giovedì 16 ottobre 2025

La dea nera – Natale calibro ‘45 (Zagor Classic 68)

È uscito in edicola il sesto volume del nuovo corso della collana Zagor Classic: periodicità trimestrale, storie complete in perfetta sequenza cronologica, senza più numero progressivo riportato sul dorso (ma solo in seconda di copertina).

Questa volta le pagine sono complessivamente 176, di cui due ai frontespizi e tre agli editoriali di Moreno Burattini.

Ma perché ho parlato al plurale? Semplicemente perché l’albo non contiene un’unica storia completa (come nei precedenti), bensì due, data la loro relativa brevità rispetto al solito: La dea nera e Natale calibro ‘45.

Le avventure sono quelle originariamente apparse sui nn. 104 e 105 della Collana Zenith Gigante (corrispondenti ai nn. 53 e 54 della Collana Zagor Gigante) nei mesi di novembre e dicembre 1969.

Per entrambe il soggetto e la sceneggiatura sono di Giudo Nolitta (Sergio Bonelli) e i disegni di Franco Donatelli.

La dea nera

Questa volta il terrore viene dall’Oriente! Molte persone sono morte per colpa di misteriosi assassini giunti dall’India, che uccidono servendosi di uno strano fazzoletto bianco e giallo. David Lean, il nuovo cliente di Bat Batterton, spiega a Zagor e Cico che si tratta della malefica setta dei Thugs, gli adoratori della dea Kalì. Zagor riuscirà a sbaragliare gli strangolatori, scoprendo però che anche l’ex ufficiale David Lean non è esente da colpe.

Questa fu la quarta nuova storia realizzata direttamente per la Serie Gigante (cioè non uscita nella serie a striscia) e affascina il lettore per quell’aura quasi “salgariana” da cui è pervasa...

Appare anche abbastanza evidente il fascino che la lontana India doveva avere su Nolitta, che alcuni anni più tardi approfondirà analoghe tematiche ne “L'orrenda magia”.

L’assioma, abbastanza in voga a quell’epoca, dell’orientale cattivo (i thugs) e dell’occidentale buono (David Lean) per Nolitta non ha alcuna ragion d’essere: la violenza e la cupidigia non hanno colore né razza!

Un appunto critico relativo alla continuity: a pag. 37 di questa edizione Zagor afferma che lui e Cico vengono da molto lontano, sono diretti alla foresta di Darkwood e vogliono un’indicazione per trovare la strada giusta (infatti, poco prima, a pag. 27, lo stesso Zagor stava consultando una mappa schizzatagli da un barman di Freetown), e a pagina 51 Cico dice a Bat Batterton che lui e Zagor sono in viaggio per Darkwood da un mucchio di tempo...

Ora, poiché appare improbabile che, dopo aver attraversato mezza America nelle storie precedenti per ritornare a Darkwood (dalla Florida al Tennessee, dal Kentucky alla Virginia) ed essersi poi scontrati con Sam Fletcher e Na-pawa, Zagor e Cico abbiano immediatamente, e senza alcun preavviso narrativo, affrontato un nuovo lungo viaggio, ciò mi fa sorgere il sospetto che questa avventura fosse stata originariamente sceneggiata con l’intenzione di introdurla nel corso della serie prima della storia de “Gli evasi” e che sia stata poi, per ragioni puramente redazionali, pubblicata in un albo successivo. Omettendo, però, di cambiare nella sceneggiatura questi riferimenti al lungo viaggio di ritorno di Zagor e Cico…

Natale calibro ‘45

È il 24 dicembre a Lonely Town, un piccolo borgo a nord di Darkwood. Ma quello che sta arrivando sarà un Natale davvero speciale. Mister Hopkins, il padrone della banca del paese, ha infatti ingaggiato un gruppo di cantanti, i Singing Santa Claus. Che però non porteranno la gioia e la serenità che tutti si aspettano, dato che dai loro sacchi, al posto dei doni, tireranno fuori minacciose pistole!

Si tratta della quinta nuova storia apparsa solamente nella Serie Gigante e studiata appositamente con una lunghezza tale da consentire che l’avventura successiva, molto importante e significativa perché incentrata sulla rievocazione delle origini di Zagor, iniziasse su un albo tutto nuovo.

In ogni caso, per essere una cosiddetta “storia riempitivo”... è, a mio parere, appassionate ed assai divertente! Durante la mia prima lettura fui affascinato, in particolare, dal pericoloso inseguimento dei banditi ad opera di Zagor lungo il filo della “funicolare”... La scena in cui i rapinatori sono loro malgrado costretti ad improvvisare (stonatissimi) canti natalizi è esilarante e quella finale, con la neve che finalmente cade dal cielo, è quasi commovente…

Un’ultima curiosità: questo è il primo (e per parecchi anni l’unico) episodio zagoriano a tema prettamente natalizio e, guarda caso, originariamente venne pubblicato proprio nel mese di Dicembre del 1969...

Appuntamento, ora, al 14 gennaio 2026 con la storia completa di 176 pagine dedicata a “Zagor racconta…”!

 




mercoledì 15 ottobre 2025

Visita in redazione (14.10.2025)

L’ormai pensionando/pensionato curatore zagoriano

Moreno Burattini

ieri si trovava in readazione poiché nel

pomeriggio doveva partecipare

ad una riunione con i massimi vertici

della Casa Editrice per discutere

dell’imminente passaggio di consegne

al nuovo curatore e dell’immediato futuro

editoriale del nostro Zagor.

Allora ho colto l’occasione per passare anch’io

a trovarlo e trascorrere un po’ di tempo insieme con lui.

Qui sotto potete vedere Moreno

seduto alla sua consueta postazione

con una bellissima t-shirt di Conan il Barbaro

Nell’ufficio era anche presente

il redattore/sceneggiatore

Giovanni Gualdoni...

...il quale nei giorni precedenti si era dilettato

a creare due brevissimi video

immaginando come sarà l’ufficio di Moreno

una volta che se ne sarà andato definitivamente…

Il primo lo potremmo intitolare

Stiamo facendo pulizia!”,

mentre il secondo, un po’ più

“catastrofico” lo potremmo chiamare

Il tempo cancella tutto…


Sulla scrivania di Moreno c’era anche la sua sceneggiatura

del prossimo volume de Le Origini

dal titolo “Regan, il rinnegato

della quale vi mostro due pagine:


Dopo un eccellente pranzo allo storico

ristorante “La Versilia”…


…siamo tornati in redazione dove

ho incontrato Maurizio Colombo

(co-creatore di Dampyr)…

…e il simpatico archivista

Mauro Zampolini

Quindi, giunta l’ora della riunione di

Moreno della quale ho accennato all’inizio,

l’ho accompagnato al piano superiore

nei cui corridoi ho girato il video che trovate qui sotto,

nel quale compaiono Luca Crovi e Luca Barbieri:

Luca Barbieri mi ha gentilmente dedicato

(con tanto di “disegnino”)

il volume texiano da lui sceneggiato

Lozen nata dalla tempesta


 Ho, infine, lasciato Moreno Burattini

sulla soglia dell’ufficio dove si sarebbe

svolta la riunione che lo vedeva coinvolto,

salutando anche gli altri partecipanti:

Davide Bonelli, Simone Airoldi, Luca Dal Savio e

il prossimo curatore zagoriano (sulla cui identità

sono pubblicamente tenuto al segreto). A loro

si sarebbe poi aggiunto anche Michele Masiero.

A proposito di quest’ultimo, Moreno mi

ha raccontato questo aneddoto: quando è stato invitato alla riunione

lui ha ironicamente detto a Michele di non voler partecipare,

dato che se avessero voluto parlare male di lui come

ex-curatore zagoriano avrebbero potuto farlo meglio in sua assenza…

Ma Michele Masiero gli ha replicato altrettanto ironicamente:

No. Tu devi assolutamente partecipare. Proprio perché,

se dovessimo parlare male di te, sarà più

divertente farlo in tua presenza!”.

 

Prima di andarmene definitivamente

non potevo non passare a salutare

l’amico Giorgio Giusfredi,

sempre gentilissimo e disponibile

e fare una foto anche con lui!!!

E con questo vi saluto,

dandovi appuntamento alla prossima occasione!