sabato 18 agosto 2018

La giustizia di “Wandering” Fitzy (Color Zagor n. 7)


Un altro tassello nel passato di Zagor, quando ancora girovagava per la foresta di Darkwood in compagnia “Wandering” Fitzy, il trapper-poeta-vagabondo-filosofo che gli ha fatto da secondo padre!

All’incontro tenutosi al Bonelli Point il 26 luglio scorso, durante il quale sono state presentate le ultime due opere fumettistiche di Giorgio Giusfredi, Moreno Burattini ha accennato anche al romanzo di Zagor scritto da Morosinotto, dicendo che da ora in avanti qualsiasi accenno al passato di Zagor non potrà fare a meno di confrontarsi con quanto ivi narrato.
Naturalmente, il “testo base” assolutamente imprescindibile resta sempre l’avventura Zagor racconta… di Guido Nolitta. Ma negli ultimi anni gli sceneggiatori si sono posti varie domande in merito al “non raccontato” da questo caposaldo delle origini zagoriane: e così abbiamo avuto opere quali La leggenda di Wandering Fitzy, Darkwood Anno Zero, La palude maledetta (breve storia inserita nell’album di figurine) che hanno cercato di fare luce su alcuni particolari della giovinezza di Zagor.
Persino il sottoscritto, nella sua mediocrità, nel 2011 ha pensato di omaggiare i 50 anni del personaggio con un racconto assolutamente non-ufficiale e apocrifo (che potete trovare qui) che narra un breve episodio inserito idealmente tra il momento in cui Zagor lascia i Sullivan ed il suo stabilirsi nella palude di Mo-Hi-La.
Oltre al romanzo di Morosinotto sopra citato, oggi si aggiunge anche questa avventura di Giorgio Giusfredi che – tra le altre cose – spiega perché Zagor abbia adottato la sua caratteristica scure dalla foggia così particolare.
Ispirata vagamente al romanzo L’uomo che ride di Victor Hugo (almeno per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi di Percy e Adah), la storia è ambientata principalmente nel passato ma con forti legami anche al presente e risulta, a mio parere, un racconto emozionante e coinvolgente che mostra personaggi e situazioni che andranno a “formare” il giovane Patrick Wilding e lo porteranno a diventare il giustiziere di Darkwood.


Come scrivevo poc’anzi, Giorgio Giusfredi partendo dalla motivazione del perché la scure di Zagor è fornita di un lato tagliente e di uno arrotondato (particolare evidenziato già a suo tempo da Guido Nolitta in una delle rubriche della posta da lui curate), intesse una trama nella quale tratta di temi universali quali l’accettazione della diversità fisica e – di contro – i pregiudizi che albergano nel cuore delle persone nei confronti del “diverso”.
Altro tema importante è quello della “giustizia” (citata anche nel titolo dell’albo). Fitzy insegna al giovane Patrick il suo personale codice di vita: verità e giustizia spesso non stanno mai da una sola parte. Una lezione che il futuro Zagor maturerà ed imparerà compiutamente (e per sua stessa ammissione nell’avventura Zagor racconta…) quando scoprirà il massacro compiuto dal padre in danno degli Abenaki.
Lo sviluppo complessivo della vicenda, poi, intensa e commovente, ha sempre il ritmo giusto ed è ricco di colpi di scena, con un finale per nulla affrettato e molto emozionante allorquando Jelena consegna al nostro eroe il teso della canzone scritta per lui da “Wandering” Fitzy, i cui versi gli zagoriani non scorderanno facilmente!
A mio giudizio, quindi, Giorgio Giusfredi viene promosso a pieni voti, in attesa di vederlo nuovamente all’opera su Zagor magari in una storia di più ampio respiro.
Ottimi come sempre i disegni di Mauro Laurenti, che nelle sue ultime prove sta davvero superando se stesso. Simpatica anche la trovata di fornire allo sceriffo Matthew (il vero cattivo della storia) un volto che richiama quello angelico di Terence Hill, sviando così i sospetti dei lettori!

5 commenti:

  1. Un'altra recensione pertinente e condivisibile, congratulazioni Baltorr, dovresti farne una raccolta cartacea. Grazie per tutte le anticipazioni che ci regali, continua cosi!! Saluti Valter

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille, Valter! Una pubblicazione cartacea? ......magari!!!!

      Elimina
  2. Ciao Marco,Laurenti si conferma un grande disegnatore Giusfredi ha ideato una bella storia speriamo continui così e porti qualche nuovo personaggio all'interno della serie

    RispondiElimina
  3. Ciao Baltorr, complimenti per l'ottima recensione. Una bellissima storia di Giusfredi, con bellissimi disegni di Laurenti, che ho apprezzato molto. Peccato che, come ho già scritto all'autore (che ne ha preso simpaticamente atto), c'è stata una piccola svista con l'urlo di Zagor a pag. 80, visto che, come si evince dal romanzo di Morosinotto, questi ha origine in un evento successivo alla morte di Fitzy. Ciò non toglie assolutamente niente al merito di aver raccontato magistralmente un altro tassello del passato del nostro Patrick Wilding. Un caro saluto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per i complimenti, Alfonso, e grazie anche per la segnalazione dell' "errore" (che mi era sfuggito anche perché non ho ancora letto il romanzo)!

      Elimina