mercoledì 29 ottobre 2014

Zagor Collezione Storica a Colori: Minaccia dal passato (ZCSC142)



Il centoquarantaduesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione della storia del figlio perduto, nonché le prime pagine della storia "Ombre su Darkwood".
     
            
IL FIGLIO PERDUTO

Zagor e Cico, giunti ormai alle porte di Darkwood, si scontrano con i predoni indiani di Okayo, intenzionati ad assalire un gruppo di uomini guidato da Isaac Howard. Quest’ultimo con i suoi uomini è alla ricerca del figlio Perry, scomparso dieci anni prima in un tragico agguato in cui hanno perso la vita la moglie e gli uomini della scorta. Howard ha avuto notizie che nella fattoria della famiglia Kindman si trova un ragazzo che ha una curiosa anomalia identica a quella di suo figlio: il piede sinistro con sei dita! I nostri eroi si uniscono agli uomini di Howard per aiutarli a sfuggire alla minaccia di Okayo.
Nel frattempo, Kevin Harvey, un banchiere che utilizza metodi da strozzino, si sta recando con due uomini dai Kindman, deciso ad approfittare delle loro difficoltà economiche per impadronirsi della fattoria. Harvey è a conoscenza del viaggio di Howard, sulla cui pista ha messo un misterioso complice. Zagor e i suoi amici riescono a distanziare gli indiani, ma Nilsen – uno del gruppo – scompare con i cavalli. Appiedati, vengono raggiunti da Jonathan Kindman, il padre adottivo del figlio di Howard. Il gruppo si reca alla fattoria e, poco dopo, vede arrivare Nilsen, ferito mortalmente da una freccia: prima di spirare, confessa di essere stato pagato da Harvey per rallentare la marcia di Howard, in modo che il banchiere potesse acquistare a prezzo stracciato la proprietà dei Kindman.
I predoni di Okayo assaltano la fattoria. Nello scontro, Zagor sconfigge in duello il capo dei predoni, che nel frattempo si ritirano. Mentre tutti pongono l’attenzione altrove, Brant, il nipote di Howard, uccide Okayo. A questo punto Zagor lo smaschera: fu proprio Brant. dieci anni prima, a pagare Okayo perché uccidesse suo cugino Perry e diventare così l’unico erede dello zio: visto fallire il primo tentativo, ha riproposto a Okayo di uccidere Howard prima che ritrovasse Perry. Quindi, per evitare la forca, Brant si suicida!
Nel frattempo, i superstiti della banda di Okayo incrociano Harvey e i suoi: nello scontro il banchiere trova la morte.
Howard, invece, non porterà via Perry ai suoi genitori adottivi, ma insieme formeranno un’unica famiglia.

        Questa ottima storia burattiniana conclude la cosiddetta “seconda odissea” ed è l’ultima della serie regolare illustrata dal grande Franco Donatelli, scomparso nel dicembre dell’anno precedente.
L’avventura è un western di stampo classico ed è costituita da una trama che vede coinvolti diversi personaggi, le cui vicende convogliano verso un unico destino che li vede scontrarsi in un finale ricco di sorprese.
Burattini è bravo nel tratteggiare tutti i comprimari, da Howard, il vero padre di Perry (il figlio perduto del titolo), desideroso di ritrovarlo e di aiutare i suoi nuovi genitori in difficoltà, ai Kindman, i genitori adottivi, figure ingenue ma molto positive, dai cattivi di turno (i predoni di Okayo e il banchiere Harvey) a Brant, il crudele cugino di Perry, tutti personaggi di impronta classica, mai banali e sempre ben delineati.
Di grande impatto emotivo, poi, il finale della storia, quasi commovente, con il suicidio del cugino di Perry, il beffardo destino dello strozzino Harvey, e la proposta di Isaac Howard alla sua “nuova famiglia”.
         Per concludere, possiamo dire che siamo in presenza di una storia intrisa di molti sentimenti ed emozioni, con alla base una sceneggiatura molto valida, ottimo trait d’union tra la fine della “seconda odissea” e il ritorno alla foresta di Darkwood.
          Come già accennato, questa è l’ultima vicenda zagoriana illustrata da Donatelli e pubblicata nella serie regolare: potremmo definirla il suo autentico testamento artistico.
Le due ultime storie di Franco Donatelli rimaste nel cassetto verranno pubblicate nel Maxi Zagor n. 3 del luglio 2002. La prima, L’uomo dalla maschera nera, scritta da Francesco Moretti, è stata realizzata prima de Il figlio perduto. La seconda, L’ombra sul sole, opera di Burattini, è stata disegnata successivamente e, rimasta interrotta a metà a causa della morte dell’artista, è stata portata a termine dal disegnatore Roberto D’Arcangelo.

2 commenti:

  1. Magari un pochino sotto le altre storie della NO, ma comunque un' avventura ben realizzata che riesce ad amalgamare azione al racconto della vita dei pionieri. Ultima grande prova del mitico Frank Donatelli sulla serie regolare. Insolito ed abbondante l' uso del flashback. Era giusto che a chiudere questo lungo viaggio fosse un disegnatore della vecchia guardia per unire il nuovo al "vecchio".

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  2. Anche se il nuovo lungo viaggio è finito, comunque non mancheranno le belle storie, a partire da "Ombre su Darkwood" che come si vede dalla copertina è tutto un programma! ^^

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