A due mesi di
distanza dal nostro ultimo appuntamento
ed entrati da poco
nella Fase 2 dell’emergenza Covid-19,
ecco a voi la sedicesima
puntata di
“A domanda… Moreno risponde”!
Ringrazio ancora
una volta Moreno Burattini
per la sua grande
disponibilità
e invito voi ad
inviare sempre nuovi quesiti…
1 – Caro Moreno, quando rivedremo Bing Batterton?
Confesso
la mia poca simpatia per Bing, che da lettore non ho mai apprezzato fino in
fondo e che come sceneggiatore mi verrebbe da usare in modo comico, mentre Marcello Toninelli lo ha ideato “serio”.
Tuttavia, ci potrebbe essere una storia sul passato di Bat Batterton in cui si
spiegano gli inizi della sua società in coppia con il congiunto. Giuro che non
ostacolerà nessun altro sceneggiatore che dovesse proporre una buona trama in
tal senso, o una buona trama in generale anche tutta ambientata nel presente
con i Batterton & Batterton insieme al fianco di Zagor.
2 – Caro Moreno, da
diverso tempo è evidente una piccola rivoluzione nella struttura della serie:
accanto alle classiche (e più numerose) storie autoconclusive, si sono
affiancate storie più interconnesse: la storia in due tempi di Hellingen il cui
finale rimanda a storie future, il finale del ritorno di Smirnoff, il finale
della storia di Rauch e Nuccio su Winter Snake, ecc. È un
cambiamento studiato e pensato nel lungo periodo o è, in parte, frutto del
caso?
Diciamo
che dopo aver sperimentato la formula delle “sottotrame” in alcune prime
occasioni, mi è sembrata non sgradita ai lettori e dunque tale da poter
utilizzare ancora, con le dovute cautele. Mi preoccupo sempre, in ogni caso, di
garantire la massima comprensione delle storie anche a quei fruitori che non
conoscano gli antefatti.
3 – Mi domando
come mai dopo ben 7 volumi cartonati (divisi in varie edizioni) che presto
diventeranno otto con il tuo annuncio sul vampiro, tutti disegnati da Gallieno Ferri, non si sia mai pensato
a rendere omaggio con un volume di questo tipo ad altri due disegnatori storici
che hanno tirato la carretta nei primi anni in cui usciva Zagor, cioè Franco Donatelli e Franco Bignotti. Non voglio entrare nel merito delle storie,
ma penso che non ne manchino nemmeno di quelle illustrate da loro che
meriterebbero un volume cartonato.
Dico
subito che non decido io le storie di Zagor da raccogliere nei volumi (cartonati
o brossurati che siano) destinati alla distribuzione libraria. Non curo queste
edizioni, e delle scelte fatte vengo a sapere in un secondo momento, esulando
dalle mie competenze. Ciò premesso, posso immaginare alcune delle motivazioni
che hanno portato a preferire certe storie al posto di certe altre: i volumi da
libreria della Bonelli sono partiti da un certo momento in poi con un catalogo
che è andato sempre più arricchendosi, ma che inizialmente si è dovuto in
qualche modo “fondare”. E per farlo si è puntato sulle avventure, appunto,
“fondamentali”. Una volta creata una “base” che mette a disposizione dei
lettori le storie “cult”, si potrà procedere con le altre. E credo di non poter
essere smentito se ritengo che certe avventure di Ferri siano un must irrinunciabile. Nel corso del 2020, tuttavia,
so per certo che verrà ripubblicata “La rabbia degli Osages”, di Nolitta & Donatelli. Per quanto riguarda
Bignotti, prima o poi
arriverà anche il suo momento.
4 – Caro Moreno, mi
piacerebbe vedere un remake della storia "L’inferno dei vivi". Guido Nolitta e Gallieno Ferri hanno fatto una grande storia, ma penso che sarebbe
interessante se si potesse leggere una versione ampliata di Zagor nella
prigione di Hellgate, personalizzata ai tempi moderni.
A dire il
vero, non è che siano mancate le avventure carcerarie, dopo “L’inferno dei
vivi”. Zagor e Cico, per esempio, sono stati rinchiusi anche a Fort Concrete
nell’albo “Gli aguzzini”, uno di quelli che fanno parte della prima apparizione
del Tessitore, e in quel frangente Castelli
e Donatelli li hanno fatti
confrontare con i “topoi” del genere. Rido se penso che gli stessi “luoghi
comuni” mi sono divertito a prenderli in giro con “Cico galeotto”. Riguardo ad
Hellgate, poi, c’è stata (non troppo tempo fa), una drammatica avventura
scritta da Samuel Marolla e
disegnata da Paolo Bisi, intitolata
appunto “Hellgate brucia”. Ricordo anche “La palude dei forzati”, mia e di Mauro Laurenti. Insomma, se per
riproporre il tema ci limitassimo a riproporre gli ingredienti della solita
zuppa, non ne varrebbe la pena. Però, se saltasse fuori un’idea in grado di
rimescolare le carte e far uscire una mano fortunata, chissà.
5 – Caro Moreno,
su quale collana comparirà il seguito di “Brezza di Luna”?
Su “Zagor
Darkwood Novels”, e più precisamente sul n° 6.
6 – Caro Moreno,
rivedremo prima o poi Tim Cuorepuro?
Ho
ricevuto un paio di proposte da altri sceneggiatori, ma non le ho trovate
convincenti al punto giusto. Prima o poi qualcuno avrà il guizzo che serve.
7 – Dato che la Bonelli
sembra aver affiancato un’iniziativa parallela alla serie Zenith, cioè le
strisce (ottima iniziativa secondo me), perché non fate anche dei raccoglitori
delle stesse, così come avete fatto con la miniserie di Cico "A
spasso nel tempo"? E magari anche per la miniserie di Zagor "Le
origini "?
Sono
iniziative di marketing che devono essere gestite dagli uffici che se ne
occupano. Io questa cosa l’ho sempre proposta, insieme a molte altre
possibilità, poi qualcosa viene fatto, qualcos’altro aspetta il momento giusto.
Giustamente chi si occupa del merchandising deve fare i conti non soltanto con
le ipotesi circa la remuneratività economica, ma anche con le tante idee in
ballo per i tanti personaggi della Casa editrice. Non si possono fare bene
cento copie, si decide quelle a cui dare la precedenza.
8 – Assalonne
Tipperary in arte Cucciolo, quel forzuto uomo dal cervello non proprio
maturato, potrà mai ricevere il piacere di ritornare sulle pagine di Zagor?
Poi, fra gli altri ritorni possibili, potrebbero starci quello del Bounty
Killer che dà il nome ad un albo della serie regolare ed a quel menagramo di
Evil Eye? Ovviamente premettendo e conoscendo il fatto che molti ritorni sono
richiesti e che non tutti possono essere accontentati.
Potrebbe
starci tutto, ovviamente. Prendo nota dei suggerimenti.
9 – Caro Moreno,
rivedremo presto "il cacciatore di streghe" Andrew Cain, un
personaggio che a me piace molto. Anzi secondo me si potrebbe pensare a lui
addirittura per una miniserie. Che ne dici?
Andrew
Cain è un signor personaggio, peraltro con una robusta ispirazione letteraria.
Dato che la Casa Editrice ha cominciato a realizzare adattamenti di classici
famosi (se ne vedranno di molto interessanti), chissà che davvero il nostro
cacciatore di mostri non possa diventare protagonista di una testata (a
termine) tutta sua, magari direttamente derivata da Howard. Ne parlerò a Boselli, che del personaggio, nella sua
incarnazione zagoriana, è il papà. Mi parrebbe giusto che anche un eventuale
ritorno sulla serie regolare dello Spirito con la Scure parta da un suo input,
se non da una sua sceneggiatura.
10 – Quando si
svolgono le conversazioni tra Roger Hodgson e il misterioso personaggio dei
"Darkwood Novels"? Sappiamo che è la seconda metà del XIX secolo, ma
il termine è piuttosto ampio. Grazie!
Nel primo
albo della miniserie viene indicata una data precisa: 1860.
11 – Caro Moreno,
quando vedremo Zoe dalla storia "Hawak il crudele" e "Fino
all'ultimo respiro"?
Ho sempre
desiderato farla tornare, e mi fa piacere che non sia stata dimenticata. Adesso
che qualcuno mi incoraggia a riportarla sulle scene, lo farò di sicuro.
12 – Quando vedremo
Sette Nuvole dalla storia "Fermate il boia", "Terra
selvaggia" e "Dove volano gli avvoltoi"? Grazie!
Passo
volentieri la palla a Luigi Mignacco.
13 – Sarebbe
interessante scoprire il passato di Trampy/Ebenezer Snare. Hai dei “piani” in
tal senso?
Beh…
qualcosa viene detto in “Cico cercatore d’oro”. Tuttavia immagino che un Color
prima poi verrà dedicato anche a lui. E allora, vedremo.
14 – Caro Moreno,
sarà possibile vedere sulle collane zagoriane Chloe, agente/donna di Altrove
nella serie "Storie da Altrove"?
Dunque:
ho pensato a Chloe proprio pensando che avrebbe potuto tornare in altre storie
dello Spirito con la Scure un cui serva una sorta di “Agente Dana Scully” come
su X-Files. Da questo punto di vista mi sembra di aver dato vita a un
personaggio ricco di potenzialità. Se poi mi chiedi se possa essere sfruttato
da Castelli & Recagno per le loro “Storie da
Altrove”, ecco: io non avrei niente in contrario, anzi! Mi propongo di
incoraggiarli in tal senso.
15 – Nell'episodio
"Cico Story", i genitori di Cico hanno lasciato Veracruz con i suoi
fratelli e sono salpati per New Orleans. Anni dopo abbiamo visto alcuni dei
suoi fratelli, ma non abbiamo mai sentito nulla dei suoi genitori. Che cosa è
successo loro?
Bella
domanda. Il fatto che né Cico né i fratelli ne abbiano mai parlato, e che il
pancione non si sia riproposto di far visita ai genitori durante i suoi
ripetuti transiti da New Orleans, non lascia presagire niente di buono. Però si
direbbe che si tratti di un lutto già elaborato.
16 – Caro Moreno,
nella storia "Terrore del sesto pianeta" si afferma chiaramente che
gli Akkroniani visitarono il pianeta Terra per la prima volta cento anni fa,
nella prima metà del XVIII secolo. Tuttavia, all'inizio della storia "Il
giorno dell'invasione" è scritto che il loro primo arrivo avvenne prima
dell'arrivo dell'uomo bianco in America, il che significa nel periodo precedente
al XV secolo. Nella stessa storia, vediamo tutti gli stregoni del monte
Naatani: Rakum, Keokuk e altri due. Secondo la durata media della vita di un
uomo, i quattro guardiani coprirono un periodo di circa duecento anni e,
secondo ciò, l'arrivo degli alieni avvenne nel XVII secolo. Quindi: quando gli
Akkroniani hanno visitato per la prima volta il pianeta Terra? Grazie!
Immagino
che Jacopo Rauch, sceneggiatore de
“Il giorno dell’invasione”, abbia fatto i suoi calcoli e possa rispondere
meglio di me. Tuttavia ci sarebbe da capire chi dice cosa, sulla base di quali
fonti. Vien fatto di pensare che le visite siano state ripetute, magari prima
da parte di sonde robotiche o da pochi esploratori, poi ci sia stata
l’installazione di una vera e propria base. Circa la durata media della vita
dei guardiani… chi può dire quanto sia? Nessuno di noi può essere certo di
arrivare vivo a domani.
17 – Caro Moreno,
potresti scrivere una storia per spiegare Za-Te-Nay (di Martin Mystere) e il
suo collegamento con Zagor?
Za-Te-Nay
fa parte dell’universo di Martin Mystére e se ci sono spiegazioni da dare, le
darà Alfredo Castelli.
18 – Quando rivedremo
due personaggi che mi sono particolarmente piaciuti: Shane e l’Ing. Robson?
Piacciono
entrambi anche a me. Di Shane dovrei occuparmi io, prima o poi. Per Robson vedo
bene un Color.
19 – Caro Moreno, lo Sceicco Nero ritornerà?
Se devo
decidere io, no. E mi pare abbastanza intuibile il perché.
20 – Puoi dirci
qualcosa in più sulla storia imminente "Philadelphia Experiment"?
Quando la leggeremo, chi sono i suoi autori, i personaggi? È collegata al
"Progetto Rainbow" del 1943?
La
storia, davvero intrigante, è stata scritta da Antonio Zamberletti e illustrata da Alessandro Chiarolla. Ha per protagonista, oltre a Zagor, la ciurma
della “Golden Baby”. Lo sceneggiatore si è chiaramente ispirato alle dicerie di
un esperimento eseguito nel 1943
a bordo del cacciatorpediniere Eldridge, che sarebbe
svanito dal porto di Philadelphia e ricomparso pochi minuti dopo a Norfolk, in
Virginia. Una bufala, ma che ha dato origine a film e libri. E anche al nostro
fumetto. Vedremo quando sarà possibile pubblicarlo.