Il mio anno fumettistico 2005 iniziò, come di consueto, con la
partecipazione alla dodicesima edizione di Cartoomics, precisamente nella
giornata di sabato 19 Marzo.
Queste erano le presenze dei disegnatori allo stand della S.B.E.
per la firma delle stampe e gli incontri con gli autori organizzati per le giornate
di sabato e domenica. Quello che più mi interessava, naturalmente, era
l’incontro con gli autori di Zagor!
E qui la mia memoria comincia ad accusare qualche colpo...
Come potete vedere dall’elenco dei disegnatori che firmavano le
stampe, Giovanni Bruzzo di Brad Barron risulterebbe essere stato
presente il venerdì pomeriggio...
Io, sicuramente, il venerdì pomeriggio non sono andato a
Cartoomics ma, come potete vedere qui sotto, oltre alla bellissima stampa di Zagor
ad opera di Gallieno Ferri, nella mia collezione è pure presente una
stampa di Brad Barron con dedica autografa di Giovanni Bruzzo
datata 2005!!! ........Mistero!
Qui sotto vi mostro anche la stampa di Gianni Sedioli,
distribuita il venderdì, che recuperai solo in seguito.
Nella tarda mattinata di quel sabato, dunque, partecipai alla
conferenza zagoriana, anche questa volta munito della mia piccola macchina
fotografica digitale ottenuta con la raccolta punti della benzina... ecco il
motivo della scarsa qualità delle immagini che avrete modo di vedere a corredo
di questo post...
Alla conferenza erano presenti molti forumisti del sito internet
www.spiritoconlascure.it al quale, come ho già detto, all’epoca risultavo iscritto ma
non partecipavo attivamente.
Posizionatomi tra il pubblico, ad un certo punto mi si avvicinò
un tizio dall’aria simpatica e paciosa che mi chiese, con un marcato accento
siculo, se fossi uno zagoriano anch’io. Gli risposi di sì, ormai da più di
trent’anni.
“Vediamo se è vero!” mi ribatté costui. “Se rispondi
esattamente a questa domanda puoi considerarti un vero zagoriano: di che
nazionalità è la prima fidanzata di Zagor?”. Ed io prontamente: "Austriaca!”.
“Bravo, complimenti! Sei proprio uno zagoriano di ferro!” esclamò il
tizio, stringendomi la mano. E, salutandomi, si allontanò per andare a sedersi.
L’anno successivo, poi, ebbi modo di incontrarlo ancora e di
conoscerlo meglio, in occasione del Raduno di Narni, nel Settembre 2006: si
trattava di Joevito Nuccio, che oggi è diventato uno dei migliori
disegnatori della testata!!!
Stava iniziando la conferenza, al cui tavolo erano seduti lo
sceneggiatore Moreno Burattini e i disegnatori Gallieno Ferri, Gianni
Sedioli e Paolo Bisi.
Inoltre, in mezzo a noi del pubblico vi era anche Sergio
Bonelli in persona, intenzionato a fare il semplice spettatore!
L’area
che ospitava l’incontro zagoriano era piena di gente, tutti i posti a sedere
erano occupati e intorno si era pure formato un cordone di persone in piedi, il
doppio rispetto agli incontri degli altri personaggi. Nell’aria si respirava
tanto entusiasmo zagoriano.
Sergio
Bonelli sembrò percepirlo e, a un certo punto, nonostante le sue evidenti
intenzioni iniziali, fece segno a Moreno Burattini di passargli il
microfono e fece il suo primo intervento. Da quel momento (sebbene dicesse più
volte “Ora non intervengo più, parlate voi”) colse ogni occasione
possibile per prendere il microfono e dire la sua in merito all’argomento su
cui si dibatteva.
Nel frattempo era giunto anche Marco Verni e nonostante le
numerose presenze al tavolo degli autori, Moreno Burattini riuscì a far
parlare - e nella giusta misura - tutti, invitandoli a raccontare il loro
lavoro anche attraverso aneddoti e ricordi personali.
Così la new entry Paolo Bisi si presentò
raccontando - ad esempio - le differenze di interpretazione grafica tra Mister
No e Zagor e le conseguenti difficoltà che aveva incontrato; Gianni
Sedioli, dal canto suo invece, ammise che il passaggio da Jonathan
Steele a Zagor era stato assolutamente “indolore”, dato che egli era
da sempre un appassionato zagoriano e che era proprio ispirandosi ai disegni di
questo fumetto che aveva maturato il proprio stile.
Quindi fu la volta di Marco Verni che, professandosi
anch’egli uno zagoriano della prima ora, rivelò di amare particolarmente il
personaggio di Cico, che a suo parere non dovrebbe essere una macchietta
ma la vera spalla comica dell’eroe.
Moreno Burattini intervenne, a questo punto, lodando il
lavoro di Verni e sostenendo che neppure un esperto sarebbe in grado di
distinguere alcuni suoi disegni da quelli di Gallieno Ferri, mentre Verni
si schermì modestamente dicendo che, invece, era fortunato perché Ferri
non si arrabbiava con lui che lo “copiava” spudoratamente!
A proposito delle arrabbiature di Ferri, a quel punto
intervenne ironicamente Sergio Bonelli che lo ringraziò per non essersi
arrabbiato con lui quando aveva scoperto che la casa editrice aveva assunto un
suo “clone”!
Gallieno Ferri, da gran signore come suo solito, si disse
onorato di essere l’ispiratore di altri disegnatori e che, comunque, in una
casa editrice come la S.B.E. bisogna aiutarsi gli uni gli altri, e non farsi la
guerra!
In conclusione, a proposito dei vari nuovi disegnatori, Moreno
Burattini fece il nome degli Esposito Bros, di Giuseppe Prisco
e di Alessandro Piccinelli, e anche di un “volto nuovo” con un ottimo
tratto grafico: Roberto Piere, già disegnatore di Zona X, che
sarebbe stato impegnato con una storia ambientata sui ghiacci.
Come ho detto, durante tutta la conferenza vi furono altri
numerosi interventi di Sergio Bonelli che parlò diffusamente dello Spirito
con la Scure e di come aveva concepito il personaggio.
Zagor - raccontò - pur essendo un eroe vecchia maniera, fu
il primo a non essere totalmente manicheo, come ad esempio erano gli eroi della
esseGesse. Egli voleva creare un eroe che avesse dei dubbi, e Zagor,
pur essendo dichiaratamente indirizzato ad un pubblico giovane, era infatti
meno ingenuo e più realistico di altri: la storia “Zagor racconta..” ne
era l’esempio lampante.
Terminato l’incontro zagoriano, Sergio Bonelli, poi, si
trattenne tra il pubblico o al tavolo, anche alle conferenze successive: quella
di Lazarus Ledd tenuta da Ade Capone, quella di Nick Raider
tenuta da Diego Cajelli e quella di Dampyr tenuta da Mauro
Boselli e Maurizio Dotti. Ciò a dimostrazione del fatto che, oltre
che autore ed editore, egli si considerava soprattutto un appassionato di
fumetti!
Per concludere l’argomento Cartoomics, vi mostro anche le due
belle stampe diabolike di Giorgio Montorio che mi accaparrai quell’anno.
Nella rubrica della posta del mese di Aprile, Sergio Bonelli
dava la simpatica notizia della pubblicazione di un albetto a striscia delle Edizioni
Foxtrot, intitolato “La foresta degli imbranati”! I personaggi di questa
storiella sono ZigZagor e la sua amica messicana Cicca, e si trattava naturalmente
di una parodia della prima avventura zagoriana “La foresta degli agguati”
scritta e disegnata da Marcello Toninelli.
Al termine di quella medesima rubrica, Sergio Bonelli parlava
ancora del Forum
www.spiritoconlascure.it e della
sezione dedicata esclusivamente a Cico realizzata da alcuni dei suoi
appassionati.
Mentre nella rubrica della posta del numero di Luglio, l’editore
tesseva le lodi del terzo (e per ora, purtroppo, ultimo) Zagor Index
(301-400) di Paolo Ferriani Editore curato da Giampiero Belardinelli
e Angelo Palumbo, in quella del mese di Settembre dava conto ai lettori
di un nuovo esordio (nuovo per molti, ma non per coloro che lo avevano già
conosciuto di persona a Cartoomics) fra i disegnatori zagoriani, quello
di Paolo Bisi, che già dal 1996 collaborava con la Casa editrice
figurando tra gli autori di Mister No e che sarebbe stato presente alla Comiconvention
che si sarebbe tenuta a Milano nel mese di Settembre.
“Nato a Piacenza nel 1964,” scriveva Bonelli, “Bisi si
è diplomato all’Istituto d’Arte di Parma e, nel 1981, ha vinto il premio Pier
Lambicchi quale miglior disegnatore esordiente. Dopo aver realizzato alcuni
episodi di Lazarus Ledd, è approdato alla Bonelli. Adesso si dice felicissimo
di disegnare Zagor e si è divertito molto, racconta, nell’illustrare proprio
una vicenda in cui compare anche Digging Bill”.
Altra notizia di rilievo in quella pagina della posta, era
l’annuncio del secondo Raduno degli iscritti al Forum SCLS, che anche
quell’anno si sarebbe svolto a Pistoia ed al quale avrebbe partecipato (tra gli
altri autori) anche la “recluta” pistoiese Marcello Mangiantini.
“Quest’ultimo è, appunto, un disegnatore che, pur facendo
parte della nostra squadra da alcuni anni, non ha ancora esordito in edicola:
la sua prima storia zagoriana uscirà soltanto nella prossima primavera.
Tuttavia, avendo all’attivo numerosi precedenti fumettistici, la sua città gli
tributa l’onore di una sua mostra personale con alcune anticipazioni del suo
lavoro per lo Spirito con la Scure”.
E a proposito della già citata Comiconvention 2005,
tenutasi il 24 e il 25 Settembre al Quark Hotel di Milano, posso solo dire due
cose: 1) fu l’ultima ad avere luogo con quella formula, giacché l’anno
successivo non si tenne e venne di fatto sostituita dalla già esistente Fumettopoli
all’Hotel Executive; poi, a livello di organizzazione, le due manifestazioni
sono diventate una cosa sola e con la denominazione Comiconvention
ricominciò nel 2007 ma senza più la presenza degli editori (e, quindi, senza
più nemmeno la presenza degli autori della S. B. E.); 2) non ricordo per
quale motivo, ma io non ci andai, perdendomi così il disegno zagoriano di Paolo
Bisi... che ebbi modo, tuttavia, di recuperare in seguito e che oggi vi
posso mostrare qui sotto!
Nella rubrica della posta del mese di Ottobre, Sergio Bonelli
dava notizia dell’uscita in edicola di un volume della collana Gli eroi del
fumetto di Panorama dedicato a Zagor e contenente una storia ormai
classica, l’episodio intitolato Servizio Segreto, per l’occasione
ripresentato con il titolo Lo squadrone fantasma.
Qui
sotto vi mostro la mia copia, con dedica di Sergio Bonelli.
Chiudo l’anno zagoriano 2005 con la posta del numero di Novembre,
nella quale Sergio Bonelli, nel rispondere alla lettera di un lettore
che si lamentava del fatto che in confronto a Gallieno Ferri il tratto
degli altri disegnatori stravolgesse il personaggio, così scriveva: “Se
Gallieno fosse l’unico disegnatore, Zagor potrebbe uscire soltanto tre volte
l’anno! Dunque, è giocoforza poter contare su uno staff composto da un buon
numero di disegnatori, la cui creatività deve essere vista come una risorsa”.
Dopo aver difeso l’operato degli altri disegnatori, aggiungeva: “Posso
assicurare che nell’infoltire la scuderia dei bravi disegnatori, ho scelto
autori dal tratto classico. Nel corso dei prossimi mesi vedrai esordire Marcello
Mangiantini, Alessando Piccinelli e Giuseppe Prisco, tutti nuovi
acquisti che hanno in Ferri un punto di riferimento, anche se ognuno ha saputo
trovare una propria via partendo dall’esempio del maestro”.