giovedì 25 ottobre 2018

A DOMANDA… MORENO RISPONDE (6)



Sono passati più di due mesi
dall’ultima serie di domande/risposte
da parte del nostro Moreno Burattini su questo blog.
Ora, finalmente, ecco a voi il sesto capitolo…


1 – In futuro ci sarà la possibilità di rivedere Fats, il menestrello de "La paura scorre sul fiume" magari approfondendo la sua vita? Di solito questi personaggi simpatici nascondono un passato con vicende dolorose…

Di Fats, musicista di colore, mi sono rimasti in mente i duetti con Cico: il personaggio potrebbe in effetti tornare a far coppia, canora e avventurosa, con il messicano. Mi appunto il suggerimento, ma mi appunto anche di chiedere proprio a Maurizio Colombo (lo sceneggiatore de “La paura corre sul fiume”) di recuperare il suo menestrello. La serie di Zagor è piena di personaggi grandi e piccoli da riportare sulla scena.

2 – Stiamo vivendo una stagione di continui ritorni, tra nemici del passato e personaggi ricorrenti della saga. Si tratta di una precisa programmazione editoriale della collana?

I ritorni di amici e di nemici sono molto richiesti dagli appassionati. La serie si presta, grazie alla sua ricchezza di figure memorabili, alla loro ricomparsa: quello dello Spirito con la Scure è un vero e proprio microcosmo. Gli sceneggiatori sono affascinati, al pari dei lettori, dai villain e dai comprimari, e dunque fanno proposte per utilizzarli. Abbiamo una collana, quella a colori, dedicata proprio ai personaggi dell’universo zagoriano. Insomma, anche senza un preciso intento, i grandi avversari e i grandi alleati fanno continuamente la loro ricomparsa nei soggetti e nelle sceneggiature, nonostante i filtri (per ogni storia pubblicata, ci sono state svariate bocciature). Del resto, sono tanti! Queste nuove apparizioni contribuiscono a consolidare il microcosmo, intrecciando le storie fra loro e sedimentando un “passato” di trascorsi e di precedenti. Non c’è la mia precisa volontà di sfruttare i ritorni per, per esempio, fidelizzare i lettori; c’è la mia precisa volontà di pubblicare, per quanto possibile e nei limiti della serialità, storie divertenti e interessanti. Se mi viene proposta (o se viene in mente a me) una avventura divertente e interessante senza ritorni, la facciamo. Il buon proposito è di mettere in produzione il meglio che riusciamo a realizzare, poi a storia finita vediamo cosa abbiamo da presentare nella programmazione.


3 – Sarà possibile rivedere Miranda, la dark lady della storia "Huron"?

Possibile lo è certamente. Il suo destino è anche rimasto in sospeso e sarebbe bello vedere che le è successo Ho anche ricevuto un paio di proposte che la riguardano. Perciò immagino che qualche sviluppo ci sarà.


4 – Ritengo la saga atlantidea di Zagor molto bella e avvincente. Sarà possibile leggere in futuro altre avventure con tematiche riguardanti Atlantide e Mu?

Nel mio libro “Discorsi sulle nuvole”, da poco uscito grazie a Cut Up, è contenuto un capitolo appena un po’ polemico contro chi ha protestato con marce e manifestazioni al grido di “Basta Atlantide!”. Mi sono chiesto come mai Atlantide sia un argomento che hanno trattato e trattano tutti (c’è persino su Tex, in una storia di Nolitta) ma allo stesso tempo sia incredibilmente risultato indigesto a una parte dei lettori, nonostante Zagor sia una testata che, per le sue caratteristiche avventurose e fantastiche, si presta straordinariamente alla trattazione del tema. Non a caso Davide Morosinotto l’ha utilizzato nel suo romanzo “Zagor” senza che io gli abbia detto niente (da esperto scrittore ha colto da solo l’opportunità). Tuttavia, esaurito il ciclo con il viaggio in Antartide, per non far venire travasi di bile agli atlantidofobi mi sono riproposto di non entrare più nell’argomento.


5 – Riprenderà la pubblicazione degli Zagoroni? Sono ormai passati 5 anni dall’ultimo…

Gli Zagoroni sono stati una felice parentesi ma pare che il mercato tenda a premiare formati più piccoli e più agili. Questa preferenza dei lettori non riguarda solo Zagor ma tutti i personaggi, tant’è vero che a parte Tex anche Dylan Dog, Nathan Never e Martin Mystére hanno visto chiudere le loro serie giganti.


6 – È da tanto che Zagor non va in vacanza nei Caraibi: a quando una bella storia tra pirati, zombies e a difesa degli schiavi delle locali piantagioni?

Zagor è stato nel Caraibi nel 2009, nove anni fa, che per i tempi della nostra serie corrisponde all’altro ieri. Gli zombi sono comunque in arrivo - a Darkwood, però. E riguardo alla schiavitù c’è una storia piuttosto engagée in attesa dell’edicola.


7 – Caro Moreno, cosa pensi dell’idea che il Tessitore possa diventare uno dei nemici più pericolosi come Blofeld per Bond? Lui e la sua organizzazione hanno un grande potenziale per essere l’arcinemesi criminale di Zagor. Chi disegnerà questa storia, forse Verni?

Il Tessitore tornerà perché, com’è evidente dal finale del ritorno di Smirnoff, ci sono un sacco di cose ancora da raccontare. Luigi Mignacco si è incaricato di scrivere il seguito, che però non ha ancora un disegnatore, in attesa che si sblocchino le altre storie in corso. Abbiamo così tante idee che ci ingolfiamo.


8 – Un personaggio femminile che mi piacerebbe rivedere è quello di Conchita, apparso in una breve storia a conclusione dell'avventura contro Capitan Serpente. È possibile ?

Vale il discorso fatto per Miranda. Faccio notare come soltanto dando retta ai suggerimenti, tutti giusti, ricevuti in queste domande, ci sarebbero altri cinque o sei ritorni da mettere in cantiere. Salvo poi trovare chi si lamenta delle troppe ricomparse dei vecchi personaggi e ci accusa di non inventarne di nuovi. Come se far tornare un character del passato non costasse fatica: a volte è più faticoso che scrivere una storia ex novo.


9 – Bella (ed inaspettata) la notizia del ritorno su Zagor di Devescovi. Puoi accennare a cosa sta lavorando?

Per il momento sta realizzando una storia breve (40 tavole) per un Maxi della serie “I racconti di Darkwood”.


10 – È un po’ che non viene pubblicato Chiarolla, disegnatore dallo stile particolare che apprezzo molto. Quando e in che occasione lo rivedremo?

Tornerà con una storia in tre albi nel corso del 2019.


11 – Già si sa che, tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, Zagor sarà impegnato nel lontano ovest, nella storia disegnata da Kerac. Ci saranno subito dopo delle tappe di riavvicinamento a Darkwood, magari con un vecchio nemico ad aspettarlo a casa (soluzione che prediligerei) oppure lo rivedremo muoversi nella sua foresta a partire dal mese seguente, senza alcuna spiegazione di sorta?

La storia di Bane Kerac racconterà la quarta parte della trasferta fuori da Darkwood iniziata con “Terre fredde”. Per giustificare agli occhi dei lettori che non hanno seguito i Maxi del 2018 il fatto che Zagor si trovi nel Sud-Ovest ho pensato a un escamotage che spero apprezzerete.


12 – Come sono andati gli albi di Cico? (spero bene).

Benino. Il problema è che i lettori di Zagor preferiscono il formato tradizionale, a quanto pare.

13 – La mia edicola è letteralmente inondata di pubblicazioni di Tex a colori in ogni formato… È impensabile sperare in una riedizione delle più belle storie del Nostro, a colori formato Bonelli?

Tutt’altro che impensabile.


14 – A me piacciono molto le atmosfere urban. In attesa di vedere Zagor andare da Frida nel Palazzo dell’Imperatore a Vienna, non è in programma alcuna storia in città?

Va bene Londra?


15 – Volevo chiedere a Moreno se ha mai trovato una risposta alla morte di Makuaty, l’unica a ripercuotersi anche nella nostra realtà, nella storia di Sclavi sul ritorno di Hellingen.

Makuaty, sciamano dei Mohawk già presente in “Terrore dal sesto pianeta”, viene ripreso da Tiziano Sclavi per farne un personaggio della storia più sclaviana di Zagor, “Incubi”. Muore, viene riportato in vita… tutto collassa, tutto è illusione, tutto accade in una diversa realtà, nell’universo parallelo creato dalla mente di Hellingen che non vuole accettare di essere stato disintegrato nella cabina degli akkroniani. Faccio mia una frase della recensione di uBC: “Quasi tutta la storia si svolge in universi paralleli al nostro, ed è inutile cercare incongruenze in realtà alternative e impossibili”. Non è che non ho mai trovato una risposta, non l’ho neppure cercata.


16 – In una tua risposta precedente, Moreno, citavi la pubblicazione di due storie di Fishleg. La seconda storia sarà pubblicata sul mensile o su una collana extra? Inoltre, se possibile, quale è più o meno la data di uscita?

Una delle storie che citavo è già uscita: si tratta di “Ombre sulla Golden Baby”. L’altra, a mio avviso molto interessante, è in attesa di pubblicazione. Potrebbe essere un Maxi del 2020.


17  Leggendo il romanzo di Zagor non ho compreso bene lo spazio temporale che trascorre tra la morte di Fitzy e l’incontro di Zagor con Ayane. Mi sbaglierò senz’altro, ma mi ha dato l’impressione come se il tutto fosse accaduto nell’arco di solo giorno, o della notte stessa. Cosa che, se fosse vera, risulterebbe incompatibile con la sinossi ideata da Nolitta in Zagor racconta... Grazie della risposta.

Il romanzo di Zagor racconta una storia (certamente di breve durata) collocabile subito dopo la morte di Wandering Fitzy. La sinossi di Nolitta in realtà deriva da un racconto che lo stesso Spirito con a Scure fa a beneficio di Cico. Dunque Bonelli non mostra ciò che davvero è accaduto ma la versione che Zagor ne dà, sorvolando per brevità su molti fatti per arrivare al dunque, o tacendo volontariamente qualcosa per motivi suoi. Per esempio, Nolitta nulla dice di come Pat abbia imparato a volare tra i rami o perché abbia costruito una scure dalla foggia insolita. Insomma, “Zagor racconta” è una storia riferita, non mostrata in diretta, e si presta a tutte le integrazioni del caso.


18 – C’è la possibilità che Zagor e Cico ritornino nel regno di Golnor?

C’è la certezza, dato che Giuliano Piccininno la sta appunto disegnando.



19  Ci sarà una storia sul passato di Supermike?

A qualcosa accenneremo nel ritorno che è in lavorazione.


20 – In relazione alle eventuali domande da rivolgere al nostro Moreno, ecco la mia qui di seguito: Zagor è l’eroe positivo per eccellenza, classico nel suo codice morale, moderno sia per la concezione dell’universo che lo circonda e dell’interazione con esso, sia per l’umanità e l’emotività che lo contraddistinguono. Tra le sue peculiarità mi è sempre piaciuta la capacità di indignarsi e d’infuriarsi innanzi alle vittime dei soprusi, non temendo di manifestare sentimenti e stati d’animo, a volte reagendo con veemenza sul piano del trasporto emozionale con tutta la collera possibile per poi ritrovare in extremis il proprio equilibrio, dimostrandosi una volta di più l’eroe (umano) di sempre. Per fare una banale citazione, mi sovviene il richiamo ad una vecchia storia degli anni ottanta, “Il filtro diabolico”, in cui lo scontro finale con il villain di turno (“Bimbo” Sullivan) fu particolarmente intenso a causa dei tormenti fatti patire da questi al nostro eroe nel corso di quell’avventura. Ricordo di essermi immedesimato così tanto nello stato d’animo del protagonista in occasione della resa dei conti, che vissi tale epilogo con totale trasporto, in completa simbiosi con le emozioni ivi narrate delle quali, ancora oggi, rammento l’appagante soddisfazione di fine lettura. Di contro, negli ultimi tempi, ho avuto come l’impressione che tale prerogativa, vuoi per una maggior incidenza del “politically correct” sugli albi della collana, vuoi chissà, per esigenze redazionali, si sia andata ad affievolire e che le reazioni emozionali del nostro, per quanto esacerbate dai drammatici eventi in cui viene coinvolto, rispetto alle premesse narrative ed alle aspettative createsi nel corso dell’avventura siano, nel finale, sempre piuttosto “misurate”, “contenute”, “ponderate”. Mi sarei aspettato ad esempio una resa dei conti un po’ più “tosta” nell’ultimo scontro con Mortimer (reo dell’uccisione proditoria di alcuni cari amici dell’eroe), o un confronto più “deciso” con il sempiterno nemico (clone) Hellingen (reso ancora più odioso dalle rivelazioni sul suo passato) o ancora, rievocando l’avventura in edicola, una riscossa un po’più “risoluta” nei confronti dell’uomo pipistrello, sia pur lasciandone, come avvenuto, la dipartita per mano del complice Thunderman. Storie (che, si badi bene, ho comunque apprezzato e che meritano un sicuro plauso) dalle premesse brillanti ed emotivamente coinvolgenti ma dalle conclusioni, a mio parere, un po’ troppo basate sul “fair play” o lasciate nella determinazione dell’evento decisivo, alle circostanze del “fato” (la caduta accidentale, il masso provvidenziale ecc.). Ovviamente capisco che a far agire il nostro paladino in modo un po’ più “strong” si rischierebbe di urtare la sensibilità di alcuni lettori; (ci sono sempre quelli che legati alle ingenuità degli esordi vorrebbero uno SCLS alla “Bud Spencer”: cazzotti inverosimili, fagioli e risate) e naturalmente non dico che si debba tracimare nello splatter o nel cattivo gusto, ma a me piacerebbe vedere ogni tanto uno Zagor “scatenato e inarrestabile” contro cui niente può l’antagonista di turno, un eroe trasportato dall’ira e furente in cui il fine prestabilito (la giustizia) giustifichi ogni mezzo, dal cui contegno emergano la disperazione e il dolore sofferto per le perdite o le malefatte subite, ma anche la redenzione, il risveglio e l’umanità proprie personaggio che lo hanno sempre contraddistinto e fatto amare al grande pubblico, differenziandolo da altri suoi colleghi di carta (e di scuderia). È una cosa fattibile? Lo vedremo ? Con cordialità ringrazio…

La mia opinione sul politicamente corretto è politicamente scorretta, perciò se dipendesse soltanto da me sarei politicamente scorrettissimo, almeno nella logica del “quando ci vuole, ci vuole”. Però mi rendo conto che bisogna stare attenti a non urtare la sensibilità dei lettori più delicati d’animo. Anzi, sono stato più volte vittima di vibrate proteste, per esempio per il finale di “Catene” o per il cruento sacrificio azteco nella storia ambientata nello Yucatan (forse qualcuno ricorderà la lettera scandalizzata del mitico “signor Emilio”). Riguardo al finale di “Catene”, dove Zagor tende una trappola esplosiva ad alcuni spietati schiavisti, ho risposto rammentando ai detrattori come ne “Il fiore che uccide” Nolitta si sia liberato dei cattivi facendo crollare una diga che ha travolto un intero villaggio. Ma, appunto, una volta si poteva oggi non più. Ricordo che in “Mine Town”, il n°2 di Ken Parker, Lungo Fucile eliminava due carogne facendo saltare in aria la stanza dove si trovavano. Personalmente ho sempre trovato giusta e coraggiosa questa cruda trovata. Tuttavia, nella rubrica "Berardi risponde" che apre il secondo volume della recente riedizione Mondadori, lo sceneggiatore viene chiamato a giustificarsi e replica così: “Sì, lo ammetto, ero un ragazzo baldanzoso. Con una gran voglia di cambiare le storture della vita. L’accettazione (non la rassegnazione) s’è fatta strada dentro di me con il passare degli anni. Saggio non lo sono mai diventato, ma migliorato sì. La riflessione e la pacatezza permettono al pensiero di sedimentarsi e di scegliere comportamenti più consoni. Però guardo con nostalgia a quegli atteggiamenti più irruenti”. Insomma, Berardi si scusa. Io, per “Catene”, no. Ho ricevuto perfino lettere di proteste per il fatto che “Wandering” Fitzy sia stato mostrato a letto con una donna nel Color della scorsa estate. Se mi trovo dunque d’accordo sulle argomentazioni di fondo, non capisco del tutto le obiezioni alla presunta “mollezza” dello Zagor di certe mie storie. Nell’ultima storia con Mortimer la scena della disperazione dello Spirito con la Scure di fronte al cadavere del trapper Doney mi è parsa molto forte. Non vedo neppure dove Zagor non sia stato duro nello scontro con Thunderman o Marcus. Ricordo scene che avevo timore a mandare in edicola nel Maxi di Prisco con i Cherokee o in quello a New York disegnato da Mangiantini. Insomma, nei limiti consentiti dagli attuali paletti, mi sforzo di consegnare al lettore uno Zagor tosto. Poi, certo, ognuno valuta come crede. Nella miniserie “Zagor Le origini” mi sono comunque preso qualche libertà in più.


15 commenti:

  1. Come sempre interessantissimo il "botta e risposta" con Moreno... :) A quando invece qualche anticipazione sulla programmazione del 2019? ;)

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    1. Eh, caro Roberto, è sempre più difficile sapere qualcosa sulla programmazione futura... Ormai le decisioni vengono prese da un giorno all'altro, magari stravolgendo completamente le precedenti... Comunque, appena saprò qualcosa di preciso non mancherò di farne notizia sul blog! Grazie!

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  2. Invio a mia volta una domanda a Moreno Burattini per la prossima rubrica: "Gli Zagoriani appassionati come me apprezzano molto i ritorni di buoni e cattivi della saga del nostro, molti sono tornati e molti, a quanto leggo, fortunatamente torneranno. Uno, però, è morto per sempre: Mortimer. Eppure, se non ricordo male, rispondendo a domanda in non so quale fiera fumettistica (ne ho visto il video sul web), Moreno si presentava possibilista sul ritorno poiché diceva (sempre se non ricordo male e nel caso me ne scuso) qualcosa tipo "abbiamo visto solo il corpo", mi permetto allora di chiedere: ma davvero Moreno pensi che Mortimer, morto e sepolto, possa tornare? Da parte mia, per quello che può valere il mio parere, preferirei di no, un conto è il ritorno di arcinemici "superumani" come Hellingen, Rakosi, Kandrax, un conto resuscitare un uomo morto. A questo punto meglio nuovi antagonisti per il nostro immarcescibile Zagor."

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    1. Ho preso nota della domanda, caro Mauro.
      Ne approfitto per informare tutti che ad oggi le domande della settima serie sono 11, per cui ne mancano ancora 9.
      Fatevi avanti!!!

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  3. Ciao Baltorr,
    Sempre puntuale e preciso. Il tuo blog è un appuntamento imprescindibile per i Zagoriani.
    Sono io ad aver fatto la domanda su Makuaty. Mi rendo conto di averla probabilmente impostata male, e che nasceva dal fatto che, nell'ultima scena de "La fine del mondo", avevo sempre creduto di vedere lo spirito di un ormai defunto Makuaty, insieme ad Akoto e Kiki. Per cui mi domandavo il come mai della sua morte, se tutto era avvenuto, appunto, in una dimensione parallela. Invece, deduco dalla risposta di Moreno, che trattasi di Keokuk. Meglio così. Ancora complimenti per l'impegno che dedichi a questa nostra grande passione. Ciao.

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  4. Peccato che Atlantide sia destinata a non essere più utilizzata, io adoravo queste storie.

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  5. Tornerà drunky duck ( uno dei miei personaggi preferiti in assoluto! ) in una nuova gag con cico?

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  6. Ciao Baltorr! Io e molti miei amici,tutti ferventi zagoriani,ci stiamo chiedendo da un po' se la Bonelli sia intenzionata a dar via ad una nuova serie di Zagor nel formato a striscia,sull'onda del successo ottenuto da "Il battello dei misteri".Anch'io sono in attesa di stuzzicanti novità,e sono certo che non ci deluderai.A presto...

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  7. Si è già pensato a chi disegnera' lo zagor ( ancora lontano ) n. 700 ? ( Io mi auguro di vedere Piccinelli ma mi auguro di vederlo anche prima ! Comunque se lo disegnasse la coppia Sedioli /Verni o Nuccio mi farebbe lo stesso molto piacere! ) grazie mille per tutto ciò che stai facendo!

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  8. Uno dei personaggi, in tema di ritorni, che mi piacerebbe rivedere visto che la storia un cui fu comprimario di Zagor fu davvero bella, è l'anziano sakem Braccio Forte. Ditemi che avete qualche idea per riproporlo.

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  9. Ho inserito le vostre ultime domande nella nuova serie da sottoporre a Moreno!

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  10. Baltorr , essendo finito il girone di domande a Moreno, posso farne io a mia volta una per il girone successivo ? Se si, ci sarà un ritorno di Nayana ? Questa nuova storia di Rauch si è rivelata una piccola perla , a me e a tanti altri zagoriani farebbe davvero piacere avere una nuova avcerrima nemica per lo spirito con la scure !
    Grazie mille. Un saluto.

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  11. Con tutto il rispetto, ma vorrei sapere chi chiedeva a gran voce i ritorni di Krebs, Marcus e Thunderman! XD Pure Golnor!?! °_O Riguardo il ritorno di Smirnoff, ho scoperto una cosa "agghiacciante" sulla Badenlandia! Mah! Metterci di mezzo anche il tessitore poi... questa abitudine di mischiare e creare fili conduttori con storie completamente slegate tra loro non mi piacque molto già ai tempi di "Thugs". O Frida + Rakosi... in quella bella storia poteva esserci una comune fidanzata di Manfred ed era uguale! A proposito, perché non far uscire un bel fuoriserie con il kolossal di Castelli? XD
    Quell' "accenneremo" vorrà dire pagine e pagine di flashback su Mike Gordon stile Hellingen!?! XD Comunque questo è proprio il ritorno finale! Supermike era stato sconfitto nella prima storia e nella seconda non poteva comparire di nuovo come avversario, almeno diretto. Vediamo qua che si inventano. Intanto mi è toccato pure scoprire che finaccia ha fatto Archer in "Spedizione di soccorso"! Sic!

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