mercoledì 30 settembre 2020

ZAGOR DARKWOOD NOVELS n. 5

 

Quale segreto si nasconde oltre il recinto del Ranch di Ronald Harbour, padre padrone e collezionista di armi?

Perché il figlio Cliff è stato rinchiuso in una cella in cantina e un mandriano picchiato a sangue dai suoi stessi colleghi?

Zagor, coinvolto per caso in un’oscura vicenda, provando a venirne a capo, si trova a rischiare la vita e a cercare di salvare una madre e una figlia, in un drammatico crescendo di rivelazioni e di avvenimenti.

 Quinto numero della miniserie zagoriana “Zagor Darkwood Novels”, nata sull’onda del successo di quella denominata “Zagor - Le Origini” (come peraltro ricordato nell’introduzione a pag. 4 di questo albo), uscita l’anno scorso e attualmente riproposta in volumi cartonati da libreria, a colori.

Lo spunto narrativo di questa miniserie è dato dal giornalista freelance Roger Hodgson che vuole scrivere un libro su Zagor, lo Spirito con la Scure, di cui si sono da anni perse le tracce. Egli ottiene udienza presso un misterioso personaggio che sembra aver conosciuto molto bene il nostro eroe e che è in grado di svelare alcuni aspetti del suo carattere, emergenti non tanto dalle sue imprese più eclatanti quanto da episodi apparentemente di minor peso della sua vita.

In realtà, in queste avventure lo sceneggiatore Moreno Brattini ha cercato di raccontare Zagor come se fosse una persona “vera”, utilizzando un linguaggio contemporaneo. Se volessimo trovare un paragone con un’altra serie del passato bonelliano, potremmo farlo – almeno nell’intenzione dichiarata – con quella di Ken Parker, western originale, di impianto realistico e che a volte ha affrontato anche problematiche “delicate”.

Proprio come l’episodio narrato in questo quinto numero (disegnato dalla guest-star Franco Saudelli) intitolato “Harbour Ranch” e che vede Zagor coinvolto in una storia d’amore tra due giovani, Cliff Harbour – figlio del proprietario dell’omonimo ranch – e Jake, un cowboy falsamente accusato di furto. Mister Harbour, uomo violento e dispotico, ha ordinato ai suoi uomini di massacrare di botte Jake lasciandolo agonizzante sul greto di un fiume; dal canto suo, il ranchero ha messo sotto chiave il figlio perché non possa intervenire. Colui che invece interverrà sarà proprio Zagor che metterà fine a questa triste vicenda.

Devo subito osservare che una storia così realistica e che tratta in modo assolutamente rispettoso (senza mai dichiararla completamente, ma lasciandola chiaramente intendere) la problematica dell’omosessualità e della sua difficoltà ad essere accettata, non sarebbe mai potuta comparire sulla serie regolare, che presenta avventure di stampo “classico” pur nella sua nota contaminazione dei generi. Proprio per questo la collocazione in questa miniserie trova una sua ragion d’essere. Vedremo cosa ne penseranno i lettori zagoriani…

Una parola sui disegni di Franco Saudelli: per quanto parecchio distanti dallo stile a cui siamo abituati, devo però dire che personalmente non mi sono dispiaciuti… Ne discutevo con un amico, il quale invece non li ha apprezzati, e abbiamo concluso che probabilmente io sono “avvantaggiato” dal fatto di essere – contariamente a lui – anche un lettore di super-eroi americani e come tale più abituato al cambio del disegnatore e a trovare stili diversi su una medesima collana…

 ATTENZIONE

S

P

O

I

L

E

R

In merito alla questione dell’identità del misterioso personaggio, sin dalle prime pagine scopriamo qualcosa in più:

1) il servizio da tè utilizzato mostra un disegno a fiori: ulteriore indizio che potrebbe trattarsi di un personaggio femminile;

2) si dichiara che il personaggio misterioso è “giovane” e che sua madre vive ancora a Darkwood.

Ma la rivelazione decisiva avviene proprio nell’ultima vignetta dell’albo!

Tenuto anche conto del suo aspetto e del titolo del sesto e ultimo volume della miniserie, “Fiore della Notte”, è ormai chiaro che il “personaggio misterioso” altri non è che la figlia di Brezza di Luna, la pellerossa apparsa in un racconto breve disegnato da Lola Airaghi ed apparso sul Maxi Zagor n. 31.

Non ci resta che attendere un altro mese per scoprire definitivamente l’arcano e per sapere – almeno spero! – che fine abbia fatto il nostro Spirito con la Scure!!!

 

venerdì 25 settembre 2020

A DOMANDA… MORENO RISPONDE (20)

 

A distanza di un solo giorno dalla precedente,

(praticamente alla velocità della luce)

 ecco a voi

la ventesima puntata della rubrica

A domanda… Moreno risponde”!


Partiamo con un po’ di domande sui tanto richiesti “ritorni”…

1 – Scusandomi in anticipo per l’ennesima richiesta sui ritorni che sono già stati richiesti a più riprese da numerosi utenti, vorrei chiederLe se abbia od abbia mai avuto in cantiere una storia che vede il ritorno di Stiletto?

Verrebbe da dire che uno con un nome così non si merita un ritorno, ma del resto io mi chiamo Burattini, buffo uguale. Scherzi a parte, per il momento non è in programma.

2 – Mr. Steel tornerà nella trasferta europea? E Don Chisciotte Escobar?

Nella trasferta europea, non torneranno.

3Caro Moreno, il personaggio di Entak avrebbe molto da raccontare, secondo me. Lo potresti riprendere in futuro?

E’ una possibilità. Se arriverà una buona proposta, sono disposto a prenderla in considerazione.

4 – Sono sempre rimasto incuriosito dalla fine fatta da Kirk Wheeler. Non essendone stato trovato il corpo dopo la caduta, si presume essere vivo. Puoi dirci se hai qualche idea al riguardo e se lo potremo rivedere sulle pagine di Zagor?

Kirk Wheeler è un personaggio interessante, perché ha agganci con il passato di Zagor. In effetti potrebbe essere un buono spunto.

5 - Riprendendo un discorso da lei fatto nelle risposte ad una domanda di questo Blog, vorrei chiederLe se anche la storia riguardante “Smiling” Joe debba andare annoverata fra quelle da non riprendere in mano al giorno d’oggi. È stato inventato per creare una storia breve fra avventure più importanti, riuscendo però a caratterizzare in maniera sublime il personaggio in questione. Posso capire che, magari, con una storia lunga potrebbe non sortire più l’effetto sperato (e che avendola data alla luce Nolitta sia un precedente non da poco col quale doversi scontrare) ma non crede che, pur da un piccolo punto nella storia zagoriana se ne possa trarre uno più grande rendendo così variegata la possibilità non tanto di smacchiettizzare la figura in sé, quanto di renderla protagonista di una vera e propria avventura?

Questa è davvero una eccellente idea.

6 - Ci sono possibilità di rivedere non tanto il logorroico Charles Darwin, rimasto ampiamente inviso ai lettori, quanto piuttosto Frate Tomas che no, non è finito bene ma che potrebbe essersela in qualche modo cavata?

Sono sempre perplesso quando qualcuno sostiene che una certa cosa non è piaciuta ai lettori, magari addirittura “ampiamente” non piaciuta. Mi chiedo come si faccia ad appurare. Dai commenti sui forum di qualche decina di più o meno anonimi commentatori? Si potrebbe al massimo dire, allora, che “a qualcuno non è piaciuta”. Ma “a qualcuno” non piace mai nulla. I lettori del resto sono quattro per ogni copia venduta (una volta venne stabilito questo rapporto) quindi centoventimila. Più quelli all’estero. L’incontro con Darwin, come la storia successiva a mia firma, quella in Terra del Fuoco, sono, per quanto mi riguarda, fra le cose migliori che ho scritto. Le implicazioni scientifiche e filosofiche, oltre che alla documentazione, che ci sono dietro, sono più che notevoli. Se poi “qualcuno” giudica non degne di interesse  la scienza e la filosofia (declinate comunque in termini avventurosi), allora capisco.  Peraltro, non è che non ci fossero documentazione e verbosità, dove servivano, nelle storie di Nolitta (si vedano, per esempio, le spiegazioni sui riti magici haitiani o sugli usi e costumi dei samurai). Ho approfondito l’argomento Darwin sul mio blog, in questi articoli: http://morenoburattini.blogspot.com/2013/10/terremoti-e-tsunami.html e http://morenoburattini.blogspot.com/2013/11/sotto-il-cielo-del-sud.html. Non pretendo che si leggano, ma se qualcuno volesse farlo, sono lì. Nel secondo di essi, riporto anche giudizi positivi – che magari potranno sembrare incredibili ai detrattori, ma ci sono stati. Nel mio libro “Io e Zagor”, di cui parlo qui http://utilisputidiriflessione.blogspot.com/2020/05/io-e-zagor.html, si approfondisce ulteriormente l’argomento, anche quello di quanto realmente contano i pareri sui forum. Mi permetto soltanto di segnalare che sull’incontro fra Zagor e Darwin ci sono stati lavori fatti nelle scuole, lezioni universitarie e una conferenza del CICAP. La cosa ha ottenuto molta più attenzione di una qualsiasi altra storia con personaggi non verbosi. Spero che mi si vorranno comunque accreditare anche storie non verbose: anche se si hanno in uggia i personaggi storici, basterebbe essere contenti per quelle e sopportare quegli altri le poche volte che ci sono. Aggiungo che Charles Darwin, fra i personaggi storici, è uno fra i più simpatici e positivi di cui mi sia interessato. Ciò detto, spero che Frate Tomas bruci nel profondo dell’inferno per l’eternità.

7 – Gentile Moreno, ti scrivo per chiederti notizie a proposito del Maggiore Stryker de “I Cosacchi dello Yukon”. Hai in mente tu, o qualche altro sceneggiatore, delle idee per un suo ritorno? Parteciperà alla trasferta di Zagor in Europa, direzione Russia?

La trasferta in Europa non prevede, ahimè, nessuna visita in Russia. Riguardo al Maggiore Stryker, chiederò a Mirko Perniola se ha progetti in merito. Grazie per il “gentile”, mi fa piacere sentirmelo, ogni tanto, dire.


Ed ora le altre…

8 – Nella storia di Takeda che si trova in lavorazione appariranno dei Ninja? Se no, potranno essere protagonisti in futuro di una storia insieme a lui oppure dedicata completamente a loro senza per forza inviare Zagor in Asia?

Sulla nuova storia con Takeda vige il top secret perché si tratterà davvero di qualcosa di clamoroso.

9 – Caro Moreno, personalmente preferisco le storie realistiche, quantomeno verosimili. Ben consapevole che Zagor è un contenitore di molti generi, devo però rilevare che l’elemento fantastico durante la cosiddetta Golden Age era episodico, tendenzialmente si sconfinava nel fantastico una volta all’anno... Oggi questo avviene con molta più frequenza. È casuale? Non sarebbe il caso di tornare ad una maggiore moderazione in questo senso?

Ho risposto molte volte su questo punto. L’ultima volta, l’ho fatto qui: http://morenoburattini.blogspot.com/2020/08/il-secolo-scorso.html. Ti prego di andare a leggere, se già non l’hai fatto. Secondo me c’è una perfetta alternanza che, in ogni caso, rispecchia l’andamento del periodo nolittiano, sclaviano, toninelliano, boselliano. Riguardo alla Golden Age, ricordo che Nolitta, nelle sue prime storie (si possono facilmente controllare quelle firmate da lui da poco ristampate su Zagor Classic) scrisse una dopo l’altra le avventure con Titan, con Iron Man, con i Padroni del Fuoco, con gli Antichi Egizi, e che la sua ultima sceneggiatura riguardava gli Akkroniani e le armi magiche con cui si potevano sconfiggere. Poi, liberi tutti di dimenticarsene. Vorrei anche aggiungere che, liberi di non crederci, la stragrande maggioranza dei soggetti che vengono presentati per Zagor da professionisti e da aspiranti autori è di genere fantastico-orrorifico. I miei collaboratori potranno testimoniare quanti gliene boccio dicendo, per esempio, che basta con gli stregoni di Darkwood che sembrano tutti Gandalf o Mago Merlino. Ciò significa che Zagor viene “percepito” come fumetto della contaminazione fra fantastico e realistico. Quando poi si fanno storie realistiche, come per esempio quella dell’incontro con Darwin, escono fuori quelli che contestano la contaminazione con la Storia (vedi la domanda n° 6). Dato però che i partigiani del “realismo” (ammettendo che Darkwood stessa possa essere considerata una ambientazione realistica, cosa che non è) imperversano sui social, mi impegno a censurare ancora di più tutte le magie e i mostri, sperando che non insorga la fazione avversa, quella di chi preferisce il fantastico.

10 – Dalla sua prima apparizione nell’episodio “Delitto a bordo” alla sua ultima apparizione nell’episodio “Il tempio delle mille morti”, Virginia Humboldt è stata una studentessa per tutto il tempo. Sicuramente sono passati molti anni tra queste storie, molto di più del solito semestre da studente. Virginia è una pessima studentessa? È prevista la sua nuova apparizione?

Le apparizioni saranno più di una. Vedremo se si sarà laureata. Faccio solo notare qualcosa che dovrebbe essere assolutamente scontato: il tempo su Zagor è più o meno cristallizzato. Non solo Virginia resta una studentessa, ma anche Fishleg non invecchia, al pari di Zagor e Cico.

11 – Io avrei due domande da fare a Moreno: è prevista una ristampa anastatica delle strisce di Zagor? Joevito Nuccio su quale storia sta lavorando e quando sarebbe (uso il condizionale...) prevista l’uscita ? Grazie

Sulle ristampe anastatiche ci stiamo riflettendo (ovvero, ci riflettono altri, in altri uffici ai piani alti) e io, come te, spero di poter scoprire prima possibile che si faranno. Joevito sta lavorando al sequel della storia sua e di Rauch su Winter Snake, e l’uscita è prevista per il mese dopo la consegna della sua ultima tavola. Dipende solo da lui (quasi).

12 – Caro Moreno, ti scrivo per farti i complimenti su Change, immaginando di non essere l’unico. Per quanto possa essere stata criticata, la storia “Non Umani” ha lasciato in dote a noi zagoriani una figura deliziosa e che si rivela essere assolutamente migliore (ci voleva poco) dei suoi terribili e malvagi compagni alieni. Non sto dicendo che, in tutto e per tutto, sia stata perfetta, ma Change ha lasciato un’ottima impressione, con Zagor che è rimasto consapevole di doverlo comunque tenere d’occhio. Ad ogni modo, ti chiedo da dove hai preso spunto per un personaggio del genere e se ti saresti aspettato una buona riuscita, anche grafica nelle sue trasformazioni, dello stesso?

Ti ringrazio per gli apprezzamenti. Riguardo Change, ne ho scritto qui:http://morenoburattini.blogspot.com/2016/09/gli-assassini-venuti-dallo-spazio.html. In realtà non c’è una fonte di ispirazione precisa, la fantascienza (scritta, disegnata e filmata) è piena di alieni mutaforma, capaci di prendere il posto di esseri umani. Sono molto più puntuali i riferimenti di Shrike con l’omonima, mostruosa divinità fatta di lame della saga di Hyperion di Dan Simmons. Aggiungo che di Change torneremo a sentir parlare, più prima che poi.

13 – Nella storia “Vittoria!”, Fishleg ha colpito il professor Hellingen al petto con un arpione. Zagor, Cico e Fishleg sono fuggiti dal nascondiglio di Hellingen, che era in fiamme ed è esploso mentre Hellingen giaceva a terra privo di sensi con un arpione nel petto. Come riuscì a sopravvivere Hellingen? Nella sua successiva apparizione non vennero date spiegazioni e le probabilità che sopravvivesse a qualcosa del genere furono minori che nel caso dell’esplosione del suo laboratorio alla sua prima apparizione.

Andrebbe chiesto a Nolitta, ovviamente (se lo avessi fatto io, non mi sarebbe stato perdonato). Si può solo pensare che la fiocina di Fishleg non abbia fatto danni mortali, o che il professore indossasse una sorta di “giubbotto antiproiettile”. Alla luce di quanto abbiamo scoperto in seguito (nell’albo “Mad Doctor”), può essere anche che Hellingen, in gioventù, studiando i macchinari di Atlantide nella Base di Altrove, abbia scoperto qualcosa (una macchina, un filtro) che lo ha protetto. Va detto però che nei fumetti, soprattutto quelli di un tempo, era ricorrente il fatto che nemici creduti morti tornassero sulla scena senza troppe spiegazioni.

14 – Caro Moreno, Le scrivo in proposito dell’ultima, nonché prima, opera di Claudio Chiaverotti su Zagor. In particolar modo vorrei sapere se il personaggio di Lonely Lonegan sia stato ispirato a qualche persona reale, un cantante presumo, e se sì a chi?
 
Questo andrebbe chiesto a Claudio. Io ci ho visto solo un “tipo”, e in sceneggiatura non c’erano indicazioni per il disegnatore tali da rimandare a un cantante o un artista riconoscibile.
 
 
15 – Caro Moreno, se un giorno qualcuno dovesse utilizzare un personaggio creato da te, nella saga di Zagor, senza venire a chiedertelo personalmente (in un universo alternativo dove non sei più curatore ma “semplice” sceneggiatore) la cosa ti darebbe fastidio?

No. Purché l’uso sia rispettoso. Il curatore, in questi casi, è garante. Aggiungo che, in generale, se i miei personaggi piacciono al punto da ispirare qualcun altro, ne sono contento.

16 – Gentile Moreno, facendoti innanzitutto i complimenti per questa rubrica con la quale hai deciso di rispondere alle domande di noi lettori, ti voglio chiedere se possa esistere la possibilità di una sorta di mash-up, di collaborazione fra il Professor Richter ed un redivivo Barone Wolfingham con nel mezzo Andrew Cain ed un qualche Dio Oscuro rimasto libero nell’universo Zagoriano.

C’è talmente la possibilità, che qualcuno ci sta lavorando.

17 – Caro Moreno, vorrei gentilmente porre una mia teoria a proposito della fine fatta da Mortimer che potrebbe addirittura essersi scambiato in precedenza con Clark (usavano gli stessi vestiti), con lo stesso Clark che, nei panni di Mortimer, ha continuato a fingere di essere il complice fino anche nel ripetere i suoi stessi traumi (la morte di Sybil), con grande effetto attoriale. Quindi ti chiedo se possa essere vicina questa supposizione al possibile sequel di questa storia (dove ovviamente il vero Mortimer, ovvero Clark rimasto per finta morto ai piedi del patibolo, è in realtà ancora vivo)?

Spero che non resterai deluso se ti dico che no, Mortimer non si è scambiato con Clark.

18 – Nella storia “Mortimer: ultimo atto”, Mortimer racconta a Cico di come si stava preparando per la vendetta mentre Zagor e Cico erano in Sud America e Antartica. A pagina 23 dice: “A quel punto, non mi è restato che attendere il rientro di qualunque nave legata ad Altrove, la cui esistenza è nota a troppe persone perché sia ignota a me!”. Altrove è una base super segreta la cui esistenza anche le più potenti organizzazioni straniere non conoscono: come ha fatto un criminale come Mortimer a venirne a conoscenza e della missione segreta in Sud America e Antartica? Inoltre, Mortimer dice che troppe persone conoscono già la base di Altrove, quindi come ha fatto a sopravvivere in segreto fino ad oggi?

Mortimer è talmente geniale che riesce a sapere cose che gli altri non sanno, e non le spiffera. E Altrove è talmente efficiente da nascondersi molto bene .

19 – Caro Moreno, è noto che una nuova storia sui Vichinghi e Guthrum è stata scritta da Jacopo Rauch. Chi è il disegnatore? Quando potremo vederla in edicola e forse scoprire qualcosa sul passato di Guthrum? 

La nuova storia con Guthrum è stata affidata alla collaudata coppia Verni/Sedioli, e giungerà in edicola nella prima metà del 2021. Ciò che scopriremo, lo leggerete allora.

20 – Caro Moreno, sappiamo tutti che Cico si chiama Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales. Tuttavia, nella storia “American Cico” apprendiamo una versione più lunga (Felipe Cayetano Lopez Martinez Gonzales Rodriguez Consalvo Morales Rosales Ramirez Hernandez y Espinosa), ma Cico non è stato interrotto nella sua presentazione e ci ha rivelato tutti i suoi cognomi. Insomma, quale è il vero nome di Cico?

Secondo me, in “American Cico” il nostro messicano si faceva grande come chi vuol essere chiamato Illustrissimo Ingegnere Duca Conte Cavaliere di Gran Croce Sire Sua Santità.

 

giovedì 24 settembre 2020

A DOMANDA… MORENO RISPONDE (19)

 

Cari amici zagoriani, ecco a voi

la diciannovesima puntata della rubrica

A domanda… Moreno risponde”!

 Un grande grazie a Moreno Burattini

per la sua disponibilità a rispondere alle nostre/vostre domande!

 

A tale proposito devo chiedervi di voler interrompere per qualche

settimana la proposizione delle domande, dato che negli ultimi mesi vi siete

letteralmente scatenati e ho "accumulato" già tre nuove serie di domande

ancora da sottoporre  Moreno.

Grazie!!! 

 

1Caro Moreno, si è mai pensato ad un seguito della storia “Oro Maledetto”?

Chissà perché, fra tante storie, a te (e magari ad altri) piace ricordare proprio quella. Aveva i testi di Capone e i disegni di Gamba, e magari andrebbe rivalutata. A volte mi piacerebbe poter riscrivere e ridisegnare le vecchie avventure per aggiornarle. Comunque no, non si è mai pensato a quel seguito (che io sappia).

2 – Quando avvengono ritorni di personaggi importanti, chi più chi meno, ciò dà una spinta in più alla storia. Le storie di Zagor senza di essi, parere personale, perdono un po’ mordente perché ci si aspetta sempre il grande nome ed invece arriva una storia “normale”. È giusto variare ma forse, pur capendo il motivo dei tanti ritorni richiesti, è meglio concentrarsi sulla creazione di nuovi, cosa successa, ma anche di storie che si leggono da sé senza, per questo, mettere nel mezzo chissà chi. Qualche storia dove sono protagonisti tutti e nessuno, in maniera corale, per non rimanere impantanati nei soliti cliché. Cosa ne pensi?

In teoria, nessuna storia dovrebbe essere “normale” (cioè, scontata o di ordinaria amministrazione), ma, allo stesso tempo, nessuna dovrebbe essere “apocalittica” (per citare Umberto Eco), perché un fumetto seriale deve sempre rispettare la tradizione e non partire per la tangente. I cliché sono fatti per essere rispettati e trasgrediti, ogni volta cercando di sorprendere ma non troppo, perché esagerando si rischia di tradire. Un equilibrio difficile. Gli sceneggiatori dovrebbero (a partire da me) ogni volta mettersi al lavoro trovando il miglior cattivo possibile da far affrontare a Zagor; nessuno, credo, scrive convinto di dover fare un “fill-in”. Credo che la ricerca di nuovi spunti, da condursi nel solco di una certa “ortodossia”, possa portare a tutte le variabili e quindi: ritorno di vecchi nemici tali e quali, ritorno di vecchi nemici con cambiamenti, nuovi nemici… non c’è una linea precisa, ma c’è una direzione: cercare di realizzare buone storie.

3 È più probabile un Color sul passato del più famoso Conte di Lapalette oppure sul meno famoso, ma con un passato tutto da raccontare, inventore Archimedes Zweinstein?

Il Color sul Conte di Lapalette è in lavorazione, ma non svela niente del suo passato. Archimedes Zweinstein, ahimé, è un personaggio a mio avviso molto divertente, ma ilare e giulivo in modo tale da essere adatto solo agli albi di Cico.

4 – Caro Moreno, qual’è il disegnatore e lo sceneggiatore dei “tuoi sogni” che vorresti avere su Zagor?

Che domanda difficile. Fra i viventi, Claudio Villa. Fra quelli che non ci sono più, ma che si possono sognare, Frank Frazetta.

5 – Caro Moreno, dopo il Color su “Guitar” Jim, un’amica/nemica come Marie Laveau, oltre ad avere un futuro sulla serie regolare, potrebbe anche meritare di vedere raccontato il suo passato?

Sicuramente. Ed è un buono spunto.

6 – I Color sono destinati, per la maggior parte, al racconto del passato dei vari comprimari ed amici di Zagor. Ma perché non dare la possibilità a qualche nemico di cui si sono perse le tracce di tornare tramite questa testata, raccontando un po’ del suo passato, senza dover forzatamente precludere ad un altro ritorno sul Maxi, sullo Speciale o sulla serie regolare?

Infatti, è previsto. Prima o poi ci arriveremo.

7 – Oltre che ironico, non potrebbe risultare interessante veder creato un personaggio con le fattezze di un tal Moreno Burattini che, da curatore, finisce col provare a distruggere lo Spirito con la Scure? In virtù del fatto che ci siano stati omaggi anche ad altri autori, e non solo, sia per amici che per nemici, durante la vita della collana.

Sarebbe molto ironico, dato che per qualcuno sono già quello che avrebbe distrutto Zagor, come ho letto su un Forum. Meno male che sono imbranato, così che in trent’anni che mi ci provo non ci ancora riuscito. A dire la verità, ci sono tre brevi storie di una tavola ciascuna, realizzata da me con Gianni Sedioli e Marco Verni, in cui il nostro terzetto di autori compare con le nostre fattezze e ha a che fare con Zagor. Nella serie regolare, non mi pare il caso.

8 – Caro Moreno, cosa ne penserebbe, Lei, di una trasmigrazione della Leggenda scaturita dalla storia “Il Segreto della Mappa” da Zagor a Tex con qualche bandito intenzionato a scoprire la verità che si cela dietro di essa?

Penso che potrebbe essere uno spunto su cui lavorare. Non di rado le domande poste in questa rubrica ne offrono di interessanti.

9 – Durante il suo viaggio in Brasile, Zagor non ha incontrato Francisco Cruzado - Coronel “Cranio”, di cui abbiamo sentito nei numeri 451 e 452. Esiste la possibilità di vedere questo personaggio in futuro?

Non credo. A meno che arrivino proposte interessanti.

10 – Caro Moreno, due personaggi “minori” delle storie del passato che mi hanno particolarmente affascinato sono Marco Medina (Il mio amico “Guitar” Jim) e Ronny Boy (il figlio di Alan Okeefee della storia “Vudù”). Che ne dici, non sarebbe interessante “esplorare” quello che è successo loro da quando li abbiamo visti la prima volta?

Hai ragione: si tratta di personaggi affascinanti e che meriterebbero un supplemento di indagine. Su Medina sono arrivate già altre richieste da parte dei lettori.

11 – Come rivelato dallo stesso Nolitta nell’introduzione al brossurato Mondadori che contiene “Zagor contro il vampiro” e “Dharma la strega”, in origine Zagor doveva essere un personaggio molto radicato nel suo periodo storico e doveva vivere avventure molto realistiche senza liane, paludi e mostri vari. Poi, per fortuna, cambiò idea. Però chiedo: nel caso si dovesse creare una nuova miniserie come “Origini” o “Darkwood Novels”, si potrà prendere in considerazione l’idea di scrivere uno Zagor “alternativo” come Nolitta lo aveva pensato nella sua prima bozza?
 
Zagor è Zagor, ed è così come lo conosciamo. Nella miniserie “Darkwood Novels” lo abbiamo mostrato più realistico, senza però snaturarlo. Farne un Nat Bumppo con il lungo fucile vorrebbe dire trasformarlo in un altro personaggio. Affascinante, ma un altro personaggio.
 
 
12 – Caro Moreno, vedremo di nuovo Greg Fitzgeraldson, il nipote di “Wandering” Fitzy, e scopriremo cosa è successo alla società commerciale di Nathaniel?

Ecco un altro spunto da annotare.

13 – Assodato che Smirnoff non fosse il Tessitore e che, probabilmente ma non sicuramente, Sykes sia ancora in prigione, paralizzato, nella prossima storia con l’antagonista incappucciato come protagonista ne scopriremo l’identità oppure, come Devil Mask, ogni volta uno nuovo prende il posto di quello impossibilitato a comandare?

E’ in preparazione la storia “definitiva” che chiarirà tutto sul Tessitore.

14 – Vista la mancata partecipazione dei Maddenbrook padre e figlio nell’ultima avventura con Stephan, casomai dovesse tornare quest’ultimo faresti partecipare alla storia anche i due succitati comprimari?

Potrebbe essere. Le proposte riguardo a Stephan si moltiplicano ma, per ora, nessuna si è rivelata abbastanza convincente.

15 – Se, e ripeto se, si trovasse in cantiere una storia con Mortimer, in quale anno potremmo ammirarla?

Non prima del 2022.

16 – Caro Moreno, hai mai fatto pressione per far togliere un veto su un ritorno o su un argomento? Se sì, sei poi riuscito nel tuo intento? Sarebbe interessante scoprire qualche esempio.

Ho fatto cento pressioni, ho ottenuto tre o quattro successi. Il successo maggiore, con lo Zagorone (il tabù era sulla possibilità che il pubblico zagoriano potesse sostenere un investimento economico così elevato come quello comportato dal formato: alla fine gli Zagoroni sono stati tre). Credo di aver fatto passare una storia con “quasi” dei viaggi nel tempo (“Ombre gialle”) e una con un “quasi” giallo alla Agatha Christie (“Il libro del demonio”). Questo negli anni in cui c’era Sergio Bonelli, attentissimo controllore del mio lavoro. Negli ultimi anni, molti veti sono caduti e, per esempio, ho potuto utilizzare Hellingen.

17 – Caro Moreno, quale è un personaggio da te inventato del quale sei rimasto favorevolmente colpito? E quale è uno che ti sei pentito di aver creato?

Sicuramente, nel primo caso, Mortimer. Nel secondo caso, mi pento di alcune storie – non dei personaggi. Non avrebbe senso, per esempio, pentirsi di aver ideato un certo Gaucher nella storia “Nodo scorsoio”, il pentimento riguarda l’intera avventura. Se invece mi chiedi quali personaggi mi hanno creato più problemi da parte di commenti negativi di una parte dei lettori, ce n’è uno che è stato vivacemente osteggiato ma che io ritengo invece una delle mie trovate migliori: Change, l’alieno mutaforma che attualmente vive sotto mentite spoglie di un trapper accudendo un vecchio cieco.

18 – Quale personaggio inventato da altri sei consapevole di non aver utilizzato al meglio nel suo ritorno? E quale invece pensi di aver sfruttato egregiamente?

Quello che non ho utilizzato al meglio è, secondo me, il Tessitore. Quelli che ho sfruttato meglio sono stati la volpe a pallini neri e “Bimbo” Sullivan.

19 – Gentile Signor Moreno, Le scrivo perché, avendo letto l’ultimo Color col Barone La Plume e la storia di Kandrax, sono rimasto estremamente insoddisfatto. Posto che tutte le storie possano apparire più o meno belle, la quantità di recensioni di utenti che hanno dato pareri negativi sono state numerose. Le voglio dire che mi trovo d’accordo con loro e che, immaginando che siano stati due incidenti di percorso ravvicinati tra loro, dalle prossime storie la serie possa riuscire a tornare ad ingranare. Le chiedo una sua opinione, da curatore, ma soprattutto come lettore, della testata al riguardo di questa doppia debacle, con entrambe che rimandano ad un futuro prossimo con dei possibili e probabili sequels, e se non abbia contato la possibile insurrezione internettiana a proposito delle suddette una volta uscite in edicola?

Sul Color con il Barone La Plume ho ricevuto, giuro, solo pareri favorevoli. Se qualcuno ha criticato (quanti? E quanti non riconducibili a troll?), io non ho letto: purtroppo o per fortuna ho pochissimo tempo da dedicare alle dispute e alle polemiche della Rete in cui altri (magari anche Lei) trovano ragione di divertimento (e ognuno si diverte come vuole), o magari di vita. Il mio parere sul Color è stato espresso, come al solito,  in un articolo sul mio blog che può trovare qui: https://morenoburattini.blogspot.com/2020/08/blog-post.html. Non mi pare il caso di ripeterlo. Le recensioni su Internet sono lecite ma assolutamente non significative, non lo dico io ma è un dato acclarato, e per una di segno negativo posso agevolmente trovarne un’altra di segno positivo. Gli haters cercano sempre di seminare zizzania, non bisogna dargli corda: meglio impiegare le energie cercando di fare sempre del nostro meglio – cosa che cerco di fare a capo di una squadra. E’ un lavoro molto faticoso, che però chiunque può divertirsi a denigrare, magari per sfogare qualche frustrazione, postando un commento. Auguro a chi lo fa di non veder denigrare il suo, di lavoro. La debacle è tutta nella Sua opinione (sfortunatamente non argomentata, peccato), su cui non ho niente da sindacare. Se non Le è piaciuta quella storia, Le piacerà la prossima (che purtroppo sarà scritta da me, forse Le conviene saltare). Per quanto Lei possa ritenerlo impossibile, c’è anche chi ha apprezzato molto “Il rapimento di Icaro La Plume”. Proprio oggi (23 settembre 2020) mi ha telefonato Marco Ciardi, professore universitario bolognese, che sta scrivendo un libro su Atlantide, per ricevere da me informazioni in modo da poter citare l’albo nel suo prossimo saggio (vedremo se lo farà: in un saggio precedente ha già esaminato l’incontro di Zagor con Darwin, chissà se Lei quello lo ha apprezzato). Non mi spaventa nessuna insurrezione internettiana, perché mai dovrebbe essercene una? Le storie a fumetti sono storie a fumetti, uno legge, se quel che legge gli piace bene, se quel che legge non gli piace, peccato, andrà meglio la prossima volta. Insurrezioni per un Color che a qualcuno non è piaciuto? Suvvia. Mah. (Ma davvero uno può scrivere di “insurrezioni internettiane” e poi pretendere che si considerino i suoi giudizi ragionevoli e ponderati?).

20 – Signor Burattini, Le scrivo senza voler passare per polemico. Innanzitutto vorrei ringraziarLa per aver saputo mandare avanti Zagor nonostante le vendite non sempre eccellenti di fronte alle altre collane di Casa Bonelli. Ma la mia domanda è questa: spingendosi troppo oltre, andando a parare con argomenti che mal ci azzeccano con l’Universo Zagoriano, quindi esagerando e facendo rimanere scontenti anche i lettori più affezionati, non si rischia di diminuire il numero di questi ultimi riducendo così il nome di Zagor ad un semplice fenomeno di nicchia?

Sarebbe bello sapere quali sono gli argomenti che mal ci azzeccano con l’universo zagoriano. Per quanto mi riguarda, le storie che facciamo ci azzeccano tutte, o non le faremmo. Magari, se volesse essere così gentile da elencare gli argomenti da evitare e provare a dare una spiegazione del perché sarebbero tabù, potremmo intavolare un dibattito. In tal caso, però, La pregherei di non ritenersi il portavoce di tutti i lettori più affezionati: Le assicuro che, per quanto possa sembrare strano, ci sono pareri diversi. Riguardo la riduzione del numero di lettori, guardi, Lei è liberissimo di non crederci, ma il fenomeno di erosione riguarda in assoluto tutte le testate a fumetti del mondo (e, in generale, tutta la carta stampata). Se poi Lei crede di voler dare la colpa a me del fatto che la gente, sul pianeta Terra, non vada più in edicola, e ritiene che avendo trovato un capro espiatorio possa dormire sonni più sereni, faccia pure.