martedì 2 marzo 2021

A DOMANDA… MORENO RISPONDE (31)

Cari amici zagoriani, ecco a voi

a poco più di una sola settimana di distanza

la ventiseiesima puntata della rubrica

A domanda… Moreno risponde”!


Ringrazio Moreno Burattini

per la sua grandissima disponibilità

(e questa volta anche per la celerità nel rispondere),

e andiamo a incominciare…


1 – Caro Moreno, essendo tu il creatore di un personaggio come Mortimer, intendo chiederti qualcosa al riguardo di coloro i quali gli sono stati accanto, essendo suoi complici. Di Sybil sappiamo tutti quale è stata la sua fine. Jonathan Clark morto. Rabbit idem. Mi voglio quindi soffermare su Bertand Duvalier, ovvero l’uomo di stato che lo ha aiutato nei Caraibi, e su Fox de “La vendetta di Mortimer”. Per quanto concerne il primo, mi sembra chiaro che, pur essendo vivo ed imprigionato, non può aiutare Mortimer (presunto morto) in quanto si trova in un luogo lontano rispetto a dove abitualmente il Re del Crimine agisce. Per questo voglio parlarti di Fox, che non solo è stato imprigionato e non si sa se sia ancora vivo oppure sia morto in galera. Ciò che sappiamo è che prova una grande rabbia verso Mortimer che lo ha mandato allo sbaraglio, facendolo arrestare senza pensarci su due volte. Ti chiedo, anche se dopo tutte le avventure in cui è tornato non è più comparso, se tu intenda riprendere questo comprimario e se tu voglia mandarlo contro Mortimer, facendogli scaricare la rabbia che cova dentro di sé. Oppure se tu voglia renderlo appetibile come nemico di Zagor senza prescindere da un presunto ritorno di Mortimer. O ancora, se Mortimer stesso, riesumato non si sa come, voglia di nuovo averlo al proprio fianco, come sottoposto, dopo un lavoro di convincimento che porterebbe, così, del denaro nelle sue tasche? Certo, far evadere un pesce piccolo e non molto importante non deve certo essere grande prerogativa di una mente criminale, ma cosa ne pensi?

Direi che di Duvalier ci si possa dimenticare (peraltro, mi chiedo se ci sia chi ha colto il riferimento, quanto a cognome, a Papà Doc e a suo figlio Jean Claude, per vari decenni dittatori haitiani a capo dei famigerati Tonton Macoutes). Quella di recuperare Fox potrebbe essere una buona idea.

2 – Ciao Moreno, vorrei parlarti di una questione di fondamentale importanza che ravviso nelle storie sceneggiate da te. Non intendo fare proclami contro lo spiegazionismo, su come debba o non debba dire Zagor una cosa o l’altra, ma sembra che tu intenda utilizzare la tattica del ventriloquio per far parlare te attraverso di lui, lasciando quindi perdere come lo stesso Zagor possa parlare nelle varie situazioni che lo coinvolgono. Pensi che sia una giusta critica oppure solo una mia errata impressione visiva e di pensiero? In attesa di poterti vedere rispondere in questa rubrica, ti saluto.

Lo scopo principale della mia attività professionale è riuscire a portare avanti la saga dello Spirito con la Scure nel rispetto della tradizione (pur con gli inevitabili aggiustamenti nel ritmo e nel linguaggio, che dopo sessant’anni non possono essere gli stessi). Il mio sforzo quotidiano è quello di far agire Zagor da Zagor, ed è anche quello che chiedo agli sceneggiatori che lavorano con me. Sentir ipotizzare che Zagor, in mano mia, sia una sorta di pupazzo da ventriloquo che dice ciò che gli fa dire chi gli muove la bocca, più che turbarmi mi meraviglia: è esattamente ciò che non vorrei sembrasse. In realtà, ogni autore, fatalmente e in qualche misura, parla per bocca dei suoi personaggi (“Madame Bovary sono io”). Ciò rappresenta un problema solo se al personaggio vengono attribuite frasi in contrasto con lo spirito del personaggio stesso. Ammettiamo (solo per ipotesi) che io diventi buddista, o vegetariano, e faccia fare allo Spirito con la Scure lo stesso percorso scrivendo dialoghi in cui lo si scopre predicare la reincarnazione e sostenere posizioni vegane, ecco questo non andrebbe bene (con tutto il rispetto per buddisti e vegani: semplicemente, Zagor mangia selvaggina e non fa meditazione). Ma se io sono convinto che si debba aiutare chi è in difficoltà senza distinzioni di etnia o di religione e faccio esprimere a Zagor questo identico concetto (mettendolo subito all’opera) mi pare che non si tratti di ventriloquia, ma di sintonia fra le idee di uno sceneggiatore e quelle di un personaggio. Del resto mi si potrà pure consentire di pensarla come Zagor. Oppure tu hai degli esempi da citare in cui io ho messo in bocca al nostro eroe idee mie che lui mai e poi mai avrebbe espresso, sulla base di ciò che prevede la tradizione? Nell’intervista concessa alla fanzine “Collezionare” e apparsa sullo Speciale dedicato allo Spirito con la Scure (febbraio 1990), Sergio Bonelli dichiara: “In Zagor mi sono limitato a inserire delle idee di semplice buonsenso, che vanno dall’antirazzismo alla ricerca della giustizia”. Ecco, il buon senso delle idee di tolleranza e di giustizia è quello che anima Zagor e io, che con lui sono cresciuto, trovo molto facile condividere questa atteggiamento. Far esprimere a Zagor le nolittiane cose di buon senso, idee che condivido, è ventriloquia? O davvero hai delle accuse precise, da cui dovrei difendermi, di casi in cui il mio Zagor si è dimostrato insensato, intollerante o razzista perché sarei insensato, intollerante o razzista io? Con tutta la buona volontà, nel tentativo di cercare di capire ed eventualmente fare autocritica, a me non viene in mente niente. Mai una volta mi è capitato di pensare: faccio dire questa cosa a Zagor perché la penso io, anche se a lui, per com’è, secondo l’esempio nolittiano, non verrebbe in mente. Anzi, a volte avrei voluto essere Zagor un po’ più spiccio e invece ho rispettato il personaggio impedendogli di essere troppo sbrigativo o di correre dietro alle ragazze.

3 – Caro Moreno, voglio farti presente di tre iniziative avviate in un forum riguardante lo Spirito con la Scure, delle quali intendo metterti al corrente dei risultati, con l’intenzione di poter ricevere qualche commento sugli stessi. Il primo riguarda i possibili Team-Ups (che tu non ami) fra personaggi zagoriani. Gli utenti hanno scelto: Blondie e Gambit; Jean Lafitte ed Andrew Cain; “Guitar” Jim e Gambit; “Guitar” Jim e Blondie; Stephan e Kandrax; Zagor ed uno dei personaggi della serie Zenith da 1 a 51 (quindi al di là dei comprimari zagoriani); Bat Batterton ed il Conte di Lapalette; il dottor Zagrosky ed il Dottor Pereira (Zagor e Cico); Fats e “Guitar” Jim; “Smiling” Joe e Trampy; “Digging” Bill e Re Guthrum; Takeda e i Vampiri; Supermike e Gambit; Andrew Cain e Nayana; Andrew Cain e Ramath; Mr. Steel e Stiletto; Christopher, i vari bambini con capacità mentali superiori ed i Padroni delle Tempeste. Per quanto riguarda, invece, il secondo vi sono le varie richieste di ritorni e di chi non deve ritornare (possono apparire sia nell’una che nell’altra categoria), gli utenti hanno scelto i seguenti personaggi: Da rivedere: Supermike, Rakosi (2), Ylenia Varga (2), Andrew Cain (3), Preacher (2), Reverendo Warren Taylor, la Druida Jacqueline, Hellingen, Shamrock il Bounty Killer, Kirk Wheeler, Stephan, Virginia, “Smiling” Joe, Nat Murdo, il luogo Britannia, Frida Lang, i Mètis caratterizzati da Mauro Boselli, Daniel Bowie. Da non rivedere: Hellingen (3), alieni vari, Wendigo (2), Kiki Manito (2), Agenti di Altrove, Brad Barron, Dragonero, gli indiani de “La Sorgente Misteriosa”, Kandrax (2), lo Yeti, Elias Duff, Chloe, Andrew Cain, Tim Cuorepuro, bambini con capacità extrasensoriali, Mortimer, Blondie, Gambit. Per il terzo ed ultimo, sono state immesse quattro storie non pubblicate sulla serie regolare o sugli extra, rendendole a tutti gli effetti delle storie non concluse oppure esterne alla saga, per le quali gli utenti sono stati chiamati a votare quale vorrebbero vedere pubblicata per prima: “Il Sakem senza Piume” ha ricevuto zero voti in quanto qualcuno l’ha già letta, ma è stata messa nel sondaggio in quanto non proprio ufficiale; “La Miniera degli Spettri” non ha ricevuto nessuno voto; “Il Re di Cuenca Verde” ha ricevuto in totale ben cinque voti; “Il Ritorno di Liberty Sam” ha ricevuto nove voti, vincendo il sondaggio. Ringraziandoti per la futura lettura di questi risultati, e dei relativi tuoi commenti (sapendo che alcuni fra gli attesi ritorni siano già in programmazione, chiedo se puoi considerare anche gli altri), attendo una tua futura risposta.

Ho preso atto dei risultati, e mi fa piacere che gli zagoriani “giochino” con questo tipo di votazioni, e sarebbe bello se i forum e i gruppi su Facebook venissero intesi e utilizzati proprio come un modo per vivere una passione con altri che la condividono, per il comune divertimento (anziché per sfogare propri personali malumori). Tra i team up mi piace molto l’idea di vedere “Guitar” Jim e Blondie insieme (non è vero che non mi piacciono i team up, magari sono dell’idea di non abusarne, ma io stesso ho fatto agire in squadra alcuni cattivi come Mortimer e il Tessitore o Thunderman e Marcus l’Uomo Volante). Mi fa sorridere l’idea di una classifica con i personaggi “da non rivedere”, quando questa rubrica è stata per anni subissata di richieste di “ritorni”, alcuni dei quali proprio quelli che si vorrebbe evitare di rivedere. Hellingen, vedo con divertimento, si chiede al tempo stesso che torni e che non torni, il che testimonia come fra i lettori si trovano opinioni di segno opposto su qualunque questione (dovrebbe far riflettere quelli che si reputano portatori di verità assolute). Alcuni di cui si chiede il non-ritorno, per esempio Mortimer, sono fra quelli più gettonati nelle richieste di ritorno. Stupisce poi la misoginia di chi chiede il non ritorno di Blondie e Gambit, anch’esse gettonatissime. Circa Chloe, mi chiedo che cosa abbia ai fatto di male per guadagnarsi l’antipatia di qualcuno, nell’unica sua breve apparizione (è una bella ragazza, non ha superpoteri, non ha detto o fatto niente di strano): dev’esserci, fra i lettori, una falange che detesta le bionde. Per fortuna il Wendigo l’ho eliminato proprio io e dunque chi chiede che non torni me ne serberà eterna gratitudine. Non ho capito se la cifra fra parentesi indica una posizione in classifica o il numero di votanti: nel primo caso, se ci sono tre lettori che chiedono il non-ritorno di Hellingen mi chiedo se si debba stare a parlarne o bisogna tenerne conto. Ci saranno sempre quelli con delle idiosincrasie per questo o quel personaggio, o per questo o quel tipo di storie, per motivi imponderabili. Mi viene da pensare che i tre imbufaliti contro Hellingen possano tranquillamente aspettare la fine dell’eventuale storia di un eventuale suo ritorno, per godersi poi altri svariati anni di non-Hellingen, e non pretendere di vietare il mad doctor a tutti gli altri. Certo fa impressione veder preferire Stiletto (di cui si chiede il ritorno) a Andrew Cain (che si vorrebbe non rivedere): davvero si dovrebbe prendere in considerazione questo tipo di preferenza? Faccio notare che Dragonero non è mai apparso nella serie di Zagor, e quindi non se ne può invocare il non-ritorno: è Zagor che è comparso una volta (in attesa della seconda) negli Speciali del cacciatore di draghi, quindi, a rigor di logica, dovrebbero essere i lettori di Dragonero a chiedere il non-ritorno dello Spirito con la Scure (mentre il primo tram-up è stato vendutissimo). Riguardo le storie “non concluse”, in realtà non pubblicate, credo che, indipendentemente dalle votazioni, continueremo a non vederle pubblicate.

4Caro Moreno, ti scrivo a proposito di due autori bonelliani di eccellenza: Gianfranco Manfredi e Claudio Nizzi. Il primo, creatore di Magico Vento, Adam Wild e della serie Volto Nascosto nonché del suo seguito Shangai Devil. È stato attore in “Abbronzatissimi 2 - Un anno dopo” ed ha partecipato alle sceneggiature di Tex e Dylan Dog. Non conoscendo i rapporti che intercorrono fra voi due, avete mai parlato di una sua “invasione” di Darkwood? Il secondo è, invece, uno dei capisaldi di Tex, nonché creatore di Nick Raider. Vista l’evidente, sua, propensione al giallo ed il fatto che l’avventura sia cosa di cui ha fatto storia, pensi che possa far combaciare queste due qualità, nelle vesti di giallo avventuroso, anche su Zagor? Grazie per la futura risposta.

Gianfranco Manfredi è stato attore in molti film, non soltanto in “Abbronzatissimi 2”, così come autore di centinaia di canzoni, scrittore di decine di libri, sceneggiatore di numerosissimi fumetti (e in diretta competizione con me per la posizione nella classifica dei dieci autori più pubblicati di sempre dalla Bonelli). Una persona di grande cordialità, affabulatore nato e gradevolissimo da ascoltare. Ogni volta che l’ho incontrato gli ho manifestato stima e ammirazione. Claudio Nizzi è, oltre che un maestro, un amico: ci vediamo in montagna, siamo sulla stessa lunghezza d’onda riguardo alla narrazione a fumetti, e mi piacerebbe avere un decimo del suo talento. Riguardo Gianfranco, parlando con me ha manifestato tempo fa un suo generico interesse verso Zagor, ma credo che la Casa editrice preferisca impiegarlo su Tex. Claudio non mi hai mai proposto niente di zagoriano, e immagino che anche lui preferisca Aquila della Notte.

5 – Caro Moreno, hai recentemente scritto in questo Blog, o in qualche altra sede, che già nell’avventura “La Vendetta di Mortimer”, si poteva intuire un qualche collegamento col Tessitore, col quale avrebbe avuto ufficialmente a che fare nel ritorno successivo. Dopo essermi scervellato molto tempo, non sono però riuscito a capire quale sia il passaggio che renda un minimo chiaro il possibile legame fra i due. Potresti spiegarlo tu, dopo così tanto tempo passato da quella storia?

Leggendo la storia “Il ritorno di Mortimer” si dovrebbe capire che è il Tessitore che cerca di arruolare fra i suoi uomini il genio del crimine. Mortimer è evaso (facendo impiccare un altro al posto suo) dal carcere di Fort Concrete, là dove il Tessitore, da sempre, cerca di reclutare gli affiliati alla sua organizzazione (si veda la storia “Gli aguzzini”, in cui Zagor stesso si fa rinchiudere in quella prigione proprio per infiltrarsi). Durante i loro primo incontro, dice il Tessitore: “Quando ho saputo di come eri riuscito a fuggire, non ho potuto fare a meno di ammirare tanta genialità… del resto, di te avevo sentito dire cose incredibili, che hanno dunque trovato conferma. Per questo mi sono subito detto: un uomo come Mortimer deve lavorare per me”.

6 – Caro Moreno, ti chiedo, dopo aver letto che Sergio Bonelli disse che utilizzare la macchina del tempo sarebbe stata la risorsa ultima di un eroe, quale situazione rappresenterebbe per te il famigerato “salto dello squalo” di una serie?

Credo che per lo Spirito con la Scure il salto dello squalo sarebbe trasformarlo in un “dark Zagor”: un eroe vestito con un costume nero, reso cupissimo dalla morte di Cico. Una sorta di Punisher di Darkwood.

7 – Caro Moreno, sono anni ed anni che seguo Zagor, sia nelle uscite mensili che extra. Mi sono sempre chiesto, e quindi ti chiedo: come viene deciso che una storia può stare sulla regolare ed una no, a prescindere dalle esigenze di programmazione? Non parlo dei ritorni dei nemici storici, ma del fatto che una storia “semplice”, anche se “semplici” non lo sono mai, possa essere dirottata all’esterno della serie regolare, oppure al suo interno.

Non ci sono regole precise. Non si può dire che le storie “migliori” siano riservate alla Zenith, perché ci sono delle bellissime storie (a mio avviso) anche nei Maxi, Color e Speciali. Diciamo che sulla Zenith trovano posto le storie più classiche, collegate con la tradizione, lungo un percorso che si evolve ma resta rassicurante, realizzate da autori rodati. Però, ogni tanto, una piccola scossa va data anche lì, per non farci sembrare prevedibili. Poi, vale la regola dell’alternanza: una storia lunga, una meno lunga; una western, una fantastica, una avventurosa.

8 – Volevo chiedere a Moreno se non ci possa essere la possibilità di vedere Zagor incontrare Giovanni Battista Belzoni che ha vissuto anche lui a inizio-metà ‘800… Magari in un viaggio di Zagor in Egitto… Con i disegni del mio disegnatore preferito… Walter Venturi.

Belzoni è un personaggio storico con una biografia ben conosciuta, l’incontro con Zagor (che sarebbe davvero bellissimo) dovrebbe trovar spazio da qualche parte nella sua vita. Quando ho fatto incontrare lo Spirito con la Scure con Tocqueville, ho approfittato di un viaggio, molto avventuroso, che realmente il filosofo francese compì nel 1832 negli Stati Uniti per scrivere “La democrazia in America”. Idem per Darwin: Zagor lo incontra in un luogo e in un momento compatibili con i veri viaggi del naturalista inglese. Però, passo volentieri la palla a Walter Venturi che, da espertissimo biografo dell’archeologo, può dirci se sia possibile un incontro fra i due. Che disegnerebbe lui, senza dubbio.

9 – Gentilissimo Moreno, cosa ne pensi del Wrestling? È una disciplina che, nei primi anni dell’Ottocento, non si era ancora evoluta in maniera tale da poter avere anche una minima possibilità di svolta, facendo parte delle fiere itineranti e combattendo non con un risultato predeterminato. Pur essendomi appassionato allo storie di pugilato che hanno fatto capolino nella serie Zagor, e nella serie Tex, credi che portare un minimo alla ribalta questo sport, incastrandolo in una storia zagoriana, possa essere difficilmente applicabile oppure esistono buoni margini di riuscita per una storia con la S maiuscola?

Secondo me, del wrestling, o di qualcosa di molto simile, si è già parlato nella storia di Cajelli/Laurenti “I guerrieri della notte”. Ci sono state anche alcune storie sul pugilato, come “Sfida al campione” e “Il grande torneo”. Poi, in generale, quando il wrestling veniva trasmesso in TV (credo su Italia Uno) mi piaceva più del pugilato perché era “fumettoso”: atletici pittoreschi e addirittura mascherati, rivalità, trame che si evolvevano, spettacolarità. Per un po’ ci ho persino creduto, poi ho scoperto che era tutta finzione. Al che, meglio i fumetti.

10 – Ciao Moreno, dopo aver letto la prima storia delle Darkwood Novels, “Gli occhi del destino”, e non sapendo bene quanto tempo prima sia avvenuta l’avventura raccontata, e che ha visto apparire il personaggio di nome Kendra, ti chiedo se ciò possa essere inserito nella serie ufficiale od in qualche extra, lasciando stare le miniserie. Quello che intendo, per inserire, è immettere i personaggi legati allo spionaggio che sono apparsi sul finale anche nelle avventure classiche o fuori serie, in quanto Zagor di spie, talvolta, ne ha sentito parlare, vivendone avventure in prima persona. Quindi potresti, e soprattutto vorresti, fare in modo di rimettere in gioco quelle persone che sono legate fra di loro attraverso una severa rete di informazioni, pur sapendo che già ha avuto a che fare con esse, chiedendoti di far tornare precisamente quei personaggi lì, apparsi nella suddetta storia?

Kendra è un personaggio adatto a una storia sola, perché Zagor la incontra e la perde nel giro di ventiquattro ore, restandone (come si capisce) folgorato. Escludo un ritorno, che sarebbe anche difficile da giustificare. Che ci possano essere altre storie di spionaggio o con personaggi simili a Kendra, questo sì. Chloe, agente di Altrove, per esempio, è uno. Ah, già… c’è però la falange contro le bionde che non vuol farla tornare (vedi risposta 3).

11 – Gentilissimo Moreno, so che non verranno più accettate in questo blog, e giustamente direi, richieste di commenti negativi verso altri autori. Ciò che ti chiedo, infatti, è un commento positivo o, perlomeno, diplomatico ma ovviamente sincero, per quanto riguarda il lavoro di Silvia Corbetta. La disegnatrice in questione non mi è sembrata malvagia nelle varie prove che ha effettuato su altre testate e ti chiedo se la trovi adatta a lavorare su Zagor e sulle sue ambientazioni. In più ti voglio chiedere se la stessa signora si sia mai interessata a lavorare sulla testata zagoriana oppure se tu gli abbia mai proposto di disegnare qualche tavola di prova od una storia breve per i Racconti di Darkwood? Grazie di tutto Moreno.

Conosco la bella e brava Silvia Corbetta, ne ammiro il lavoro. Però, non mi hai mai chiesto di realizzare Zagor, non ha mai proposto delle prove, non so se conosca bene il personaggio e lo senta nelle sue corde (requisito fondamentale). Purtroppo la situazione dello staff di disegnatori è tale che non tutti quelli che io stesso vorrei vedere almeno una volta all’opera possono trovare spazio, perciò non le ho mai chiesto niente. “I racconti di Darkwood” sono in una temporanea fase di stasi, perché ne abbiamo già pronti alcune decine, perciò prima di metterne in cantiere altri smaltiremo un po’ la scorta.

12 – Moreno, voglio provare a farti una domanda al contrario rispetto a quelle che normalmente si leggono. Infatti, leggendo le domande che ti vengono poste, se ne trovano tantissime che propongono i ritorni – alcuni anche tra i più impensati o improbabili – di personaggi già comparsi nel corso della saga. Tanti lettori sembrano andare alla ricerca del ricreare una specifica, circoscritta, ben definita atmosfera riscontrata in un determinato albo che magari ricordano con grande piacere. Tu da tempo cerchi anche di costruire un costante rinnovamento del personaggio. Ti chiedo, è possibile che la percentuale di lettori che ti propongono nuove idee sia così bassa? È mai possibile che ci sia una percentuale così alta di lettori che vivono solo di nostalgie? Secondo te, il pubblico di Zagor è rappresentato da una percentuale così alta di soggetti che non riescono a volere qualche nuovo personaggio, nuove trame, nuove atmosfere?

I lettori non sono, purtroppo o per fortuna, un partito politico o una setta: non si muovono compatti, non scandiscono gli stessi slogan, ci sono idee diverse. Il che non è un problema, anzi, rappresenta un valore aggiunto. Il problema sono gli esagitati che credono di rappresentare l’unico esempio di lettore possibile e cercano la massima visibilità (facendo chiasso come se fossero in cento, o in mille) per imporre la propria visione delle cose. Ma, in generale, la differenza di opinioni è stimolante e mi pare che la varietà di offerta proposta dalle nostre storie incoraggi la diversificazione dei pareri e delle preferenze. Lo Spirito con la Scure è peraltro un personaggio sfaccettato, in cui ognuno può trovare ciò che cerca: la contaminazione fra i generi fa sì che qualcuno possa ritenerlo un western, altri un fumetto avventuroso, altri uno fantastico. Qualcuno apprezza la variegatura, qualcun altro pretenderebbe storie di un solo tipo, quello che piace a lui. C’è chi, su questo punto, si inalbera. Conta molto la nostalgia, il ricordo di anni più felici: non gli anni di Zagor, gli anni della propria vita. Si vorrebbe rivivere per sempre certi momenti, collegati con certe storie.  Da qui la continua richiesta di ritorni di personaggi, ma anche di reiterare, il più possibile fedelmente, storie e atmosfere del passato. Se una saga dura sessanta anni, come la nostra, i momenti del passato sono tanti, e diversi per tutti, perché ci sono anche i nostalgici di periodi diversi da quello nolittiano. Non mi disturba chi chiede di rivedere certi personaggi, o rivivere certe situazioni, mi turba piuttosto, a volte anche parecchio, il mancato riconoscimento degli sforzi fatti per continuare a fare proposte che cerchino di accontentare tutti, il fatto che si getti fango sulla nostra fatica nel cercare nuove idee, nell’esplorare nuove strade anche riproponendo personaggi (amici e nemici) del microcosmo zagoriano. Siamo riusciti a raggiungere il sessantennale, ma c’è il “fuoco amico” (in realtà nemicissimo) di chi quasi se ne addolora perché avrebbe preferito veder chiudere la serie nel 1980.

13 – Caro Moreno, è noto a tutti che, prima di diventare sceneggiatore e poi curatore della serie Zagor, eri un suo appassionato, così come lo sei adesso. Quello che ti voglio chiedere è, in ricordo delle tue vesti di “semplice” lettore, e dopo aver letto che molte persone ti hanno chiesto ritorni di questo o quello, chi ti piacerebbe far tornare? A prescindere dall’idea di come debba tornare, c’è un personaggio che non è più apparso da molto tempo e che ti colpì così tanto da volerlo rivedere in scena? Ribadendo di volertelo chiedere tenendo conto della tua fede fumettistica zagoriana e del fatto che tu continui ad essere l’appassionato numero uno della serie, chi ti piacerebbe rivedere, scoperchiando il cassetto dentro il quale c’era o c’è ancora questo desiderio giovanile? E quale, invece, hai “odiato” così tanto da non volerne più neanche sentirne parlare (sempre giovanilmente parlando)?

Dopo trent’anni che scrivo storie, chi volevo far tornare (e si poteva) l’ho già fatto tornare (o è tornato per mano di altri). Tuttavia ci sono personaggi nolittiani che non si possono far tornare, come Mohican Jack o il Re delle Aquile.

14 – Caro Moreno, sono un lettore con quasi 19 anni di esperienza sulla testata della quale è curatore. Vidi la prima volta una copertina di Zagor in una pubblicità su un vecchio Tex, e me ne innamorai a vista d’occhio. Si trattava de “Le Jene del Mare” e, volendo provare a leggere una storia intera, andai in edicola. Vidi “La Casa sulla Scogliera” della quale, anni dopo, seppi che fu la seconda ed ultima storia sceneggiata da Jacopo Rauch prima della sua pausa. Oggi voglio dire grazie a lei, Moreno, per aver continuato imperterrito nella sua opera di sceneggiatore. Voglio ringraziare Jacopo Rauch per avermi fatto ammirare la prontezza della sua letteratura per immagini. E voglio ringraziare i fans di Zagor e chi continua a destreggiarsi sulle sue storie con una infinita volontà di continuare a pubblicarlo per molto altro tempo ancora. Oggi sono fiero di continuare a seguire la serie, con alti e bassi come è giusto che sia per un’opera seriale, ma soprattutto mi ritengo fortunato di aver letto quei Tex (perché di copertine ne vidi altre), e di essermi appassionato, semplicemente da un’immagine, dell’indimenticato ed indimenticabile Gallieno Ferri. Purtroppo, c’è una nota dolente e si tratta del fatto che quella storia, purtroppo, vide protagonisti negativi Stormy Jack e la famiglia Dowler, sfortunatamente periti, chi per un motivo e chi per un altro, all’interno del racconto. Mi sarebbe proprio piaciuto poter rivedere almeno uno di loro in azione ancora una volta, senza togliere niente agli antagonisti successivi (ed a quelli passati). In ogni caso grazie ancora per quello che state facendo, e faccia i miei complimenti anche al signor Rauch (per la cronaca, la prima parte, “I Naufragatori”, la acquistai tempo dopo). Mi sono appassionato a storie come “La Trama del Ragno”, “La Palude dei Forzati”, “Il Segreto dei Sumeri” ed “Huron!”. Successivamente, ecco arrivare la Collezione Storica a Colori che mi ha permesso di conoscere le storie di Guido Nolitta e dei precedenti sceneggiatori e curatori della serie. Ho amato alla follia le storie dei Seminoles (e so che ci sarà anche un sequel alla storia con la morte di Manetola), con uno scenario da sogno come la Florida. La stessa Florida che fa da scenario anche ad un’avventura mediocre, che non sarebbe accettata oggi sulla serie regolare, almeno non da me, e forse non sarebbe dovuta nemmeno giungere in edicola. Premetto di non aver letto la storia di Topolino dalla quale è stata tratta, ma da ciò che ho letto è, per me, risultata indigesta, con certe cose totalmente fuori luogo, con evidenti buchi di trama. Mi riferisco a “Fantasmi!”, con gente che, seguendo questo Blog, addirittura vorrebbe rivedere persone come Stiletto. Una roba da far accapponare la pelle. Ma non tutto il male viene per nuocere visto che Tampa Town, per come è stata illustrata, meriterebbe a parer mio una rivisitazione, e quindi un ritorno in tale ambiente per poterlo utilizzare per un’avventura perlomeno dignitosa e che possa porre rimedio a quella che, secondo la mia opinione, è stata una sciagura leggere. Ringraziando il curatore di Zagor come merita, spero quindi di poter rivedere la città di Tampa Town, magari la famiglia Dowler, pace all’anima loro, e soprattutto che continuiate così come avete sempre fatto.

Grazie per le belle parole. Rivedrai il ritorno della famiglia Dowler (scritto da Rauch) entro il 2021. Ci vorrà un po’ più di tempo per leggere una storia (sempre di Rauch) sui Seminoles. A questo punto chiediamo a Jacopo di pensare a un ritorno a Tampa Town. Però credo che lo sceneggiatore toscano sia impegnatissimo con una storia clamorosa che vedrà Zagor incontrarsi con… no, non lo posso dire. Non ancora.

15 – Gentile Moreno, ti scrivo per chiederti se, in tanti anni di uscite zagoriane, a te personalmente sia piaciuto più il seguito di una storia piuttosto che l’originale. Intendo dire, facendo il riferimento cinefilo più famoso, fra il Padrino parte prima e parte seconda, se anche su Zagor, secondo la tua opinione, ci siano state una o più storie che abbiano superato ciò che era stato scritto e sceneggiato, oltreché disegnato la prima volta. E se la risposta fosse sì, quale o quali secondo te lo sarebbero?

Ma certo. A volte il recupero di un personaggio serve a metterlo meglio a fuoco. Secondo me, tutti i ritorni (nolittiani) di Hellingen hanno superato la storia della prima apparizione. Così come la seconda storia con Manetola è più bella di quella iniziale. Lo stesso potrebbe dirsi della seconda storia con Andrew Cain, rispetto al racconto di esordio. Se mi si consente (e si licet parva componere magnis), il mio Thunderman migliora di un capello quello di Tiziano Sclavi e il mio Robert Gray meglio inquadra quello di Daniele Nicolai. Gli esempi potrebbero continuare.

16 – Caro Moreno, ma le sei storie su Zagor descritte da Edgar Allan Poe nel racconto “Brividi da Altrove” sono realmente accadute al nostro eroe o sono solo il frutto dell’immaginazione dello scrittore?

Edgar Allan Poe resta nel vago, pur dilungandosi nelle argomentazioni (che sono, le argomentazioni intendo, uno dei punti di forza della “cornice” di “Brividi da Altrove”, trattando dei rapporti fra la realtà e la creazione artistica). Secondo me, tuttavia, Zagor ha raccontato quegli episodi a Poe (dunque sono veri), il quale li ha elaborati.

17 – Gentile Moreno, voglio fare ufficialmente i complimenti per la storia di Kandrax sceneggiata da Claudio Chiaverotti e disegnata da Marco Torricelli. Ho notato nei commenti/domande in questo Blog una certa avversione per questa storia. Certo, ognuno ha opinioni differenti, tanto che, quando ho letto la fine della stessa, sono rimasto preda della delusione per il solo motivo di averla vista finire così presto. Da qui la mia domanda: come mai è stata diluita soltanto su due albi?

È stato Claudio Chiaverotti a preferire così. Circa “la certa avversità”, di solito i detrattori sono più chiassosi di chi apprezza. Ci sono quelli, poi, che intraprendono delle crociate.

18 – Caro Moreno, nel 2021 saranno 60 anni di Zagor, ed arriveremo anche a due anni dall’ultimo aumento del prezzo di copertina della pubblicazione mensile dello Spirito con la Scure. Non so se la direzione generale della Casa Editrice ti metta al corrente di tale aumento di prezzo in così netto anticipo, ma verso giugno/luglio/agosto o precedentemente, o successivamente, avverrà il tanto indesiderato cambio di prezzo (da 3,90 a, forse, 4,20), oppure riusciremo ad arrivare al 2022 sani e salvi in tal senso? Capisco che più si vendono le pubblicazioni e meno il prezzo aumenta, ma la mia speranza, e non credo sia solo mia, è che si possa guardare a questo anno appena cominciato sotto una meravigliosa luce che non ci lasci l’amaro in bocca, per poter far sì di arrivare felici e contenti fino all’anno prossimo dove, in seguito alla (speriamo) fine della pandemia, tutto possa essersi rimesso a posto, divenendo dunque pronti ad affrontare anche tariffe più esose rispetto a quelle attuali.

Se ci saranno aumenti, lo sapremo da comunicati ufficiali (esula dalle mie competenze). Mi permetto di far notare come considerare “esoso” un prezzo di 3.90 piuttosto che di 4.20 euro mi pare strano, visto che un’ora di parcheggio costa due euro, un gelato tre, un pacchetto di sigarette cinque. Ma già che si preferisce ricaricare il telefonino per cifre esagerate, piuttosto che pagare pochi euro il lavoro di un anno di un disegnatore. Potremmo andare avanti a lungo (parlando magari di colazioni, cocktail, aperitivi, videogiochi), ma mi fermo qui e provo a trarne una morale. La morale è sconfortante. La gente percepisce come esagerato il prezzo di ciò che è collegato al fumetto. Il resto va tutto bene. Il lavoro che facciamo noi non è degno di remunerazione. Sia che scriviamo storie, sia che le disegniamo, sia che diamo vita a saghe ed eroi, sia che pubblichiamo libri ponderosi, quel che facciamo o costa pochi spiccioli o costa troppo. Sullo “sproposito” dei nostri prezzi, ho scritto questo: https://morenoburattini.blogspot.com/2014/05/lo-sproposito.html. Ma ancora meglio e di più qui: https://morenoburattini.blogspot.com/2018/10/il-senso-della-misura.html.

19 – Ciao Moreno, ho notato recentemente qualche tavola firmata Arturo Lozzi che vede il ritorno di Mamma O’Hara (e spero anche delle magnifiche figlie della locandiera, delle quali non so se tu voglia parlarci di una loro seconda apparizione) e di alcuni cittadini di Lonely Town, come ad esempio Mister Hopkins. Ti voglio chiedere se tale avventura farà parte di una miniserie, di un Maxi a storia lunga, di un Maxi stile “I Racconti di Darkwood” oppure della serie regolare dello Spirito con la Scure. Grazie.

La storia di Arturo Lozzi con il ritorno di Mamma O’Hara comparirà ne “I racconti di Darkwood”.

20 – Caro Moreno, nella Collezione Storica a Colori di Repubblica sono andato a leggermi, per la prima volta, e non nego che potrebbe starcene anche qualche altra, la storia “La Dea Nera”, che ha fatto da avventura di poco antecedente al famoso “Zagor Racconta...”. Bene, pur sapendo che tu non potevi essere in redazione all’epoca della pubblicazione della storia originale, ti chiedo se, secondo te, sia stata una svista il fatto che venga indicato e dato un nome al rhumal, il fazzoletto annodato, dei Thugs, piuttosto che non al kriss, il pugnale, da parte di Mister Lean ai nostri amici. Ciò detto, mi risulta strano che Cico utilizzi il termine kriss senza averlo sentito nominare da nessuna parte, e soltanto visto insieme al rhumal nella casa dello stesso Lean. Non trovi anche tu che una simile defaillance possa aver reso il finale leggermente fuori luogo, con il messicano che, non essendo certo di cultura indiana, avrebbe fatto fatica a sapere il nome di un oggetto come quello?

La mia esperienza personale testimonia come io, leggendo “La dea nera” da ragazzo, sapessi perfettamente cos’era un kriss, ma abbia imparato da Nolitta la parola “rhumal”. Forse perché ho letto Salgari, chissà. Però il coltello dalla lama ondulata sapevo come si chiamava. Cico di sicuro Salgari non può averlo letto, ma ha viaggiato il mondo (ha fatto l’esploratore, il marinaio, l’archeologo, il battelliere) già prima dell’incontro con Zagor. Come escludere che su una nave su cui si è imbarcato qualcuno gli abbia parlato dei kriss o addirittura gliene abbia mostrato uno? A parte queste elucubrazioni, la spiegazione più semplice è che anche Nolitta, come me (avendo letto Salgari e avendo visto mille film), ritenesse “kriss” una parola non dico di uso comune, ma dal significato abbastanza noto. “Rhumal” è un termine più difficile, sicuramente. Per questo il problema non è stato rilevato.

 


27 commenti:

  1. Caro Moreno, sarei interessato nel sapere come proseguirà la testata Classic Zagor. Ci sarà possibilità di vederla quindicinale, o resterà (come io mi auguro) mensile? E si fermerà alle storie a striscie, o fino a che venderà? Inoltre, sarei molto curioso di sapere qual'è la sua storia preferita nei primi albi di Zagor, diciamo i primi 30. Grazie e buon lavoro.

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  2. Ciao Moreno, essendo un tuo seguace/follower su Facebook, mi cadde l'occhio tempo fa su una proposta fatta da te, accettata dalla Casa Editrice, ma che tu in persona non avresti mai accettato. Se non chiedo troppo, puoi darci qualche informazione in più su questa cosa? Grazie

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  3. Ciao Moreno,
    sono Mario "MarioCX" di Savona, non so se ti ricordi di me...mi ha fatto sorridere questa tua frase:

    "Siamo riusciti a raggiungere il sessantennale, ma c’è il “fuoco amico” (in realtà nemicissimo) di chi quasi se ne addolora perché avrebbe preferito veder chiudere la serie nel 1980".

    E magari c'è chi avrebbe preferito vederlo chiudere nel 1976!
    No, non sono io in entrambi i casi.
    Però è vero quello che dici sulla nostalgia di fasi diverse dello stesso personaggio.
    Nel fumetto Disney io sono inevitabilmente legato (e quindi in certa misura "nostalgico") delle storie pubblicate del Topo tra il 1966 e il 1973, altri rimpiangono i testi di Jerry Siegel che io odiavo e altri ancora sono nostalgici del Topolino diretto da Gaudenzio Cappelli negli anni '80.
    Però credo che, al di là delle proprie affezioni, ci sia una qualità "oggettiva" delle storie e dei disegni.
    Non che ai miei tempi sul Topo ci fossero solo storie belle (ricordo il terribile disegnatore Giancarlo Gatti) e neppure su Zagor...anche da decenne non potevo non accorgermi dei brutti disegni di...Chiomenti? Si chiamava cosi? O dell'inadeguatezza di Pini Segna che era una cara persona che ebbi la ventura di conoscere e che nel 2001 fece un ritratto a mio figlio.
    Insomma, la nostalgia ha un ruolo importante, ma se una storia era una ciofeca lo rilevavo anche da bambino!
    Un caro saluto
    mario

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  4. Quali sono, secondo lei, le differenze caratteriali fra Tex e Zagor?

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  5. Se dovesse stilare una classifica fra i quattro copertinisti delle serie storiche Bonelli, mensili, ovvero Zagor e Tex, posto il fatto che sono e sono stati in carica in periodi diversi, lei come la farebbe(Galleppini, Ferri, Villa, Piccinelli)?

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  6. Caro Moreno, prendendo esempio dal film "Pulp Fiction", cosa ne diresti di creare una storia dove l'inizio non è l'inizio, dove la fine non è la fine e dove le altre situazioni non sono collegate le une dietro le altre fra loro?

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  7. Gentile Moreno, citando gli storici, grandi sceneggiatori Zagoriani(Nolitta, Bonelli Sr., Castelli, Sclavi, Toninelli e Boselli) da ognuno di essi cosa pensa di aver preso e trasmesso attraverso le avventure dello Spirito con la Scure? Inoltre, lei si è sentito o visto imitato da qualche altro sceneggiatore? Scusandomi per le mie lungaggini, ti chiedo la definizione che daresti allo Stile Burattiniano che rappresenti. Grazie.

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  8. Caro Moreno, non ne hai bisogno ma voglio spezzare una lancia a tuo favore. Leggendo "L'ultimo Vikingo" sulla Gazzetta ho letto di Zagor che parla di campi magnetici. Anche Nolitta fece questo esperimento di Zagor erudito. Non potrai mai essere nel torto se il creatore stesso utilizzò queste conoscenze di Zagor in una sua storia. Viva Moreno!

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  9. Ciao Moreno, direttamente da Milano ti chiedo se tu abbia mai pensato di utilizzare il mito di Narciso su Zagor, pur comprendendo che Supermike un pò lo è?

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  10. Caro Moreno, seguendo alcuni suoi post su Facebook mi sono venute in mente delle domande che elencherò di seguito: ho capito che è un ammiratore di Druuna e delle opere di Paolo Eleuteri Serpieri, già apparso su Tex, e quindi chiedo se sia possibile vederlo anche su Zagor? Ho anche notato alcuni commenti di appassionati che hanno proposto spunti per avventure nordiche e per Roccaspana(non so se ho scritto giusto, visto che non le ho fatte io) e ti chiedo se le hai prese in considerazione?

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  11. Caro Moreno, esistono, e probabilmente sono sempre esistite, storie "fondo di magazzino" da utilizzare per le emergenze. Ti chiedo quindi se ne hai già utilizzate qualcuna e se ne hai altre da poter smaltire in futuro?

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  12. Gentile signor Moreno approfitto della sua disponibilità per una domanda su due disegnatori i Cassaro hanno disegnato molti maxi ma sulla serie regolare l ultima loro lavoro è stato lacrime nere mi piacerebbe molto rivederli sulla serie regolare più spesso hanno uno stile che apprezzo molto grazie mille in anticipo cordiali saluti

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  13. Caro Moreno, dopo aver riletto "Uomini in guerra", che non mi ha permesso di staccare gli occhi dal Maxi, essendo assenti tempi morti, ti chiedo se un'altra storia del genere, "normale", ad ampio respiro e formidabile possa essere già in cantiere?

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  14. Caro Moreno, quale è il disegnatore migliore con il quale hai lavorato? Non intendo solo graficamente, in quanto esistono diversi stili, bensì per quanto riguarda aver saputo tradurre in disegno alla perfezione ciò che era scritto nelle sue sceneggiature?

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  15. Beh, si, mi si accappona la pelle quando leggo che per qualcuno Zagor è finito nell' 80 o robe simili!😳
    Detto ciò, non penso proprio si trattasse di Burattini, ma negli estratti pubblicati, se non erro, sul suo blog di "Collezionare" qualcuno scrisse: "Toninelli è bravo in tutto, tranne che a scrivere storie di Zagor".😳😳😳
    Riguardo l' aumento di prezzo, come già disse in passato, è assurdo che la gente si lamenti oltremodo dei fumetti quando spendono molto di più per altre cose con alcune che aumentano più velocemente.

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  16. Caro Moreno, quanto sei addentro nella scelta finale delle copertine di Zagor?

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  17. Gentile Moreno, cosa pensi del personaggio di Jim Hamilton, alias Lacrosse, apparso nell'avventura "Tamburi nella notte" ed alla fine finito in galera? Dopo essersi battuto contro gli indiani, merita secondo te una seconda chance di essere rivisto, magari ravveduto a proposito della nefandezza compiuta ai danni del fratello del biondo co-protagonista di tale storia? Un saluto

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  18. Caro Moreno, potresti, e vorresti, farci scoprire il primo soggetto che hai inviato alla Casa Editrice Bonelli e che ti fu bocciato?

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  19. Caro Moreno, pur contando sulla privacy che ogni persona deve avere, ha mai notato in un suo collega, sceneggiatore o disegnatore, non solo di Casa Bonelli, un viso particolarmente adatto per un personaggio delke sue storie? Se sì, di quale o di quali autori si tratta?

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  20. Caro Moreno, ti scrivo pur immaginando che non proprio può o deve essere narrato, ma mi è sempre rimasta la curiosità, che potrebbe rimanere tale, al riguardo di Larsen, apparso nella storia "Il Ritorno del Mutante" e che ci fa capire di essere stato mandato in galera proprio dallo Spirito con la Scure. Tanti sono finiti in carcere a causa sua e, ripeto, non tutto può essere narrato ma lo stesso Larsen era già apparso nella serie o fu il suo debutto ufficiale? Nel caso di quest'ultima ipotesi, ha mai preso in considerazione di mostrare l'avventura in cui è finito al fresco?

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  21. Caro Moreno, quali sono le dieci storie, sceneggiate da lei per Zagor, che reputa le migliori?

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  22. Caro Moreno, credi che aver mandato in edicola a distanza di poco tempo(2 anni) l'uno dall'altro i racconti "La Progenie del Male" ed "Il Mondo Perduto" abbia in qualche modo "bruciato" l'argomento, sul quale si basano entrambi, della seconda storia rispetto alla prima?

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  23. Caro Moreno, quale era il suo cartone animato preferito? Ha mai preso spunto da esso per qualche sequenza sulla serie Zagor?

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  24. Carissimo Moreno, pur avendo Zagor già avuto a che fare con un monaco tibetano, cosa ne diresti di fargli fare una capatina in Tibet, seguendo ovviamente una logica di avventura e di percorso?

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  25. Caro Moreno, un albo della serie Zagor parla di Fine del Mondo. Un altro di una profezia che si rivela catastroficamente veritiera. La mia domanda verte sulla profezia Maya della fine del mondo 2012 che si è risolta, fortunatamente per tutti noi, in una bolla di sapone scoppiata senza lasciare strascichi in giro. Mi immagino che già nei primi anni dell'800 se ne potesse discutere, senza poter sapere i futuri effetti del futuro 21 Dicembre. Per cui, contando sul fatto che possa esserci un collegamento fra il presente e ciò che dovrebbe avvenire in futuro, pensa di poter fare in modo di porre in una storia tale argomento?

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  26. Caro Moreno, spero che possa essere d'accordo con me nel dire che esistono storie adatte per essere lette tutte d'un fiato ed altre ad episodi. Per fare un esempio, "Benvenuti ad Heavenwood", parere personale, avrebbe potuto offrire molto di più leggendola stile Maxi, Color o Speciale invecs che attendere tre mesi. Certo che uno può leggerla tutta insieme una volta uscito l'albo finale ma non è proprio la stessa cosa, credo.

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  27. Caro Moreno, dicendo che Mauro Boselli riesca a detenere più potere di lei all'interno della Casa Editrice Bonelli, e senza voler offendere nessuno, intendeva dire che il curatore di Tex è più importante del curatore di Zagor oppure che lo stesso Boselli, essendo un veterano dell'azienda, goda di infinita fiducia da parte dei piani alti? Ripeto di non voler offendere nessuno, è solo una curiosità.

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