mercoledì 26 gennaio 2011

Altri ricordi...

Qui non voglio parlare dei ricordi legati gli albi di Zagor, ma di quelli più propriamente legati al mio rapporto col personaggio.

Ho già detto che in quegli anni frequentavo quotidianamente l'oratorio del mio paese e lì ero diventato famoso per la mia passione zagoriana, tanto che ero stato soprannominato, appunto, "Zagor": molti ragazzi si rivolgevano a me chiamandomi proprio così!!!
Una volta capitò che, alla presenza del prete dell'oratorio, uno dei miei amici disse che mi "scherzavano" chiamandomi Zagor (lo fece sbagliando verbo ed intendendo invece dire che mi avevano "soprannominato" così): il prete lo ammonì che non bisognava mai scherzare nessuno!
Quando gli venne spiegato che io ero contentissimo di quel soprannome, allora qualche volta, per chiamarmi, lo usò anche lui... scherzosamente, appunto!

Tuttavia, alcuni altri ragazzi erano invidiosi di questo mio appellativo e allora sì che essi mi schernivano: approfittando del fatto che all'epoca ero molto magro (chi mi conosce ora non lo direbbe!), mi chiamavano "Zagor-senza-muscoli"... Ma, con un atteggiamento tra la superiorità intellettuale ed il compatimento, io li lasciavo fare... Il nome di Zagor veniva comunque usato per identificarmi, nel bene o nel male!!!

Naturalmente, mi ero anche fabbricato la "mia" scure!
In questa fotografia dell'agosto 1971 (l'estate in cui cominicai a collezionare Zagor) mi vedete in perfetta (si fa per dire) "tenuta zagoriana": in canottiera senza maniche, blue jeans e scure affronto il perfido nemico di turno (mio padre) nel cuore di un'immaginaria foresta di Darkwood!!!


Certo, la canottiera a righe bianche e blu non era il massimo della zagorianità, ma io ero contento lo stesso... Una volta provai anche a farmi una casacca che potesse assomigliare a quella di Zagor: avevo tagliato le maniche a un vecchio maglioncino rosso e vi avevo applicato sopra un cerchio giallo con l'aquila disegnati su carta, ma non funzionò a lungo poiché lo stemma si strappava con i movimenti... pazienza!
Con o senza casacca ufficiale, i miei Aahyakkk! continuai a lanciarli dovunque mi ritrovassi a giocare, da solo o con gli amici, senza badare alle persone che mi guardavano in modo strano...

(In ricordo del mio caro papà, 1920 - 1997)

13 commenti:

  1. Ciao Baltorr,
    molto bello questo post che hai dedicato a tuo papà.
    Io sono arrivato a Zagor un po' dopo, nel 1975 all'età di 10 anni essendo del 1965.
    Quell'anno ricordo che andavo spesso per i boschi liguri ricchi di conifere immaginando di essere tra le magnifiche abetaie di Darkwood...anch'io in compagnia di mio padre che molto più prosaicamente cercava funghi.

    RispondiElimina
  2. Ah, le passeggiate nei boschi a giocare a Zagor... Che bei ricordi anche i tuoi, Mario!

    RispondiElimina
  3. Ho letto con piacere questo tuo Blog.....ho apprezzato molto il tuo viaggio nei ricordi.

    Altri tempi......bei tempi.

    complimenti....spero di leggere prossimamente altri tuoi ricordi sul mitico Zagor.
    Felix

    RispondiElimina
  4. Grazie mille per i complimenti, Felix, e mi raccomando... continua a seguire il mio blog!!!

    RispondiElimina
  5. Ciao, Spirito con il Flash.
    Ho scoperto da poco questo tuo blog e lo trovo interessante.
    Riguardo alla foto, devo dire che il tuo volto non è cambiato molto da allora.
    DevilMax

    RispondiElimina
  6. Ciao Massimo/Devilmax, benvenuto nel mio blog!
    Grazie mille per i complimenti!
    La faccia non è cambiata... è il resto (capelli e magrezza) che se n'è andato da tempo!!!
    Mi raccomando, continua a farmi visita in questo angolino della rete!
    Ciao!

    RispondiElimina
  7. >> Mi raccomando, continua a farmi visita in questo angolino della rete!
    Puoi contarci.
    Ciao,
    DevilMax

    RispondiElimina
  8. Ma non ti si può vedere... magro e coi capelli!!!
    La faccia però è quella...!

    RispondiElimina
  9. Eh, sì, Massimo/Walter...
    La faccia è ancora quella, ma soprattutto è ancora quello lo "spirito" (con la scure)!;-)

    RispondiElimina
  10. ciao Marco,

    ho da poco scoperto il tuo blog zagoriano e devo complimentarmi con te.
    credo che come ogni zagoriano che si rispetti mi sono ritrovato nei tuoi post come se fossero ricordi miei (a te la rosolia, a me una influenza portò lo zagor mensile, forse L'ULTIMO VICHINGO o VIAGGIO SENZA RITORNO... non ricordo, era il '79).

    è incredibile quanto profondamente questo personaggio sia entrato nella nostra infanzia, quanto abbia condizionato il nostro immaginario fantastico e arricchito di suggestioni il nostro universo ludico; suggestioni impossibili da descrivere ma comuni a tutti coloro abbiano sognato di condividere le avventure dei nostri eroi nell'improbabile intrico della "giungla" di Darkwood o nella pace oziosa della capanna nella palude.

    Chi è stato Zagoriano da piccolo ha buone probabilità di continuare ad esserlo per sempre; certi odori, per esempio di certe piante da fiore, hanno il potere di rievocare pomeriggi lontani trascorsi a leggere fumetti, magari a casa di un amico.
    eh sì, siamo proprio dei nostalgici cronici!

    ciao!
    Luca

    RispondiElimina
  11. Ciao Luca, ben ritrovato!
    Grazie per aver voluto condividere con noi le tue emozioni zagoriane!
    E' proprio vero quello che scrivi: Zagor ha "condizionato il nostro immaginario fantastico e arricchito di suggestioni il nostro univferso ludico"... E' un po' lo stesso concetto che scrissi una volta in una lettera a Sergio Bonelli (di cui parlerò in futuro).
    Possiamo davvero dire che "zagoriani una volta, zagoriani per sempre!".
    A presto!

    RispondiElimina