Per festeggiare
zagorianamente
il giorno di
Ferragosto
ecco a voi, a poco
più di venti giorni dalla precedente,
la diciottesima
puntata di
“A domanda… Moreno risponde”!
Un grande grazie a
Moreno Burattini
che ha voluto
sottrarre qualche momento alle sue vacanze
per rispondere a
questa nuova serie di domande!
1 –
Caro Moreno, hai in previsione una storia sul passato di Craig Turner? Secondo
quanto noto finora, Craig proviene da una ricca famiglia di Richmond, suo
fratello, i genitori, i nonni e altri antenati sono stati sepolti nella tomba di
famiglia nella sua città natale, era un pugile in gioventù, è bravo con le
armi, è molto capace, è giornalista e scrittore e sostiene con forza i diritti
del popolo indiano. Secondo me, Craig Turner è un personaggio molto
interessante e meriterebbe davvero una storia a lui dedicata.
Dicendo
che Craig Turner sia un personaggio molto interessante farei la figura di chi
si loda e si imbroda, visto che l’ho creato io. Ma l’hai detto tu, e dunque
ringrazio. Una eventuale storia che preveda un suo ritorno, però, non dovrebbe
(secondo me) vertere sul suo passato, ma sul suo presente. Tornerà di sicuro,
non so prevedere quando.
2 –
Caro Moreno, è vero che nel 2021 uscirà una storia in cui Zagor e Tex si
incontreranno e che Mauro Boselli e Alessandro Piccinelli ci stanno attualmente
lavorando?
Se è
vero, non so nulla più di quanto Boselli
stesso abbia lasciato intendere (mi pare sia stato possibilista, ma tra il dire
e il fare c’è di mezzo il mare). Sicuramente lui e Piccinelli stanno facendo una nuova storia di Tex insieme, ma quale
sia l’argomento non saprei dire.
3 – Oltre
a Tex Willer, Dragonero e Flash, Zagor si aspetta un incontro con un altro
eroe?
L’incontro
con Tex Willer non è stato annunciato dunque non lo metterei nel novero. Per il
resto, io sarei favorevole a un nuovo incontro con Brad Barron (c’è una
minaccia rimasta in sospeso) e mi sono offerto volontario per scriverne uno con
Dampyr (facendo qualche proposta). Però, non nulla è ancora stato messo in
cantiere né so dire se mai lo sarà.
4 – Caro Moreno, pubblicherai
una storia sul passato di Akenat?
Anche
Akenat è un personaggio per il quale vedrei meglio una nuova avventura nel
presente, piuttosto che andare a immaginare qualcosa nel suo passato. Questo
perché c’è già stata una storia sul passato di Winter Snake, abbiamo visto
quella sul passato di Tonka, e non vorrei che si entrasse nel loop per cui ogni
capo indiano abbia per forza un passato tragico da scandagliare. Va detto che se
uno dei nostri sceneggiatori presentasse un soggetto dal titolo “Il passato di
Akenat” e la storia fosse buona, la approverei.
5 –
Caro Moreno, nella
storia "Il ritorno dei Lupi Neri" apprendiamo che il padre di Tonka
si chiamava Kenhat, era un capo saggio, a un certo punto della sua vita guidò
il suo popolo nella guerra contro i bianchi e morì prima dell'arrivo di Zagor a
Darkwood. Scopriremo di più su di lui un giorno?
La
risposta più corretta sarebbe: perché no? Quella che aggiungo è: ci penseremo.
6 –
Caro Moreno, nella quinta vignetta di pagina 69 della storia "L'abisso del
male", Martin Mystère parla con Hellingen (che è nel corpo di Dylan Dog).
Secondo Hellingen, sembra che abbia già incontrato Martin. Quando si è tenuto
il loro primo incontro?
Se la tua
interpretazione è giusta, la risposta la conoscono Castelli e Recagno. A me
non viene in mente nulla, tranne il collegamento che hanno Zagor, Poe, Martin
Mystère ed Hellingen con la base di Altrove.
7 –
Caro Moreno, l'ingegnere Robson "canonicamente" ha i capelli grigi e
i baffi marroni. Nella storia "Il ritorno di Supermike" i suoi
capelli e la barba lunga sembrano completamente grigi, e nelle scene di
flashback come se fossero completamente neri. È chiaro che il duro lavoro nella
miniera ha cambiato Robson, ma sembrava completamente diverso anche prima di
essere catturato. Perché in quella storia l’aspetto del suo personaggio
differisce cosi tanto da quello che aveva in tutte le altre storie in cui l’abbiamo
visto? Grazie!
Potrei
inventare una risposta basata sulla polvere posata sui baffi e sui capelli, o
sui giochi di luce delle torce della miniera rispetto al colore all’aperto
sotto il sole, ma preferisco pensare a semplici sviste di Ferri sfuggite anche
al controllo redazionale. Purtroppo (o per fortuna) il nostro è un fumetto
seriale, con una produzione continua e inarrestabile. In passato, i disegnatori
producevano anche trenta o quaranta tavole al mese (oggi la media è dieci), i
lettori accettavano anche qualche svarione e non c’era il controllo al
microscopio che c’è oggi, sia da parte del pubblico che della redazione. Esempi
di stessi personaggi con l’aspetto diverso sia in storie differenti che nel
medesimo racconto potrei farne a bizzeffe, non solo su Zagor ma anche su Tex e
su tutti i fumetti (italiani e stranieri) con uscite concatenate.
8 –
Caro Moreno, rivedremo il simpatico Heyoka, il Contrario?
È davvero
un personaggio singolare, che mi sono sempre rifiutato di maneggiare ritenendo
che soltanto Boselli ne sia capace.
Se Rauch o Mignacco ci vogliono provare, si facciano pure avanti.
9 – L’Uomo
Dipinto è stato, oltre che il titolo di un albo di Zagor, uno dei pochi
antagonisti che l’hanno avuta vinta contro di lui, pur se in maniera
decisamente non limpida. Non essendo stato messo completamente fuori gioco, un
suo ritorno con delle doti molto più affinate nell’arte di sorprendere i
creduloni indiani e farla pagare allo Spirito con la Scure potrebbe perlomeno
essere uno spunto per una nuova storia, oppure venne creato appositamente per
quella in cui è apparso senza avere alcuna intenzione di utilizzarlo
successivamente, come è accaduto fino ad oggi?
Sicuramente
l’Uomo Dipinto venne creato per comparire in quella singola storia, senza prevedere
un ritorno. Però, come spesso succede, se un nemico risulta ben riuscito e
piace ai lettori, lo si fa tornare. Ora, resta da capire se il nostro clownesco
avversario rientri nella categoria dei nemici ben riusciti e graditi al
pubblico. Io vedo il pericolo costituito dal far sembrare gli indiani, come
dici tu, “creduloni” (un pericolo che sussiste anche con le apparizioni di
Zagor, beninteso, ma quelle non si possono eliminare). Di nuovo: personalmente
non mi sento attratto dalla prova (quella di riportare l’Uomo Dipinto sulle
scene), ma se dallo staff degli sceneggiatori giungeranno proposte, le
valuterò.
10 –
Caro Moreno, quando vedremo Myranda della storia "Mississippi"?
Questa è
una buona idea, che mi appunto. Per il momento non è prevista una nuova storia,
ma la si potrebbe mettere in cantiere.
11 –
Alla fine del quarto albo della storia "La Palude dei Forzati", senza
stare a fare nomi, una delle persone in fuga si salva per bontà di Zagor. Ora,
tale persona, con un’identità differente per nascondere il proprio passato da
galeotto, dato per morto, e con un grande debito di riconoscenza verso lo
Spirito con la Scure, non sarebbe l’ideale farlo tornare e saldare questo
debito per fare pari con lo stesso Zagor?
Ci sono
storie il cui finale dovrebbe essere lasciato così com’è, inalterato. Uno, per
esempio, è quello di “Spedizione punitiva”, con Cinzia Bradmayer che vendica il
marito. Un altro è quello di “Mohican Jack”, con la carica suicida solitaria
del protagonista. Ecco: mi pare che anche “La palude dei forzati” potrebbe
essere lasciata stare (lungi da me fare il paragone con i capolavori
nolittiani: individuavo solo una categoria di appartenenza). Ci sono stati però
i ritorni di due personaggi della storia mia e di Laurenti: Rita Duff e suo fratello.
12 –
Caro Moreno, quando sapremo qualcosa delle iniziative dei 60
anni di Zagor?
Immagino
verso la fine dell’anno.
13 –
Caro Moreno, quando verrà pubblicata la storia dei
Seminoles scritta da Rauch?
Deve
essere ancora finita di disegnare. Ci vorranno, ragionevolmente, un paio di
anni.
14 –
Quando rivedremo Nashack e la tribù Wapekute della storia "La Danza degli
Spiriti"?
Premesso
che non è detto e non è necessario e a volte neppure è consigliabile che tutti,
ma proprio tutti, i personaggi già visti debbano tornare, passo la palla a Mirko Perniola, che fu lo sceneggiatore
di quello Speciale.
15 –
Owen Sterling, rimasto sfigurato al termine della storia di cui era uno dei
protagonisti, è stato ricordato in uno dei recenti Maxi, se non sbaglio.
Sappiamo come sia finito ma non come sia effettivamente diventato. Quindi ti
chiedo, scusa se sto dandoti del tu, caro Moreno, se esiste l’intenzione di
riportarlo in scena e se c’è già programmato qualcosa per un suo ritorno?
Anche
Owen Sterling è un personaggio che i lettori hanno giudicato interessante. Via
via che i più benevolenti zagoriani (per fortuna ce ne sono) mi segnalano dei
possibili ritorni, mi segno nomi, spunti, idee in un apposito file: farò lo stesso
anche in questo caso.
16 –
Kandrax e Stephan. Donn The Dark e Haggoth. Triskelion da una parte ed amuleto
dall’altra, entrambi al collo. Vittime sacrificali da entrambe le parti. Possessione
dell’uomo in tutti e due i casi. Kandrax fu il primo, Stephan venne dopo. Si è
meritato il ritorno ma, a parer mio, non è mai stato preso in considerazione
come arcinemico. Essendo tornato una volta sola, dopotutto, non può essere
definito tale. Il Maestro Capone lo
avrà voluto creare seguendo le orme del Druido? Con Haggoth in circolazione,
una futura avventura in coppia con Donn The Dark, pur avendo culti diversi,
come la vedresti?
Kandrax è
appena tornato in una storia di Chaverotti
e Torricelli. Non mi sembra il caso
di farlo tornare in tempi brevi. Però l’idea di un collegamento con Stephan
potrebbe essere stuzzicante, pur nella diversità dei due culti e delle due
mitologie di riferimento.
17 –
Caro Moreno, esiste un allievo di Robert Gray pronto a ritirare fuori tutte le
attrezzature previdentemente fatte sparire da Zagor?
L’idea
dell’ “allievo” è un po’ bruciata dalla setta dei “Discepoli” di Hellingen.
Però le invenzioni di Robert Gray potrebbero venire sfruttate da Verybad. Altra
idea da segnarsi.
18 – Un
Color sul passato di Adolfo Verybad è già nei vostri pensieri?
Verybad è
uno dei candidati a un prossimo Color. Non so, però, se parleremo del suo
passato (il personaggio, però, indubbiamente si presta) o la faremo agire nel
presente.
19 – Lo
stato di Syldavia che viene menzionato nella storia "Mississippi" è lo
stesso Syldavia della serie "Le Avventure di Tintin"? Apprendiamo
dalla storia che Syldavia si trova nei Balcani, ma a quel tempo non c’era uno Stato
con quel nome in quella zona. In Zagor, i fatti storici sono sempre stati molto
rispettati e i nomi dei paesi reali sono stati usati sin dall’inizio della
serie. Perché Syldavia è un’eccezione?
Andrebbe
chiesto a Boselli. Il quale, molto
probabilmente, risponderebbe di aver giocato con la tradizione del passato che
inventava spesso Stati immaginari. Ne “La vedova allegra”, per esempio, si
parla del Pontevedro, nazione con una ambasciata a Parigi. Tu stesso hai citato
la Syldavia di Tintin. Un film di Jack Arnold, “Il ruggito del topo”, è ambientato
nel ducato di Fenwick, staterello indipendente sulle Alpi. Una classica storia
di Topolino vede l’invenzione del reame di Medioka, in Europa. Castelli, nella prima storia con
Smirnoff, immagina la Badenlandia (ho pregato io Mignacco di eliminarla nel ritorno da lui scritto). Insomma, si
tratta di un topos letterario. Io personalmente, tuttavia, sono lieto di non
averlo mai usato (che mi ricordi).
20 –
Caro Moreno, vedremo di nuovo i seguenti personaggi: il sergente Cannon, il
capo Oneida Wuwutky e suo figlio Chilkat, il sakem dei Mohicani Nakoola?
Tutti
nomi che vanno nella famosa lista.