giovedì 21 dicembre 2023

PRESAGI DI GUERRA (SPECIALE TEX WILLER INCONTRA ZAGOR)

Alla vigilia della grande scorreria dei Comanche che minaccia il Texas, Tex e Zagor tornano ad agire all’unisono per tentare di sventare in extremis la minaccia e salvare la madre di Quanah Parker dai sicari del perfido colonnello Baylor… Stavolta al loro fianco ci saranno i pards di mille avventure…

Mauro Boselli e Alessandro Piccinelli avevano promesso ai lettori che Tex Willer e lo Spirito con la Scure sarebbero tornati a cavalcare assieme. Anzi, l’aveva promesso proprio Zagor a Tex, nel finale di Bandera!, uscito due anni fa, di cui questo Presagi di guerra costituisce il seguito.

Ci troviamo nuovamente in Texas, dalle parti del Territorio Comanche e, ancora una volta, come suggerisce il titolo, spirano venti di guerra. È trascorso qualche anno (da indizi raccolti nel corso della narrazione sembrerebbe trattarsi del 1867) e sono cambiate molte cose, rispetto al primo episodio. C’è stata nel frattempo la Guerra di Secessione e Tex non è più un fuorilegge, bensì il ranger che tutti conosciamo.

Quanah Parker, sebbene ancor giovane, è ora un rispettato capo comanche, e si appresta a lanciare contro il Texas la storica Grande Scorreria.

La guerra imminente, però, non è ancora scoppiata e Tex e Zagor cercano di impedirla, da un lato tenendo a bada i coloni dissuadendoli da azioni avventate, dall’altro cercando di ricondurre la madre Cynthia/Nautdah a suo figlio Quanah per mitigarne l’aggressività. In ciò devono battersi contro il destino, i provocatori e i guerrafondai.

Al fianco dei due eroi, stavolta, ci sono anche le loro “spalle”, un giovane Kit Carson e il maturo, e ora anche marito e padre di famiglia, Cico.

Che dire di questa storia? Dopo l’entusiasmo del primo episodio, non foss’altro per il fatto di aver visto realizzato uno dei sogni della mia gioventù (Zagor e Tex in un’unica avventura), devo dire che questo secondo incontro tra i due eroi mi ha lasciato un po’ più tiepido.

Mi è piaciuto molto l’incipit, dove vengono mostrati Carson e Cico che insieme sbaragliano la banda di Gleason, oltre alla sorpresa di ritrovare il messicano sposato con Pamina e padre di quattro figli: tutto molto simpatico e toccante.

Poi però la storia, peraltro di piacevole lettura, prosegue su binari più canonici, tipici della scrittura boselliana: robusta sceneggiatura, dialoghi efficaci, agganci a vicende storiche realmente accadute, rimandi ad avventure precedenti, tantissimi comprimari e un finale (un po’ troppo affrettato) con delle belle didascalie, amare e crepuscolari. Ma ho avuto l’impressione che Zagor sia stato lasciato un po’ in disparte, laddove Tex e Kit Carson sono invece “pieni” protagonisti (d’altra parte, è anche vero che l’albo in questione fa parte della collana Tex Willer Speciale…).

Rimangono poi diversi aspetti irrisolti (volutamente?). Come ci è ricapitato Zagor da quelle parti dopo l’avventura precedente, cosa ha fatto nel frattempo, ha partecipato anche lui alla Guerra Civile Americana? Come è finito Cico ad abitare in una zona di guerra, tanto più che in “Bandera!” sembrava non essere in Texas? Come si sono incontrati lui e Kit Carson? Nulla ci viene esplicitamente detto.

Inoltre, devo osservare che non mi ha entusiasmato leggere di uno Zagor palesemente e definitivamente “sconfitto” nella sua battaglia in favore dei pellerossa (del nord-est come del sud-ovest) – sebbene storicamente e realisticamente plausibile. E Cico, in futuro, lo avrei visto meglio come colui che (sposato, sì, con Pamina e padre di una numerosa nidiata di figlioli) rileva e gestisce il locale di Pleasant Point a Darkwood, e non una “cantina” nel Texas…

Notevoli i disegni di Alessandro Piccinelli, bravissimo in tutto e per tutto, nelle scene dinamiche, nei primi piani, nei particolari dell’abbigliamento dei personaggi (persino nel distinguere le varie tribù indiane presenti nell’accampamento comanche). Forse avrebbe dovuto “invecchiare” un po’ di più Cico, che invece appare come suo solito…

Ci sarà in futuro una terza avventura con Zagor e Tex nuovamente fianco a fianco? Sul punto, Mauro Boselli ha risposto con uno degli intercalari texiani più celebri e filosofici... Quién sabe?

Staremo a vedere…

 


4 commenti:

  1. Mi dispiace ma questa storia non mi è piaciuta per niente , la continuity ad ogni costo su un fumetto seriale mi sembra una forzatura. Zagor solo e cico sposato con 4 figli? Quindi dobbiamo dedurre che tutta la saga di zagor è una parentesi della sua vita , c’è un prima della foresta degli agguati e questo lo sappiamo, ma c’è anche un dopo in cui la coppia Zagor cico non esisterà più, questo è assurdo, oltre che essere tristissimo. Mi sento preso in giro da 50 anni, tanti sono gli anni che li leggo. E non mi si venga a dire che la vita è così, perché Zagor è pur sempre un personaggio di fantasia, non è necessario tutto questo realismo . Dovrò fare finta che questa storia non sia mai stata scritta , sergio Harry Gordon

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  2. Ciao. Devo dire che anche io mi aspettavo di più, anche se lo dico a bassa voce, con molto candore. Il primo incontro mi ha entusiasmato a mille, mentre questo, volendo raccontare troppo, è molto brusco in fatto di stacchi, di situazioni flash con tempi stretti... forse aveva bisogno di più pagine. Mi ha rattristato vedere Zagor uscire di scena senza poter salutare Tex e i suoi amici. Che fine avrà fatto? In effetti anche le tue domande sono lecite, ma non mi ci sono soffermato più di tanto. Probabilmente Tex e Zagor vanno amati così come ce li raccontano e non si discutono! ;-) Aspetterei il terzo incontro, probabilmente il racconto finale che Boselli ha in mente prima di andare in pensione, con uno Zagor ottantenne e un Tex maturo. La strada è stata aperta e questo finale avrebbe più senso del fatto dell'ipotesi iniziale di pubblicare un "one shot" con il Tex adulto e Zagor invecchiato. Bello, comunque! Da rileggere e rileggere reiniziando dalla saga ristampata con "Le grandi storie Bonelli". PS Credo che le chicche di questo incontro siano state fondamentalmente queste, a iniziare dal precedente: a) vedere le filosofie di Tex e Zagor a confronto, non solo raccontate negli articoli di critica, ma anche "de visu" b) leggere che vengono chiamati insieme: Tex! Zagor! c) la scazzottata tra loro d) Tex che desidera conoscere Zagor, dai racconti di Buck Barry d) l'incontro tra Kit Carson e Cico e) Tex che non ce la fa a sapere che Zagor si accompagna con un cicciottello con un nomignolo infantile f) Tex e Zagor che cavalcano insieme e hanno un'intesa perfetta nella battaglia contro la banda del colonnello Baylor g) ecc. ecc ad libitum!

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  3. A mio gusto (di zagoriano) questo speciale soffre di due debolezze: 1) non è un vero team-up, ma un'avventura corale nella quale Tex e l'indiscusso protagonista e Zagor uno dei tanti figuranti.
    2) è un'avventura tenacemente agganciata alla Storia con la S maiuscola, mentre il mondo di Zagor è quello delle "libertà narrative", delle invenzioni in anticipo sui tempi, in bilico tra Atlantide e steampunk, tra incubi lovcraftiani e razze aliene, tra Dragonero e Martin Mystere, tra aerei a-grav e Nautilus.

    P.S. Concordo sul fatto che non è stato piacevole leggere del fallimento degli ideali e della filosofia di Zagor.

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  4. Sottoscrivo in tutto i commenti negativi alla storia . Pessima ma veramente pessima nell'umiliare Zagor alla sconfitta entre gli altri protagonisti vincenti ,giovani e sulla breccia

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