mercoledì 8 maggio 2013

Zagor Collezione Storica a Colori: La formula diabolica (ZCSC65)


Il sessantacinquesimo numero, che trovrete in edicola domani, contiene la conclusione dell’avventura del Destroyer (La resa dei conti), nonché la prima parte della storia Morte di uno sceriffo”.

 

L’UOMO INVISIBILE

        Adolfo Verybad, lo scienziato tanto bizzarro quanto geniale, ha creato un siero che rende temporaneamente invisibile chi lo beve. Se ne è impadronito l’evaso Jim Kelly, che lo usa per compiere furti e omicidi.
Zagor decide di aiutare il colonnello Hudson nella ricerca dell’evaso e con uno stratagemma riesce ad arrestarlo. Venuto a conoscenza che Hudson e il tenente Parker vogliono sfruttare la formula dell’invisibilità a fini bellici, Zagor nottetempo distrugge il laboratorio di Forte Jericho e i documenti con la formula.
Sulla via del ritorno a casa, Zagor e Cico vengono attaccati da un altro uomo invisibile che si rivela essere il tenente Parker, il quale ha rubato alcune fiale del siero e - credendo che sia in possesso di Zagor - vuole impossessarsi della formula per venderla. Zagor lo sconfigge utilizzando egli stesso il siero dell'invisibilità.

Non poteva mancare l’uomo invisibile tra gli avversari di Zagor, dopo che lo Spirito con la Scure si era già scontrato con tutti gli esseri soprannaturali protagonisti delle storiche pellicole dell’orrore (Uomo Lupo, Vampiro, Zombi, etc): tuttavia in questo caso l’operazione non può dirsi completamente riuscita.
Il soggetto è di Nolitta, mentre la sceneggiatura è di Canzio, il quale ingarbuglia non poco la vicenda inserendovi addirittura due uomini invisibili, creando un po’ di sconcerto nel lettore. 
           I disegni di Pini Segna, mai entrati nelle corde degli zagoriani dell'epoca, purtroppo non aiutano a risollevare le sorti della storia; anche se nella scena del monastero in rovina Segna riesce a costruire degli scenari veramente lugubri.
Da ultimo, si segnala come divertente la scena in cui Zagor elenca alla giovane Nancy i suoi “balli” preferiti: la danza della tortura e la danza di guerra!!!

6 commenti:

  1. La storia che inizia a pag. 94 di questo volume è legata in modo particolare ai miei ricordi di giovane collezionista di fumetti. Difatti l'originario n. 166 uscito nel mese di maggio 1979 "Incendio a Forte Jericho", è stato il primo storico albo acquistato da me ben 34 anni fa e da allora iniziò lentamente la mia lunga collezione di tantissimi altri albi della serie di Zagor. A dire il vero, già qualche anno prima rimasi affascinato dalle avventure di Zagor in quanto un amico di allora mi fece conoscere vari albi dello spirito della scure, per cui da quel maggio del 1979 iniziò praticamente il mio sfrenato collezionismo di Zagor, che non nascondo, perdura ancora oggi soprattutto grazie a questa Collezione storica a colori. Rileggendo l'avventura contro l'uomo invisibile, ancora oggi la reputo molto particolare anche se devo riconoscere che non è propriamente tra le migliori fin qui lette. Infine un'osservazione molto personale riguardo l'unica pecca secondo il mio punto di vista. Non mi è piaciuta l'idea della scelta della copertina, ne tanto meno il titolo per rappresentare questo volume n. 65. Diciamo che non trasmette l'idea della specificità della storia e delle caratteristiche del nemico di turno. Personalmente l'avrei intitolato "La minaccia invisibile" ed avrei scelto la copertina dell'originario n. 167 ("L'uomo invisibile"). Per fortuna questa mia osservazione si riferisce solo ad impressioni che ho provato di rado, appunto su titolo e copertina,in riferimento a questa attuale collana a colori. A titolo di esempio, così come non mi è piaciuto, l'anno scorso, il volume n. 8 di questa Collana che anziché "La porta della paura", avrei invece intitolato "Zagor contro Iron Man" o un titolo analogo, mettendo in risalto in copertina uno dei nemici più indimenticabili dello spirito con la scure.

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    1. Grazie per il tuo commento, Nino, bello e "corposo"!!!
      E viva questa storia se ti ha fatto appassionare a Zagor!
      Non conta che sia una delle più belle o delle più brutte... Ciò che conta è c'è tu - tramite essa - sei rimasto affascinato dal personaggio di Zagor!
      Anche a me era successa un po' la stessa cosa con una storia "mediocre" come Lo strano Mister Smith...

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  2. Storia che si lascia leggere proprio grazie ai suoi difetti!

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  3. Una storia gradevole, col ritorno di Verybad e un Cico alle prese con l'uomo invisibile,l'ultimo mostro classico che mancava nelle storie di Zagor, come tu, Baltorr, hai indicato (non ci avevo mai fatto caso). Non è una delle mie preferite, ma me la ricordo con piacere. ^^

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    1. L' ho riletta volentieri. Canzio secondo me quando ha sceneggiato dall' inizio ha fatto sempre più o meno un buon lavoro: sia con il western "Pugni e pepite" che con questa per finire in maniera un pochino minore con "Il popolo delle caverne".
      Storia godibile che inizia con una grandissima gag cichiana che ricorda un po quella delle prime storie dove effettivamente Cico sembrava quasi un personaggio dei cartoni animati! ^^ La parte migliore secondo me è a forte Jericho dove Zagor conosce Nancy e quando si pone decisamente contrario alle idee degli ufficiali! Gli scontri invece con gli uomini invisibili non sono il top vista la brevità. Il migliore è quello al monastero vista anche la bella atmosfera creata. Come gia fatto notare parte della gag cichiana si è già vista in una storia precedente. XD Torna Verybad caratterizzato in maniera più o meno caricaturale mentre Toninelli gli conferirà un aura più seriosa.
      Come fatto notare rispetto a "Fantasmi" i disegni di Segna sono più "quadrati" e meno strabordanti. Hanno il pregio in più occasioni, tra cui questa, di rendere al meglio gli ambienti cupi.

      "il quale ingarbuglia non poco la vicenda inserendovi addirittura due uomini invisibili, creando un po’ di sconcerto nel lettore."

      Idea interessante, però non gestita al meglio secondo me vista l' esiguità degli scontri. Un solo uomo invisibile più arcigno sarebbe bastato.

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