Una serie di misteriosi delitti turba Port
Whale! Le vittime sono tutti marinai del vascello “Blue Marlin”, da poco
tornato dall’Africa.
L’identità dell’assassino si rivela
sorprendente, quando Orsovic, il timoniere albanese della “Golden Baby”, viene
colto in flagrante!
Zagor e Cico, aiutati da Ramath il fachiro,
cercano di scagionare il loro amico, che dice di non ricordare nulla, riguardo
agli omicidi. Per risolvere il caso bisognerà scoprire che cosa sia accaduto
durante l’ultimo viaggio del “Blue Marlin”…
Questa prima storia zagoriana di Giovanni Eccher mi è piaciuta.
La trama, incentrata su un mistero che permea tutta la storia,
mi ha vagamente richiamato alla mente Il
sigillo dell’imperatore: anche là era coinvolta la ciurma di Fishleg
all’ancora e Zagor doveva risolvere un mistero indagando fra le via di una
città marittima (anche se il ruolo di Ramath era più incisivo).
La vicenda, che coinvolge anche Dickson, un armatore senza
scrupoli, e contiene un tocco di soprannaturale, è ricca di personaggi e
supportata da una sceneggiatura serrata e senza cali di tensione.
La soluzione del mistero non è tanto legata alla scoperta del
vero responsabile dei delitti, l’africano Akum, (poiché, come nei telefilm del
tenente Colombo, esso ci viene mostrato sin dall’inzio della storia) bensì alle
motivazioni del suo agire. Tant’è che, al termine dell’avventura, pur non
giustificando il suo comportamento, egli viene onorato come vittima di
ingiustificabili soprusi e portabandiera di un’anelito di libertà.
Sui disegni di stampo classico dell’ormai collaudato duo Gianni Sedioli (alle matite) e Marco Verni (alle chine) non ho nulla
da osservare se non che sono sempre un vero piacere per gli occhi!
Il bloc-notes di Zagor |
In merito al regalo allegato (un bloc-notes di Zagor) devo dire che, benché ne apprezzi l’idea,
tuttavia il “prodotto” è a mio parere, seppur carino, forse un po’ “povero”…
Credo che, dopo l’annuncio che era stato fatto di un misterioso gadget che
sarebbe stato allegato, gli zagoriani si aspettassero qualcosa di più, ma mi
rendo conto che un maggiore investimento avrebbe inevitabilmente fatto
lievitare anche il costo dell’albo. Per cui, va bene così!
Giovanni Eccher |
Concludo con quale
notizia sull’esordiente zagoriano Giovanni
Eccher.
Innanzitutto
occorre dire che egli è anche un regista, un documentarista e un autore di
videogiochi: non è dunque un “dilettante allo sbaraglio”.
Ha già all’attivo
numerose sceneggiature per Nathan Never e Dampyr, e a un certo punto ha
presentato alcuni soggetti per Zagor, forte del fatto di essere comunque un
autore della scuderia bonelliana che aveva già dato ottima prova delle sue
capacità.
Le sue prime
proposte non avevano superato le forche
caudine del curatore Moreno
Burattini, poi Eccher ha, come
si suol dire, “aggiustato la mira” ed è riuscito ad entrare a pieno titolo
nella compagine degli autori zagoriani.
Per il nostro
amato personaggio ha sinora scritto due storie lunghe e una breve di 40 tavole,
che non vediamo l’ora di poter leggere!