mercoledì 3 febbraio 2021

La nave fantasma (Maxi Zagor 41)

In un tratto di mare al largo della Florida si verificano inspiegabili e inquietanti fenomeni.

Racconti di marinai parlano di vascelli fantasma e di navi scomparse nel nulla o inghiottite da banchi di nebbia che sembrano salire dalle profondità dell’Oceano.

Uno scienziato, il Professor Coleman, vecchio amico del Capitano Fishleg, ha forse trovato la spiegazione a questi eventi, ma Hassler, ricco uomo d’affari, lo fa rapire e lo costringe a ultimare i suoi esperimenti proprio in quella zona di mare a bordo della nave a vapore Philadelphia.

Per salvarlo e per svelare i misteri che si nascondono a sud di Bermuda, Zagor e l’equipaggio della Golden Baby dovranno affrontare oscure forze della natura e impedire che i risultati delle ricerche di Coleman, che potrebbero cambiare le sorti dell’umanità, finiscano nelle mani sbagliate.

* * *

La storia intessuta da Antonio Zamberletti mi è piaciuta.

Tanto per cominciare è una bellissima avventura marinara, con velieri, golette, incrociatori militari, navi a vapore, marinai, squali, isole misteriose, nebbie inquietanti e galeoni provenienti da altre epoche che compaiono e scompaiono.

A causa del mistero che lo sceneggiatore assume celarsi dietro il famigerato Triangolo delle Bermuda (argomento che nella mia adolescenza mi appassionò abbastanza, tanto che fui uno di quelli che acquistarono il volume di Charles Berlitz Bermuda: Il Triangolo Maledetto edito da Sperling & Kupfer – la lettura del quale mi lasciò tuttavia abbastanza deluso) ho dovuto leggere con attenzione la spiegazione che ne viene data (il tutto alle pagine da 172 a 179 dell’albo) perché, effettivamente, parlando di anomalie magnetiche, uomini misteriosi che usano antiche armi sumere e indossano monili dell’antico Egitto in compagnia di strani animali feroci trasportati dalla stessa fonte di energia che è in grado di muovere gli oggetti e che si manifesta con la “nebbia bianca”, di primo acchito qualcosa rischia di sfuggire al lettore meno attento.

La trama è poi arricchita da intrighi internazionali, ex ufficiali della marina militare olandese, uomini del servizio segreto degli Stati Uniti, tutti interessati agli esperimenti di Coleman.

Divertente e simpatica la caratterizzazione data allo “storico” marinaio della Golden Baby, Zarkoff, presentato come un “liceale innamorato” (di Audrey, la figlia del professor Coleman) che non perde occasione per cercare di mettersi in mostra a beneficio della ragazza. Se son rose e fioriranno, lo potremo sapere solo in occasione di una prossima avventura…

I disegni del veterano Alessandro Chiarolla sono impareggiabili soprattutto nell’illustrare i vari velieri e bastimenti in preda alle onde dell’oceano.

 Infine, ho apprezzato l’idea di inserire delle pagine finali, a corredo dell’albo, con la spiegazione dei retroscena storici e letterari del Triangolo delle Bermuda e dell’esperimento Philadelphia.

 

3 commenti:

  1. Cosa pensa dei selvaggi e degli animali che abitano l'isola? Li ha reputato indispensabili per la storia oppure no?

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    1. Secondo me sono la parte più "debole" della storia... ma fanno comunque parte della spiegazione degli strani fenomeni che da l'autore...

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  2. Anche a me questo Maxi è piaciuto... Anche Chiarolla, che non è tra i miei disegnatori preferiti, questa volta si è superato...specialmente nelle caratterizzazioni delle navi e delle ambientazioni marinaresche... Do un bell 8...

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