Zagor e Cico ricevono una lettera dal dott.
Metrevelic, che li invita a raggiungerlo a Greenville, un villaggio su Monti
Superstizione dove si stanno verificando fatti inquietanti. I due amici partono
allarmati, perché quella località si trova non lontano dal luogo in cui
scomparve il barone Rakosi, dato per annientato nell’incendio del suo ultimo
covo. Dopo aver salvato una donna e sua figlia da alcuni non-morti, raggiungono
Metrevlelic che conferma loro che nella zona si è scatenata un’epidemia di
vampirismo della quale sospettano sia artefice proprio Rakosi.
Messisi in cerca del maestro vampiro, Zagor
e i suoi accompagnatori si scontrano con un gruppo di zingari che cercano un
uomo chiamato Weber e scoprono che sono proprio costoro ad aver scatenato
l’epidemia di vampirismo usando il sangue di un maestro di cui sono i
servitori: Svatek.
Entra in scena anche la vampira Ylenia
Varga: da lei Zagor apprende che effettivamente Rakosi è tornato e che si trova
ancora bloccato sui Monti Superstizione. Ylenia lo ha percepito grazie al
legame telepatico che la unisce a lui ed è partita dall’Europa per trovarlo e
distruggerlo definitivamente (in quanto responsabile di averla trasformata e di
aver ucciso l’uomo che amava).
Però, anche un altro vampiro ha attraversato
l’oceano. Si tratta di Kurt Svatek, un ex capitano dei famigerati Ussari Testa
di Morto, che Rakosi aveva reso suo discepolo. Egli, che si è fatto precedere
dagli zingari incaricati di creare uno stuolo di vampiri ai suoi ordini, vuole
distruggere Rakosi per assorbirne i poteri.
Durante la ricerca Zagor scopre che Jonas
Weber si era imbattuto casualmente nella grotta dove aveva trovato rifugio
Rakosi ed era stato da lui soggiogato affinché lo liberasse da una frana che lo
imprigionava. Ormai vicini al loro obiettivo, Zagor, Ylenia e gli altri loro
compagni devono affrontare Svatek e i suoi Ussari vampiri, aiutati anche da
mister Ferguson (ex braccio destro del defunto capitano Wallace, a suo tempo
innamorato di Ylenia) e dal suo amico Jacques che sono sulle tracce della bella
vampira, intenzionati ad ucciderla. Eliminato Svatek e gli altri Ussari, Zagor
e Ylenia raggiungono la grotta di Rakosi: costui, tuttavia, si è fatto beffe di
tutti ed è riuscito a fuggire con l’aiuto dell’insospettabile Moses (un
vecchietto del vicino villaggio di Halifax) e si allontana per recuperare le
forze e meditare vendetta.
Zagor e Ylenia (che Ferguson ha ormai
rinunciato ad uccidere) si promettono reciprocamente che quando arriverà la
resa dei conti con Rakosi, lo affronteranno insieme e la faranno finita una
volta per tutte!
Ritengo Jacopo Rauch uno dei migliori
sceneggiatori attualmente in forza alle testate zagoriane e in passato non mi
ha mai deluso. Anche in questo caso devo dire di essere soddisfatto.
La storia è
molto articolata, con tanti personaggi interessanti (e già conosciuti dai
lettori) a fungere da comprimari – Metrevelic, Ferguson, Ylenia, Rakosi – e
diversi ambiti di narrazione: la prima parte permeata d’atmosfera gotica,
quella centrale prettamente avventurosa e l’ultima di puro orrore.
Molto bello l’incipit, che ai più attenti avrà
sicuramente ricordato il primo capitolo del romanzo di Bram Stoker Dracula, laddove la diligenza con a
bordo Jonathan Harker arriva a Passo Borgo (qui Ferguson e Jacques arrivano al
crocevia di Borgo Nero) o quando una vecchia signora gli dona un crocifisso da
mettersi al collo come difesa contro i vampiri (in questo caso la vecchia consegna
a Jacques un rosario).
Ben
narrata ed intrigante la quest di
Rakosi da parte dei vari personaggi (Zagor, Ylenia, Svatek) e quella di Ylenia
da parte di Ferguson e il giovane Jacques.
Qualche
lettore ha lamentato di essere stato deluso dalla mancata “attiva”
partecipazione alla vicenda proprio di Rakosi. A onor di verità, sin da quando
si è cominicato a parlare di questa storia (nell’aprile 2014) Moreno Burattini ha sempre dichiarato
che si trattava del ritorno di Ylenia, nel quale Rakosi sarebbe stato in
qualche modo coinvolto. Pertanto, non si è mai parlato di un “ritorno” vero e
proprio del vampiro zagoriano per eccellenza! Ed in effetti il personaggio
compare nell’avventura solo in poche vignette, dando comunque modo di impostare
i presupposti per una sua effettiva rentrée
in futuro (come ben si arguisce nella pagina finale).
Per
concludere, due curiosità.
La
prima: Alessandro Piccinelli mi ha
rivelato che le copertine del secondo e terzo albo della storia originariamente
dovevano essere invertite. Quella di zagor a cavallo con il volto di Rakosi che
si staglia nel cielo avrebbe dovuto essere quella dell’albo In cerca di Rakosi, mentre quella di
Zagor che si confronta con il vampiro di spalle avrebbe dovuto essere quella
dell’albo conclusivo. Poi in redazione hanno deciso di invertirle, anche perché
il titolo scelto definitivamente per il terzo albo, Gli Ussari della morte, male si adattava all’immagine della cover.
La seconda
curiosità la trovate qua sotto: in esclusiva per voi, vi mostro il disegno
preparatorio a matita di Raffaele della
Monica per la seconda striscia di pag. 82 dell’albo In cerca di Rakosi. Anche in questo caso, il disegno definitivo
venne poi rifatto (con pochissime – in verità – variazioni) e questo è stato
scartato.
Caro Baltorr, cari amici, non sono d'accordo. La storia mi pare un po inutile. Non di poteva farlo resuscitare e basta? Ed invece no. Ed ecco una storia di altri personaggi che ruotano sempre intorno all universo vampiresco senza mai toccarne il centro abissale.
RispondiEliminaPersonalmente poi sono contrario a tutyi i ritorni che mai e poi mai hanno saputo dare le stesse emozioni della prima volta.
Dopo il paletto conficcatogli nel cuore nel lontano anno 80-81 speravano che Rskosi avesse trovato la pace eterna. È ora di dargliela.
Saluti a tutti
Caro Giovanni, anche se questa volta non siamo d'accordo voglio comunque ringraziarti per avermi stimolato (con il tuo post di ieri) a leggere la fine di questa storia e a farne la recensione!
EliminaCiao e alla prossima!
Bellissime covers, ma proprio non riesco a digerire una cosa come Gli Ussari della Morte. Nonono. No. E' come quando alle tre del mattino appoggi da qualche parte un Topolino di Romano Scarpa e zampetti fino alla cucina e assumi della insalata russa e cipsters e chinotto e poi ti addormenti e sogni sorci con gli stivali chiodati che marciano nella tua panza. Ho appena finito di digerire Le Donne Guerriere ( molto meglio Le Guerriere o al limite Le Donne Guerriero in cui il secondo termine è apposizione del primo sostantivo ndr > e Morbur - a cui confermo naturalmente la stima per altre storie - se ne esce con uno strillo che suona come soldati a cavallo magiari per conto della ultima destinazione. Brr. Mi toccherà comperari gli albi e ricopertinarli.
RispondiEliminaAhahahah!!!
EliminaCaro Baltorr,bentornato tra noi! Avevo giusto qualche domanduccia da porti! Come ben sai io apprezzo molto le storie di vampiri,e gli zagoriani che seguono il tuo Blog ben ricorderanno la mia insistenza nel porgerti domande sul ritorno di Rakosi.Devo dire che nel complesso la storia non mi è dispiaciuta,mi aspetto comunque uno scontro finale quanto prima. Cambiando argomento,cosa sai dirci dei "Color Cico" a cui ha accennato Moreno nella sua programmazione dell'anno zagoriano sul sito della Bonelli? Gli albi inediti saranno mensili o annuali,com'era una volta? Fai un salto in redazione e portaci notizie fresche! A presto...
RispondiEliminaCaro Frank, se non ho capito male gli albi a colori di Cico saranno 6, come miniserie a cadenza mensile. Sicuramente sarà coinvolto come autore anche Tito Faraci. Dovrebbero essere incentrati sui vari antenati di Cico... ops! Ma fose questo non dovevo scriverlo...
EliminaTi permettiamo di scriverlo, ma la prossima volta che passerai da Via Buonarroti dovrai portare le paste - ed il pane carasau per la banda dei sardi( Medda, Serra & Vigna ndr ) - perchè ti era stato detto e ridetto di tenere per te il cardine della miniserie . Sei fortunato che Tito ci ha pensato e ripensato e ha deciso di andare in altra direzione ( " abbiamo già letto di qualche parente di Cico e poi gli antenati fanno pensare al passato e desideriamo proiettare il panzone messicano nel futuro " ) considerato che - occhio allo spoiler - Cico pian piano soppianterà Zagor. Una rivoluzione copernicana. Tutto è cominciato con Dave Bonbon Bonelli che ha letto da qualche parte che gli editors giappo leggono praticamente tutto quello che è pubblicato su carta ed in rete x trovare nuove idee da infliggere ai loro mangaka sotto contratto. SBE non ha tutto quel tempo da perdere e così Bonbon ha risolto lasciando l'ufficio in orario di ufficio e passeggiando per la la ex capitale morale. Ha " fatto le vasche " in centro con tutti gli studenti che avrebbero dovuto essere altrove e ha mangiato un panzerotto di Luini guardando i musi di coloro che entravano ed uscivano dai palazzi di corso Vittorio Emanuele. Ne pomeriggio ha setacciato il quartiere Isola ripensando al Salgari che Boss Boselli impone come lettura a tutti i suoi pards ed al crepuscolo guardava i fanatici del power walking nei parchi vicini allo stadio. E' tornato nel suo home con le idde chiare: quasi nessuno assomigliava a Zagor ed in particolare allo Zagor delle ultime covers che ha definito ulteriormente il bicipite. Molti - anche molte a dire il vero - avevano invece punti di contatto con Cico. E' in momenti così che il tizio ha scoperto la legge di gravità e quell'altro ha scritto Imagine. In fondo Cico è anche Paperino e tutti amano il Paperino che è da qualche parte in loro. Il giorno dopo nel corso di un vivacissimo brainstorming Tito ha preso la palla al balzo e deciso che era il momento per scrivere una storia di Cico in sei passi ( six degrees of separation between Cico and You, my beloved reader è il nome di lavorazione ) in cui è spiegato come il personaggio è arrivato fino al 21mo secolo con la sua morale, i suoi tic e la sua panza. Oggi ha una posse. Oggi è trendsetter. Uno zinzino We are Robin della DC, credo. Zagor non chiuderà immediatamente - potrebbe continuare con uno oneshot annuale in cui si macera x la scomparsa del sidekick prima di perdersi nella sua Darkwood in una qualche avventura - sebbene sia chiaro che è necessario concentrarsi sulla vera star. Stay tuned.
EliminaCarissimo Baltorr,pensi anche tu che sia il caso di fare un'incursione alla redazione bonelliana prima che inizi "CARTOOMICS"?
RispondiEliminaCarissimo Frank, temo che non potrò accontantare la tua richiesta...
EliminaQuesto fine settimana (da venerdì 17 a domenica 19) sarò presente a Lucca Collezionando con lo stand e le iniziative del forum SCLS; mentre Cartoomics sarà il primo week-end di marzo.
Nella settimana intermedia non riesco proprio ad organizzarmi per recarmi in redazione.
Comunque, dopo le eventuali novità che dovessero emergere in queste due manifestazioni, sicuramente entro la fine di marzo conto di andare in cerca di nuovi scoop redazionali!!!
Ciao!
Baltorr! Tutto bene? Quando lo commentiamo il maxi di gennaio? Dopo che sono usciti quellu di maggio e settembre? E del cartonato di odissea americana non diciamo nulla? Batti un colpo...ciao..giovanni21
RispondiEliminaCaro Giovanni, sul Maxi hai ragione ma abbi pazienza... Lo scorso fine settimana ho partecipato a Lucca Collezionando e sto preparando il servizio fotografico da postare sul blog... Sul cartonato di Odissea Americana non credo sia il caso di fare un articolo apposito, tanto più che la storia ebbi già a commentarla quando uscì nella Collezione Storica a Colori...
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