“È lontana, da qualche parte verso ovest, le fiamme non si vedono, ma non conta: Babilonia brucia e continuerà a bruciare…”
Buongiorno, amici zagoriani!
In questo periodo di vacanza ho un po’ lasciato da parte i fumetti per dedicarmi alla lettura di racconti e romanzi.
Ne approfitto, quindi, per segnalarvi una di queste mie letture in quanto trattasi di un’opera scritta da un amico e sceneggiatore zagoriano che tutti conoscete bene: Antonio Zamberletti!
Egli, oltre che sceneggiatore bonelliano (Tex, Zagor, Dampyr), è anche autore di una decina di libri di genere noir e spy story, di svariati lavori teatrali e svolge attività di consulenza per produzioni televisive e cinematografiche.
Recentemente ha vinto l’edizione 2024 del Premio Alan D. Altieri Segretissimo assegnato da una giuria presieduta da Franco Forte e composta dagli scrittori David Bones, Scilla Bonfiglioli, Fabrizio Borgio, Simone Faré e Denise Jane.
Il Premio è annualmente promosso dallo storico periodico Segretissimo, pubblicato da Mondadori sin dal 1960, ed è riservato ai romanzi italiani inediti di spy story, e mette in palio proprio la pubblicazione sulla collana nei mesi successivi la premiazione.
Il romanzo di Antonio Zamberletti, “Marshal & Co.”, è stato pubblicato su Segretissimo in questo mese di agosto (lo trovate ancora in edicola) nella collana Segretissimo Special n. 51.
Sul blog ufficiale di Segretissimo il romanzo è presentato così:
L’inferno dell’Iraq non è una novità per Dave Holland.
Quando era nella Delta Force, con gli US Marshals, il paese era uno sterminato campo di battaglia. All’epoca, aveva partecipato a una missione dei marines per salvare la figlia di un senatore, presa in ostaggio nella regione dei monti Zagros. Ma la caccia a un terrorista aveva finito per complicato tutto, come spesso accade ci mette lo zampino la CIA.
Alla fine di quella storia maledetta, Dave aveva deciso di smettere di lavorare per il programma di protezione testimoni. Era stufo di proteggere gente che non meritava di essere salvata: mafiosi, assassini, spie.
Holland ha chiuso con quella vita e ha trovato un nuovo inizio tra le montagne della Sierra messicana, un luogo rimasto al tempo degli sceriffi e dei pistoleri del vecchio West, dove molti lo conoscono semplicemente come il Gringo, l’uomo misterioso arrivato dal nulla.
Ma anche se lui si è dimenticato del passato, il passato non si è dimenticato di lui…
A mio parere il romanzo è davvero bello!
Articolato su un duplice (e, a volte, anche triplice) piano narrativo/temporale, ha un ritmo sostenuto, dialoghi ottimamente articolati e scene d’azione davvero ben orchestrate.
Poetico, ironico, terribilmente realistico, con descrizioni paesaggistiche nette, scarne, essenziali ma vivide; ricco di ardite analogie, richiami meta-narrativi, rimandi ad altri ambiti culturali (film, storia, fumetti).
Mi hanno anche colpito i non rari momenti di riflessione, laddove vengono sottolineati soprattutto i legami che si creano in guerra (veri e propri legami di sangue) e il dolore per la perdita della moglie.
Per descrivere in poche parole il protagonista principale, possiamo prendere in prestito quelle utilizzate nel romanzo dalla sua “collega” Susan Blake: “Ex sergente della Delta Force, ex Marshal degli Stati Uniti, famoso per aver sempre e sistematicamente ignorato il regolamento, ogni forma di regolamento, ricercato dalle autorità federali per omicidio (quello del killer di sua moglie e della loro figlia che lei portava in grembo), reo confesso e pronto a rifare tutto quanto”.
Tuttavia, dotato di un proprio codice d’onore, un’etica e una morale disposta a sfidare tutto e tutti.
Insomma, il mio consiglio è: compratelo, leggetelo e non ne resterete delusi!!!