In una villa ai
confini di Darkwood, lo spietato Luther Keenness, appena uscito di
prigione, uccide il padre di Connie Mc Murray, dopo avergli fatto aprire
la cassaforte. Lo uccide perché in passato era stato suo complice in alcune
rapine e infine traditore, passandola liscia mentre egli era finito in
prigione.
Connie riesce a
scappare dalla casa rubando il suo cavallo. Riunita la sua banda, Luther si
mette a caccia della ragazza certo di essere stato riconosciuto.
Zagor si imbatte
in Connie che gli racconta l'accaduto, informandolo di essere inseguita da
Luther e dai suoi uomini perché considerata una testimone pericolosa. Per
acciuffare la ragazza, Luther conta sull’appoggio anche di una banda di
pellerossa.
Zagor e la ragazza
vengono così braccati dagli indiani e dai banditi, ma ottengono l’aiuto di
Tonka e di Cico.
La trama qui sopra riportata, ripresa dalla
presentazione dell’albo sul sito della SBE, dice già tutto della storia (tranne
il fatto che, come di prammatica, Zagor riuscirà a risolvere la situazione).
Storia piacevole, nella più classica tradizione
zagoriana, di pura azione ed avventura, dal ritmo incalzante: non a caso in
rete ho letto recensioni positive soprattutto da parte di lettori della vecchia
guardia.
La vera novità è rappresentata dal fatto che l’autore
del soggetto, della sceneggiatura e dei disegni è un’unica persona, uno dei
pilastri zagoriani da ormai quasi trent’anni a questa parte: Raffaele Della
Monica. Questa “unicità” di autore completo sulle pagine di Zagor
non si verificava dagli anni ’60. allorché Gallieno Ferri sceneggiò e disegnò sette delle
prime avventure del personaggio.
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Vignetta da pag. 10
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La proverbiale cura certosina di Della Monica la ritroviamo anche in
questa storia, con disegni ricchi di dettagli: bello l’incipit sotto la
tempesta, dal tocco molto gotico; vignette particolareggiate (sia nel ritrarre
gli interni - ad es. nella casa all’inizio del racconto o nel conestoga a pag.
45 -, sia negli fondi e nei paesaggi, sia infine nella caratterizzazione dei
personaggi); Connie è ritratta con femminilità e a tratti anche con sensualità
(tuttavia, in alcune vignette risulta un po’ troppo mascolina, vedi pagg. 10 e 28);
le espressione facciali di Cico sono molto azzeccate.
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Vignetta da pag. 49
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Nella vicenda sono anche presenti alcuni topoi zagoriani, come la pepita d’oro
per pagare il traghettatore, l’eroe legato al palo della
tortura con le squaws che lo bastonano per punirlo della morte dei loro uomini,
il duello con il campione della tribù, il riconoscimento del suo coraggio da
parte del capo pellerossa (anche, qui, però, un piccolo appunto: siamo comunque
nei dintorni di Darkwood… possibile che i Blackfeet non conoscano lo Spirito
con la Scure?!?).
Insomma, pur nella sua
inevitabile brevità di sole 94 pagine, una storia niente male e che non annoia.
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Vignette da pag. 90
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Devo però chiudere questa
recensione con un punto dolente (almeno a livello personale).
Può essere che alla maggior parte
dei lettori sia passata inosservata, anche se in rete ho trovato almeno un paio
di persone che l’hanno fatta notare, ma l’esclamazione (che qui non voglio
riportare) proferita da uno della banda di Luther a pag. 90, - così come
pronunciata - rasenta la blasfemia.
Per quanto “realisticamente” plausibile in quel
contesto, e probabilmente molto usata anche su altri fumetti, a me
personalmente ha dato molto fastidio e mi è davvero spiaciuto leggerla su un
albo di Zagor. Un conto è quando il nome di Dio, di Gesù o della Madonna viene
usato da un personaggio a fumetti come invocazione d’aiuto (“Dio mio!”,
“Signore Onnipotente”, “Santa Vergine di Guadalupe”), un altro quando viene
utilizzato per imprecare.
Da me interpellato sulla questione, Moreno Burattini
mi ha rassicurato sul fatto che non vi è stato alcun intento blasfemo e che,
peraltro, Raffaele
Della Monica ha fama di essere un buon cattolico e proprio di
recente ha realizzato una tela di grandi dimensioni con soggetto sacro per la
chiesa della sua parrocchia.
Comunque sia, questo genere di imprecazione la ritengo
una caduta di stile che spero non si ripeta più sul mio fumetto preferito.
Ditemi anche voi nei commenti che ne pensate… Sono io
che esagero? Possiamo discuterne.