martedì 21 maggio 2013

Zagor Collezione Storica a Colori: Verso l'ignoto (ZCSC67)



             Il sessantasettesimo numero, che troverete in edicola giovedì, contiene la conclusione dell’avventura contro il redivivo Re delle Aquile (L'ultimo volo), nonché la prima parte della storia “Banditi senza volto”.

 

VIAGGIO SENZA RITORNO

         Una vecchia conoscenza di Zagor, il re vikingo Guthrum, ha lasciato, con alcuni fedeli compagni, il suo villaggio in Florida, per attriti con le tribù indiane locali. E vuole raggiungere Nuova Vita, una leggendaria colonia vikinga che, secondo un’antica pergamena, sarebbe stata fondata anni prima nel Tennessee.
        Pur non senza perplessità, Zagor e Cico si uniscono a Guthrum, ma il viaggio verso Nuova Vita si rivela molto travagliato. Quella terra inesplorata è, infatti, pregna di esalazioni che provocano orribili mutazioni a tutti gli esseri viventi. I nostri si scontrano prima con un gigantesco serpente di mare, poi con cerbiatti ferocissimi e con un’enorme e voracissima ameba. Ma, alla fine, raggiungono la colonia vikinga: i cancelli si aprono, gli abitanti sembrano pronti ad accogliere i loro fratelli nordici.
Purtroppo anche i vikinghi della colonia, per adattarsi al luogo, hanno subìto un orrendo cambiamento: i vapori della zona li hanno trasformati in ferocissimi lupi mannari! E allora si scatena un’allucinante lotta per la vita: uno dopo l’altro i compagni di Guthrum vengono uccisi; solo il re vikingo, Zagor e Cico riescono a fuggire e a ritornare faticosamente nelle terre civilizzate.

Tutto sommato la penultima avventura sceneggiata da Nolitta intrattiene e diverte il lettore quanto basta per farsi apprezzare.
Buona l’idea del viaggio in terra incognita ed inospitale (che riecheggia un po’ l’avventura di Odissea americana), anche se una colonia di vikinghi in Tennessee mi sembra meno probabile che una nel Wineland...
Diciamo che i disegni di Pini Segna non rendono giustizia alla trama e spesso scadono nel grottesco (vedi la resa grafica dei vikinghi/lupi-mannari).
Molto belle, invece, le copertine di Ferri per i nn. 171 (usata anche per questa edizione) e 172 della serie gigante.

7 commenti:

  1. Anche questa storia appartiene al periodo un pò trash di Zagor, comunque dannatamente divertente. Il finale, ricordo, mi terrorizzò. Non voglio spoilare troppo come fanno quelli di Repubblica. :P

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nonostante questa storia l'avessi originariamente recuperata qualche anno dopo la sua uscita e nonostante la resa grafica (che ho definito "grottesca") dei vikinghi mannari, anche a me la "sorpresa" finale insinuò nell'animo un po' di angoscia..

      Elimina
  2. Una storia che mi ricordo molto bene, con il viaggio allucinante di Zagor e Guthrum che ricorda l'Odissea amercicana" (c'è persino un richiamo nella storia stessa, in cui Zagor e Cico ricordano quell'evento). Anche coi disegni di Pini Segna, che in fondo non mi dispiacevano, quella storia è una delle mie preferite! ^_^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il viaggio in terra incognita è un classico sia zagoriano che dell'avventura in genere... e difficilmente delude il lettore!;-)

      Elimina
  3. Sono le uniche copertine dove appare Guthrum se non mi sbaglio..

    RispondiElimina
  4. Bella storia d' avventura e soprattutto d' orrore! Si, perché mai come quì dal secondo albo Nolitta ha inserito così tanti mostri!
    "Odissea americana" è più avventurosa e presenta nemici ed inside varigate mentre quì la maggior parte sono legate al filone dei mostri!
    Come ha scritto un utente sul forum de LSCLS.it, se fosse stata disegnata da Ferri sarebbe anche più ricordata, anche se i vichinghi mannari disegnati dal mitico e compianto Pini Segna sono molto ben riusciti ed inquietanti. Ma comunque un pò tutti questi personaggi orrorifici li ho trovati ben disegnati.
    Si, l' ultima parte mise ancgoscia a nche a me. XD
    A me il tratto di Segna non è mai dispiaciuto, anche se devo ammettere che lo trovavo piuttosto curioso e debordante.
    Sul ritorno del mitico e simpaticissimo Guthrum secondo me ha pesato il referendum del 72. Si, era giò passato qualche anno, ma contando che gli altri personaggi richiesti erano tornati nella prima mitica odissea americana e nell' altrettanto mitica "Tirtorno a Darkwood", penso che, come scritto ne ilviaggiodizagor.it, all' autore sia servito tempo per un buon suggetto!

    "Odissea americana"

    "Il viaggio in terra incognita è un classico sia zagoriano che dell'avventura in genere... e difficilmente delude il lettore!;-)"

    Già!

    "c'è persino un richiamo nella storia stessa, in cui Zagor e Cico ricordano quell'evento"

    Ah, però!

    "Sono le uniche copertine dove appare Guthrum se non mi sbaglio.."

    Devo ammettere che non ci aevo mai fatto caso!

    RispondiElimina