venerdì 11 febbraio 2022

Mortimer colpisce ancora (Zagor Gigante 677-679)

Il diabolico Mortimer è tornato sulla scena, deciso a vendicarsi contro Zagor ma anche a ricavare del denaro dalla sua vendetta, grazie a un piano che sta mettendo in atto. Il complotto ruota attorno a Pleasant Point, dove il criminale ha attirato un ricco uomo d’affari, Humbert (scortato dal suo assistente Ludwig e dalle sue guardie del corpo agli ordini di un certo Tyrone), e il capitano Simpson, giunto all’appuntamento con un drappello di soldati. Mortimer è presente in incognito, sotto il falso nome di Mirror, travestito da trapper. Il suo scopo è creare tensioni fra Humbert e Zagor, informato da una lettera di come l’imprenditore intenda scatenare una guerra con gli indiani per impadronirsi della foresta di Darkwood. Dopo un primo scontro fra lo Spirito con la Scure e il business-man, uno dei soldati viene trovato ucciso e Humbert scompare nel nulla. Di entrambi i crimini è responsabile Mortimer, ma i sospetti cadono inevitabilmente sul nostro eroe, che viene braccato dai soldati e dagli uomini di Humbert.

Catturato, lo Spirito con la Scure viene imprigionato a Pleasant Point sotto la custodia degli uomini del capitano Simpson, deciso a impiccarlo nel più breve tempo possibile. Mortimer, sotto il suo travestimento da trapper, ha seguito le fasi della cattura del re di Darkwood, e, giudicando ormai riuscito il suo piano, si allontana in canoa dal trading post. Ma Cico, rimasto gravemente ferito durante una sparatoria, lo riconosce e mette in allarme Jenny, Sara ed Ellie May. La prima segue il criminale lungo il fiume, le altre fanno fuggire Zagor.

Quest’ultimo si mette sulle tracce dello spietato criminale, cercando di raggiungerlo prima che questi possa fare del male a Jenny, che h scoperto e catturato. Scopre così un ulteriore tassello del diabolico complotto ordito ai suoi danni: Mortimer si è alleato con alcuni affaristi di Kingston, promettendo loro, in cambio di diecimila dollari, di riuscire a far impiccare Zagor. In tal modo, gli indiani di Darkwood non avranno più il loro difensore e potranno essere cacciati dalla foresta, lasciando liberi i terreni per nuovi insediamenti, piantagioni, commerci e attività economiche.

Ma Zagor riuscirà a fermare Mortimer nel corso di un ultimo duello e a rivelare il complotto alle autorità. Il diabolico avversario, dal canto suo, riuscirà ancora una volta a sfuggire alla giustizia… definitivamente e in un modo del tutto inaspettato!!!

Due osservazioni iniziali:

1) la storia, pur essendomi piaciuta, non è a mio parere la migliore della lunga serie che vede scontrasi il nostro Zagor con Mortimer. Sicuramente l’avventura ad Haiti e quella della “morte” nella cascata le sono superiori. Ma è comprensibile: Moreno stesso ha dichiarato più volte che questo ultimo ritorno nasce per soddisfare le pressanti richieste dei fans e che, altrimenti,  per lui la vicenda si era definitivamente conclusa in “Mortimer: Ultimo Atto”;

2) una volta tanto, sin dal primo albo, mi ero immaginato come potesse andare a finire la vicenda. Quando Mortimer ricorda il colloquio con la persona che gli ha fornito la pillola della morte apparente viene posto l’accento sul fatto che fosse di colore nero, mentre nel portapillole che viene mostrato nella terza vignetta di pag. 15 del primo albo ve ne’è un’altra di colore chiaro… Mi è subito venuto spontaneo pensare: “Che quest’altra sia una pillola veramente mortale che Mortimer userà per sfuggire al giusto castigo di Zagor?”. Beh, a quanto pare la mia intuizione si è rivelata giusta! 

Ciò premesso, ribadisco comunque che questa storia in tre albi mi è piaciuta: la diabolica trappola architettata da Mortimer (nell’attuazione della quale non si fa scrupolo di sacrificare i suoi stessi alleati pur di vendicarsi di Zagor, screditandolo pubblicamente, e di distruggere la “sua” Darkwood) riesce ancora una volta a mettere in serie difficoltà il nostro eroe. La trama si sviluppa con la giusta tensione narrativa: bellissima l’introduzione con la “resurrezione” di Mortimer, da “manuale nolittiano” lo scontro con Humbert e i suoi sgherri, dinamicissimo lo scontro con i militari nel secondo albo, molto belli (checché altri ne dicano, a me piacciono sempre) i vari flashback delle avventure passate.


Degne di particolare menzione sono le due vignette che rimandano al primo incontro tra Zagor e Cico e alle figure oniriche minacciose che incombono sul messicano (che richiamano quelle che turbavano i sogni di Zagor nell’avventura “Iron-Man”).

Interessantissime, poi, le cinque pagine del primo albo che mostrano Zagor e Cico in Italia, in viaggio tra Venezia e Genova passando per Milano. Questo ci fa ben sperare di poter vedere in futuro delle storie retrospettive che racconteranno più compiutamente queste “storie mai narrate”…

Bello l’approccio romantico di Zagor con Jenny. Al di là di tutti i coinvolgimenti sentimentali passati (Frida, Virginia, Gambit, Marie Laveau…) mi sembra proprio che se, in futuro, una ragazza potrebbe “accasarsi” con lo Spirito con la Scure questa è proprio Jenny: semplice ma coraggiosa, timida ma già abituata alla vita nella foresta, personaggio apparentemente banale ma che acquista sempre più spessore di avventura in avventura… vedremo cosa uscirà prossimamente dalla penna di Moreno (già quest’anno sembra ci saranno degli sviluppi in merito)!

Un ultimo appunto sulla storia: ancora una volta viene riconfermato lo spessore morale di Zagor nella frase che pronuncia nella terza vignetta di pag. 94 del terzo albo, parlando della bellezza e importanza di avere degli amici, contrariamente a Mortimer che, con la sua violenza e cattiveria, è fondamentalmente solo!


Per concludere, per quanto concerne i disegni, osservo che quelli degli Esposito Bros sono davvero ottimi: sempre riusciti i primi piani dei personaggi (in particolare Zagor e Mortimer) e molto dinamiche e spettacolari le scene d’azione e le acrobazie zagoriane.

Ma ora mi sorge un dubbio… Mortimer sarà davvero definitivamente morto???

 

 

 

12 commenti:

  1. Certo che Mortimer è morto. Almeno fino al prossimo ritorno ;)

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    1. Fino a quando questa moltitudine di lettori (!) ne richiede a gran voce ritorni su ritorni.,. siccome è stato citato da Burrattini il secondo gigante (a questo punto mi chiedo il perché), pensavo si trattasse di un piano post-mortem lasciato dal nostro in caso di fallimento e quello visto qui fosse quindi un impostore che ne facesse le veci invece di un banale ritorno.

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  2. Personalmente mi è piaciuta anche ti dò ragione sulle due precedenti avventure contro mortimer decisamente migliori . Avrei preferito una conclusione che lasciasse mortimer imprigionato per farlo tornare ma è anche vero che nessun grande nemico resta morto definitivamente anche se certo mortimer non è hellingen chissà aspettiamoci sorprese

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  3. Pur non essendo una storia memorabile, la lettura è piacevole e scorre via senza intoppi.
    La caratterizzazione di Zagor e del suo afflato spirituale è eccellente con una magnifica sintesi in chiusura nella riflessione sulle amicizie sincere che lui ha e Mortimer no.
    La forza di un uomo non è fatta solo di muscoli ed astuzia, ma anche di ciò che la sua personalità riesce ad ottenere dagli altri non manipolandoli, beninteso, ma facendosi amare e rispettare per quello che si è e si fa.
    La storia è corale, di una coralità che non toglie l'attenzione dall'eroe, come nella recente vicenda texiana tra i ghiacci, ma che anzi ne esalta il ruolo e le qualità.
    Le donne non sono delle simil poliziotte da legal thriller americano, sono si determinate ma senza perdere dolcezza e femminilità.
    Non si tratta di un "team up" in qualche modo freddo e confuso, ma di un effettivo gioco di squadra al servizio di Zagor.
    Bravo Moreno.
    Però una cosa da dire ce l'ho: capisco la critica di chi taccia certe storie di "spiegazionismo".
    Anziché ricorrere al feedback per spiegare un certo passaggio, non si potrebbe utilizzare le stesse pagine in precedenza per mostrarlo in "presa diretta"?

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    1. Grazie per il tuo commento, Mario. Molto bello!
      Sulla questione dei flashback, probabilmente non si utilizzano i disegni originali per due motivi: continuità grafica e problemi di copyright (ogni volta che vengono ristampati i disegni di un certo autore, questi devono essere pagati...)

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    2. No!! Mi riferivo ai flashback nell'ambito della stessa storia.
      Anziché mettere il personaggio a raccontare com'è andata, credo sarebbe meglio utilizzare lo stesso numero di pagine per mostrare ciò nel momento in cui accadeva.

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    3. Ah, ho capito... Sì, effettivamente sarebbe meglio come dici tu... forse è qustione di "stile" dello sceneggiatore...

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  4. Ciao Baltor... Sei sempre il numero 1...quando ci metterai le tue anteprime su Zagor x il 2022.... Gli anni scorsi ci hai dato più news tu... che tutta la Bonelli.. Burattini... messi insieme.
    Grazieeee.. Salutiiii

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    1. Sto assemblando un po' di notizie in merito e spero di risucire a scrivere qualcosa quanto prima... Grazie per i complimenti!!!

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  5. Mi ricorda la situazione di quando molti rivolevano Hellingen dopo “Incubi”.
    Sembra un’ avventura gradevole, ma superflua in cui vengono reinserite, come detto, cose giá viste nelle passate apparizioni del genio del crimine con tanto di ripescaggio di morte apparente giá usata un paio di volte almeno con Zagor da Nolitta.
    Unica novità la nuova fiamma. Peccato che ai tempi a Burrattini non fu concesso di espandere il rapporto tra Zagor e Rita Duff, personaggio più interesssnte,

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