giovedì 7 maggio 2015

Zagor Collezione Storica a Colori: Il laboratorio segreto (ZCSC169)




        Il centosessantanovesimo numero in edicola oggi contiene la conclusione dell’avventura di Zagor e il mistero della Sorgente della Roccia Nera, la storia completa “Il sudario verde”, nonché le prime pagine della storia “La scorta Mohawk”.


IL SUDARIO VERDE

Muddy Waters è un piccolo porto fluviale di Darkwood, ai margini di una vasta palude, in larga parte inesplorata, battezzata con il poco invitante nome di Green Shroud “Sudario Verde”.
Qui, Zagor e Cico si aggregano alla spedizione organizzata da Dorothy Sanders, una giovane donna intenzionata a scoprire a quale sorte sia andato incontro suo fratello Leonard, assistente di un geniale scienziato, il professor Howenstein. Del gruppo fanno parte due guide, Olson e Demas, il dott. Lambert, lì giunto proprio per sostituire Leonard, e Slater, il braccio destro del professore che sta scortando un carico di animali esotici.
Il gruppo giunge a Nuova Genesi, il laboratorio che Howenstein ha installato nella palude di Green Shroud, e viene accolto da Byron, assistente gobbo del professore, che mostra loro la tomba di Leonard (che si rivelerà, tuttavia, finta).
Nel frattempo, un terribile e misterioso predatore uccide in modo bestiale una delle due guide, che viene “curata” da Howenstein e trasformata in una creatura animalesca simile ad altre che esistono in quel luogo.
Infatti la natura degli esperimenti che il professore conduce a Nuova Genesi è piuttosto oscura e Zagor non impiega molto a scoprire quale sia il terribile segreto che si nasconde nel laboratorio della palude: Howenstein vuole di restituire agli esseri umani le caratteristiche fisiche che, a suo dire, sarebbero state perse nel corso del processo evolutivo, estraendo alcune sostanze dalle ghiandole degli animali, con la conseguenza che gli uomini si trasformano in creature mostruose.
Non è nemmeno il caso di dire che – naturalmente – pagherà cara questa sua offesa alle leggi divine o, comunque, della natura!

Seconda e ultima avventura scritta da Alessandro Russo per la serie regolare di Zagor (la prima fu Il giorno del riscatto, del 1992), che concluderà la sua collaborazione col personaggio con la storia pubblicata sull’Almanacco dell’Avventura uscito nel 2003.
Ispirato ad un noto classico della letteratura fantascientifica, L’Isola del dottor Moreau di H. G. Wells, questo racconto da brivido è affidato agli esperti disegni di Gallieno Ferri ed affronta lo spinoso tema della sfida delle leggi della natura da parte di scienziati senza scrupoli. Una storia, insomma, che unisce divertimento ad intelligenti riflessioni…
È una storia con una trama forse fin troppo lineare, che come ambientazione richiama passate avventure nolittiane come I sei della Blue Star e Odissea americana pur non avendo lo stesso potere di coinvolgimento del lettore, ma che lo trascina in un crescendo via via sempre più inquietante (le apparizioni in penombra dei mostri, l’atmosfera di mistero e terroreche circonda il laboratorio, il susseguirsi di azioni e cambi di scena).
In effetti il professore, pazzo e monomaniacale, sembra un po’ troppo stereotipato e nel finale tutti sembrano avere la loro “giusta” punizione e la loro “meritata” vendetta, ma Zagor non sembra incidere moltissimo sugli avvenimenti. Fortunatamente nell’ultima pagina, lo sceneggiatore concede all’eroe di tirare le somme morali di tutta la vicenda e lo fa piuttosto bene.

1 commento:

  1. Quoto.
    Quando vidi il nome di Russo mi chiesi di quando fosse questa storia visto che la precedente risaliva al 92! °_O Rimasi abbastanza stizzito. In quel periodo la collana non è che mi stesse facendo impazzire. Come già scritto meno male che c' erano le storie passate che stavo recuperando.

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