo albo Maxi dedicato a Zagor contenente due lunghe storie complete dai risvolti magici e horror.
Tornava, inoltre, sull’argomento “Guido Nolitta ancora sceneggiatore di Zagor” per ribadire che a causa della mole di lavoro, sempre più considerevole, come editore e del fatto di non sentirsi più in grado, come quando era più giovane, di dedicare i fine settimana alla scrittura, non poteva davvero accontentare i nostalgici di un suo ritorno. A coloro che rimpiangevano le storie di Guido Nolitta non poteva far altro che consigliare di rileggere le vecchie avventure, magari approfittando della bella ristampa a colori (di cui ho già avuto occasione di parlare) che l’Editoriale Mercury aveva da poco iniziato a pubblicare per il mercato amatoriale...
Alla Comiconvention di settembre era presente per la seconda volta anche la S.B.E. e, per la prima volta, era presente alla firma anche un autore zagoriano: Mauro Laurenti!
Ecco le stampe che mi feci autografare in quell’occasione: Dampyr di Stefano Andreucci; Zagor di Mauro Laurenti (con una splendida Marie Laveau); Pedrito El Drito di Antonio Terenghi (quella fu, probabilmente, l’ultima volta che lo vidi); e Mister No di Roberto Diso.
Per chiudere, è giusto che vi parli anche della seconda delle due "novità zagoriane" di cui ho parlato all'inizio...
Nel mese di maggio dell'anno 2000 ebbi l'onore di fare da testimone al matrimonio di un mio amico, Giulio, il quale, oltre alla consueta bomboniera regalata ai testimoni (un - per il sottoscritto - utilissimo kit per "scaldare" il cognac!!!), mi disse che per me aveva in serbo una ulteriore e particolare "bomboniera", che tuttavia avrebbe potuto consegnarmi solo verso la fine dell'anno...
Io non avevo la più pallida idea di che cosa potesse trattarsi...
Non vi dico quale fu la mia gioiosa sorpresa quando Giulio mi fece avere un disegno originale di Maurizio Dotti raffigurante Zagor che tiene per la collottola l'ennesimo "cattivo" messo fuori combattimento!!!
Sopra la testa dello Spirito con la Scure c'era anche un fumetto che diceva: "Caro Marco, ho come la sensazione che ci sarà bisogno di un avvocato"!!!
Come era stato possibile che il mio amico Giulio (per nulla appassionato di fumetti) fosse riuscito a procurasi un simile "pezzo unico"?
Semplicemente era successo che la moglie di Maurizio Dotti era stata cliente del mio amico, che svolge la professione di fisioterapista, il quale, saputo che il marito era disegnatore di Zagor, gli aveva commissionato il disegno per regalarmelo!
Qui sotto lo potete vedere in tutto il suo splendore (manca un pezzo della parte inferiore perché il formato dell'originale è maggiore dell'A4 del mio scanner...)!!!
E così ebbe termine anche il XX secolo...
Marco,spero che non me ne vorrai se uso qualche immagine del tuo blog o qualche tua foto,scaricata dalla Rete,per utilizzarla sui video della Zagor TV???
RispondiEliminaIl "Millenium bug"...quasi non mi ricordavo più di quella bufala, una delle tante buona per tirare la volate alle vendite dei giornali ai gonzi.
RispondiEliminaA Savona il quotidiano più cialtrone della città pubblicò un vademecum di sopravvivenza con tanto di suggerimenti sull'accaparramento dei generi alimentari.
Per quanto riguarda profezie varie sulla fine del mondo e amenità affini, da ateo razionalista le ritengo tutte delle immense stupidaggini.
Per tutto coloro che volessero utilizzare i contenuti e le immagini di questo blog, non ci sono problemi... Una sola cosa mi sento di chiedere: ove possibile, che venga citata la provenienza (o il mio nome o questo blog);-)
RispondiEliminaDa credente razionale ero molto indeciso se inserire la faccenda delle profezie sull'anno 2000 (nelle quali effettivamente non ho mai creduto), ma mi sembrava interessante mettere a contraltare due "paure" catastrofiche provenienti da ambiti diversi...;-)
RispondiEliminaAlcune annotazioni, caro Marco.
RispondiElimina1) Un disegno personalizzato è una chicca per cui sarei disposto ad uccidere! Mannaggia a me che fra i clienti non mi sono mai cercato disegnatori zagoriani!!
2) Il "millennium bug" non ci fu non perchè si era rivelata una profezia di qualche perdigiorno, ma perchè in tutto il mondo si spesero MILIARDI per rimettere in sesto per tempo i vari sistemi operativi. Non so dire cosa sarebbe successo altrimenti (non lo può dire nessuno), ma dubito proprio che fosse una bufala.
3) La trasferta che citi fu a mio giudizio tutt'altro che breve (la considero, anzi, la seconda più lunga di sempre), dato che l'Africa, in realtà, era solo una tappa in un ben più lungo viaggio iniziato nel n. 409("Gli sterminatori") e concluso col ritorno a Darkwood nel n. 433 ("Gli eroi del Ramo Rosso"). Però è evidente che qui parliamo di aria fritta! :)
Ciao, OEJ
Ciao, Giuseppe/OEJ! Benvenuto!
RispondiEliminaPunto 1) Non ho nulla da eccepire a quanto da te scritto!:-))
Punto 2) Ciò che tu dici è una delle spiegazioni del mancato Millenum Bug che ho trovato in rete... Penso che, a conti fatti, nessuno potrà veramente dire se questo non si sia mai verificato perché era una bufala o perché si misero in atto delle idonee "controffensive...
In merito al punto 3), nel prossimo post riferirò di cosa rispose Mauro Boselli alla mia osservazione sul fatto che la trasferta in Africa fosse stata troppo breve... :-))
GLB... il nonno di tutti noi. Per quelli che hanno vissuto infanzia e giovinezza senza internet e quindi senza il tam tam masmediatico di notizie sullo scibile umano,
RispondiEliminaGLBonelli era una sorta di icona, come Babbo Natale.
Bellissimo il disegno, complimenti