Cari amici
zagoriani, ecco a voi
la diciannovesima
puntata della rubrica
“A domanda… Moreno risponde”!
Un grande grazie a
Moreno Burattini
per la sua
disponibilità a rispondere alle nostre/vostre domande!
A tale proposito devo chiedervi di voler interrompere per qualche
settimana la proposizione delle domande, dato che negli ultimi mesi vi siete
letteralmente scatenati e ho "accumulato" già tre nuove serie di domande
ancora da sottoporre Moreno.
Grazie!!!
1 – Caro Moreno, si è mai
pensato ad un seguito della storia “Oro Maledetto”?
Chissà
perché, fra tante storie, a te (e magari ad altri) piace ricordare proprio
quella. Aveva i testi di Capone e i
disegni di Gamba, e magari andrebbe
rivalutata. A volte mi piacerebbe poter riscrivere e ridisegnare le vecchie
avventure per aggiornarle. Comunque no, non si è mai pensato a quel seguito
(che io sappia).
2 – Quando avvengono ritorni
di personaggi importanti, chi più chi meno, ciò dà una spinta in più alla
storia. Le storie di Zagor senza di essi, parere personale, perdono un po’
mordente perché ci si aspetta sempre il grande nome ed invece arriva una storia
“normale”. È giusto variare ma forse, pur capendo il motivo dei tanti ritorni
richiesti, è meglio concentrarsi sulla creazione di nuovi, cosa successa, ma
anche di storie che si leggono da sé senza, per questo, mettere nel mezzo
chissà chi. Qualche storia dove sono protagonisti tutti e nessuno, in maniera
corale, per non rimanere impantanati nei soliti cliché. Cosa ne pensi?
In
teoria, nessuna storia dovrebbe essere “normale” (cioè, scontata o di ordinaria
amministrazione), ma, allo stesso tempo, nessuna dovrebbe essere “apocalittica”
(per citare Umberto Eco), perché un fumetto seriale deve sempre rispettare la
tradizione e non partire per la tangente. I cliché sono fatti per essere
rispettati e trasgrediti, ogni volta cercando di sorprendere ma non troppo,
perché esagerando si rischia di tradire. Un equilibrio difficile. Gli
sceneggiatori dovrebbero (a partire da me) ogni volta mettersi al lavoro trovando
il miglior cattivo possibile da far affrontare a Zagor; nessuno, credo, scrive convinto
di dover fare un “fill-in”. Credo che la ricerca di nuovi spunti, da condursi
nel solco di una certa “ortodossia”, possa portare a tutte le variabili e
quindi: ritorno di vecchi nemici tali e quali, ritorno di vecchi nemici con
cambiamenti, nuovi nemici… non c’è una linea precisa, ma c’è una direzione:
cercare di realizzare buone storie.
3 –
È più probabile un Color sul
passato del più famoso Conte di Lapalette oppure sul meno famoso, ma con un
passato tutto da raccontare, inventore Archimedes Zweinstein?
Il Color
sul Conte di Lapalette è in lavorazione, ma non svela niente del suo passato.
Archimedes Zweinstein, ahimé, è un personaggio a mio avviso molto divertente,
ma ilare e giulivo in modo tale da essere adatto solo agli albi di Cico.
4 – Caro Moreno, qual’è il disegnatore e lo
sceneggiatore dei “tuoi sogni” che vorresti avere su Zagor?
Che
domanda difficile. Fra i viventi, Claudio
Villa. Fra quelli che non ci sono più, ma che si possono sognare, Frank
Frazetta.
5 – Caro Moreno, dopo il Color su “Guitar” Jim,
un’amica/nemica come Marie Laveau, oltre ad avere un futuro sulla serie
regolare, potrebbe anche meritare di vedere raccontato il suo passato?
Sicuramente.
Ed è un buono spunto.
6 – I Color sono destinati, per la maggior parte, al racconto del
passato dei vari comprimari ed amici di Zagor. Ma perché non dare la
possibilità a qualche nemico di cui si sono perse le tracce di tornare tramite
questa testata, raccontando un po’ del suo passato, senza dover forzatamente
precludere ad un altro ritorno sul Maxi, sullo Speciale o sulla serie regolare?
Infatti,
è previsto. Prima o poi ci arriveremo.
7 – Oltre che ironico, non potrebbe risultare interessante veder creato
un personaggio con le fattezze di un tal Moreno Burattini che, da curatore,
finisce col provare a distruggere lo Spirito con la Scure? In virtù del fatto
che ci siano stati omaggi anche ad altri autori, e non solo, sia per amici che
per nemici, durante la vita della collana.
Sarebbe
molto ironico, dato che per qualcuno sono già quello che avrebbe distrutto
Zagor, come ho letto su un Forum. Meno male che sono imbranato, così che in trent’anni
che mi ci provo non ci ancora riuscito. A dire la verità, ci sono tre brevi
storie di una tavola ciascuna, realizzata da me con Gianni Sedioli e Marco Verni,
in cui il nostro terzetto di autori compare con le nostre fattezze e ha a che
fare con Zagor. Nella serie regolare, non mi pare il caso.
8 – Caro Moreno, cosa ne penserebbe, Lei, di una trasmigrazione della Leggenda
scaturita dalla storia “Il Segreto della Mappa” da Zagor a Tex con qualche
bandito intenzionato a scoprire la verità che si cela dietro di essa?
Penso che
potrebbe essere uno spunto su cui lavorare. Non di rado le domande poste in
questa rubrica ne offrono di interessanti.
9 – Durante il suo viaggio in Brasile, Zagor non ha incontrato
Francisco Cruzado - Coronel “Cranio”, di cui abbiamo sentito nei numeri 451 e
452. Esiste la possibilità di vedere questo personaggio in futuro?
Non
credo. A meno che arrivino proposte interessanti.
10 – Caro Moreno, due personaggi “minori” delle
storie del passato che mi hanno particolarmente affascinato sono Marco Medina
(Il mio amico “Guitar” Jim) e Ronny Boy (il figlio di Alan Okeefee della storia
“Vudù”). Che ne dici, non sarebbe interessante “esplorare” quello che è
successo loro da quando li abbiamo visti la prima volta?
Hai
ragione: si tratta di personaggi affascinanti e che meriterebbero un
supplemento di indagine. Su Medina sono arrivate già altre richieste da parte
dei lettori.
11 – Come rivelato dallo stesso Nolitta nell’introduzione al brossurato
Mondadori che contiene “Zagor contro il vampiro” e “Dharma la strega”, in
origine Zagor doveva essere un personaggio molto radicato nel suo periodo
storico e doveva vivere avventure molto realistiche senza liane, paludi e
mostri vari. Poi, per fortuna, cambiò idea. Però chiedo: nel caso si dovesse creare
una nuova miniserie come “Origini” o “Darkwood Novels”, si potrà prendere in
considerazione l’idea di scrivere uno Zagor “alternativo” come Nolitta lo aveva
pensato nella sua prima bozza?
Zagor è Zagor, ed è così come
lo conosciamo. Nella miniserie “Darkwood Novels” lo abbiamo mostrato più
realistico, senza però snaturarlo. Farne un Nat Bumppo con il lungo fucile
vorrebbe dire trasformarlo in un altro personaggio. Affascinante, ma un altro
personaggio.
12 – Caro Moreno, vedremo di nuovo Greg Fitzgeraldson, il nipote di “Wandering”
Fitzy, e scopriremo cosa è successo alla società commerciale di Nathaniel?
Ecco un
altro spunto da annotare.
13 – Assodato che Smirnoff non fosse il Tessitore e che, probabilmente
ma non sicuramente, Sykes sia ancora in prigione, paralizzato, nella prossima
storia con l’antagonista incappucciato come protagonista ne scopriremo
l’identità oppure, come Devil Mask, ogni volta uno nuovo prende il posto di
quello impossibilitato a comandare?
E’ in
preparazione la storia “definitiva” che chiarirà tutto sul Tessitore.
14 – Vista la mancata partecipazione dei Maddenbrook padre e figlio
nell’ultima avventura con Stephan, casomai dovesse tornare quest’ultimo faresti
partecipare alla storia anche i due succitati comprimari?
Potrebbe essere.
Le proposte riguardo a Stephan si moltiplicano ma, per ora, nessuna si è
rivelata abbastanza convincente.
15 – Se, e ripeto se, si trovasse in cantiere una storia con Mortimer,
in quale anno potremmo ammirarla?
Non prima
del 2022.
16 – Caro Moreno, hai mai fatto pressione per far togliere un veto su
un ritorno o su un argomento? Se sì, sei poi riuscito nel tuo intento? Sarebbe
interessante scoprire qualche esempio.
Ho fatto
cento pressioni, ho ottenuto tre o quattro successi. Il successo maggiore, con
lo Zagorone (il tabù era sulla possibilità che il pubblico zagoriano potesse
sostenere un investimento economico così elevato come quello comportato dal
formato: alla fine gli Zagoroni sono stati tre). Credo di aver fatto passare
una storia con “quasi” dei viaggi nel tempo (“Ombre gialle”) e una con un
“quasi” giallo alla Agatha Christie (“Il libro del demonio”). Questo negli anni
in cui c’era Sergio Bonelli,
attentissimo controllore del mio lavoro. Negli ultimi anni, molti veti sono
caduti e, per esempio, ho potuto utilizzare Hellingen.
17 – Caro Moreno, quale è un personaggio da te inventato del quale sei
rimasto favorevolmente colpito? E quale è uno che ti sei pentito di aver
creato?
Sicuramente,
nel primo caso, Mortimer. Nel secondo caso, mi pento di alcune storie – non dei
personaggi. Non avrebbe senso, per esempio, pentirsi di aver ideato un certo
Gaucher nella storia “Nodo scorsoio”, il pentimento riguarda l’intera
avventura. Se invece mi chiedi quali personaggi mi hanno creato più problemi da
parte di commenti negativi di una parte dei lettori, ce n’è uno che è stato
vivacemente osteggiato ma che io ritengo invece una delle mie trovate migliori:
Change, l’alieno mutaforma che attualmente vive sotto mentite spoglie di un
trapper accudendo un vecchio cieco.
18 – Quale personaggio inventato da altri sei consapevole di non aver
utilizzato al meglio nel suo ritorno? E quale invece pensi di aver sfruttato
egregiamente?
Quello
che non ho utilizzato al meglio è, secondo me, il Tessitore. Quelli che ho
sfruttato meglio sono stati la volpe a pallini neri e “Bimbo” Sullivan.
19 – Gentile Signor Moreno, Le scrivo perché, avendo letto l’ultimo
Color col Barone La Plume e la storia di Kandrax, sono rimasto estremamente
insoddisfatto. Posto che tutte le storie possano apparire più o meno belle, la
quantità di recensioni di utenti che hanno dato pareri negativi sono state
numerose. Le voglio dire che mi trovo d’accordo con loro e che, immaginando che
siano stati due incidenti di percorso ravvicinati tra loro, dalle prossime
storie la serie possa riuscire a tornare ad ingranare. Le chiedo una sua
opinione, da curatore, ma soprattutto come lettore, della testata al riguardo
di questa doppia debacle, con entrambe che rimandano ad un futuro prossimo con
dei possibili e probabili sequels, e se non abbia contato la possibile
insurrezione internettiana a proposito delle suddette una volta uscite in
edicola?
Sul Color
con il Barone La Plume ho ricevuto, giuro, solo pareri favorevoli. Se qualcuno ha
criticato (quanti? E quanti non riconducibili a troll?), io non ho letto:
purtroppo o per fortuna ho pochissimo tempo da dedicare alle dispute e alle
polemiche della Rete in cui altri (magari anche Lei) trovano ragione di
divertimento (e ognuno si diverte come vuole), o magari di vita. Il mio parere
sul Color è stato espresso, come al solito, in un articolo sul mio blog che può trovare
qui: https://morenoburattini.blogspot.com/2020/08/blog-post.html.
Non mi pare il caso di ripeterlo. Le recensioni su Internet sono lecite ma assolutamente
non significative, non lo dico io ma è un dato acclarato, e per una di segno
negativo posso agevolmente trovarne un’altra di segno positivo. Gli haters cercano sempre di seminare
zizzania, non bisogna dargli corda: meglio impiegare le energie cercando di
fare sempre del nostro meglio – cosa che cerco di fare a capo di una squadra.
E’ un lavoro molto faticoso, che però chiunque può divertirsi a denigrare,
magari per sfogare qualche frustrazione, postando un commento. Auguro a chi lo
fa di non veder denigrare il suo, di lavoro. La debacle è tutta nella Sua
opinione (sfortunatamente non argomentata, peccato), su cui non ho niente da
sindacare. Se non Le è piaciuta quella storia, Le piacerà la prossima (che
purtroppo sarà scritta da me, forse Le conviene saltare). Per quanto Lei possa
ritenerlo impossibile, c’è anche chi ha apprezzato molto “Il rapimento di Icaro
La Plume”. Proprio oggi (23 settembre 2020) mi ha telefonato Marco Ciardi,
professore universitario bolognese, che sta scrivendo un libro su Atlantide,
per ricevere da me informazioni in modo da poter citare l’albo nel suo prossimo
saggio (vedremo se lo farà: in un saggio precedente ha già esaminato l’incontro
di Zagor con Darwin, chissà se Lei quello lo ha apprezzato). Non mi spaventa
nessuna insurrezione internettiana, perché mai dovrebbe essercene una? Le
storie a fumetti sono storie a fumetti, uno legge, se quel che legge gli piace
bene, se quel che legge non gli piace, peccato, andrà meglio la prossima volta.
Insurrezioni per un Color che a qualcuno non è piaciuto? Suvvia. Mah. (Ma
davvero uno può scrivere di “insurrezioni internettiane” e poi pretendere che
si considerino i suoi giudizi ragionevoli e ponderati?).
20 – Signor Burattini, Le scrivo senza voler passare per polemico.
Innanzitutto vorrei ringraziarLa per aver saputo mandare avanti Zagor
nonostante le vendite non sempre eccellenti di fronte alle altre collane di
Casa Bonelli. Ma la mia domanda è questa: spingendosi troppo oltre, andando a
parare con argomenti che mal ci azzeccano con l’Universo Zagoriano, quindi
esagerando e facendo rimanere scontenti anche i lettori più affezionati, non si
rischia di diminuire il numero di questi ultimi riducendo così il nome di Zagor
ad un semplice fenomeno di nicchia?
Sarebbe
bello sapere quali sono gli argomenti che mal ci azzeccano con l’universo
zagoriano. Per quanto mi riguarda, le storie che facciamo ci azzeccano tutte, o
non le faremmo. Magari, se volesse essere così gentile da elencare gli
argomenti da evitare e provare a dare una spiegazione del perché sarebbero
tabù, potremmo intavolare un dibattito. In tal caso, però, La pregherei di non
ritenersi il portavoce di tutti i lettori più affezionati: Le assicuro che, per
quanto possa sembrare strano, ci sono pareri diversi. Riguardo la riduzione del
numero di lettori, guardi, Lei è liberissimo di non crederci, ma il fenomeno di
erosione riguarda in assoluto tutte le testate a fumetti del mondo (e, in
generale, tutta la carta stampata). Se poi Lei crede di voler dare la colpa a
me del fatto che la gente, sul pianeta Terra, non vada più in edicola, e
ritiene che avendo trovato un capro espiatorio possa dormire sonni più sereni,
faccia pure.