Agli inizi del 1800, i Perry giungono nei
selvaggi territori della Frontiera.
I drammatici eventi nei quali resterà
coinvolto segneranno il destino del futuro colonnello Perry, che proprio
per ciò che accadde alla sua famiglia sceglierà di diventare un dottore e di
operare tra le file delle Giacche Azzurre.
A distanza di molti anni e con l’aiuto di Zagor,
l’ufficiale medico dell’esercito dovrà affrontare i suoi ricordi per dare una
risposta alle domande che lo assillano da quei lontani giorni, svelando
finalmente i segreti del suo tormentato passato.
Devo
innanzitutto osservare che questa avventura di Antonio Zamberletti (la sua terza pubblicata nel giro di pochi
mesi) mi ha meno coinvolto delle precedenti.
Intendiamoci,
non che non mi sia piaciuta… sicuramente interessante è il fatto di poter
venire a conoscenza del passato di uno dei comprimari zagoriani a mio parere
meno dotati di “attrattiva avventurosa”, e cioè il buon colonnello Perry;
altrettanto interessante, o per lo meno singolare, l’aspetto sentimentale che
si cela nel suo passato, con diversi personaggi coinvolti, il cui destino viene
fatto abilmente intrecciare - anche a distanza di anni - con quello degli
altri; positivo è il fatto che Zamberletti
abbia dedicato ai flashback il giusto
spazio, senza esagerare, ambientando invece la maggior parte della storia nel
presente zagoriano; pregevole anche il finale dell’albo, imprevedibile ed
emozionate al contempo… però…
…Però devo
dire che mi aspettavo qualcosa di più, soprattutto considerato il titolo che
prometteva il disvelamento di un “segreto” del colonnello Perry che tuttavia si
risolve nella semplice narrazione del suo passato (con interessanti
ripercussioni nel presente, è vero), ma non in un fatto o un avvenimento, oscuro
e nascosto, del quale i lettori vengono alla fine messi a conoscenza… insomma, mi
aspettavo qualcosa di più “traumatico”…
I disegni dei
fratelli Di Vitto li ho apprezzati e
mi sembra che abbiano tratto giovamento dalla colorazione della GFB Comics.