Dodicesima serie
della rubrica
“A domanda… Moreno
risponde”
in ognuna della
quali raccogliamo 20 domande
dei lettori
(zagoriani e non) a Moreno Burattini.
In poco più di un
anno e mezzo siamo a quota 240!!!
Ringrazio Moreno Burattini
per la sua grande
disponibilità
e vi invito ad
inviare sempre nuovi quesiti…
1 – Caro Moreno, in libreria ho visto tre bellissime pubblicazioni
Bonelli che presentano tutte le copertine di Tex. Si fará lo stesso per Zagor?
Ci
saranno sicuramente interessanti novità in questa direzione da qui al 2021,
anno del sessantennale.
2 – Volevo chiedere a Moreno se il metodo
narrativo usato per “Le origini” e
anche lo stile innovativo dei disegni in futuro verrà utilizzato anche nella
Collana Zenith. Grazie.
“Le origini” sono
un prodotto a parte, diciamo “fuori serie” e destinato anche a un pubblico
diverso (in Italia e all’estero). La Collana Zenth è il nostro baluardo della
tradizione, nonostante ciò che pensano i tradizionalisti (convinti che
l’ortodossia sia stata stravolta anche se usiamo un sonoro diverso dal solito,
e incapaci di rendersi conto di come siamo rimasti fedeli al modello originale
molto più di tanti altri fumetti, da l’Uomo Ragno a Tex). Perciò, per il
momento terremo separati i due binari.
3 – Caro Moreno,
avremo mai il piacere un giorno di vedere qualche pubblicazione che ci mostri
tutto ciò che sta dietro le quinte della lavorazione degli albi di Zagor? Per
me sarebbe fantastico!
Per anni ho mostrato il “dietro le quinte” sul mio blog “Freddo cane in questa palude” e sulla
mia pagina Facebook, Moreno “Zagor”
Burattini. Il buon Marco Corbetta, dal canto suo, su “Zagor e altro”, pubblica piuttosto di frequente interi reportage
fotografici delle sue visite in redazione. Ci sono anche centinaia di miei
dettagliate risposte nella sezione del Forum
SCLS denominata “Filo diretto con
gli autori” (ben quattro lunghi thread sono dedicati a me). Proprio in
questi giorni, rileggendo quella sezione in cerca di materiale per il mio libro
“Io e Zagor”, mi sono accorto di
essermi davvero interfacciato moltissimo con i lettori, senza risparmiarmi:
dagli inizi fino al 2010, più o meno, il clima è stato idilliaco. Molte cose
scritte lì (non solo da me, ma anche da altri autori) andrebbero recuperate.
Una pubblicazione specifica sul “dietro le quinte”, però, per il momento non è
prevista. Potrebbe essere un’idea per una delle associazioni di appassionati
zagoriani che realizzano di solito volumi bellissimi.
4 – Caro Moreno, quando
rivedremo di nuovo “Guitar” Jim?
Non è in
programma nel breve termine, ma sappiamo che il nostro cowboy canterino
(definizione non mia) non è mai stato assente troppo a lungo. Ricordo in ogni
caso, semmai ti fosse sfuggito, il Color di qualche anno fa illustrato da Bane Kerac su testi miei.
5 – Ciao, vorrei chiedere a Burattini se oltre a questi “what if”
di “Zagor le Origini” vedremo anche
remake di storie disegnate male. A me per esempio piacerebbe rivedere “L’ultimo vikingo” ridisegnato da
qualcun altro.
Comincio
subito col precisare una cosa di fondamentale importanza. La miniserie “Zagor le Origini” NON propone dei “what
if”. Il “what if” presuppone uno sviluppo diverso degli eventi a partire da
qualcosa che non sia andato nel modo in cui sappiamo, come nel film “Sliding
doors”. La Marvel aveva dato vita a una divertente serie a fumetti che
ipotizzava, per esempio, che cosa sarebbe successo se l’Uomo Ragno si fosse
unito ai Fantastici Quattro o se Gwen Stacy non fosse morta cadendo dal ponte
di Brooklyn. Ma si trattava di un “gioco” basato su delle ipotesi campate per
aria. Viceversa “Zagor le Origini”
rispetta fondamentalmente lo svolgimento dei fatti conosciuti, portando alla
luce retroscena e cose non dette - che meglio li spiegano. Ciò detto, se la
miniserie attualmente in corso chiuderà con un bilancio positivo, la Casa
editrice valuterà il da farsi e potrebbe venir deciso un proseguimento
dell’esperienza. Poi, se si tratterà di raccontare storie nuove o di riscrivere
quelle vecchie o qualcos’altro, non lo so. Staremo a vedere. Faccio solo notare
che non si potrà mai parlare di ridisegnare “storie disegnate male” perché entreremmo
in un campo minato: ognuno potrebbe ritenere “disegnata male” una avventura che
per altri è “disegnata bene”. Si tratterebbe casomai di reinterpretare in
chiave moderna storie del passato.
6 – Caro Moreno, in una delle tue precedenti risposte non sei stato
molto preciso in merito a quando potremo vedere pubblicata la prossima storia
di Supermike… C’è stato per caso qualche ripensamento? Non si potrebbe sapere
almeno l’anno di uscita nelle edicole?
Nessun
ripensamento. Però c’è da considerare il problema costituito dal numero di
giugno del 2021, quello con cui festeggeremo il sessantennale e che darà il via
alla trasferta europea di Zagor. Visto che Marco
Verni, impegnato fino a poco fa con il ritorno di Hellingen, sta disegnando
(da solo) proprio quel numero speciale, e che con Sedioli ha in ballo un altro progetto molto importante, resta da
capire se farebbe in tempo a finire anche la storia di Supermike (sempre da
solo) in tempo utile. Se non ce la facesse, Mike Gordon tornerà dopo la
trasferta.
7 – Che fine ha fatto Haggoth? Il demone adorato da Stephan, il
nero sacerdote delle tenebre, ritornerà sulla terra per dare filo da torcere
allo Spirito con la Scure?
Nel caso,
immagino la gioia di quelli che non sopportano i demoni. Qualche giorno fa un
lettore ha telefonato in redazione sostenendo, dopo aver letto “Il destino di Hellingen”, che su Zagor
non vanno bene i robot. L’ho rassicurato dicendogli che faremo in modo di
togliere la storia con Titan dalla ristampa della collana “Classic”. Scherzi a
parte, fra tutti gli incubi che mi turbano per ora non mi è mai apparso Haggoth
e, a quanto pare, nessun altro sceneggiatore ha pensato a lui. Ma ora che il
suo nome è stato di nuovo evocato, chissà…
8 – Quando Zagor incontrerà nuovamente un personaggio storico?
Nel Maxi
“I tamburi della foresta” in edicola
a fine settembre (2019) incontra James Fenimore Cooper. Ma ci saranno
interessanti incontri anche nella trasferta europea.
9 – Quando uscirà in edicola il seguito de “L’orrore sepolto”?
Abbiamo
il soggetto e le prime pagine di sceneggiatura. Presto per dirlo.
10 – Quando rivedremo in azione il Dr Richter?
Vale
quello che è stato appena detto a proposito di Haggoth.
11 – Dopo anni ho finalmente letto lo Zagor Special n. 3 che inaugura il decennio d’oro per questa
collana. Lo svolgimento della vicenda è effettivamente elementare, però
trattato in maniera brillante ed avvincente. Bello come viene descritta la
civiltà sopravvissuta un po’ in stile antica Grecia. Quello
che stupisce è che nel descrivere la lotta tra le potenze, Toninelli quasi sembra rifarsi al conflitto tra Atlantide e Mu che
comparirà in maniera ufficiale qualche anno dopo! Cosa voluta o coincidenza?
Sembra una storia ante litteram del filone, effettivamente!
Coincidenza,
ma perfettamente spiegabile. Il mito di Atlantide ha attraversato i millenni,
da Platone in poi (e anche da prima, evidentemente, dato che Platone riferiva
leggende a lui note). E’ stato alla base di migliaia di storie. Esiste un
saggio straordinario del mio amico Marco
Ciardi, docente di filosofia della scienza all’Università di Bologna, dal
titolo “Le metamorfosi di Atlantide”
(Carocci, 14 euro), in cui si esamina come le suggestioni legate al Continente
Perduto si siano ramificate, riaffiorando a sorpresa un po’ dappertutto (nei
romanzi, nella poesia, nella pittura, nei fumetti, nei film, nel linguaggio
comune). Tutti gli scrittori di racconti d’avventura hanno desiderato di
confrontarsi con la leggendaria isola inabissatasi in seguito a chissà quale
misterioso cataclisma. Molti l’hanno fatto. Chi non l’ha né fatto né desiderato
ha comunque dovuto fare i conti con il retaggio atlantideo sedimentato ovunque.
Toninelli si è semplicemente, e in
maniera accattivante, inserito in un filone. Peraltro, Zagor si presta
benissimo a trattare l’argomento e a lasciarsene contaminare. Infatti rimango
sempre sbalordito quando leggo le critiche di qualcuno indispettito dai
riferimenti ad Atlantide nelle avventure dello Spirito con la Scure. Ho risposto in modo (divertentemente) polemico
sul mio saggio “Discorsi sulle nuvole”
(Cut-Up). Sta’ a vedere che con Atlantide possono confrontarsi tutti (dalla
Disney a Flash Gordon) e proprio noi che siamo il fumetto della contaminazione,
del sense of wonder e della fantasia dobbiamo limitarci ai mercanti di whisky e
ai trafficanti d’armi. Ciò detto, annuncio che presto rivedremo la città sopra
le nuvole immaginata da Toninelli.
12 – Caro Moreno, nelle
storie di Zagor il presidente degli Stati Uniti è
Andrew Jackson. La storia pubblicata nel 2001, Zagor Maxi n. 2: "La Lunga Marcia", si svolge durante il secondo mandato di Jackson e
dopo il trasferimento forzato dei Cherokee ci rendiamo conto che probabilmente si tratta dell'anno 1836. Nella storia pubblicata del 2017, Zagor
Maxi n. 28: "Gli Uccisori di Indiani",
Craig Turner dice che era stato accoltellato a
Washington due anni prima, e ciò è accaduto
nel Maxi n. 2 (1836), il che lascia dedurre che la storia del Maxi n. 28 probabilmente si verifica nel 1838. Andrew Jackson è
stato presidente dal 1829-1837, seguito dal 4 marzo 1837 dal presidente Martin Van Buren. Così, nel Maxi n.
28, Martin Van Buren dovrebbe essere presidente degli Stati Uniti, e se la serie regolare segue la stessa
continuity della serie Maxi, Zagor
attualmente dovrebbe vivere sotto la presidenza di Van Buren. Puoi spiegare
questo enigma? Saluti!
Nessun enigma. Il tempo, nell’universo zagoriano, è come
“cristallizzato”, o comunque scorre in modo indipendente da quello della
realtà. Non si può pretendere il rispetto esatto delle date da parte di un eroe
che porta al fianco una pistola a ripetizione che non poteva esistere prima
degli anni Cinquanta dell’Ottocento, mentre vive avventure negli anni Trenta.
Dato un range cronologico (quello appunto degli anni Trenta), e premesso che si
tratta soltanto di una indicazione di massima utile a stabilire un contesto,
sul resto bisogna lasciar correre. Zagor del resto incontra Charles Darwin in
Cile in un giorno (quello del terremoto di Conception) che sembra essere del
febbraio 1835. Ma a quel punto sono già accaduti i fatti de “La lunga marcia” (1836) oppure no?
Zagor incontra Tocqueville nel corso del suo viaggio in America del 1831-1832:
i fatti di “Agenti segreti” sono
collegati con quelli de “L’uomo nel
mirino”, dove Jackson è già stato malmenato dallo Spirito con la Scure alla
Casa Bianca (dato che il Presidente lo ricorda espressamente), quindi la visita
di Zagor a Washington quando è avvenuta? Il punto è che nell’universo di Zagor
esistono evidentemente alcuni personaggi storici vissuti, anche nella nostra
realtà, con gli stessi nomi, volti e caratteristiche (Jackson, Darwin,
Tocqueville), che lì però risultano sfalsati, modificati in qualcosa, deformati
dal trasferimento nel mondo parallelo dove si trova Darkwood.
13 – Se non sbaglio Piccinelli
non ha ancora inserito Cico sulle copertine di Zagor.
È un caso o una precisa indicazione dell'editore o di altri? Grazie.
Nessuna
indicazione, nessun veto. Esistono peraltro alcuni schizzi di prova per
copertine zagoriane con la proposta di Cico sulla scena, ma nel valutare i pro
e i contro finora sono state preferite le cover senza il messicano. Di solito è
preferibile una copertina con pochi elementi, non troppo affollata di
personaggi (anche questa non è una regola) per cui se ci deve essere Zagor e ci
deve essere un cattivo, Cico diventa un terzo incomodo (anche un po’
ingombrante). Non c’era molto spesso neppure nelle copertine di Ferri.
14 – Nella collana Zagor solo nell’albo Zenith n. 86 "I ricattatori" lo sfondo della
quarta di copertina è rosso. Vorrei saperne il
motivo. Grazie.
Ah,
saperlo. Stiamo parlando di un albo del 1968. Io avevo sei anni.
15 – Quando vedremo una storia in "Color Zagor" senza un
ritorno di vecchi personaggi e il loro passato? Credo che sarebbe un
interessante cambiamento. Grazie, Moreno!
Mi pare
che cambiando i personaggi riportati sulla scena di volta in volta, il
cambiamento ci sia in ogni numero. Del resto la collana “Color” è nata proprio
con quella caratteristica lì. Sarebbe come dire: “quando vedremo un Color in
bianco e nero, che sarebbe un interessante cambiamento?”. Scherzi a parte, già
il recente numero con Brad Barron non presentava alcun “vecchio personaggio”.
E, soprattutto, non tutti i Color parlano del passato di qualcuno (quello con
Guthrum, per esempio, o quello con Digging Bill). In ogni caso, ci sono
eccezioni a tutte le regole e anche quella del Color avrà, prima o poi, la sua.
16 – Quando vedremo di nuovo
la prigione di Hellgate?
Viene
citata in uno dei racconti brevi del Maxi “I
tamburi della foresta” in uscita nel settembre 2019. Poi non mi pare si
riveda nelle storie all’orizzonte, ma essendo uno dei “luoghi” fissi zagoriani
sicuramente lo rivedremo.
17 – Mi piacerebbe tanto sapere da Burattini qual è la storia
zagoriana, non sua, che gli sarebbe piaciuto sceneggiare. E, soprattutto, qual
è la storia zagoriana sua di cui non si ritiene soddisfatto.
Dovendo
indicare una sola storia nel primo caso, e una sola nel secondo, indico “Odissea americana” e “Nodo scorsoio”.
18 – Nel n. 580 di Zagor, la famiglia di attori Deplano aveva
annunciato che, dopo un tour in Sud America, avrebbe visitato Darkwood. Sono
passati settanta numeri, quando li vedremo di nuovo?
Settanta
numeri? Mamma mia. Mi sembra ieri. Li rivedremo, non so quando.
19 – Mauro Boselli
sceneggerà ancora storie di Zagor?
Dipende
solo da lui. Ma pare che sia molto impegnato.
20 – Moreno, qual è il tuo processo di scrittura della
sceneggiatura di Zagor?
Si parte
da un soggetto, il più possibile semplice e a grandi linee. Poi, immagino scena
per scena figurandomi di vedere le tavole già disegnate. E cerco di descrivere
ciò che immagino al disegnatore, sperando di riuscire a spiegarmi. Di solito
lui visualizza meglio di me. Procedo lentamente, sceneggio cinque/dieci tavole
e passo a un’altra storia. Ne porto avanti cinque o sei per volta. Quando
ritorno alla prima, mi è venuto in mente il seguito. Se ogni cinque/dieci
tavole mi rendo conto di aver scritto qualcosa di accattivante, è probabile che
il risultato finale sarà accettabile. In ogni caso scrivo quel che, da lettore,
mi piacebbe leggere.
Dopo la distruzione del museo, qual è il futuro di base di Altrove nelle avventure di Zagor?
RispondiEliminaQuando vedreme di nuovo Dexter Green e il suo fedele amico Yambo?
RispondiEliminaPer chi come me è un nuovo lettore, e vorrebbe recuperare, sarebbe possibile una ristampa stile Tex Nuova Ristampa?
RispondiEliminasi sa qualcosa delle nuove strisce di Zagor collana scure?
RispondiEliminaSaluti
Posso risponderti direttamente io, caro Armando. Per Lucca Comics 2019 sarà disponibile la seconda serie di strisce disegnate da Raffaele Della Monica
EliminaDear Moreno, is Croatia a part of Zagor's European Odyssey?
RispondiEliminaDear Moreno, is Serbia a part of Zagor's European Odyssey? Thanks, you're the best :)
RispondiEliminaCaro Moreno, quale programma che si utilizza per scrivere la sceneggiatura?
RispondiEliminaRiusciremo a videre presto Smirnoff?
RispondiEliminaAnnunciato il crossover Dylan Dog e Batman. Questo significa che non ci saranno di crossover Zagor e Flash?
RispondiEliminaC'è una possibilità che Zagor partecipa in alcune delle prossime edizioni di "Storie da Altrove"?
RispondiEliminaCaro Moreno, riusciranno mai a fare un film su Zagor?
RispondiEliminaOltre a Dragonero e Flash, con la quale sarà eroi Zagor incontrare in futuro? Grazie!
RispondiEliminaHellingen viene catturato nel base Altrove, un professor Ludwig Richter è stato probabilmente vivo. Così entrambi sono disposti a prendere un giorno si scontra con Zagor. Non sarebbe interessante vedere questa avventura:
RispondiEliminaZagor, Cain, Dexter Green e Altrove
CONTRO
Professor Hellingen e professor Richter
Grazie, Moreno!
Dear Moreno, when will we see the return of Christopher, boy with paranormal powers?
RispondiElimina