mercoledì 5 novembre 2014

Zagor Collezione Storica a Colori: Ai confini dell'universo (ZCSC143)




      Il centoquarantatreesimo numero in edicola oggi contiene la maggior parte dell'avventura di Zagor contro Hellingen e Wendigo.


HELLINGEN È VIVO!

Zagor e Cico sono finalmente tornati a Darkwood, dove scoprono che alcuni amici trappers sono stati trasformati in centauri e vengono attaccati da alcuni indiani trasformati in uomini volanti!
Con l’aiuto dell’indiano “contrario” Heyoka riescono ad avere la meglio. Questi racconta loro che il demone Wendigo ha rapito sua moglie Liya ed è riuscito a spegnere la Sacra Fiamma. I tre, allora, si mettono sulle tracce dei centauri: li ritrovano nascosto in un vulcano spento, soggiogati alla volontà del Re delle Aquile, riportato in vita dai poteri di Wendigo. Liberati Doc Lester e Rochas, nello scontro che ne segue il Re delle Aquile rimane ucciso. La prima minaccia di Wendigo è stata fermata, ma accanto a lui sembra profilarsi la figura del professor Hellingen!
Nel frattempo, a Philadelphia, lo scrittore Edgar Allan Poe, nelle vesti dell’agente Raven, viene convocato al quartier generale di “Altrove”, un’organizzazione governativa fondata da Thomas Jefferson, che si occupa di avvenimenti strani e misteriosi. Poe viene incaricato di recarsi a Darkwood, per aiutare Zagor contro Hellingen, anch’egli riportato in vita dal demone Wendigo.
Su un versante del Monte Naatani è, infatti, sorto all’improvviso un nero castello. È lì che si è insediato il professor Hellingen, il più grande nemico dello Spirito con la Scure. Zagor, Cico, Poe, Doc, Rochas, Heyoka l’indiano “contrario” riescono a penetrare nel castello e a liberare Liya.
Hellingen riesce a fuggire con una cabina di teletrasporto. Inseguito da Zagor, si ritrovano entrambi a bordo di un’astronave akkroniana in orbita intorno alla terra: i suoi cannoni atomici sono puntati contro New York!
Con l’aiuto dei poteri mentali di Poe, Zagor riesce a scongiurare il disastro. Puntuale, arriva la vendetta di Wendigo nei confronti di Hellingen, che viene condannato a vagare in un inferno popolato di demoni. L’astronave esplode, ma Zagor riesce a tornare sano e salvo sulla Terra grazie all’aiuto di Kiki Manito.



Così come era già successo al ritorno dalla prima “odissea americana”, Zagor trova ad attenderlo a Darkwood la minaccia del professor Hellingen, la sua nemesi. Lo scienziato risorge grazie ai poteri del demone Wendigo e ritorna in un’avventura lunga quattro albi.
Diciamo subito che non era impresa facile scrivere ancora una storia originale e credibile con protagonista il nemico per eccellenza dello Spirito con la Scure, soprattutto in considerazione della gestione del personaggio fatta da Sclavi e del destino al quale aveva consegnato Hellingen.
Nonostante tutto, Boselli (coadiuvato dagli ottimi disegni di Gallieno Ferri) è riuscito in modo ingegnoso a “risuscitare” il mad doctor zagoriano e a renderlo protagonista di una storia ricca di spunti ed idee sorprendenti.
Ad esempio la presenza eccessiva di nuovi e redivivi avversari, mostri e creature. Oppure, il connubio tra scienza e magia che permea tutta la storia, che a più di un lettore sarà probabilmente apparso forzato.
Molto riuscito, a mio parere, è l’inserimento del personaggio di Edgar Alla Poe, agente di “Altrove”, che, con i suoi sogni e i suoi poteri mentali, fa da contraltare “misterioso” a Zagor. Poe diviene così il vero deus ex machina della vicenda; vicenda che sfrutta abilmente molti spunti e suggestioni tratte dalle opere del “vero” romanziere e poeta americano.
Per concludere, una “curiosità”.
A coloro che criticavano il finale della storia con il “corvo” protagonista, Mauro Boselli in persona così interveniva nel giugno del 2004 sul Forum SCLS:
Ho letto questo interessantissimo thread. Devo solo intervenire su un punto. Forse la storia è troppo complicata e i più non se la ricordano bene. Ma il corvo non è un animaletto qualsiasi. Il Corvo è Poe in persona - o un suo alter ego!
In quanto alla complicazione, è stata in un certo senso voluta: ero costretto a competere con la complicazione assoluta della storia di Sclavi (dove però alla fine non è successo NULLA, almeno nella nostra dimensione...). Forse un'altra strada sarebbe stata invece quella di tornare alla semplicità classica, ma non era affatto facile dopo “Incubi” e forse, in fondo, la semplicità classica è anche meno nelle mie corde”.
         

2 commenti:

  1. Boselli secondo me è riuscito a scrivere una buona storia ricca di pathos e mistero con atmosfere tenebrose, soprattutto dal secondo albo in su. Nel primo forse c' è un' eccessiva voglia di stupire e di stravolgere la canonica situazione di Darkwood ancor più di quanto avesse fatto Nolitta con la terza apparizione del mad doctor. Si sfiora un po il trash onestamente e

    SPOILER Ben Stevens scienziato e chirurgo FINE SPOILER

    non è il top, però dal secondo albo la vicenda ingrana alla grande e buona è la narrazione di mettere in parallelo le vicende di Zagor e Poe per poi farle convergere. La scena al club è un picco lo gioiellino di tensione e il personaggio di Pupetmaster e le sue bambole sono proprio inquietanti!

    Poi nel terzo albo

    SPOILER Hellingen che frega Wendigo è nel pieno sitle del personaggio FINE SPOILER

    e tutta la aprte al castello e dopo sono molto avvincenti con tanto di rimandi alle opere del famoso scrittore. A proposito di lui, dopo Sequoiah, in tutt' altro contensto, altra introduzione di un personaggio realmente esistito e anche l' ingresso della base di Altrove l' ho trovato molto affascinante.
    Il fatto che Hellingen sia di "nuovo" cattivo è stata spiegata con una trovata semplice e non tanto forzata riuscendo a rendere il tutto fruibile.
    Molto interessante l' intervento di Boselli! Bella storia classica!

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  2. Sono rimasto molto sorpreso nel leggere sullo spiritoconlascure forum di come questa storia spezzi li lettori quanto "Incubi"! Io la trovo probabilmente, nonostante alcuni elementi, la più classica in quanto a stile scritta da Boselli con un Helligen più classico che mai! Mi stupisce che da alcuni non sia stata apprezzata. Anche perché se l' autore scrive con il suo stile non viene a volte tanto apprezzato da alcuni, scrive in maniera classica neppure... infatti su ubcfumetti venne criticata proprio per essere scritta in maniera un po troppo "infantile" se non erro. Insomma che deve fare alla fine Boselli? XD
    Anche a me "Incubi" lasciò piuttosto interdetto e posso capire benissimo che è una storia destinata a spezzare, ma "Ombre su Darkwood"... boh!
    Alcuni se non erro rivorrebbero Helligen a fare di nuovo il mad doctor classico anni 60-70... o.k., desiderio rispettabile, ma dopo "Incubi" è piuttosto difficile.
    Speriamo che Burattini gestisca bene il suo nuovo ritorno.

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