Eravamo rimasti a cavallo degli anni 1981/82...
Da qui in avanti i miei ricordi zagoriani sono più dilatati nel tempo.
Anche perché i miei interessi erano indirizzati anche altrove: mi ero iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (la qual cosa mi occupava - come potete immaginare - diverso tempo) e la mia passione per la letteratura fantasy era in aumento, tanto che avevo iniziato a scrivere anche dei racconti di sword and sorcery ispirati a quelli di Conan il barbaro di Robert E. Howard e dei suoi epigoni. Questo mio ultimo interesse mi portò a frequentare il mondo delle fanzines di quel genere letterario e trovò il suo naturale sbocco nell'affiliazione al Club City di Milano, circolo di appassionati di fantascienza/fantasy/horror, con i soci del quale partecipai anche alla Convenzione Italiana di fantascienza (OrwellCon) che si tenne nel 1984 a Montegrotto Terme (PD).
Comunque, tornando a Zagor, i miei ricordi di quegli anni '80 sono, anche in questo caso, legati a determinati albi di Zagor. Ad esempio...
La prima avventura scritta da Toninelli (Uno strano fuorilegge) che lessi ed apprezzai durante la mia vacanza estiva a Madesimo nel 1982, ospite dell'Hotel Cascata-Cristallo, lo stesso dove a suo tempo alloggiava il poeta Giosuè Carducci.
L'arrivo di un nuovo, azzeccatissimo villain ne L'agguato del Mutante, un fumetto che recuperai qualche tempo dopo in un'edicola della stazione ferroviaria di Milano Porta-Garibaldi poiché alla sua uscita, nell'agosto del 1983, ero in montagna, a Locca di Bezzecca, in Trentino, ospite del mio amico Ariel, dove fumetti non ne arrivavano.
L'albo Timber Bill, che acquistai in un'edicola della stazione di Cadorna della metropolitana milanese e che aveva (unico caso nella serie regolare) la copertina lucida.
L'avventura intitolata Duello ai grandi laghi, che lessi ad alta voce al mio nipotino Andrea di sei anni, affascinato dallo scortro tra Zagor e un gigantesco orso raffigurato in copertina.
L'albo I diavoli neri (con il famigerato ritorno di Supermike!!!), che acquistai nell'agosto del 1984 a Roma, sempre ospite del mio amico Ariel (questa volta a casa del padre).
Il ritorno di Olaf Botegosky, in Zagor contro Zagor, nell'aprile del 1985...
Ma ciò che mi rese davvero felice, zagorianamente parlando, fu la notizia dell'uscita della ristampa riveduta e corretta denominata TuttoZagor!!! Anche in questo caso ricordo perfettamente che il n. 1 lo acquistai nell'edicola poco distante dalla mia università... Un altro ricordo che ho di quegli anni, sempre inerente questa nuova ristampa, è che ne prestai i numeri da 1 a 13 ad un seminarista che era stato mandato nella mia cittadina per aiutare nella gestione dell'oratorio e che scoprii essere un "nostalgico zagoriano": diventammo subito amici ed egli apprezzò moltissimo di poter rileggere quei primi episodi... Quando diventò sacerdote, nel 1988, tra le altre cose gli regalai anche una copia del primo Zagor Special, uscito nel giugno di quell'anno...
Un'altra piacevole sopresa fu l'inserimento, a partire dal numero di giugno 1987 (L'assassino di pietra) della pagina della posta nella serie inedita di Zagor... Finalmente i lettori potevano trovare uno "sfogo" alle loro richieste e domande, alle quali rispondeva il mitico Sergio Bonelli!!! Così come apprezzai moltissimo il Giornale di Sergio Bonelli, il supplemento tutto a colori che illustrava i personaggi e gli albi in uscita della casa editrice, il cui primo numero venne inserito in allegato all'albo del giugno 1988...
E così anche gli anni '80 volgevano al termine...